Sfida turismo a Capodichino
49 nuovi voli per l'estate
NAPOLI - Prova a riprendere quota, la Campania che si apre al mondo. Lo fa con 49 nuovi voli di linea che diverse compagnie europee attiveranno a breve su Capodichino, alimentando la speranza che l’estate 2012 possa essere una «bella» stagione anche per gli operatori turistici della regione: presto si potranno raggiungere da Napoli altre 37 destinazioni internazionali e 12 nazionali. Da Nizza a Tolosa, da Lione a Bristol, passando per East Midlands, Stoccarda, Edimburgo e Palma di Maiorca. Un pacchetto di novità che inorgoglisce Marco Consalvo, direttore generale di Gesac, la società che gestisce lo scalo partenopeo. «Le principali compagnie hanno scelto Napoli proponendo un’offerta di collegamenti internazionali in grado di soddisfare tutte le esigenze», spiega. È sulle ali di questo entusiasmo che alla Mostra d’Oltremare riparte la Borsa Mediterranea del Turismo, inaugurata ieri e aperta fino a domenica. Una specie di piazza al coperto dove operatori del settore, buyers internazionali e tour operator possono confrontarsi.
Tra gli stand regna il solito coloratissimo caos. Una vivacità che sta anche nei fatti. I numeri della sedicesima edizione sono la fotografia di un comparto che resiste: 22 nazioni, oltre 400 espositori e un intero padiglione dedicato alla navigazione, con Msc che si prepara a varare la “Divina” il 26 maggio a Marsiglia e Costa Crociere che tenta di risollevarsi mettendo in vetrina le nuove navi. Tornando sulla terra, Ntv proprio a Napoli annuncia l’inaugurazione di “Italo”, il treno superveloce firmato Montezemolo. La nuova compagnia di trasporto su ferro, che inaugurerà il 28 aprile la prima tratta Napoli-Roma-Firenze-Bologna, rende noto lo stanziamento di 90 milioni di euro per l’assunzione di 250 lavoratori nell’impianto di manutenzione di Nola.
«Abbiamo tutto l’entusiasmo che serve a disegnare uno spicchio d’azzurro nella burrasca», sintetizza il patron della fiera Angelo De Negri. Che rivolge un appello alle istituzioni: «Gli amministratori ci consultino: siamo disposti a dare gratis il nostro contributo di idee e di esperienza. Napoli è un marchio forte, servono le competenze per sfruttarlo al meglio». E Maurizio Maddaloni, presidente della Camera di Commercio, suggerisce di puntare su un turismo ecocompatibile. «C’è una nuova coscienza sociale e un nuovo modo di fare turismo legato all’ambiente e al mangiar sano. In Campania abbiamo tutte le carte in regola per intercettarlo».
Ma è l’incoming il punto dolente: bisogna trovare il modo di portare più turisti dalle nostre parti. Per questo il consorzio Costa del Vesuvio ha organizzato un educational tour alla scoperta del mito custodito tra Ercolano, Pompei e Portici. E sempre per questo Giuseppe Greco, capo di gabinetto del ministero del Turismo, rilancia l’idea di una scuola di alta formazione per operatori del turismo, con sede in Campania. «Stiamo lavorando per realizzare in tempi brevi una scuola superiore per il turismo che prepari e specializzi gli operatori», anticipa. Una necessità che anche l’assessore comunale al Turismo Antonella Di Nocera sottolinea: «Qui l’incoming lo fanno gli alberghi - osserva - mentre servirebbero figure qualificate». Insomma, c’è ancora tanto da lavorare per portare a Napoli i grandi flussi turistici. «Venezia e Firenze vantano rispettivamente 28 e 20 milioni di turisti l’anno. Noi siamo ancora fermi a 2 milioni scarsi, cui vanno aggiunti i crocieristi, circa un milione e 600mila», fa un po’ di conti l’assessore. Da Greco arriva una schiarita: «Per i prossimi anni prevediamo un rinnovato afflusso di turisti per tutto il Sud e soprattutto in Campania». Intorno a lui tutti incrociano le dita.