in ordine alle cause della chiusura dell'azienda,le cause sono completamente diverse da quelle da lei narrate.In particolar modo,mi riferisco ai numerosi episodi di vero sabotaggio da parte di Civilavia,(oggetto di un successivo processo,terminato in sede civile e penale con la condanna dei dirigenti dell'ente)quale longa manus dell'Alitalia.La stessa infatti,considerando che nel periodo in questione 'anni 72/75,non era ancora in vigore la cosiddetta "deregulation",prese di mira questa piccola compagnia,che dopo un breve periodo di start-up,aveva i conti in attivo,gli ordini per altri 2 aeromobili uguali,ed in procinto di trasferirsi a Fiumicino,e che dunque poteva rappresentare un pericoloso precedente in Italia.La cosa e' ancora piu' vera e dimostrata,poiche' l'ostracismo e la vessazione,sotto forma di continui dinieghi di permessi,ed altre angherie,vedi un interpellanza parlamentare,per l'impatto acustico su Ciampino,si intensifico' quando si era in procinto di varare la tratta Palermo-New York,autorizzata dall'ente preposto americano,ma negata dai nostri valorosi burocrati.Tratta che oltre ad essere molto redditizia,avrebbe per la prima volta visto un vettore italiano far concorrenza appunto all'Alitalia,troppo presa ad aumentare i suoi debiti,ed a nominare amministratori,e dirigenti,di chiaro gradimento politico,essendo noto che fino al suo recente fallimento e'stata un grosso bacino elettorale,ove sistemare amici e parenti.Le aggiungo,per darLe ulteriori elementi,che la banca che finanzio' l'impresa fu reperita a Londra,la Morgan Stanley,e che dopo la presentazione di un business plan impiego' meno di 20 gg per dare l'ok,al contrario che in Italia,ove il pellegrinaggio presso i principali istituti,sorti' nel nulla,o peggio,nell'essere guardati come alieni.