Tajani e Matteoli su disservizi bagaglli a FCO

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Bagagli persi, pronte sanzioni più dure

Il commissario europeo Tajani: vergogna a Fiumicino, ora nuove regole

ROMA — Un'Autorità nazionale responsabile della perdita e dei danni ai bagagli. È l'iniziativa lanciata ieri dal commissario europeo ai Trasporti, Antonio Tajani, preoccupato per i disservizi che si stanno registrando in Italia nel periodo di massimo traffico aeroportuale. «Sono indignato — ha detto il vicepresidente della Commissione Europea — quando vedo scene come quelle degli ultimi giorni all'aeroporto di Fiumicino: è una vergogna che si attendano due ore per riavere un bagaglio». Tajani ha ammesso che le sanzioni esistono già e ammontano a 2 mila euro, come quelle comminate qualche giorno fa dall'Enac (ente aviazione civile). «Ma mi domando — ha osservato — se una multa da duemila euro può essere dissuasiva». Proprio per questo il responsabile dei Trasporti ha preannunciato «l'avvio della procedura per rivedere il regolamento europeo» affinché «ci siano sanzioni più severe e ci sia una Autorità responsabile in ogni Paese»: un ruolo che in Italia «può anche essere svolto dall'Enac», che da tempo sollecita maggiori poteri d'intervento.

Anche per il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, «sono intollerabili» i disservizi nel ritiro bagagli a Fiumicino. Nei prossimi giorni saranno convocati «tutti i soggetti istituzionali interessati alla vicenda» per «verificare cause ed eventuali responsabilità». Intanto «dovranno essere prese misure efficaci, anche di carattere normativo, da assumere di comune accordo con il commissario Ue ai Trasporti, Antonio Tajani». Soddisfatto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, anch'egli vittima dei ritardi dei bagagli nei giorni scorsi. «Credo che la mia denuncia abbia smosso le acque — ha detto —. Ai primi di settembre convocherò tutti i soggetti che devono operare per i servizi ai passeggeri. Dobbiamo evitare lo scaricabarile. Bisogna che ognuno si assuma le sue responsabilità perché nei grandi aeroporti c'è il biglietto di presentazione delle città. E devono essere dei biglietti positivi». E per maggiori poteri di vigilanza e sanzionatori, da affidare all'Enac, si schiera l'associazione di consumatori Adiconsum che chiede la formazione di un tavolo permanente con tutti i soggetti interessati, compresi gli utenti debitamente rappresentati. Sul fronte politico si muove il senatore Domenico Gramazio (Pdl) che ha presentato un'interrogazione urgente al ministro Matteoli sui «gravi disservizi» avvenuti a Fiumicino, chiedendo di dare vita ad «una commissione tecnica che apra un'inchiesta approfondita». Mentre Luciano Ciocchetti, deputato dell'Udc, plaude alla «linea dura del presidente dell'Enac, Vito Riggio, sul caos bagagli: vada a fondo nella sua iniziativa, perché dopo un'estate di sofferenze servono scelte coraggiose e di rottura».

Antonella Baccaro
Corriere della Sera
28 agosto 2009
 
Immagino che come prima sanzione ad Alitalia il Ministro Matteoli chiederà al figlio di dimettersi, per non essere complice di quello schifo :D
 
Immagino che come prima sanzione ad Alitalia il Ministro Matteoli chiederà al figlio di dimettersi, per non essere complice di quello schifo :D

Questa fondamentalissima "Autorità sui bagagli smarriti" avrà pur bisogno di un Presidente, un Segretario, 4/5 Responsabili (direi Serrature e Chiusure Valigie - Ruote Trolley - Nastri Bagagli - Supervisore Valigie e Trolley tanto per iniziare) ed una frotta di impiegati, il tutto con relativi stipendi (vorremo mica fare lavorare aggratis la gente, no?). Naturalmente, per le nomine all'Autorità dovrà prima essere costituita apposita Commissione Parlamentare ad hoc, e già che ci siamo anche una bella Commissione di Vigilanza.
Mah, andare a dare via quella parte ove il sol non batte proprio non ci pensano mai, eh?

P.S.: le maiuscole sono volute, questione di rispetto istituzionale!
 

