Vi propongo un piccolo sondaggio per soddisfare una curiosità che ho da tempo: a che servono le riviste di bordo?
Trovo che, in generale, siano tutte di fatto più o meno uguali. Nel senso che fanno abbastanza pena tutte quante. Mi sono allora chiesto cosa potesse interessare davvero leggere ad un passeggero, e al tempo stesso ho scomposto una rivista-tipo in queste sezioni
1. Speciale viaggi: rubrica dedicata a località proposte come meta per un prossimo viaggio (soprattutto se presenti nel network della compagnia)
2. Moda e lusso: serie di rubriche, percentualmente dedicate più alle lettrici
3. Cultura, musica e spettacolo: rubrica sempre e rigorosamente scritta da intellettuali autoreferenziali, i cui gusti non combaciano mai con quelli del pubblico, ma che si sentono profondamente superiori al resto del genere umano
4. Architettura e design: una rubrica gradevole, solitamente sino a quando non si legge il testo
5. Tecnologia e gadget: tutto il meglio del superfluo e del trendy per cellulari, tablet e computer
6. Auto e motori: tutto il meglio dei mezzi che non sono e non saranno mai alla portata dell'80% dei passeggeri che leggono a rivista
7. Cibo 3 cucina, benessere
e poi lo spazio del vettore, solitamente articolato su:
1. Network: spesso incomprensibile (vedi LH) e quindi totalmente inutile al lettore
2. Flotta: la mia grande passione. Alcuni con disegni fatti bene (AF), altri da far vomitare (AZ)
3. Informazioni sulla compagnia e i suoi servizi
4. Informazioni sull'alleanza
5. Consigli su come passare il tempo a bordo e rilassarsi: quasi sempre limitati ad allucinanti esercizi yoga, dove si consiglia al passeggero di togliersi le scarpe e fare una specie di taranta
6. Programmazione video per lungo raggio (non tutte)
7. Acquisti a bordo (non tutte)
8. Informazioni per lo sbarco e la compilazione dei moduli d'ingresso (non tutte)
9. Mappe degli aeroporti di riferimento del vettore (non tutte)
10. I menù (non tutte)
Il tutto accompagnato da una valanga di pubblicità, secondo me ben superiore ai limiti imposti dalle normative sull'editoria.
Adesso, quello che mi chiedo è: a) chi se le legge? e b) in caso, cosa si legge?
Trovo che, in generale, siano tutte di fatto più o meno uguali. Nel senso che fanno abbastanza pena tutte quante. Mi sono allora chiesto cosa potesse interessare davvero leggere ad un passeggero, e al tempo stesso ho scomposto una rivista-tipo in queste sezioni
1. Speciale viaggi: rubrica dedicata a località proposte come meta per un prossimo viaggio (soprattutto se presenti nel network della compagnia)
2. Moda e lusso: serie di rubriche, percentualmente dedicate più alle lettrici
3. Cultura, musica e spettacolo: rubrica sempre e rigorosamente scritta da intellettuali autoreferenziali, i cui gusti non combaciano mai con quelli del pubblico, ma che si sentono profondamente superiori al resto del genere umano
4. Architettura e design: una rubrica gradevole, solitamente sino a quando non si legge il testo
5. Tecnologia e gadget: tutto il meglio del superfluo e del trendy per cellulari, tablet e computer
6. Auto e motori: tutto il meglio dei mezzi che non sono e non saranno mai alla portata dell'80% dei passeggeri che leggono a rivista
7. Cibo 3 cucina, benessere
e poi lo spazio del vettore, solitamente articolato su:
1. Network: spesso incomprensibile (vedi LH) e quindi totalmente inutile al lettore
2. Flotta: la mia grande passione. Alcuni con disegni fatti bene (AF), altri da far vomitare (AZ)
3. Informazioni sulla compagnia e i suoi servizi
4. Informazioni sull'alleanza
5. Consigli su come passare il tempo a bordo e rilassarsi: quasi sempre limitati ad allucinanti esercizi yoga, dove si consiglia al passeggero di togliersi le scarpe e fare una specie di taranta
6. Programmazione video per lungo raggio (non tutte)
7. Acquisti a bordo (non tutte)
8. Informazioni per lo sbarco e la compilazione dei moduli d'ingresso (non tutte)
9. Mappe degli aeroporti di riferimento del vettore (non tutte)
10. I menù (non tutte)
Il tutto accompagnato da una valanga di pubblicità, secondo me ben superiore ai limiti imposti dalle normative sull'editoria.
Adesso, quello che mi chiedo è: a) chi se le legge? e b) in caso, cosa si legge?