Storia di un volo vero...


AZ1774

Bannato
5 Novembre 2005
17,784
0
0
.
Sta gargia, meno male che non ho mai preso il brevetto, il mio povero cuore non reggerebbe a simili tensioni:(
 
la mia prima volta in IMC (Instrumental meteorologic condiction)...

avevo il brevetto fresco fresco, circa 80 ore in totale... pianifico di andare a trovare mio padre in Piemonte con il Mooney M20J, prenoto l'aereo per tre giorni...

pianifico attentamente la rotta e visgto che non sono un grande esperto preferisco usare una rotta semi IFR, percui dopo il decollo da LIRQ (FLR) prevedo di dirigere su FRZ (vor di Firenze) e da li un diretto GEN (genova VOR) poi TOP (Torino Poirino VOR) e poi seguendo la rotta VFR dirigire a Torino Aeritalia. E' previsto bel tempo tutta la settimana, è primavera e le temperature sono alte. Decollo con mia madre come passeggero e dirigo per FRZ ma un brutto fronte sta scendendo dalla Francia, vedo le nubi davanti a me e decido di salire a livello 105 (10500 piedi, quta VFR) per vedere di passargli sopra. Sago spiralanda su FRZ per non lasciare il VOR e raggiunto il livello 105 decido di proseguire come programmato verso GEN. Le Nubi sono sotto di me e io in pieno VMC (condizioni di volo a vista). Le nubi però iniziano a salire e decido di salire a livello 125 ma le maledette nubi salgono ancora e mentre decido il da farsi mi ritrovo dentro, cerco di mantenere la calma e mi ricordo delle 2 o 3 volte che il mio istrituttore mi ha fatto forare, mi concentro su orizzonte, variomentro, anemometro e cerco di stare calmo. Penso, quasi quasi faccio un 180 e torno indietro... ma se poi non mi riesce e vado in vite??? proseguo diritto, sono certo di avere una bella separazione dalle montagne (la MEL è FL80 - Minimun En Route Level). A questo punto penso alla teoria e al mitico trebbi, e cosa dice il Trebbi??? che come entri in bube fai gaccio. Non ho il coraggio di guardare l'ala (è circa 30 secondi che sono dentro), in quel momento mia madre che stava zitta, mi chide "cos'è quella roba sull'ala?", ho paura a voltarmi ma poi mi decido uno sguardo veloce veloce mi fa vedere uno strato di brina sul dorso alare, mi volta davanti e di colpo il parabrezza si ricopre di ghiccio (fortunatamente brinoso). Guardo davanti e il parabrezza in un istante è coperto di ghiaccio. Sotto le manette c'è un pomello con scritto DEFROSTER, lo tiro e scopro che è un pagliativo, fa un buchetto di circa 5cm sopra il foro dell'aria... Inizio a pensare che da li non ne esco vivo, di come sono pirla e che gli incidenti accadono sempre per il mancato rispetto delle norme VFR... ma riesco a mantenere la calma. Continuo a volare diritto, ormai riesco a tenere quota e prua (sono passati già 15 minuti) ma le nubi intorno a me non accennano a diminuire. Non ce la faccio quasi più sono sudato e stremato e penso, se riesco ad andare diritto magari una viratina riesco a farla. Chiamo Milano informazioni e gli chiedo se posso virare verso nord per evitare (che eufemismo), mi assegnano un codice trasponder e mi passano con Milano Controllo che fortunatamente mi autorizza su bito ad una virata verso nord con ingresso nello spazio aereo di San Daminano (solo militare). Faccio la mia viratina di 90° e dopo circa 5 minuti sono fuori... non sapete com'è bello il sole. Il ghiaccio si scoglie in 3 minuti e l'aereo riprende velocità.

