Thomas Cook in bancarotta: grounding immediato e 150.000 inglesi bloccati all’estero


Luigi Di Maio, prima grana dal fallimento Thomas Cook: "Italiani coinvolti, sarà uno tsunami economico"

Arriva la prima grana per Luigi Di Maio: il fallimento della più grande agenzia di viaggi internazionale Thomas Cook ha conseguenze sugli italiani che in questo momento sono all'estero e sono interessati dalla vicenda. "Il ministero degli Esteri deve attivarsi per fornire informazioni ai connazionali che si trovano all'estero e sono interessati dal fallimento della Thomas Cook", tuona il Codacons che è pronto a fornire assistenza ai turisti italiani coinvolti, in particolare a quelli che si trovano all'estero tramite viaggi organizzati dalla società fallita e non hanno informazioni sul rientro in Italia e a quanti hanno acquistato pacchetti vacanza per viaggi futuri, per ottenere il rimborso di quanto pagato.

"Il fallimento di Thomas Cook potrebbe causare uno tsunami", avverte il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca. "Siamo molto preoccupati. In poche ore, siamo stati contattati da molti alberghi, ciascuno dei quali vanta nei confronti del tour operator inglese crediti per decine di migliaia di euro, a volte centinaia di migliaia". Bocca sollecita un intervento urgente del governo. "Le istruzioni diffuse dalla compagnia si soffermano sulla tutela dei turisti, bloccando la partenza di coloro che stavano per mettersi in viaggio e coordinando il rimpatrio di coloro che sono attualmente in vacanza. Ma neanche una parola in relazione agli alberghi e agli altri partner, che si ritrovano con il cerino acceso in mano. Si conferma, ancora una volta, che la direttiva europea sui pacchetti di viaggio e' una norma lacunosa, che non tiene conto del ruolo delle imprese turistico ricettive". "Chiediamo al governo italiano di intervenire con urgenza presso le autorità inglesi e degli altri Paesi in cui operano le altre società del gruppo di Thomas Cook, per tutelare la posizione delle imprese italiane".


https://www.liberoquotidiano.it/new...isti-italiani-alberghi-tsunami-economico.html

E' il momento giusto per tenere d'occhio i last minute negli hotel, sia in Italia che all'estero.
Pur di ridurre il danno metteranno in vendita sottoprezzo i pernottamenti che avrebbero dovuto godere i turisti di TC
 
In passato è successo che di gran carriera venissero portati via gli aerei prima che arrivasse l’ufficiale giudiziario a metterli sotto sequestro. La questione è un filo più complessa di quella semplicistica che si vuole dipingere.
 
Perchè senza un trattore parcheggiato dietro può arrivare uno, mette le chiavi nel quadro, accende e parte?

fidarsi e' bene, non fidarsi...

oppure

per non saper ne' leggere , ne' scrivere...

Almeno nelle prime ore di totale confusione comprendo la mossa; rozza, ma efficace. Ora che gli aerei son sotto sequesto tutta la catena di comando sara' stata opportunamente e ufficialmente e legalmente informata su cosa fare e cosa non fare, dall'ultimo dei rampisti alla torre.
 
Anche Air Malta da una mano:

Air Malta is stepping in to help Thomas Cook’s stranded passengers in various countries following the announcement that the British global travel group has ceased trading, cancelled all its flights and suspended its operations.

To minimise inconveniences to stranded passengers and assist the efforts being made by the UK’s Civil Aviation Authority, Air Malta has issued a rescue fare of Euro50 per sector available on its flights to/from Amsterdam, Brussels, Birmingham, London Heathrow, Gatwick and Southend, Berlin, Bristol, Dusseldorf, Frankfurt, Hamburg, Leipzig, Munich, Paris Orly and Charles De Gaulle, Marseille, Lyon, Milan, Rome, Geneva, Zurich, and Vienna. This price excludes taxes and charges. Tickets are offered on availability basis and are available only to Thomas Cook’s flight ticket holders or package holiday vouchers.
 
La travel industry italiana fa i conti con il fallimento di Thomas Cook. E i danni per l’incoming italiano, derivanti dal mancato salvataggio del t.o. inglese, rischiano di essere pesantissimi.

