- Stato
Da TRN la giornata inizia male, cancellati entrambi i nightstop su Roma:
ROMA 06.45 CANCELLATO:MOTIVI OPERATIVI M82 Volo: AZ1412
ROMA 07.40 CANCELLATO:SCIOPERO DI COMPAGNIA M81 Volo: AZ1410
Situazione analoga a molti altri scali immagino :morto:
ROMA 06.45 CANCELLATO:MOTIVI OPERATIVI M82 Volo: AZ1412
ROMA 07.40 CANCELLATO:SCIOPERO DI COMPAGNIA M81 Volo: AZ1410
Situazione analoga a molti altri scali immagino :morto:
Fino alle 18 ci sarà il caos. Questo teatrino all'italiana deve andare avanti ancora per molto ?? Tutti quelli che in questi giorni sono stati coinvolti in questi disagi penso che prima di prenotare AZ ci penseranno 100 volte.
Ho parlato due ore fa con collega AZ, non c'è nessuno sciopero in atto, ma solo il rigoroso rispetto delle norme, del contratto e delle procedure. Non capisco allora la precettazione, se non c'è nessuno sciopero in atto ma il rispetto dei limiti di servizio e delle norme e procedure dei manuali, non c'è nulla da precettare.
Sono 2 cose diverse.
C'e' in atto sia lo sciopero bianco (rigoroso rispetto delle norme) piu' uno sciopero a sorpresa partito alle 18 x 24 ore
Tiz
Un po' di gustosi ritardi anche a Linate.
volo - provenienza - arrivo - previsto
AZ 01760 Palermo 20:00 00:05 (11/11/2008)
AZ 02104 Roma Fiumicino 20:10 00:40 (11/11/2008)
XM 05288 Napoli 21:00 02:35(11/11/2008)
AZ 01632 Bari 22:05 00:01 (11/11/2008)
AZ 02118 Roma Fiumicino 22:10 23:51
AZ 02128 Roma Fiumicino 22:40 23:40
AP 02956 Roma Fiumicino 22:55 23:55 (è un AP segno che il problema non è solo lo sciopero)
AZ 01718 Catania 23:25 01:02 (11/11/2008)
VE 07106 Lamezia S.eufemia 23:30 01:45 (11/11/2008)
AZ 01198 Reggio Calabria 00:15 01:10
volo - provenienza - arrivo - previsto
AZ 01760 Palermo 20:00 00:05 (11/11/2008)
AZ 02104 Roma Fiumicino 20:10 00:40 (11/11/2008)
XM 05288 Napoli 21:00 02:35(11/11/2008)
AZ 01632 Bari 22:05 00:01 (11/11/2008)
AZ 02118 Roma Fiumicino 22:10 23:51
AZ 02128 Roma Fiumicino 22:40 23:40
AP 02956 Roma Fiumicino 22:55 23:55 (è un AP segno che il problema non è solo lo sciopero)
AZ 01718 Catania 23:25 01:02 (11/11/2008)
VE 07106 Lamezia S.eufemia 23:30 01:45 (11/11/2008)
AZ 01198 Reggio Calabria 00:15 01:10
"....un folto gruppo di assistenti di volo, piloti e lavoratori di terra ha bloccato fino al tardo pomeriggio, sedendosi a terra, l'ingresso del centro equipaggi Alitalia. La conseguenza sono state la crescita dei ritardi e 40 cancellazioni di voli...."
Fonte:LaRepubblica.it
Ammazza il rigoroso rispetto delle regole prevede il blocco del passaggio al personale che vuole lavorare?? siamo messi bene. :morto:
questa la situazione a Bari. Non ci sono stati arrivi Alitalia questa sera.
