stesso problema, visioni diverse


lorenzocrew

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7 Novembre 2005
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Mantova
Citazione:Messaggio inserito da concorde

"sarebbe ora di far finire questa concorrenza sleale dei vettori low cost. sarebbe ora che anche loro si beccassero i costi che abbiamo noi. è una questione di concorrenza leale..."

nella sostanza. uno lo vede come furto di risorse l'altro come necessità di piombare le ali dei concorrenti!

capito la diversità di approccio??? capito perchè vanno male le cose in alitalia??? è una questione di forma-mentis...

sottoscrivo.

ma rilancio gettando benzina sul fuoco: chi ha consegnato nelle mani di costui la gestione delle risorse di un'azienda da 20000 persone?
 
I post di concorde sono sempre tutti estremamente interessanti (a volte molto criptici!!!), ma questo è quello che mi ha fatto pensare di più...
A parte la ovvia differenza di approccio, ci trovo altri dati interessanti. Ho letto, anche in questo forum, di retribuzioni incredibilmente basse offerte dalle low cost principali, FR ed U2. Da quanto ci dice il "noto proprietario di vettore aereo" sembrerebbe diverso, con gli stranieri che offrono di più. Magari in un formato diverso, senza l'INPS italiana, ma con il personale che ritiene di avere migliori retribuzioni e/o condizioni di lavoro. E i migliori (perchè per essere scelti devono essere i migliori) abbandonano le italiane. Molto interessante.
Indirettamente ci dice anche che l'industria italiana non ha possibilità di confronto ad armi pari con gli stranieri perchè il nostro costo del lavoro è non competitivo in europa. In altri termini, se le italiane non riescono a "marginare" sui voli interni, sugli europei è un problema maggiore. Per cui si chiede la chiusura (o imbrigliamento) delle basi Italiane.

E se vogliamo possiamo estendere questo concetto anche alle major internzionali, sicuramente le varie SQ, EK ecc hanno un costo del lavoro inferiore, pertanto sono più competitive e possono offrire servizi superiori.

Purtroppo il vero problema per gli Italiani non sono le compagnie Italiane, ma è L'italia stessa...
 
secondo me il problema della "fuga di assistenti di volo" per compagnie estere non è soltanto la visione limitata dei management delle compagnie italiane che preferiscono un vantaggio economico nell'immediato cercando di diminuire sempre i costi del lavoro (vedi una compagnia italiana che ha fatto un corso per AV a 20 rumene perche prende più soldi dalla Comunità EUropea come contributo e perchè non si lamentano più di tanto non richiamando personale stagionale italiano)rinunciando a puntare su una crescita professionale delle proprie risorse umane ma il problema sta nelle prospettive che un AV ha in una compagnia italiana; stagionale a vita senza certezza... magari molti Av competenti preferiscono andare in compagnie come U2 perchè offre loro un contratto a tempo indeterminato (ideale per aprire un mutuo[^])e prospettive per il futuro anche se con condizioni lavorative non eccezionali (4 o + tratte al giorno; altri invece scelgono di andare tipo in FR perche in altre compagnie non se li filano bisogna dire che gli standard per essere assunti come AV si sono notevolmente abbassati soprattutto in compagnie low cost e questo a discapito di questa professione...
se le compagnie offrissero qualcosa ai propri dipedenti, sicuramente questi non se ne andrebbero....

per quanto riguarda i costi del lavoro e i limiti di volo del personale è ovvio che è necessaria una politica europea comune anche se sarebbe gia tanto che l'Enac facesse rispettare le norme gia esistenti per tutte le companie che operano sul territorio italiano
 
Citazione:Messaggio inserito da IGNOBV

secondo me il problema della "fuga di assistenti di volo" per compagnie estere non è soltanto la visione limitata dei management delle compagnie italiane che preferiscono un vantaggio economico nell'immediato cercando di diminuire sempre i costi del lavoro (vedi una compagnia italiana che ha fatto un corso per AV a 20 rumene perche prende più soldi dalla Comunità EUropea come contributo e perchè non si lamentano più di tanto non richiamando personale stagionale italiano)rinunciando a puntare su una crescita professionale delle proprie risorse umane ma il problema sta nelle prospettive che un AV ha in una compagnia italiana; stagionale a vita senza certezza... magari molti Av competenti preferiscono andare in compagnie come U2 perchè offre loro un contratto a tempo indeterminato (ideale per aprire un mutuo[^])e prospettive per il futuro anche se con condizioni lavorative non eccezionali (4 o + tratte al giorno; altri invece scelgono di andare tipo in FR perche in altre compagnie non se li filano bisogna dire che gli standard per essere assunti come AV si sono notevolmente abbassati soprattutto in compagnie low cost e questo a discapito di questa professione...
se le compagnie offrissero qualcosa ai propri dipedenti, sicuramente questi non se ne andrebbero....

per quanto riguarda i costi del lavoro e i limiti di volo del personale è ovvio che è necessaria una politica europea comune anche se sarebbe gia tanto che l'Enac facesse rispettare le norme gia esistenti per tutte le companie che operano sul territorio italiano

doppio interesse per gli aavv rumeni:

1) dov'è sta scritto che l'UE dà fondi se si assumono aavv rumeni? qual'è la procedura che occorre implementare per arrivare ad essere finanziati dall'UE?