“Potrebbe causare uno tsunami – spiega ad esempio il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca -. Siamo molto preoccupati. In poche ore, siamo stati contattati da molti alberghi, ciascuno dei quali vanta nei confronti del tour operator inglese crediti per decine di migliaia di euro, a volte centinaia di migliaia”. E se “le istruzioni diffuse dalla compagnia si soffermano sulla tutela dei turisti, bloccando la partenza di coloro che stavano per mettersi in viaggio e coordinando il rimpatrio di coloro che sono attualmente in vacanza”, Federalberghi lamenta "neanche una parola in relazione agli alberghi e agli altri partner, che si ritrovano con il cerino acceso in mano. Si conferma, ancora una volta, che la direttiva europea sui pacchetti di viaggio è una norma lacunosa, che non tiene conto del ruolo delle imprese turistico ricettive”.

Da qui la richiesta “al Governo italiano di intervenire con urgenza presso le autorità inglesi e degli altri paesi in cui operano le altre società del gruppo di Thomas Cook, per tutelare la posizione delle imprese italiane. Nel contempo, suggeriamo ai nostri soci di informare eventuali clienti che hanno prenotato con Thomas Cook e che stanno per arrivare, affinché sappiano che dovranno saldare il conto in albergo, per poi chiedere alle competenti autorità inglesi il rimborso di quanto versato a Thomas Cook”.

Aica Confindustria Alberghi ha attivato un “help desk” con gli operatori per affrontare i problemi degli alberghi coinvolti nel fallimento di Thomas Cook. “Stiamo monitorando – spiega l’associazione - le diverse problematiche e l’efficacia delle garanzie della Caa a tutela dei clienti ancora ospiti delle strutture ricettive. Ma è chiaro che aldilà di queste prime ore di emergenza, saranno necessari ulteriori interventi visto che l’impatto del fallimento Thomas Cook, uno dei più grandi e certamente il più antico tour operator del mondo, sarà molto pesante anche nel nostro Paese”.

"Sono centinaia le imprese campane che vantano crediti per decine di migliaia di euro verso Thomas Cook – rincara la dose Costanzo Iaccarino, presidente di Federalberghi Campania –. Le cifre non sono ancora disponibili, ma il timore è che il crac del tour operator britannico comporti svariati milioni di euro di mancati incassi per numerose strutture ricettive campane che hanno lavorato con Thomas Cook fino a ieri”. E poi un altro appello al governo: “Quello di Thomas Cook è l’ennesimo fallimento con cui le imprese turistiche sono chiamate a fare i conti nel giro di pochi mesi. Pertanto chiediamo al governo di prevedere forme di tutela delle imprese italiane danneggiate dai sempre più frequenti fallimenti di tour operator e compagnie aeree stranieri”

Guida Viaggi
 
Non è assolutamente così. In Italia i diritti aeroportuali nella fattispecie diritti di approdo e partenza e sosta (calcolati sul tonnellaggio dell'aereo) sono amministrativamente in carico all'aereo stesso che opera (inteso come registrazione) indipendentemente dalla proprietà. Ergo se non paga il vettore, i debiti di quell'aereo specifico, ricadono sul proprietario.

Diverso invece per le tasse aeroportuali a carico del passeggero (persona fisica) che rivadono sul vettore sempre.

Altri servizi aeropotuali e di handling seguono l'iter dei creditori.

Esattamente.
Dal punto di vista giuridico, i diritti aeroportuali sono obbligazioni di natura tributaria il cui sostituto è il gestore aeroportuale che li incassa per conto degli enti impositori, nei cui confronti risponde. È una obbligazione gravante sulla proprietà del bene, un po' come la tassa di circolazione auto.
Per quanto riguarda l'ordinamento italiano, ho dei dubbi che possa essere fisicamente bloccato l'aeromobile. Piuttosto, si può domandare ed ottenere un provvedimento conservativo reale (ossia che blocca l'aereo) urgente al tribunale.
Ricordo di un caso in cui la società di gestione apt lo ottenne in poche ore con autorizzazione alla notificazione al proprietario a mezzo fax e, quindi, fu' poi la polizia aeroportuale con l'ufficiale giudiziario prontamente intervenuto poiché il provvedimento era ovviamente immediatamente esecutivo a bloccare l'aereo che, se non ricordo male, aveva già i piloti mandati dal lessor a bordo (leggende narrano anche i motori accesi, ma gli avvocati sono come i pescatori.... :-) )
Poi, con calma, l'ufficiale giudiziario redige il verbale di esecuzione del sequestro e appone i sigilli alle porte, nominando un custode, di solito il gestore ma può essere anche direttamente il proprietario.
A quel punto, poiché il debito è sempre di gran lunga inferiore al valore del mezzo, viene saldato dal proprietario, l'avvocato del gestore creditore rinuncia al sequestro, lo comunica al tribunale ed all'ufficiale giudiziario e, a quel punto, l'aereo può partire e tornare in possesso del proprietario.
 