AZ1602 ROMA FIUMICINO 06:50 06:50 CANCELLATO
VE7042 MILANO LINATE 07:25 07:25 CANCELLATO
AZ1614 ROMA FIUMICINO 08:00 08:00 CANCELLATO
AZ1602 ROMA FIUMICINO 06:50 06:50 CANCELLATO
VE7042 MILANO LINATE 07:25 07:25 CANCELLATO
AZ1614 ROMA FIUMICINO 08:00 08:00 CANCELLATO
I primi due LIN-FCO AZ di domani già cancellati e due partenze di stasera non ancora partite:
AZ 01297 Napoli 17:35 23:30
AZ 02125 Roma Fiumicino 21:00 01:20 (11/11/2008)
AZ 01297 Napoli 17:35 23:30
AZ 02125 Roma Fiumicino 21:00 01:20 (11/11/2008)
Fiumicino, disagi e bivacchi. Nello scalo romano, dopo l'assemblea di questa mattina, un folto gruppo di assistenti di volo, piloti e lavoratori di terra ha bloccato fino al tardo pomeriggio, sedendosi a terra, l'ingresso del centro equipaggi Alitalia. La conseguenza sono state la crescita dei ritardi e 40 cancellazioni di voli. Ripercussioni anche a Linate: cancellati tutti i voli per Roma. All'aeroporto Leonardo da Vinci, in serata, erano ancora centinaia i passeggeri in fila in attesa di conoscere la propria sorte. Per molti, una notte all'addiaccio in aeroporto, dopo essere stati smistati su altri voli o "riprotetti" sui velivoli di altre compagnie.
la Repubblica
la Repubblica
Passeggeri furiosi: almeno ci dicessero qualcosa.
Un nigeriano: più che un problema Alitalia è un problema Italia
FIUMICINO (10 novembre) - Moltissimi i passeggeri stranieri incolonnati oggi all'aeroporto di Fiumicino, in una interminabile fila davanti al bancone Alitalia per avere informazioni su quando potranno finalmente partire. I loro voli sono stati soppressi, come quelli di tanti utenti italiani, ma finora nessuno è stato in grado di aiutarli e di rassicurarli.
«Questa è l'Italia dei diritti, non dei doveri - si sfoga Dragos Petrescu, passaporto romeno, reduce da una conferenza a Firenze e bloccato dalle 14 in aeroporto con la moglie Cristina - Tra l'altro, sul mio volo per Bucarest erano già stati imbarcati i bagagli, che ho poi potuto recuperare solo in parte dopo una attesa interminabile».
La prende tutto sommato con filosofia Abel Abugu, un gigante nigeriano che sarebbe dovuto partire alle 15 per Lagos dopo una permanenza a Napoli per affari. «A Lagos, la mia capitale, una cosa del genere - dice - non sarebbe mai potuta accadere. E poi là ti avrebbero almeno offerto uno spuntino, se non addirittura un pasto e altri generi di conforto. Qui, invece, niente, siamo tutti abbandonati. Non vorrei che accanto a un problema Alitalia, ci fosse un problema Italia».
Più soft, ma non meno pungente il giudizio di un gruppo di 18 giapponesi che hanno trascorso una settimana nel nostro Paese: «Italia ok - si sfoga il più anziano del gruppo - ma Alitalia terribile. Mai più, davvero mai più voleremo con questa compagnia». Nella fila, lunga ben oltre un centinaio di metri, alza la voce Massimo Bello, sindaco di Ostra Betere (Ancona) che guida una delegazione di quattro imprenditori marchigiani con destinazione Bruxelles. «E' assolutamente scandaloso e vergognoso - dice con rabbia - che si debbano aspettare i comodi di un gruppo di persone che attua uno sciopero bianco senza preavviso, bloccando così migliaia di persone. Queste persone non hanno a cuore l'interesse dell'Italia, ma solo l'obiettivo di mettere in ginocchio il Paese. Vorrei sapere chi c'è dietro questa manovra da parte di piloti ed hostess, che pure godono di tanti privilegi».
Più che infuriati, arrabbiati ed esasperati i passeggeri che sono rimasti bloccati a Linate per lo sciopero del personale Alitalia. «Ma almeno ci dicessero qualcosa - hanno ripetuto i passeggeri in fila - continuano a ripeterci di attendere, se sapessimo cosa sta accadendo esattamente potremmo decidere anche noi qualcosa». La fila ai check-in si è allungata col passare delle ore. Il personale Alitalia in evidente difficoltà, ha lasciato ai dipendenti della Sea il compito di gestire la situazione.
