Che tristezza. Spero non ci sia nessuno ancora convinto che l'insieme della vicenda CAI possa definirsi come un'operazione di mercato.
Magari (ma magari...) in futuro l'azienda verrà gestita secondo la logica del profitto e non delle clientele. Magari (ma magari...) in futuro non sarà più un'azienda ingessata, e un dipendente di valore (o scarso) sarà premiato (o sanzionato) come si deve a prescindere dalla tessera del suo sindacato. Magari (ma magari...) in futuro la nuova AZ non avrà paura della concorrenza, e cercherà di competere anche sul mercato europeo ed intercontinentale.
Ora come ora, però, è tutto artificioso e costruito, ivi compresa quest'ultima notizia, che suona come una dolorosa beffa per chi si è sentito dire, solo qualche mese fa, "In merito al possibile ruolo di Air One nella privatizzazione di Alitalia posso rassicurarvi che questo non avverrà a scapito della nostra azienda, della sua integrità e ancor di più dei suoi dipendenti".
Sia chiaro: non ne faccio una questione politica, né intendo fare paragoni tra la soluzione attuale ed eventuali altre percorribili in passato. Il dato di fatto, a mio avviso, è che per molte persone la soluzione CAI è una grandissima presa per i fondelli.