Ultima modifica:
È stata resa nota poco fa la dichiarazione di stato di insolvenza della filiale tedesca Thomas Cook GmbH: https://www.faz.net/aktuell/rhein-m...mas-cook-stellt-insolvenzantrag-16402124.html

Allo stesso tempo, però, il governo federale e il Land dell'Assia hanno concesso alla Condor un prestito ponte di 380 milioni di euro previa autorizzazione della Commissione Europea: https://www.faz.net/aktuell/wirtsch...he-hilfe-und-sucht-neuen-eigner-16401820.html

Questo dovrebbe permettere alla compagnia tedesca di continuare a operare. Condor è in attivo da 16 anni, ma la liquidità per la stagione invernale è andata a finanziare le attività dell'ormai defunta casa madre inglese, causando notevoli difficoltà a fronte di un bilancio (quello della Condor) privo di debiti.
 
La travel industry italiana fa i conti con il fallimento di Thomas Cook. E i danni per l’incoming italiano, derivanti dal mancato salvataggio del t.o. inglese, rischiano di essere pesantissimi.

“Potrebbe causare uno tsunami – spiega ad esempio il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca -. Siamo molto preoccupati. In poche ore, siamo stati contattati da molti alberghi, ciascuno dei quali vanta nei confronti del tour operator inglese crediti per decine di migliaia di euro, a volte centinaia di migliaia”. E se “le istruzioni diffuse dalla compagnia si soffermano sulla tutela dei turisti, bloccando la partenza di coloro che stavano per mettersi in viaggio e coordinando il rimpatrio di coloro che sono attualmente in vacanza”, Federalberghi lamenta "neanche una parola in relazione agli alberghi e agli altri partner, che si ritrovano con il cerino acceso in mano. Si conferma, ancora una volta, che la direttiva europea sui pacchetti di viaggio è una norma lacunosa, che non tiene conto del ruolo delle imprese turistico ricettive”.

Da qui la richiesta “al Governo italiano di intervenire con urgenza presso le autorità inglesi e degli altri paesi in cui operano le altre società del gruppo di Thomas Cook, per tutelare la posizione delle imprese italiane. Nel contempo, suggeriamo ai nostri soci di informare eventuali clienti che hanno prenotato con Thomas Cook e che stanno per arrivare, affinché sappiano che dovranno saldare il conto in albergo, per poi chiedere alle competenti autorità inglesi il rimborso di quanto versato a Thomas Cook”.

Aica Confindustria Alberghi ha attivato un “help desk” con gli operatori per affrontare i problemi degli alberghi coinvolti nel fallimento di Thomas Cook. “Stiamo monitorando – spiega l’associazione - le diverse problematiche e l’efficacia delle garanzie della Caa a tutela dei clienti ancora ospiti delle strutture ricettive. Ma è chiaro che aldilà di queste prime ore di emergenza, saranno necessari ulteriori interventi visto che l’impatto del fallimento Thomas Cook, uno dei più grandi e certamente il più antico tour operator del mondo, sarà molto pesante anche nel nostro Paese”.

"Sono centinaia le imprese campane che vantano crediti per decine di migliaia di euro verso Thomas Cook – rincara la dose Costanzo Iaccarino, presidente di Federalberghi Campania –. Le cifre non sono ancora disponibili, ma il timore è che il crac del tour operator britannico comporti svariati milioni di euro di mancati incassi per numerose strutture ricettive campane che hanno lavorato con Thomas Cook fino a ieri”. E poi un altro appello al governo: “Quello di Thomas Cook è l’ennesimo fallimento con cui le imprese turistiche sono chiamate a fare i conti nel giro di pochi mesi. Pertanto chiediamo al governo di prevedere forme di tutela delle imprese italiane danneggiate dai sempre più frequenti fallimenti di tour operator e compagnie aeree stranieri”

Guida Viaggi

“...di intervenire presso le autorità britanniche per tutelare le imprese italiane...bla bla bla...”
Ma dove vivono questi? Fino ad oggi, col crack che era nell’aria da mesi, se non da anni, dov’erano questi signori che ora straparlano di danni da risarcire?!?!?
 
Condor è in attivo da 16 anni, ma la liquidità per la stagione invernale è andata a finanziare le attività dell'ormai defunta casa madre inglese, causando notevoli difficoltà a fronte di un bilancio (quello della Condor) privo di debiti.
Interessante questo punto. Immagino stiano girando parecchio le palle a chi lavora per Condor.
 
