Si al concordato preventivo per windjet


[MODE=sarcasmo on]
un concordato utilissimo, per un’azienda che dal 12 agosto 2012 è fuori dal mercato, che immagino non abbia un asset fisico che sia uno (di sicuro non ha aeroplani) e cose del genere, vedo già il successone…
il tribunale fallimentare di Catania ha mostrato con una decisione così pronta un raro senso dell’opportunità rispetto alla possibilità di una utile prosecuzione delle attività aziendali, complimenti.
[MODE=sarcasmo off]
 
Fuori dal sarcasmo: il concordato preventivo serve a evitare il fallimento, garantire la continuazione delle attività aziendali, risanare e non vendere all’asta i singoli pezzi dell’azienda.
Solo che quest’azienda non aveva aerei, gli slot sono una concessione che, se non ricordo male, si perde se non esercitata oltre un certo tempo, e non mi pare di ricordare comunque tratte di importanza strategica tale da generare nuovo valore… insomma: a che serve una decisione del genere, quasi un anno dopo la cessazione delle attività?
È un problema che nulla ha di aeronautico, ma è chiaro che questa decisione non fa -oramai- gli interessi di nessuno, perché non vedo la differenza tra questo concordato e una vendita all’asta delle spoglie mortali di Wind Jet.
 
È un problema che nulla ha di aeronautico, ma è chiaro che questa decisione non fa -oramai- gli interessi di nessuno, perché non vedo la differenza tra questo concordato e una vendita all’asta delle spoglie mortali di Wind Jet.

Un po' di differenza credo la faccia per gli Amministratori che in alcuni casi di Fallimento possono avere delle conseguenze personali...
 
Se stralciano al 47% i debiti verso i dipendenti che in teoria sono creditori privilegiati quanto daranno a tutti gli altri creditori?


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Se stralciano al 47% i debiti verso i dipendenti che in teoria sono creditori privilegiati quanto daranno a tutti gli altri creditori?


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Non è propriamente vero che ai lavoratori venga proposto il pagamento del 47% dei loro crediti.

"Ai dipendenti (considerati creditori privilegiati) verrà restituito il 47,825 per cento del credito vantato. I crediti privilegiati per Iva e ritenute fiscali saranno risarciti integralmente, mentre gli altri crediti privilegiati, compresi quelli vantati dai lavoratori, verranno degradati al chirografo (cioè crediti ordinari) e pagati nella percentuale del 5 per cento (a fronte dell’1 per cento proposto inizialmente dalla società di Pulvirenti)."

http://ctzen.it/2013/05/13/wind-jet-via-libera-al-concordato-preventivo-i-dipendenti-verranno-risarciti-al-47-per-cento/

gabibbo ha detto:
il concordato preventivo serve a evitare il fallimento, garantire la continuazione delle attività aziendali, risanare e non vendere all’asta i singoli pezzi dell’azienda.

Non sempre. Il concordato può avere anche finalità liquidativa.
 
15/05/2013 - 15:12 Fonte: Guidaviaggi
Wind Jet, il 19 luglio la riunione dei creditori

Convocata dalla quarta sezione fallimentare del Tribunale di Catania

Si terrà il prossimo19 luglio la riunione dei creditori di Wind Jet. La decisione in merito alla convocazione è stata presa dalla quarta sezione fallimentare del Tribunale di Catania, che ha omologato la richiesta di concordato liquidatore presentata dalla compagnia aerea. Fissata al 5% la quota per i chirografi e al 47,825% quella per dipendenti e creditori. Il Tribunale ha disposto la pubblicazione della sentenza sul Sole 24ore e nominato commissario il professor Mario Libertini, come riporta il sito di Ansa.
 
Quindi Pulvirenti non fallisce e chi ci ha perso centinaia di euro con i soldi dei biglietti e vacanze rovinate non avrà che 5 euro ogni 100 spesi
 
Da candidare a frase dell'anno: "Avevamo chiesto all’Irfis un appoggio, che doveva essere solo un aiuto nella fase iniziale, perché col passare del tempo poi sarebbe emersa la forza societaria".
Direi che la forza societaria è già emersa in modo cristallino nei mesi passati...
 