2) siamo sicuri che i rumeni lavorano il doppio e guadagnano meno o forse, a conti fatti, si scopre che sono più pretenziosi e meno lavoratori degli italiani?
 
aridaje co ste low cost [:305]
ma invece di rompere le balle così perché non fanno come altri vettori che puntano a business e 1st?
hanno trovato un capro espiatorio di comodo
 
Citazione:Messaggio inserito da IGNOBV



per quanto riguarda i costi del lavoro e i limiti di volo del personale è ovvio che è necessaria una politica europea comune anche se sarebbe gia tanto che l'Enac facesse rispettare le norme gia esistenti per tutte le companie che operano sul territorio italiano

una domanda mi sorge spontanea..

visto che l'Europa è l'Italia, con un costo del lavoro X, ma è anche la Polonia con un costo del lavoro X/3, a quale livello ci si dovrebbe riferire per 'armonizzare' i costi? Al livello X ? al livello X/3 ? o a un livello medio X/2?
E in questo caso, come la penserebbero i nostri imprenditori, di altri settori che già oggi producono (all'estero ma in EU) a costi decisamente più bassi se 'qualcuno' dovesse decidere di armonizzare il costo del lavoro a livello europeo?
E cosa penserebbero i nostri sindacati se le norme, anche sui limiti di volo che mi risulta siano regolate da accordi sovranazionali, dovessero 'livellarsi' su un piano diverso, e saltasse fuori che in fin dei conti la produttività del personale italiano fosse la più bassa della media europea?
 
Concorde , sinceramente , ma tu credi davvero che in sto settore ci sia il "libero mercato" e la " concorrenza" ....???
 
Citazione:Messaggio inserito da Frequent Flyer

Citazione:Messaggio inserito da IGNOBV



per quanto riguarda i costi del lavoro e i limiti di volo del personale è ovvio che è necessaria una politica europea comune anche se sarebbe gia tanto che l'Enac facesse rispettare le norme gia esistenti per tutte le companie che operano sul territorio italiano

una domanda mi sorge spontanea..

visto che l'Europa è l'Italia, con un costo del lavoro X, ma è anche la Polonia con un costo del lavoro X/3, a quale livello ci si dovrebbe riferire per 'armonizzare' i costi? Al livello X ? al livello X/3 ? o a un livello medio X/2?
E in questo caso, come la penserebbero i nostri imprenditori, di altri settori che già oggi producono (all'estero ma in EU) a costi decisamente più bassi se 'qualcuno' dovesse decidere di armonizzare il costo del lavoro a livello europeo?
E cosa penserebbero i nostri sindacati se le norme, anche sui limiti di volo che mi risulta siano regolate da accordi sovranazionali, dovessero 'livellarsi' su un piano diverso, e saltasse fuori che in fin dei conti la produttività del personale italiano fosse la più bassa della media europea?

mi risulta che i limiti di volo che vengono applicati ai piloti italiani siano gli stessi (FTL) che vengono applicati dagli operatori degli stati aderenti alle JAR
ragazzi è inutile discutere ci sono delle regole e sono uguali per tutti coloro che sono in jar che vi piaccia o no,l'italia attraverso enac ha recepito le FTL e quelle sono e quelle restano....PER TUTTI
 
Citazione:Messaggio inserito da IGNOBV

secondo me il problema della "fuga di assistenti di volo" per compagnie estere non è soltanto la visione limitata dei management delle compagnie italiane che preferiscono un vantaggio economico nell'immediato cercando di diminuire sempre i costi del lavoro (vedi una compagnia italiana che ha fatto un corso per AV a 20 rumene perche prende più soldi dalla Comunità EUropea come contributo e perchè non si lamentano più di tanto non richiamando personale stagionale italiano)rinunciando a puntare su una crescita professionale delle proprie risorse umane ma il problema sta nelle prospettive che un AV ha in una compagnia italiana; stagionale a vita senza certezza... magari molti Av competenti preferiscono andare in compagnie come U2 perchè offre loro un contratto a tempo indeterminato (ideale per aprire un mutuo[^])e prospettive per il futuro anche se con condizioni lavorative non eccezionali (4 o + tratte al giorno; altri invece scelgono di andare tipo in FR perche in altre compagnie non se li filano bisogna dire che gli standard per essere assunti come AV si sono notevolmente abbassati soprattutto in compagnie low cost e questo a discapito di questa professione...
se le compagnie offrissero qualcosa ai propri dipedenti, sicuramente questi non se ne andrebbero....

