Da "La Sicilia" del 07/02/2012
VERTICE A PALERMO. Stabilito il cronoprogramma: apertura dello scalo nella seconda metà dell’anno
Aeroporto di Comiso, decisi i tempi. Ma la copertura degli uomini radar basterà per i primi due anni
PALERMO. Un cronoprogramma dettagliato con impegni precisi e date certe entro cui portare a termine ogni procedura burocratica per l’inaugurazione dell’aeroporto di Comiso. E’ quanto emerso nel corso del tavolo tecnico riunitosi ieri, a Palermo, presso l’assessorato regionale alle Infrastrutture e mobilità. Per il taglio del nastro bisognerà attendere la seconda metà del 2012, dal momento che la convenzione per lo start up del servizio di assistenza al volo, tra Enav e Comune di Comiso, non sarà firmata prima della fine di marzo. Da quel momento Enav avvierà l’addestramento del personale e saranno necessari altri sei mesi di attesa. La retribuzione dei controllori di volo è stato
uno dei nodi al centro dell’incontro di ieri, cui hanno partecipato, oltre ad Enac ed Enav, anche il prefetto di Ragusa, Giovanna Cagliostro, il presidente della Provincia, Franco Antoci, e la Soaco, società di gestione dell’aeroporto. Negli altri aeroporti italiani il personale viene pagato dallo Stato, in base a un accordo di programma, ma a Comiso lo scalo è di proprietà del Comune e Roma non ha mai voluto pagare gli assistenti di volo. L’avvio delle attività dell’aeroporto verrà dunque garantito da un finanziamento regionale di 4,5 milioni di euro, che transiterà attraverso le casse del Comune di Comiso: risorse che sono state vincolate alla messa in funzione dell’aeroporto. Lo stanziamento assicurerà per due anni il pagamento dei controllori di volo, mentre per il futuro sembrano esserci schiarite da parte del governo centrale. Il 12 gennaio, infatti, sul tavolo dell’Unione europea è arrivata una lettera della Regione, fatta propria dal governo nazionale: nella missiva lo scalo viene considerato fondamentale per il sistema delle infrastrutture dell’Isola. Un atto che viene interpretato come un segnale positivo in vista della possibile firma sul decreto che dovrebbe portare a Comiso lo stesso regime degli altri scali sul fronte dell’assistenza al volo. Enav si è impegnata a esaminare tutta la documentazione inviata dalla Soaco e a dare una risposta entro fine mese. La società, invece, fornirà all’Enac l’aggiornamento del piano industriale per l’aeroporto entro la fine di marzo, per poter poi ricevere il certificato di idoneità da parte dell’Ente
nazionale per l’aviazione civile. Della ’road map’ tracciata ieri fanno parte anche gli altri incontri fissati per le prossime settimane, quando i protagonisti della vicenda torneranno a riunirsi per verificare tempi e passaggi necessari per poter vedere operativa una struttura costata 47 milioni di euro. "L’aeroporto di Comiso non è un capriccio - ha affermato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Pier Carmelo Russo -. La sua mancata attivazione sarebbe un danno per l’economia di quel territorio, dal momento che lo scalo fa parte di un sistema infrastrutturale più ampio". Per il presidente della Soaco, Rosario Dibennardo "la sinergia tra i diversi attori istituzionali coinvolti è stata proficua. Per quanto ci riguarda chiuderemo tutte le pratiche nei tempi giusti".