“...di intervenire presso le autorità britanniche per tutelare le imprese italiane...bla bla bla...”
Ma dove vivono questi? Fino ad oggi, col crack che era nell’aria da mesi, se non da anni, dov’erano questi signori che ora straparlano di danni da risarcire?!?!?

Nella stessa posizione di quelli che - da Cuba alle Canarie, da Malaga alla Florida, come ben riportato da tutti i giornali inglesi, dal Times al Daily Mail - stanno chiedendo soldi agli ospiti. Thomas Cook era uno dei loro clienti, cosi' come era cliente di BP per il carburante, Airbus per i pezzi di ricambio, Microsoft, chittepare. Loro ricevono gli ospiti e vengono pagati a 90-120 giorni dopo la partenza dei suddetti. Il fondo assicurativo Atol li rimborsera', ma come e quando non si sa.
 
Il fondo assicurativo Atol li rimborsera', ma come e quando non si sa.

Se non sbaglio questo fondo si finanzia con una tassa che pagano tutti quelli che prenotano tramite le agenzie di viaggio/TO che aderiscono. Considerato che il crack di Thomas Cook è di dimensioni enormi, tra spese di rientro pax, risarcimenti a chi ha prenotato vacanze future, dipendenti e fornitori, basterà la dotazione del fondo a rimborsare tutti? In caso negativo chi paga?
 
Ricordo di un caso in cui la società di gestione apt lo ottenne in poche ore con autorizzazione alla notificazione al proprietario a mezzo fax e, quindi, fu' poi la polizia aeroportuale con l'ufficiale giudiziario prontamente intervenuto poiché il provvedimento era ovviamente immediatamente esecutivo a bloccare l'aereo che, se non ricordo male, aveva già i piloti mandati dal lessor a bordo (leggende narrano anche i motori accesi, ma gli avvocati sono come i pescatori.... :-) )
Poi, con calma, l'ufficiale giudiziario redige il verbale di esecuzione del sequestro e appone i sigilli alle porte, nominando un custode, di solito il gestore ma può essere anche direttamente il proprietario.
A quel punto, poiché il debito è sempre di gran lunga inferiore al valore del mezzo, viene saldato dal proprietario, l'avvocato del gestore creditore rinuncia al sequestro, lo comunica al tribunale ed all'ufficiale giudiziario e, a quel punto, l'aereo può partire e tornare in possesso del proprietario.
In passato è successo che di gran carriera venissero portati via gli aerei prima che arrivasse l’ufficiale giudiziario a metterli sotto sequestro. La questione è un filo più complessa di quella semplicistica che si vuole dipingere.
Perdonate la domanda da incompetente, ma proprio non riesco a capire come possa succedere: un aereo per decollare deve comunque avere l'autorizzazione da parte di chi gestisce il traffico aeroportuale, non è come una Panda che ingrani la prima e parti nottetempo senza essere visto. Anche quando il lessor manda i piloti ad accendere i motori, come possono andarsene via indisturbati?
 
Perdonate la domanda da incompetente, ma proprio non riesco a capire come possa succedere: un aereo per decollare deve comunque avere l'autorizzazione da parte di chi gestisce il traffico aeroportuale, non è come una Panda che ingrani la prima e parti nottetempo senza essere visto. Anche quando il lessor manda i piloti ad accendere i motori, come possono andarsene via indisturbati?

Il pilota sale, mette in moto, chiede di decollare e se ne va. Talvolta ringrazia anche, ma non sempre.
Non è che rompe il deflettore e collega i cavi, arriva con le chiavi e segue le procedure.
 
Se non sbaglio questo fondo si finanzia con una tassa che pagano tutti quelli che prenotano tramite le agenzie di viaggio/TO che aderiscono. Considerato che il crack di Thomas Cook è di dimensioni enormi, tra spese di rientro pax, risarcimenti a chi ha prenotato vacanze future, dipendenti e fornitori, basterà la dotazione del fondo a rimborsare tutti? In caso negativo chi paga?

Dalle pagine della CAA
https://www.caa.co.uk/ATOL-protection/Air-travel-trust/About-the-Air-Travel-Trust/
The Air Travel Trust Fund (“ATT”) is the primary source of funding when an ATOL holder fails. Monies from the ATT are used to meet refund and repatriation costs arising from a failure. The Fund is administered on behalf of the Air Travel Trust (“ATT”) by the Consumer and Markets Group (“CMG”) of the Civil Aviation Authority.The Fund was established in the 1970’s by way of a levy on tour operators’ holidays. The levy ceased in 1978, after which the Fund’s only income came from investments while it remained in surplus. Following a number of large calls during the early 1990s the Fund had been in deficit since 1996. As at 31 March 2018 the ATT fund had a surplus of £170 million.
The ATT is principally funded by ATOL Protection Contributions (APC). The Civil Aviation (Contributions to the Air Travel Trust) Regulations 2007 enable the ATT to collect APCs from ATOL Holders for each person who books air travel covered by an ATOL. An insurance policy and a credit facility have been arranged to provide additional liquidity. In some failures the ATT may also receive recoveries, such as bond monies