per quanto riguarda i costi del lavoro e i limiti di volo del personale è ovvio che è necessaria una politica europea comune anche se sarebbe gia tanto che l'Enac facesse rispettare le norme gia esistenti per tutte le companie che operano sul territorio italiano

?????????
 
purtroppo l'Europa politica non esiste ancora e in certi campi le normative europee sono solo delle disposizioni che ogni stato mmbro dovrebbe ratificare ma non so se sia obbligato a farlo (ma non sono competente quindi è solo un opinione)e quindi per i limiti di volo basterebbe applicare in tutti gli stati membri quelli previsti dalle jar-ops secondo criteri di sicurezza per il volo e salute per il personale navigante e quindi non ci sarebbero più differenze d'impiego del personale a favore di una o di un'altra compagnia con minori o maggiori costi (cioè pagare due AAVV per coprire i voli che in una compagnia li copre no solo)
 
in Italia le jar-ops non sono applicate...ogni compagnia ha i propri limiti...
ho fatto una rotazione di 20 ore di servizio sul medio raggio...mxp-sid-fco-blq e pick-uk per mxp. sembra che ci siano dei limiti?
 
guarda che in italia vengono già applicate le FTL edite da jar
che poi delle compagnie come alitalia o meridiana abbiano anche un contratto con dei limiti inferiori(non di tanto però) è un altro discorso
dovresti andare a leggere il contratto lufthansa e vedresti quante soft rules ha in più rispetto al nostro e quanto sono maggiori i loro "paletti"
tanto è che un comandante lufthansa mi ha detto qualche tempo fa a dakar che loro considerano già noi(alitalia) una low cost in quanto a tipo di impiego,normativa e retribuzione
infatti asseriva che secondo loro una low cost si differisce da una major in termini di retribuzione,normativa(solo limiti ministeriali) e impiego(sfruttamento al max dei limiti)
in effetti non aveva tutti i torti l'unica differenza è secondo me che il nostro livello normativo (contratto)pur non essendo ancora ai livelli così bassi di una low cost,visto che prevede dei limiti contrattuali che in low cost non esistono, è pur sempre lontano dal loro con mol
 
Citazione:Messaggio inserito da IGNOBV

in Italia le jar-ops non sono applicate...ogni compagnia ha i propri limiti...
ho fatto una rotazione di 20 ore di servizio sul medio raggio...mxp-sid-fco-blq e pick-uk per mxp. sembra che ci siano dei limiti?
ti sbagli non tutte le compagnie hanno un contratto,per esempio neos e blue panorama utilizzano i limiti ministeriali
mi vorrai dire che non tutti applicano limiti agli av
in effetti prima gli av non avevano limiti ora si e sono come quelli dei piloti maggiorati di un ora
nella tua rotazione quanti piloti avevate??
perchè con 3 piloti si arriva 17 ore di impiego max e i must go o trasferimenti in autobus non valgono....purtroppo
 
Citazione:Messaggio inserito da IGNOBV

in Italia le jar-ops non sono applicate...ogni compagnia ha i propri limiti...
ho fatto una rotazione di 20 ore di servizio sul medio raggio...mxp-sid-fco-blq e pick-uk per mxp. sembra che ci siano dei limiti?
se vai sul sito dell'enac ti puoi scaricare un bel file formato .pdf con i limiti di volo chiamato FTL che praticamente recepisce in pieno le jar ops
 
si si scusa io parlavo di Av....sorry per non aver specificato...ma siccome fanno farte dell'equipaggio mi sembra giusto che abbiano le stesse limitzioni. lo so cosa sono le FTL ma ricordo che quando l'Italia ha recepito le FTL alcune compagnie come Neos e Blue Panorama avevano fatto ricorso al Tar del LAzio e quindi sospeso tutto...ora penso ci sia ancora quel limbo normativo in cui alcune compagnie si barcamenano poi tu sei sicuramente più aggiornato e quindi mi fido...
 
Citazione:Messaggio inserito da IGNOBV

in Italia le jar-ops non sono applicate...ogni compagnia ha i propri limiti...
ho fatto una rotazione di 20 ore di servizio sul medio raggio...mxp-sid-fco-blq e pick-uk per mxp. sembra che ci siano dei limiti?

Attenzione a dire ste cose se non si hanno prove e conoscenze concrete...
 
Citazione:Messaggio inserito da IGNOBV

scusa? perchè attenzione?non è un fatto che riporto o accuso qualcuno....ho semplicemente riferito un mio volo.

dico che ti riferisci alle jar e dici che non sono applicate nella tua compagnia,non mi riferisco al fatto che hai riportato un volo.