La rassegnazione della sera. In serata, dopo la rabbia, si è dipinta la rassegnazione nei volti dei passeggeri che da stamattina attendevano di partire da Fiumicino. Al termine di una giornata di scioperi, nel terminal "A" regnava il silenzio di chi si preparava a trascorrere la notte in una sala d'attesa dell'aeroporto: bimbi che giocavano sui carrelli portabagagli, gruppetti di ragazzi seduti sulle valige ad ascoltare musica con l'Ipod, file interminabili agli sportelli Alitalia che davano informazioni per il cambio dei biglietti e i posti letto.
«Dovevo arrivare a Napoli alle 12 - racconta Bruna atterrata stamattina a Roma con un volo da New York - e ancora non so dove trascorrerò la notte. Hanno cancellato il mio volo, slittato alle 17, mentre salivamo in aereo e ora sono in fila da due ore per saper dove trascorrerò la notte. Potevano avvertire in tempo, avrei detto a mio figlio di venirmi a prendere in auto». Pochi metri più' avanti, nella lunga fila ai banchi dello sportello che cambia i biglietti e assegna le camere in hotel, c'è Alessandro di Catania. «Sono arrivato a Fiumicino stamattina alle 8 - ha raccontato - e ancora sono qui. Dovevo partire per Praga e invece, se mi va bene, riuscirò a dormire in un hotel a Fiumicino. Non è possibile che fino al termine dell'assemblea nessuno ci abbia dato informazionì».
Preoccupato per la sua bimba di 6 anni, Carmelo, partito da Palermo stamattina e diretto a Parigi. «Il nostro aereo è slittato a mezzanotte - racconta - abbiamo perso una giornata di vacanza. Speriamo non venga cancellato, perché come faccio a far dormire una bimba di sei anni in un aeroporto?».
Il Messaggero
Un nigeriano: più che un problema Alitalia è un problema Italia
FIUMICINO (10 novembre) - Moltissimi i passeggeri stranieri incolonnati oggi all'aeroporto di Fiumicino, in una interminabile fila davanti al bancone Alitalia per avere informazioni su quando potranno finalmente partire. I loro voli sono stati soppressi, come quelli di tanti utenti italiani, ma finora nessuno è stato in grado di aiutarli e di rassicurarli.
«Questa è l'Italia dei diritti, non dei doveri - si sfoga Dragos Petrescu, passaporto romeno, reduce da una conferenza a Firenze e bloccato dalle 14 in aeroporto con la moglie Cristina - Tra l'altro, sul mio volo per Bucarest erano già stati imbarcati i bagagli, che ho poi potuto recuperare solo in parte dopo una attesa interminabile».
La prende tutto sommato con filosofia Abel Abugu, un gigante nigeriano che sarebbe dovuto partire alle 15 per Lagos dopo una permanenza a Napoli per affari. «A Lagos, la mia capitale, una cosa del genere - dice - non sarebbe mai potuta accadere. E poi là ti avrebbero almeno offerto uno spuntino, se non addirittura un pasto e altri generi di conforto. Qui, invece, niente, siamo tutti abbandonati. Non vorrei che accanto a un problema Alitalia, ci fosse un problema Italia».
Più soft, ma non meno pungente il giudizio di un gruppo di 18 giapponesi che hanno trascorso una settimana nel nostro Paese: «Italia ok - si sfoga il più anziano del gruppo - ma Alitalia terribile. Mai più, davvero mai più voleremo con questa compagnia». Nella fila, lunga ben oltre un centinaio di metri, alza la voce Massimo Bello, sindaco di Ostra Betere (Ancona) che guida una delegazione di quattro imprenditori marchigiani con destinazione Bruxelles. «E' assolutamente scandaloso e vergognoso - dice con rabbia - che si debbano aspettare i comodi di un gruppo di persone che attua uno sciopero bianco senza preavviso, bloccando così migliaia di persone. Queste persone non hanno a cuore l'interesse dell'Italia, ma solo l'obiettivo di mettere in ginocchio il Paese. Vorrei sapere chi c'è dietro questa manovra da parte di piloti ed hostess, che pure godono di tanti privilegi».
Più che infuriati, arrabbiati ed esasperati i passeggeri che sono rimasti bloccati a Linate per lo sciopero del personale Alitalia. «Ma almeno ci dicessero qualcosa - hanno ripetuto i passeggeri in fila - continuano a ripeterci di attendere, se sapessimo cosa sta accadendo esattamente potremmo decidere anche noi qualcosa». La fila ai check-in si è allungata col passare delle ore. Il personale Alitalia in evidente difficoltà, ha lasciato ai dipendenti della Sea il compito di gestire la situazione.