E dal loro report del 2018
http://publicapps.caa.co.uk/modalapplication.aspx?catid=1&pagetype=65&appid=11&mode=detail&id=8576
The failure of the Monarch Airlines Group (continued)Upon entering administration all operations ceased with immediate effect and all Monarch aircraftwere grounded, with the expectation of around 110,000 passengers needing to be repatriated. TheUK Department for Transport instructed the CAA to mount a two-week operation to repatriate all UKresidents who would otherwise have had to find alternative means of returning home. This wasprimarily because the available spare capacity on other existing services would have been insufficientto satisfy this surge in demand. The costs of the repatriation were shared between the Governmentand the Trust, each paying a fair share of costs based pro-rata on the number of non-licensable andlicensable passengers respectively
The overall repatriation exercise (including ATOL and non-ATOL protected passengers) was the largestair repatriation in UK history. Over the two weeks, the CAA contracted with 24 airlines to create a fleetof over 60 aircraft, operating over 560 repatriation flights. In the end, 98% of passengers were flownhome on the same day they were originally booked to return.Given the high volume of consumers that were affected by the group’s failure – reported at over600,000 – the Trust was keen to ensure that those consumers who had ATOL protection were able toclaim and receive compensation with as little delay and unnecessary distress as possible
Quindi numeri molto simili a quelli di TC UK

The Trust's funds have increased during the year from £145 million to £170 million with £400m of additional cover continuing to be provided by the ATT's insurance policy

ATOL Protection Contribution income was £60 million, slightly up from the previous year, but the cost of meeting failures was also higher than the previous year at £21 million. Of that amount, the cost to the Trust of the Monarch failure was £16 million, meaning the cost of other failures has remained relatively low

Quindi, o mi sfugge qualcosa, o i costi in ballo sono molto più bassi di quanto si possa pensare
 
Mi ritrovo a dover prenotare un a/r LIN SEA, ahimè non riesco con BA e quindi ripiego su LH. La Travel Agency nostra mi propone LH/Condor: ora, il viaggio sarà a Feb 2020, anche LH potrebbe fallire, ma allo stato attuale non è un poco avventato “comunque” promuovere Condor? Non riesco a caricare lo screenshot, i voli sono LH271 e Condor 2032.
 
Secondo me NI, nel senso che se come detto sopra da Venexiano ha crisi di liquidità (cui fa fronte col prestito ponte) ma non di bilancio, potrebbe anche venirne fuori.
Bisogna vedere quanto incide la clientela Thomas Cook e quanti pax invece arrivano tramite altri canali.

Inoltre - se la memoria non mi gioca scherzi - mi pare di ricordare da vecchissime discussioni di anni fa che Condor fosse un marchio ancora ben considerato dai tedeschi, motivo per cui il nome era rimasto anche dopo l' acquisizione (e sia il sito che la pagina FB hanno il logo storico).
 
Ho visto questo video dell'ultimo volo Thomas Cook. Volo da MIA a Man, è decollato che la casa madre era viva ed è atterrato che era morta. Da quanto si capisce l'equipaggio aveva scoperto in volo le sorti della propria compagnia ma hanno comunque lavorato con piena professionalità. Un membro dell'equipaggio si è commosso durante l'annuncio ed il Comandante ha detto che era in Thomas Cook da oltre venticinque anni.

https://m.youtube.com/watch?v=rGyd8jtroHo
 
Ho visto questo video dell'ultimo volo Thomas Cook. Volo da MIA a Man, è decollato che la casa madre era viva ed è atterrato che era morta. Da quanto si capisce l'equipaggio aveva scoperto in volo le sorti della propria compagnia ma hanno comunque lavorato con piena professionalità. Un membro dell'equipaggio si è commosso durante l'annuncio ed il Comandante ha detto che era in Thomas Cook da oltre venticinque anni.

https://m.youtube.com/watch?v=rGyd8jtroHo

Che tristezza!!!
 
L'altro giorno mi è sembrato di aver visto un A320 della Thomas Cook nell'hangar Atitech a Capodichino. Se non ho preso fischi per fiaschi si sa se era li per manutenzione (da prima del fallimento) o se è stato bloccato causa fallimento?