ROMA — Un'Autorità nazionale responsabile della perdita e dei danni ai bagagli. È l'iniziativa lanciata ieri dal commissario europeo ai Trasporti, Antonio Tajani


Perchè non nominare un bel commissario straordinario?!? Magari Bertolaso ha ancora qualche ora libera...per dare una mano a scaricare i bagagli.
 
Non so se qualcuno del ministero legga questo forum comunque a Matteoli io dico:"Ho qualche ora libera e non mi dispiacerebbe essere utile al paese.Potrei essere io l'autorità bagagli smarriti e potreste accentrare su di me tutte le funzioni.Potremmo lavorare in teleconferenza e la sede sarebbe a casa mia in sardegna.Dopo qualche mese vi direi:AZ funziona male,hanno poca gente,il sitema è obsoleto e il campionato di calcio non ammette che si possa lavorare efficacemente."
 
Oppure un tavolo!
In Italia al giorno d'oggi si creano giornalmente solo tavoli e autorità.
I risultati però sono sempre quelli.
"C'era una volta una squadra italiana di canoa…
Una società italiana e una giapponese decisero di sfidarsi in una gara di canoa con equipaggio ad 8 uomini. Entrambe le squadre si allenarono e quando arrivò il giorno della gara ciascuna era al meglio della forma, ma i giapponesi vinsero con un vantaggio di un chilometro.
Dopo la sconfitta il morale della squadra era a terra. Il Top management decise che si sarebbe dovuto vincere l'anno successivo e mise in piedi un gruppo di progetto per investigare il problema. Il gruppo di progetto scoprì, dopo molte analisi, che i giapponesi avevano sette uomini ai remi e uno che comandava, mentre la squadra italiana aveva un uomo che remava e sette che comandavano.
In questa situazione di crisi il Top management dette una chiara prova di capacità gestionale: ingaggiò immediatamente una società di consulenza per investigare la struttura della squadra italiana. Dopo molti mesi di duro lavoro, gli esperti giunsero alla conclusione che nella squadra c'erano troppe persone a comandare e troppo poche a remare. Con il supporto della relazione degli esperti fu deciso di cambiare immediatamente la struttura della squadra. Ora ci sarebbero stati quattro comandanti, due supervisori ed uno ai remi. Inoltre si introdussero una serie di punti per motivare il rematore: "dobbiamo ampliare il suo ambito lavorativo e dargli più responsabilità". L'anno dopo i giapponesi si aggiudicarono la sfida con un vantaggio di due chilometri.
La società italiana licenziò immediatamente il rematore a causa degli scarsi risultati ottenuti sul lavoro, ma nonostante ciò pagò un bonus al gruppo di comando per il grande impegno profuso. La società di consulenza preparò una nuova analisi, dove dimostrò che era stata scelta la giusta tattica e che anche la motivazione era buona, ma che il materiale impiegato doveva essere migliorato. Al momento la società italiana è impegnata a progettare una nuova canoa!!!"
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"C'era una volta una squadra italiana di canoa…
Una società italiana e una giapponese decisero di sfidarsi in una gara di canoa con equipaggio ad 8 uomini. Entrambe le squadre si allenarono e quando arrivò il giorno della gara ciascuna era al meglio della forma, ma i giapponesi vinsero con un vantaggio di un chilometro.
Dopo la sconfitta il morale della squadra era a terra. Il Top management decise che si sarebbe dovuto vincere l'anno successivo e mise in piedi un gruppo di progetto per investigare il problema. Il gruppo di progetto scoprì, dopo molte analisi, che i giapponesi avevano sette uomini ai remi e uno che comandava, mentre la squadra italiana aveva un uomo che remava e sette che comandavano.
In questa situazione di crisi il Top management dette una chiara prova di capacità gestionale: ingaggiò immediatamente una società di consulenza per investigare la struttura della squadra italiana. Dopo molti mesi di duro lavoro, gli esperti giunsero alla conclusione che nella squadra c'erano troppe persone a comandare e troppo poche a remare. Con il supporto della relazione degli esperti fu deciso di cambiare immediatamente la struttura della squadra. Ora ci sarebbero stati quattro comandanti, due supervisori ed uno ai remi. Inoltre si introdussero una serie di punti per motivare il rematore: "dobbiamo ampliare il suo ambito lavorativo e dargli più responsabilità". L'anno dopo i giapponesi si aggiudicarono la sfida con un vantaggio di due chilometri.
La società italiana licenziò immediatamente il rematore a causa degli scarsi risultati ottenuti sul lavoro, ma nonostante ciò pagò un bonus al gruppo di comando per il grande impegno profuso. La società di consulenza preparò una nuova analisi, dove dimostrò che era stata scelta la giusta tattica e che anche la motivazione era buona, ma che il materiale impiegato doveva essere migliorato. Al momento la società italiana è impegnata a progettare una nuova canoa!!!"
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:clown: Secondo me sembra una barzelletta ma è vera...
 