Sono fuori e salvo, almeno per ora... dirigo come previsto per TOP e poi per l'aeritalia, ormai è venuto tardi ed è salita la nebbia, e non vedo un tubo, entro in sottovento, ma al momento di virare in base non vedo più il campo, viro cmq e poi calcolando a mente il tempo viro in finale senza vedere il campo. E infatti virando riportai "Aeritalia I-LL virando in finale richiede un QDM" (che nel codice Q vuol dire, datemi la prua per arrivare sulla stazione), fortunatamente la prua mi conferma che sono allineato, per giù il carrello, flaps to land e... finalmente vedo la pista, sono però velocissimo (circa 100knots), avrei dovuto riattaccare, ma penso, se riattacco chi lo ritrova... incrocio completamente, faccio un flare schifosa e tocco a circa 300mt dalla soglia, fermandomi in fondo.. meno male che il mooney è un ottimo aereo... ma ho imparato un sacco di cose...

1- mi sono iscritto al corso IFR e ho fatto il basico strumentale
2- non sottovalutare MAI il meteo, lui è più forte di te
3- imparare ad usare tutto ciò che c'è sull'aereo (avevo un bellissimo autopilota su 3 assi che però non sapevo usare, e che sarebbe stato comodissimo invece)
4- approfondire lo studio delle cartine di avvicinamento degli aeroprti sconosciuti

ciauz sky3boy

ps spero di non aver rotto troppo!!
 
Bell'avventura!;)

Anch'io avevo incominciato l'IR poi lasciai perdere per mille questioni.

Non ultima la necessità di avere una adeguata e costante preparazione al volo in IMC.

Certo che sei stato molto fortunato a non aver beccato nubi particolarmente turbolente altrimenti non resistevi così tanto. Di correzione in correzione probabilemente saresti finito in vite senza accorgertene.:(

Ciao.
 
Citazione:Messaggio inserito da sky3boy

la mia prima volta in IMC (Instrumental meteorologic condiction)...

avevo il brevetto fresco fresco, circa 80 ore in totale... pianifico di andare a trovare mio padre in Piemonte con il Mooney M20J, prenoto l'aereo per tre giorni...

pianifico attentamente la rotta e visgto che non sono un grande esperto preferisco usare una rotta semi IFR, percui dopo il decollo da LIRQ (FLR) prevedo di dirigere su FRZ (vor di Firenze) e da li un diretto GEN (genova VOR) poi TOP (Torino Poirino VOR) e poi seguendo la rotta VFR dirigire a Torino Aeritalia. E' previsto bel tempo tutta la settimana, è primavera e le temperature sono alte. Decollo con mia madre come passeggero e dirigo per FRZ ma un brutto fronte sta scendendo dalla Francia, vedo le nubi davanti a me e decido di salire a livello 105 (10500 piedi, quta VFR) per vedere di passargli sopra. Sago spiralanda su FRZ per non lasciare il VOR e raggiunto il livello 105 decido di proseguire come programmato verso GEN. Le Nubi sono sotto di me e io in pieno VMC (condizioni di volo a vista). Le nubi però iniziano a salire e decido di salire a livello 125 ma le maledette nubi salgono ancora e mentre decido il da farsi mi ritrovo dentro, cerco di mantenere la calma e mi ricordo delle 2 o 3 volte che il mio istrituttore mi ha fatto forare, mi concentro su orizzonte, variomentro, anemometro e cerco di stare calmo. Penso, quasi quasi faccio un 180 e torno indietro... ma se poi non mi riesce e vado in vite??? proseguo diritto, sono certo di avere una bella separazione dalle montagne (la MEL è FL80 - Minimun En Route Level). A questo punto penso alla teoria e al mitico trebbi, e cosa dice il Trebbi??? che come entri in bube fai gaccio. Non ho il coraggio di guardare l'ala (è circa 30 secondi che sono dentro), in quel momento mia madre che stava zitta, mi chide "cos'è quella roba sull'ala?", ho paura a voltarmi ma poi mi decido uno sguardo veloce veloce mi fa vedere uno strato di brina sul dorso alare, mi volta davanti e di colpo il parabrezza si ricopre di ghiccio (fortunatamente brinoso). Guardo davanti e il parabrezza in un istante è coperto di ghiaccio. Sotto le manette c'è un pomello con scritto DEFROSTER, lo tiro e scopro che è un pagliativo, fa un buchetto di circa 5cm sopra il foro dell'aria... Inizio a pensare che da li non ne esco vivo, di come sono pirla e che gli incidenti accadono sempre per il mancato rispetto delle norme VFR... ma riesco a mantenere la calma. Continuo a volare diritto, ormai riesco a tenere quota e prua (sono passati già 15 minuti) ma le nubi intorno a me non accennano a diminuire. Non ce la faccio quasi più sono sudato e stremato e penso, se riesco ad andare diritto magari una viratina riesco a farla. Chiamo Milano informazioni e gli chiedo se posso virare verso nord per evitare (che eufemismo), mi assegnano un codice trasponder e mi passano con Milano Controllo che fortunatamente mi autorizza su bito ad una virata verso nord con ingresso nello spazio aereo di San Daminano (solo militare). Faccio la mia viratina di 90° e dopo circa 5 minuti sono fuori... non sapete com'è bello il sole. Il ghiaccio si scoglie in 3 minuti e l'aereo riprende velocità.