Il tribunale ha accertato che le rimanenze iscritte a bilancio erano congrue (14 milioni di euro, in prevalenza pezzi di ricambio).
 
Home › Cronaca › Windjet, concordato preventivo 48% a lavoratori e creditori
LA SENTENZA

Windjet, concordato preventivo
48% a lavoratori e creditori

Lunedì 27 Maggio 2013 - 07:00 di Anthony Distefano
Il Tribunale di Catania ha rigettato la richiesta del Pm per il fallimento della compagnia di volo Windjet, ma ha accolto l'istanza per il concordato preventivo. Ecco tutte le cifre per la liquidazione dei creditori e anche i numeri delle fideiussioni che Nino Pulvirenti (nella foto) ha presentato.

CATANIA. La Wind Jet non deve fallire. E così la Quarta sezione fallimentare del tribunale di Catania ha rigettato la richiesta della pubblica accusa ed accordato il concordato preventivo alla società alla quale è a capo Nino Pulvirenti. Una vicenda, in termini economici, ancora lontana dall’essere sbrogliata ma che, con la decisione del Tribunale etneo, comincia a definire perlomeno i suoi contorni.

Il collegio dei giudici con a capo il Presidente Adriana Puglisi, ha così disposto: “La Wind Jet S.p.A. va ammessa al concordato preventivo e la richiesta di fallimento avanzata dal P. M. debba essere conseguentemente dichiarata improcedibile. La proposta di concordato preventivo presentata da Wind Jet S.p.A. è di tipo liquidatorio, con cessione integrale dei beni ai creditori, con garanzia prestata da un terzo sulla liquidazione dei beni ceduti e sui tempi della stessa con apporto di finanza esterna da parte di un altro soggetto terzo a copertura delle spese di giustizia, degli oneri di funzionamento e del chirografo. Lo stato analitico ed estimativo delle attività sociali oggetto di cessione ai creditori indica un valore contabile di euro 129.954.345 ed un valore di realizzo concordatario di complessivi euro 13.768.621”.

Di fatto, i giudici hanno ritenuto adeguate le garanzie economiche depositate dal presidente Nino Pulvirenti il quale ha anche presentato tutta una serie di fidejussioni. Al contempo, è stata decretata al 5% la quota per i chirografi (tra questi i passeggeri che aspettano il rimborso) e al 48% quella relativa a dipendenti e creditori. Il Tribunale ha, poi, proceduto ad effettuare la nomina del professor Mario Libertini a commissario. Si legge ancora nel dispositivo stilato al termine della camera di consiglio: “L’impegno di Pulvirenti Antonino è stato garantito mediante il consenso dallo stesso prestato a che si iscriva pegno sulle azioni del capitale Finaria S.p.A. di cui lo stesso è titolare. Secondo il P. M. nei bilanci 2008-2011 sarebbero stati indebitamente capitalizzati costi di esercizio i quali anziché essere imputati, in conto economico, per intero all’esercizio di competenza, sarebbero stati ammortizzati su più esercizi. Sulla correttezza del proprio operato Wind Jet S.p.A. si è sempre ampiamente diffusa citando, peraltro alcuni arresti della Commissione Tributaria Provinciale di Catania, che avrebbero riconosciuto la fondatezza delle sue ragioni a fronte di una diversa posizione originariamente assunta dall’Agenzia delle Entrate di Catania. Ciò non significa che il falso in bilancio sia di per sé irrilevante ai fini dell’ammissione al concordato preventivo, epperò comporta che in tanto lo stesso può e deve essere a tali fini apprezzato in quanto incida sui presupposti per l’ammissione alla procedura oggi vigenti”.

Intanto, per il prossimo 19 luglio è stata disposta la riunione dei creditori di Wind Jet. La partita non è ancora chiusa.


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Ultima modifica: 27 Maggio ore 17:58

http://catania.livesicilia.it/2013/...avoratori-e-creditori-5-ai-passeggeri_243843/