sentenza causa alitalia Vs ryanair


Citazione:Messaggio inserito da gabibbo

Io non credo che AZ abbia speso così tanto, ma nulla impedisce che ci abbia rimesso.

Vi spiego il meccanismo.
In una causa, l’obbligazione a pagare l’avvocato è della parte che lo assume.

In concreto, se io per farmi difendere in una stupida lite condominiale incarico la mia amica con studio a Cologno Monzese spenderò una certa cifra, se incarico la multinazionale del diritto, con centinaia di avvocati, centraliniste fighe, sedi in tutto il mondo e uffici milanesi con vista sul Duomo, beh, ne spenderò un’altra.

Ora, siccome non sarebbe giusto che la parte soccombente (chi perde la causa) fosse costretta non solo a rifondere il danno, ma anche a sobbarcarsi le eventuali manie di grandezza della controparte vittoriosa, il Codice di Procedura Civile stabilisce che le spese sono liquidate in sentenza. Ci troviamo di fronte ad una sorta di valutazione equitativa nella quale il giudice decide quanto “è giusto” far pagare alla parte soccombente per le spese di giudizio. Certo, il giudice riceve la nota spese, ma non è vincolato a questa.

In definitiva quindi, AZ può avere ben speso più dei 10.000 euro che riceverà da FR, anche se mi pare effettivamente difficile raggiungere la cifra ipotizzata...

scusa ma non é assolutamente così...[:0]

se si fa una causa, alla fine della causa l'avvocato di ciascuna parte deposita una nota spese comprendente DIRITTI+ONORARI+SPESE del PROCEDIMENTO. Tale nota spese costituisce il compenso del professionista.

Mi preme porre in rilievo come la nota spese sia redatta in base al valore della causa! mi spiego: ogni causa ha un valore che é dato, in parole povere, dal valore della domanda cioé di quello che si chiede al giudice. Se io chiedo un risarcimento danni di € 2.500,00 il valore della causa sarà € 2.500 e di conseguenza, per la redazione della nota spese, l'avvocato andrà a inserire le varie voci relative all'attività svolta, con i compensi inerenti a quello scaglione di valore (in questo esmpio si prenderebbe lo scaglione di valore da € 1.601,01 a € 2.600,00).
Se una causa "vale" 2.500 euro il compenso dell'avvocato sarà di conseguenza..

...e non potrà mai essere € 30.000.

Alla fine della causa il Giudice decide se accollare le spese del giudizio (e quindi anche le spese dell'avvocato) alla parte soccombente, sulla base della nota spese redatta (MAI di più, A VOLTE di meno), oppure se COMPENSARE le spese. In quest'ultimo caso ciascuna parte si paga il proprio avvocato e, ti assicuro, il cliente non paga mai quanto conteggiato nella nota spese, ma sempre qualcosa di meno...

per quanto riguarda i patti extra causa, non credo che nessuno sia disposto a pagare più di quanto chiede dalla causa, altrimenti é poco furbo e nenssuno penso sia disposto a pagare, se vince la causa e il giudice accolla all'altro le spese del giudizio.

Per quanto riguarda il caso alitalia, secondo me la realtà dei fatti é questa:
alitalia ha sicuramente un contratto di consulenza con uno studio legale, del valore di XX.XXX,XX euro annui.. questo vuol dire che Alitalia ha la spesa fissa di questi soldi per avere un avvocato che rispode a tutti i quesiti che il cliente (alitalia) gli sottopone e l'assiste nelle cause in cui é coinvolta. Tutte le grandi aziende fanno così.
 
Citazione:Messaggio inserito da gabibbo

Io non credo che AZ abbia speso così tanto, ma nulla impedisce che ci abbia rimesso.

Vi spiego il meccanismo.
In una causa, l’obbligazione a pagare l’avvocato è della parte che lo assume.

In concreto, se io per farmi difendere in una stupida lite condominiale incarico la mia amica con studio a Cologno Monzese spenderò una certa cifra, se incarico la multinazionale del diritto, con centinaia di avvocati, centraliniste fighe, sedi in tutto il mondo e uffici milanesi con vista sul Duomo, beh, ne spenderò un’altra.

Ora, siccome non sarebbe giusto che la parte soccombente (chi perde la causa) fosse costretta non solo a rifondere il danno, ma anche a sobbarcarsi le eventuali manie di grandezza della controparte vittoriosa, il Codice di Procedura Civile stabilisce che le spese sono liquidate in sentenza. Ci troviamo di fronte ad una sorta di valutazione equitativa nella quale il giudice decide quanto “è giusto” far pagare alla parte soccombente per le spese di giudizio. Certo, il giudice riceve la nota spese, ma non è vincolato a questa.

In definitiva quindi, AZ può avere ben speso più dei 10.000 euro che riceverà da FR, anche se mi pare effettivamente difficile raggiungere la cifra ipotizzata...

