Natale a rischio per la minaccia dei sindacati.
L'azienda: la scelta sarà fatta sulla base dei piani industriali
tra i criteri lo sviluppo globale e la creazione di un hub europeo.
MILANO - "Senza consultazioni sulla vendita della compagnia sono a rischio i voli di Natale". Nella vicenda della privatizzazione di Alitalia intervengono in modo pesante i sindacati. Parole durissime nel giorno in cui il titolo del vettore è stato sospeso in Borsa per eccesso di ribasso, poi riammesso e ha chiuso con una perdita del 12,97% a 0,75 euro. Forti gli scambi, pari al 4,3% del capitale e a oltre 60 milioni di pezzi.
Sul titolo di Alitalia ha pesato la decisione del Cda di rinviare al 18 la scelta della cordata con la quale trattare in esclusiva la vendita della quota del Tesoro. Ma anche le indiscrezioni raccolte tra gli operatori di Borsa, secondo cui sia Air France che AirOne presenteranno delle 'miniofferte': il gruppo francese è disposto a offrire 35 centesimi, mentre l'imprenditore Carlo Toto soltanto 1 centesimo ad azione.
Di fronte a queste indiscrezioni Alitalia ha precisato che il nuovo partner dovrà garantire un percorso di risanamento nel medio-lungo periodo e al tempo stesso assicurare il rilancio della compagnia, anche attraverso lo sviluppo di un hub di dimensioni europee.
Quanto ai sindacati, hanno avvertito che se il governo non li consulterà la loro sarà una "reazione durissima". "Si tratterà - ha spiegato Mauro Rossi, della Filt Cgil - di una reazione senza il rispetto di forme, garanzie, sentieri di sorta, che riguarderà tutto il settore".
I sindacati minacciano di non rispettare la tregua natalizia, senza alcun tipo di preavviso. "Siamo assolutamente contrari a questo ennesimo rinvio annunciato dal governo - ha proseguito Rossi - ci pare l'ennesima occasione sciupata per far ripartire la compagnia. Abbiamo sentito dire che non ci sono scadenze legali. Non è vero; il tempo è scaduto e noi chiediamo un confronto che ci viene negato".
Il segretario dell'Sdl Andrea Cavola ha aggiunto: "Il sindacato ha il diritto-dovere di conoscere il futuro di un'azienda che riguarda il destino di migliaia di lavoratori. Non è possibile che il futuro di un asset così importante lo decidano Prodi, Padoa-Schioppa e qualcun altro".
Dal vicepremier Francesco Rutelli una replica indiretta: "Alitalia ha un azionista pubblico che è lo Stato e lo Stato ha il preciso dovere di compiere le sue scelte nell'interesse del paese definendo indirizzi industriali strategici per il sistema paese. Il che non significa scegliere in base alla nazionalità delle offerte, perché l'interesse del paese e dell'azionista può essere certamente assolto da soggetti non italiani". La Repubblica
(14 dicembre 2007)
Alitalia: Sindacati, Senza Confronto Voli a Rischio a Natale
(ASCA) - Roma, 14 dic - Se i sindacati non saranno convocati dal governo prima della decisione finale sulla scelta del partner per la privatizzazione dell'Alitalia, sara' un Natale a rischio per i voli in Italia. Lo hanno annunciato in una conferenza stampa la Fit-Cisl, Filt-Cgil, Uilt, Ugl trasporti, Unione piloti e Sdl, specificando che senza convocazione ci sara' ''una risposta durissima'' che riguardera' l'intero settore del trasporto aereo.
L'azienda: la scelta sarà fatta sulla base dei piani industriali
tra i criteri lo sviluppo globale e la creazione di un hub europeo.
MILANO - "Senza consultazioni sulla vendita della compagnia sono a rischio i voli di Natale". Nella vicenda della privatizzazione di Alitalia intervengono in modo pesante i sindacati. Parole durissime nel giorno in cui il titolo del vettore è stato sospeso in Borsa per eccesso di ribasso, poi riammesso e ha chiuso con una perdita del 12,97% a 0,75 euro. Forti gli scambi, pari al 4,3% del capitale e a oltre 60 milioni di pezzi.
Sul titolo di Alitalia ha pesato la decisione del Cda di rinviare al 18 la scelta della cordata con la quale trattare in esclusiva la vendita della quota del Tesoro. Ma anche le indiscrezioni raccolte tra gli operatori di Borsa, secondo cui sia Air France che AirOne presenteranno delle 'miniofferte': il gruppo francese è disposto a offrire 35 centesimi, mentre l'imprenditore Carlo Toto soltanto 1 centesimo ad azione.
Di fronte a queste indiscrezioni Alitalia ha precisato che il nuovo partner dovrà garantire un percorso di risanamento nel medio-lungo periodo e al tempo stesso assicurare il rilancio della compagnia, anche attraverso lo sviluppo di un hub di dimensioni europee.
Quanto ai sindacati, hanno avvertito che se il governo non li consulterà la loro sarà una "reazione durissima". "Si tratterà - ha spiegato Mauro Rossi, della Filt Cgil - di una reazione senza il rispetto di forme, garanzie, sentieri di sorta, che riguarderà tutto il settore".
I sindacati minacciano di non rispettare la tregua natalizia, senza alcun tipo di preavviso. "Siamo assolutamente contrari a questo ennesimo rinvio annunciato dal governo - ha proseguito Rossi - ci pare l'ennesima occasione sciupata per far ripartire la compagnia. Abbiamo sentito dire che non ci sono scadenze legali. Non è vero; il tempo è scaduto e noi chiediamo un confronto che ci viene negato".
Il segretario dell'Sdl Andrea Cavola ha aggiunto: "Il sindacato ha il diritto-dovere di conoscere il futuro di un'azienda che riguarda il destino di migliaia di lavoratori. Non è possibile che il futuro di un asset così importante lo decidano Prodi, Padoa-Schioppa e qualcun altro".
Dal vicepremier Francesco Rutelli una replica indiretta: "Alitalia ha un azionista pubblico che è lo Stato e lo Stato ha il preciso dovere di compiere le sue scelte nell'interesse del paese definendo indirizzi industriali strategici per il sistema paese. Il che non significa scegliere in base alla nazionalità delle offerte, perché l'interesse del paese e dell'azionista può essere certamente assolto da soggetti non italiani". La Repubblica
(14 dicembre 2007)
Alitalia: Sindacati, Senza Confronto Voli a Rischio a Natale
(ASCA) - Roma, 14 dic - Se i sindacati non saranno convocati dal governo prima della decisione finale sulla scelta del partner per la privatizzazione dell'Alitalia, sara' un Natale a rischio per i voli in Italia. Lo hanno annunciato in una conferenza stampa la Fit-Cisl, Filt-Cgil, Uilt, Ugl trasporti, Unione piloti e Sdl, specificando che senza convocazione ci sara' ''una risposta durissima'' che riguardera' l'intero settore del trasporto aereo.