Diamo un'occhiata alle configurazioni dei 772 e dei 346 TG.
I 777ER hanno 292 posti, di cui 30 in J (layout 2-2-2 e pitch 60") e 262 in Y (layout 3-3-3 e pitch 34").
I 346 hanno solo 267 posti, di cui 8 in F (layout 1-2-1 e pitch 78"), 60 in J (layout 2-2-2 e pitch 60") e 199 in Y (layout 2-4-2 e pitch 34").
Se il cambio macchina fosse confermato su tutte e quattro le rotazioni settimanali, potrebbe essere giustificato da una componente di passeggeri premium che i soli 30 posti di J sul 772 non riescono a soddisfare, e dal voler concorrere ad armi quasi pari con l'offerta a tre classi di SQ.
Comunque i 346 di TG sono mal configurati: quelli di CX -che vanta yield superiori- hanno la stessa configurazione in F e in J, ma riducendo il pitch di Y a 32" hanno 21 sedili in più. Per non parlare di quelli di LH, che in due classi portano fino a 369 passeggeri. Una configurazione tanto comoda si giustificherebbe solo operando su rotte prossime al range massimo a pieno carico della macchina, cosa che non è mai avvenuta. I vettori sono aziende che operano in un mercato ipercompetitivo e con margini ridotti, ma da alcune sue scelte TG sembra vivere sulla luna: si vedano ad esempio l'arlecchino della flotta, le configurazioni strambe, il mantenimento di voli "di bandiera" come il BKK-JFK nonstop nonostante la dubbia profittabilità, o l'indecisione sulla macchina con cui servire MXP.
Marco