Sentenza incidente ATR-72 Tuninter


speedbird437

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6 Novembre 2005
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ATR 72: CONDANNATI SETTE IMPUTATI, DUE ASSOLTI
PALERMO - Il gup di Palermo Vittorio Anania ha condannato, complessivamente, a 62 anni di carcere sette delle nove persone accusate dell'incidente aereo avvenuto il 6 agosto del 2005 a un Atr 72 della compagnia tunisina Tuninter, ammarato a largo delle coste palermitane.

Il disastro fece 16 vittime; 23 i superstiti. Gli imputati - i due piloti del velivolo e sette tra tecnici e dirigenti della compagnia -, tutti tunisini, ripondevano, a vario titolo, di disastro colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose gravissime.

Gli assolti sono due tecnici del reparto manutenzioni. L'aereo, partito da Bari, era diretto a Djerba, in Tunisia.

fonte: ANSA
 
PALERMO - Il gup di Palermo Vittorio Anania ha condannato, complessivamente, a 62 anni di carcere sette delle nove persone accusate dell'incidente aereo avvenuto il 6 agosto del 2005 a un Atr 72 della compagnia tunisina Tuninter, ammarato a largo delle coste palermitane.

Il disastro fece 16 vittime; 23 i superstiti. Gli imputati - i due piloti del velivolo e sette tra tecnici e dirigenti della compagnia -, tutti tunisini, ripondevano, a vario titolo, di disastro colposo, omicidio colposo plurimo e lesioni colpose gravissime. L'aereo, partito da Bari, era diretto a Djerba, in Tunisia.

Queste le condanne inflitte dal gup di Palermo: 10 anni per il comandante dell'aereo Chafik Gharby e il copilota Ali' Kebaier. Nove anni la pena inflitta al direttore generale della Tuninter Moncef Zouari e al direttore tecnico Zoueir Chetouane. Otto anni la pena decisa per il responsabile del reparto manutenzione Zouehir Siala e al meccanico Chaed Nebil. Otto anni la pena inflitta al responsabile della squadra manutenzione Rhouma Bel Haj. Assolti i i capisquadra Fouad Rouissi e Lofti Ben Jemia.

Gli imputati non erano presenti. Al processo si erano costituiti parte civile Vito Albergo, zio di Barbara Baldacci, una delle vittime, unico familiare a non avere accettato il risarcimento offerto dalla compagnia, a cui sono stati liquidati 30 mila euro e la Fondazione 8 ottobre, costituita dopo il disastro di Linate dell'8 ottobre del 2001, che ha avuto 15 mila euro. Il processo si e' svolto col rito abbreviato.
 
Ma i tunisini era fisicamente presenti al processo???

Se si in via teorica dovrebbero essere stati arrestati... Ma visto l'Italia?!?!?!?!?!

Esiste il giudizio in appello ed il principio della presunzione di innocenza sino a giudizio definitivo, pertanto nessun arresto, salvo particolari esigenze cautelari.
 
Corriere.it riporta che nessuno degli imputati era fisicamente presente in aula al momento della sentenza.

Attendiamo che venga depositata la sentenza. Sarà interessante leggere quali siano state le motivazioni che hanno spinto il giudice a tale decisione.
 
I piloti dovrebbero ancora essere inpiegati presso la Tunitair; ovviamente non atterreranno più in Italia pochè hanno pendente un mandato di arresto a questo punto. Il F/O è imputato poichè anche lui responsabile, per i suoi compiti, della sicurezza del volo.

Cheers
 
I piloti dovrebbero ancora essere inpiegati presso la Tunitair; ovviamente non atterreranno più in Italia pochè hanno pendente un mandato di arresto a questo punto. Il F/O è imputato poichè anche lui responsabile, per i suoi compiti, della sicurezza del volo.

Cheers

Nessun mandato d'arresto,quoto DANCRANE
 
Notizie tratte dai vari giornali in rete (Repubblica.it, Corriere.it...)

Ma i capi di imputazione per i piloti quali erano?

Essenzialmente IMPERIZIA e INCOMPETENZA, che si riassume nei seguenti punti:

1) Chi pilota da tempo un aereo di quel tipo dovrebbe accorgersi, già da come reagisce il velivolo alle manovre a terra e in volo, di quanto carburante ha (o non ha) davvero a bordo... 3000kg di peso in più o in meno non sono pochi, su un turboelica (è come avere 40 persone a bordo in più o in meno: su 70 pax totali, la differenza alla cloche non dovrebbe essere trascurabile).