Sono fuori e salvo, almeno per ora... dirigo come previsto per TOP e poi per l'aeritalia, ormai è venuto tardi ed è salita la nebbia, e non vedo un tubo, entro in sottovento, ma al momento di virare in base non vedo più il campo, viro cmq e poi calcolando a mente il tempo viro in finale senza vedere il campo. E infatti virando riportai "Aeritalia I-LL virando in finale richiede un QDM" (che nel codice Q vuol dire, datemi la prua per arrivare sulla stazione), fortunatamente la prua mi conferma che sono allineato, per giù il carrello, flaps to land e... finalmente vedo la pista, sono però velocissimo (circa 100knots), avrei dovuto riattaccare, ma penso, se riattacco chi lo ritrova... incrocio completamente, faccio un flare schifosa e tocco a circa 300mt dalla soglia, fermandomi in fondo.. meno male che il mooney è un ottimo aereo... ma ho imparato un sacco di cose...

1- mi sono iscritto al corso IFR e ho fatto il basico strumentale
2- non sottovalutare MAI il meteo, lui è più forte di te
3- imparare ad usare tutto ciò che c'è sull'aereo (avevo un bellissimo autopilota su 3 assi che però non sapevo usare, e che sarebbe stato comodissimo invece)
4- approfondire lo studio delle cartine di avvicinamento degli aeroprti sconosciuti

ciauz sky3boy

ps spero di non aver rotto troppo!!

Credo che a tutti siano capitate esperienze simili, mentre leggevo pensavo (ma mettere l'AP, che sul Mooney è su tre assi, no?), alla fine ho letto che nel debreafing ci ha pensato pure tu....per quello è fondamentale conoscere bene la macchina che si usa!
 
infatti avrei voluto inserirlo ma durante il passaggio macchina nessuno mi aveva spiegato come funzionava e quindi mi sembrava illogico utilizzare qualcosa di sconosciuto in una situazione di pericolo. Pensa che aveva un King avanzato addirittura con Flight Director, e quindi anche senza attivare l'AP bastava premere il tastino FD e sarebbero apperse le V-Bar sull'orizzonte, e credo che in quel caso anche una scimmia sarebbe riuscita a tenere l'aereo...

ovviamente ogni volo ha le sue particolarità ed è diverso da un altro, ma da quella volta ho imparato che è meglio saper utilizzare tutto ciò che c'è a bordo anche se in prima analisi può sembrare completamente inutile...

e poi ho imparato a non sottovalutare mai il meteo, la natura è sempre più forte e alla fine vince sempre lei, va saputa ascoltare e seguire e non va forzata!!!

nella mia vita di pilotastro della domenica ho fatto alcune enromi "cazzate" che resteranno sempre con me, forse c'è un angelo custode che però ti vuole bene e in certi momenti ti aiuta nelle situazioni disperate...

però poi a terra darsi del coglione non è mai sufficente...

ciauz sky3boy
 
Citazione:Messaggio inserito da sky3boy
nella mia vita di pilotastro della domenica ho fatto alcune enromi "cazzate" che resteranno sempre con me, forse c'è un angelo custode che però ti vuole bene e in certi momenti ti aiuta nelle situazioni disperate...

però poi a terra darsi del coglione non è mai sufficente...

ciauz sky3boy

Quoto integralmente!