"C'era una volta una squadra italiana di canoa…
Una società italiana e una giapponese decisero di sfidarsi in una gara di canoa con equipaggio ad 8 uomini. Entrambe le squadre si allenarono e quando arrivò il giorno della gara ciascuna era al meglio della forma, ma i giapponesi vinsero con un vantaggio di un chilometro.
Dopo la sconfitta il morale della squadra era a terra. Il Top management decise che si sarebbe dovuto vincere l'anno successivo e mise in piedi un gruppo di progetto per investigare il problema. Il gruppo di progetto scoprì, dopo molte analisi, che i giapponesi avevano sette uomini ai remi e uno che comandava, mentre la squadra italiana aveva un uomo che remava e sette che comandavano.
In questa situazione di crisi il Top management dette una chiara prova di capacità gestionale: ingaggiò immediatamente una società di consulenza per investigare la struttura della squadra italiana. Dopo molti mesi di duro lavoro, gli esperti giunsero alla conclusione che nella squadra c'erano troppe persone a comandare e troppo poche a remare. Con il supporto della relazione degli esperti fu deciso di cambiare immediatamente la struttura della squadra. Ora ci sarebbero stati quattro comandanti, due supervisori ed uno ai remi. Inoltre si introdussero una serie di punti per motivare il rematore: "dobbiamo ampliare il suo ambito lavorativo e dargli più responsabilità". L'anno dopo i giapponesi si aggiudicarono la sfida con un vantaggio di due chilometri.
La società italiana licenziò immediatamente il rematore a causa degli scarsi risultati ottenuti sul lavoro, ma nonostante ciò pagò un bonus al gruppo di comando per il grande impegno profuso. La società di consulenza preparò una nuova analisi, dove dimostrò che era stata scelta la giusta tattica e che anche la motivazione era buona, ma che il materiale impiegato doveva essere migliorato. Al momento la società italiana è impegnata a progettare una nuova canoa!!!"
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Grande analisi della situazione corrente!!! Bravo.
 
"C'era una volta una squadra italiana di canoa…
Una società italiana e una giapponese decisero di sfidarsi in una gara di canoa con equipaggio ad 8 uomini. Entrambe le squadre si allenarono e quando arrivò il giorno della gara ciascuna era al meglio della forma, ma i giapponesi vinsero con un vantaggio di un chilometro.
Dopo la sconfitta il morale della squadra era a terra. Il Top management decise che si sarebbe dovuto vincere l'anno successivo e mise in piedi un gruppo di progetto per investigare il problema. Il gruppo di progetto scoprì, dopo molte analisi, che i giapponesi avevano sette uomini ai remi e uno che comandava, mentre la squadra italiana aveva un uomo che remava e sette che comandavano.
In questa situazione di crisi il Top management dette una chiara prova di capacità gestionale: ingaggiò immediatamente una società di consulenza per investigare la struttura della squadra italiana. Dopo molti mesi di duro lavoro, gli esperti giunsero alla conclusione che nella squadra c'erano troppe persone a comandare e troppo poche a remare. Con il supporto della relazione degli esperti fu deciso di cambiare immediatamente la struttura della squadra. Ora ci sarebbero stati quattro comandanti, due supervisori ed uno ai remi. Inoltre si introdussero una serie di punti per motivare il rematore: "dobbiamo ampliare il suo ambito lavorativo e dargli più responsabilità". L'anno dopo i giapponesi si aggiudicarono la sfida con un vantaggio di due chilometri.
La società italiana licenziò immediatamente il rematore a causa degli scarsi risultati ottenuti sul lavoro, ma nonostante ciò pagò un bonus al gruppo di comando per il grande impegno profuso. La società di consulenza preparò una nuova analisi, dove dimostrò che era stata scelta la giusta tattica e che anche la motivazione era buona, ma che il materiale impiegato doveva essere migliorato. Al momento la società italiana è impegnata a progettare una nuova canoa!!!"
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W l'Italia!!:D