La rassegnazione della sera. In serata, dopo la rabbia, si è dipinta la rassegnazione nei volti dei passeggeri che da stamattina attendevano di partire da Fiumicino. Al termine di una giornata di scioperi, nel terminal "A" regnava il silenzio di chi si preparava a trascorrere la notte in una sala d'attesa dell'aeroporto: bimbi che giocavano sui carrelli portabagagli, gruppetti di ragazzi seduti sulle valige ad ascoltare musica con l'Ipod, file interminabili agli sportelli Alitalia che davano informazioni per il cambio dei biglietti e i posti letto.
«Dovevo arrivare a Napoli alle 12 - racconta Bruna atterrata stamattina a Roma con un volo da New York - e ancora non so dove trascorrerò la notte. Hanno cancellato il mio volo, slittato alle 17, mentre salivamo in aereo e ora sono in fila da due ore per saper dove trascorrerò la notte. Potevano avvertire in tempo, avrei detto a mio figlio di venirmi a prendere in auto». Pochi metri più' avanti, nella lunga fila ai banchi dello sportello che cambia i biglietti e assegna le camere in hotel, c'è Alessandro di Catania. «Sono arrivato a Fiumicino stamattina alle 8 - ha raccontato - e ancora sono qui. Dovevo partire per Praga e invece, se mi va bene, riuscirò a dormire in un hotel a Fiumicino. Non è possibile che fino al termine dell'assemblea nessuno ci abbia dato informazionì».
Preoccupato per la sua bimba di 6 anni, Carmelo, partito da Palermo stamattina e diretto a Parigi. «Il nostro aereo è slittato a mezzanotte - racconta - abbiamo perso una giornata di vacanza. Speriamo non venga cancellato, perché come faccio a far dormire una bimba di sei anni in un aeroporto?».
Il Messaggero
Da www.adr.it (arrivi)
AZ 02009 MILANO/LINAT 07:40 07:40 A VOLO CANCELLATO
AZ 01734 CATANIA 07:55 07:55 A VOLO CANCELLATO
AZ 01778 PALERMO 07:55 07:55 A VOLO CANCELLATO
AZ 00615 BOSTON 08:00 08:00 C VOLO CANCELLATO
AZ 00757 TEHERAN 08:05 09:05 C VOLO CANCELLATO
AZ 00717 ATHENS 08:10 08:10 A VOLO CANCELLATO
AZ 02015 MILANO/LINAT 08:10 08:10 A VOLO CANCELLATO
AZ 00059 MADRID 08:30 08:30 A VOLO CANCELLATO
AZ 02009 MILANO/LINAT 07:40 07:40 A VOLO CANCELLATO
AZ 01734 CATANIA 07:55 07:55 A VOLO CANCELLATO
AZ 01778 PALERMO 07:55 07:55 A VOLO CANCELLATO
AZ 00615 BOSTON 08:00 08:00 C VOLO CANCELLATO
AZ 00757 TEHERAN 08:05 09:05 C VOLO CANCELLATO
AZ 00717 ATHENS 08:10 08:10 A VOLO CANCELLATO
AZ 02015 MILANO/LINAT 08:10 08:10 A VOLO CANCELLATO
AZ 00059 MADRID 08:30 08:30 A VOLO CANCELLATO
Marrazzo: la precettazione acuisce lo scontro, chiederò al governo di riaprire la trattativa
ROMA (10 novembre) - «Dobbiamo ridare voce e dignità ai lavoratori: l'annuncio delle precettazioni da parte del ministero non fa che acuire, a mio giudizio, lo scontro. In questa fase così difficile l'unica risposta è l'unità dei lavoratori e delle lavoratrici»: lo ha detto stasera il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo intervenendo stasera a Fiumicino ad un incontro pubblico organizzato dal Prc sull'Alitalia.