2) Quattro minuti prima che il primo motore si spegnesse (e quindi 6 minuti prima che si fermasse anche il secondo), c'era stato un avviso di bassa pressione di carburante sul cruscotto, da loro ignorato.

3) Hanno cercato di scendere di quota dirigendosi verso Palermo, mentre gli esperti al simulatore hanno chiaramente mostrato che si dovevano invece usare le ultime gocce di carburante per cercare di salire il più possibile (i famosi 4-6 minuti del punto 2), e poi planare a motori spenti direttamente sulla pista 20 di PMO, già allineata e distante circa 20km.

4) Si sono fatti prendere dal panico, cercando confusamente in cabina il manuale di istruzioni dell'aereo per capire cosa fare (registrazioni della scatola nera -voice recorder-). Solo 2 minuti prima dell'impatto hanno chiamato gli aa/vv per comunicargli cosa stava accadendo...

5) Hanno sbagliato anche l'ammaraggio: anche se non erano capaci di planare per 20km fino a Palermo, avrebbero sicuramente potuto/dovuto far toccare l'acqua all'ATR-72 in un modo molto più dolce, in modo da non farlo spezzare, e galleggiare abbastanza a lungo da mettere in salvo molte più vite umane.

Se queste "colpe" vi sembrano poche... d'accordo che non l'hanno di certo fatto apposta, ma fare il pilota non è mica un lavoro come tutti gli altri: ci vuole professionalità estrema! (vedasi il caso simile, ma dall'esito opposto, dell'ammaraggio di gennaio sul fiume Hudson a New York: spentisi i motori, i piloti hanno fatto la differenza...)

Saluti.
 
5) Hanno sbagliato anche l'ammaraggio: anche se non erano capaci di planare per 20km fino a Palermo, avrebbero sicuramente potuto/dovuto far toccare l'acqua all'ATR-72 in un modo molto più dolce, in modo da non farlo spezzare, e galleggiare abbastanza a lungo da mettere in salvo molte più vite umane

Non commento gli altri punti del discorso, ma questo si, e a piene mani.

Il crew del volo US Airways ha fatto un lavoro straordinario ammarando nell'Hudson senza colpo (corpo?) ferire, e di questo l'intera comunità aviatoria dev'essere loro grata.

Ma da lì a dire che uno degli elementi del giudizio si fonda su un presunto "ammaraggio errato", ce ne passa. L'ammaraggio non lo provi al sim, devi avere una buona dose di bravura e un pizzico non indifferente di fortuna per cavartela. A meno che questi non abbiano planato sul Tirreno con 45° di bank a 220 nodi, non mi sento di biasimarli per non essere riusciti a fare un ammaraggio perfetto.
 
Non hanno sbagliato mica solo quello...

...
Ma da lì a dire che uno degli elementi del giudizio si fonda su un presunto "ammaraggio errato", ce ne passa. L'ammaraggio non lo provi al sim, devi avere una buona dose di bravura e un pizzico non indifferente di fortuna per cavartela. A meno che questi non abbiano planato sul Tirreno con 45° di bank a 220 nodi, non mi sento di biasimarli per non essere riusciti a fare un ammaraggio perfetto.

Beh, caro Nicola_LIMF, stando a quello che dicono i giornali, pare che l'aereo sia finito in acqua proprio in modo alquanto disastroso...

E l'ammaraggio "fa filotto" con tutto il resto...

Volendo si potrebbe anche non condannarli... ma declassarli a ramazzare il terminal dell'aeroporto per tutta la vita, questo sì!

Saluti.
 
comunque credo che ci sia anche un'altra questione.
L'aereo aveva imbarcato poco carburante a Bari, il comandante doveva interrogarsi se il suo predecessore ai comandi avesse volato ad aria pura o avesse fatto rifornimento in volo o se ci fosse qualcosa di storto nel calcolo del carburante.
Mi suona anche stranissimo che a Bari nessuno abbia fatto lo stesso ragionamento io quando faccio il pieno all'automobile controllo se, allo scattare della valvola, la quantità di carburante che ho ficcato nel serbatoio è plausibile con le mie aspettative.
Se ho fatto 300 KM e la valvola mi scatta dopo 10 litri, premo ancora il grilletto della pistola perchè in 300 Km consumo ben più carburante di 10 litri.
E lo faccio io che sono un poveraccio che odia guidare, figuriamoci un professionista del settore.