«Le trattative non si chiudono così». Credo sia giusto e doveroso incontrare in Regione tutti i sindacati del "fronte del no" - ha annunciato Marrazzo - Sarà doveroso da parte mia scrivere una lettera a Berlusconi per chiedere la riapertura della trattativa. Spero che il sindaco Alemanno, il presidente della Provincia Zingaretti e il sindaco Canapini si associno. Non si possono chiudere gli occhi, non si chiudono le trattative così».
«Nessuno pensi di dare a Cai anche le rotte che non utilizza» ha detto Marrazzo. Ribadendo la necessità di liberalizzare gli slot, Marrazzo ha sottolineato: «Rotte, slot e accordi bilaterali Cai non se le può portare dietro. Se si fanno le liberalizzazioni devono essere a favore di tutti, e non di imprenditori».
ROMA (10 novembre) - «Dobbiamo ridare voce e dignità ai lavoratori: l'annuncio delle precettazioni da parte del ministero non fa che acuire, a mio giudizio, lo scontro. In questa fase così difficile l'unica risposta è l'unità dei lavoratori e delle lavoratrici»: lo ha detto stasera il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo intervenendo stasera a Fiumicino ad un incontro pubblico organizzato dal Prc sull'Alitalia.
«Le trattative non si chiudono così». Credo sia giusto e doveroso incontrare in Regione tutti i sindacati del "fronte del no" - ha annunciato Marrazzo - Sarà doveroso da parte mia scrivere una lettera a Berlusconi per chiedere la riapertura della trattativa. Spero che il sindaco Alemanno, il presidente della Provincia Zingaretti e il sindaco Canapini si associno. Non si possono chiudere gli occhi, non si chiudono le trattative così».
«Nessuno pensi di dare a Cai anche le rotte che non utilizza» ha detto Marrazzo. Ribadendo la necessità di liberalizzare gli slot, Marrazzo ha sottolineato: «Rotte, slot e accordi bilaterali Cai non se le può portare dietro. Se si fanno le liberalizzazioni devono essere a favore di tutti, e non di imprenditori».
non mi preoccuperei + di tanto tra un pò a mettere fine a qs storia dopo aver messo in galera chi và a donne,gli studenti che protestano ecc ecc ci penserà il "venditore di tappeti".In galera chi sciopera!!!!!!!!!...........io ho una paura tra un pò che mettano in galera anche chi sia ammala............un'altro fulgido esempio di responsabilità da parte di chi è sato mantenuto negli anni.ANDATE A LAVORARE!!!!!!!!!
Ultima modifica:
Gli scioperi hanno un impatto sulle prenotazioni fino a 2 mesi dopo, mentre gli scioperi improvvisi hanno anche impatti per più di 3 mesi! Potrebbe arrivare il grounding se la CAI non si muove in quanto le perdite non é impossibile che aumentino.
Scusate la domanda forse un po' banale, invece di ritornare alle trettative con chi ha aderito allo sciopero selvaggio di ieri sera, non sarebbe un più efficace calcione nel sedere, con l'invito a guadagnarsi la pagnotta da qualche altra parte?. Reagan fece così negli anni ottanta con i controllori di volo.
Era stata accennata l'ipotesi della chiamata individuale per il nuovo organico CAI. Ma in pratica cosa dovrebbe realmente succedere nel passaggio del prossimo mese?
Triste dirlo, ma potrebbe essere il momento buono per farla fallire, non se ne può più di uno stato dei fatti in cui a rimetterci sono spesso quelli che pagano il biglietto. Ma forse la prossima volta ci penseranno due volte prima di prenotare ancora con AZ.
Era stata accennata l'ipotesi della chiamata individuale per il nuovo organico CAI. Ma in pratica cosa dovrebbe realmente succedere nel passaggio del prossimo mese?
Triste dirlo, ma potrebbe essere il momento buono per farla fallire, non se ne può più di uno stato dei fatti in cui a rimetterci sono spesso quelli che pagano il biglietto. Ma forse la prossima volta ci penseranno due volte prima di prenotare ancora con AZ.
La CAI ha l'offerta esclusiva fino al 30/11, dopo può succedere di tutto. Il problema é che EDIT I dipendenti che scioperano faranno finire i soldi che sono in cassa ad AZ quindi a 'sto punto conviene una messa a terra degli aerei imminente (lo dico anche so ho un biglietto AZ Venerdì).
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