In Italia le tariffe degli avvocati non sono ancora libere (uso il terimine "ancora" perchè il decreto Bersani dovrebbe attuare delle modifiche in tal senso), ma sono regolamentate per legge.
In pratica a seconda dell'importo della causa in oggetto e del tempo che il tuo avvocato ci ha dedicato paghi una determinata cifra, sia che tu vada da Taormina che tu vada dal neo-laureato...
Detto questo, se il giudice condanna la parte soccombente alle spese legali, la parte vincitrice non sborsa una lira...
 
Citazione:Messaggio inserito da I-FORD

Giusto per curiosità, andate sul sito del sindacato dei piloti irlandesi a vedere come si comporta Ryanair quando usano il suo logo (e senza neanche il minimo accenno ironico, è bastato mettere la foto di un B737 con i colori FR)

http://www.ialpa.net/

Apperò! Credo che la citazione inserita da IALPA all'inizio della pagina sia più che adatta!

Nicola
 
Citazione:Messaggio inserito da Nicola_LIMF

Citazione:Messaggio inserito da I-FORD

Giusto per curiosità, andate sul sito del sindacato dei piloti irlandesi a vedere come si comporta Ryanair quando usano il suo logo (e senza neanche il minimo accenno ironico, è bastato mettere la foto di un B737 con i colori FR)

http://www.ialpa.net/

Apperò! Credo che la citazione inserita da IALPA all'inizio della pagina sia più che adatta!

Nicola
Ottimo punto!!

Chiara e lampante dimostrazione che loro la legge la interpretano sempre e solo a senso unico e cioè a loro comodo.
Sarebbe ora che qualcuno metta fine a questa indecenza una volta per tutte.

Danilo
 
Citazione:Messaggio inserito da CTALIRQ
In Italia le tariffe degli avvocati non sono ancora libere (uso il terimine "ancora" perchè il decreto Bersani dovrebbe attuare delle modifiche in tal senso), ma sono regolamentate per legge.
In pratica a seconda dell'importo della causa in oggetto e del tempo che il tuo avvocato ci ha dedicato paghi una determinata cifra, sia che tu vada da Taormina che tu vada dal neo-laureato...
Detto questo, se il giudice condanna la parte soccombente alle spese legali, la parte vincitrice non sborsa una lira...
Guarda, non è così.
esiste un tariffario minimo (quello che Bersani vuole abrogare), ma ti assicuro che c'è una differenza tra l'andare tra chi ha appena superato l'esame di Stato (che non è un neolaureato, deve fare almeno 2 anni di pratica e sostenere un esame che è una roulette) e andare non da Taormina ma da un qualunque professionista affermato nel proprio foro.
Se sono così dirimente è solo perché mi sono laureato in giurispridenza, e l'esame in questione l'ho fatto... insomma la materia non m'è ignota...
Poi potrei presentarti il mio barbiere: ha vinto una causa, il giudice gli ha liquidato 1500 euro di spese, e lui ha dovuto pagarne altrettanti in più al proprio avvocato, con parcella regolarmente convalidata dall'ordine degli avvocati e decreto ingiuntivo del tribunale...:(
 
Con tutti i soldi che gli scali regalano a ryanair si mettono anche a fare gli spiritosi???gli sta bene.
 
Finalmente :)
Avrò forse preso la vicenda in maniera troppo permalosa, ma non mi è mai andato giù il cattivo gusto dell'episodio in questione.
Non so quanto la sentenza potrà influire sull'immagine di Ryanair ... ma almeno è arrivata una reazione, seppur timida, alla continua presa per i fondelli cui abbiamo dovuto assistere.
E' un buon inizio ... avrei comunque preferito che l'onta venisse lavata da Alitalia, in maniera molto più sottile ... :)
Sigh ... avessimo due soldi, e un po' di orgoglio ...

Chiedo solo una precisazione in materia legale, in merito al punto d; non mi è chiaro il concetto di "illegittima pubblicità comparativa".
La pubblicità comparativa, non era stata resa legale nel nostro paese, dal 98/99 ?
Qual'è allora, tecnicamente, il limite che è stato superato in questo caso, rendendola illegittima ?
 
Citazione:Messaggio inserito da Honeywell


Chiedo solo una precisazione in materia legale, in merito al punto d; non mi è chiaro il concetto di "illegittima pubblicità comparativa".
La pubblicità comparativa, non era stata resa legale nel nostro paese, dal 98/99 ?
Qual'è allora, tecnicamente, il limite che è stato superato in questo caso, rendendola illegittima ?

Premetto: non sono avvocato, al massimo un giurisperito per nulla affidabile, e non ho letto le motivazioni della sentenza.
Cerco di esporre nel modo più breve e più chiaro possibile.


Siamo nel campo della "concorrenza sleale".
Sono sleali (e pertanto vietati) gli atti idonei a danneggiare un altra azienza.

Si individuano tre categorie di atti di concorrenza sleale:

- per confusione
atti che possono creare confusione (uso di nomi confondibili, imitazione dei prodotti).

- per denigrazione o per vanteria
atti che influiscono sul giudizio del pubblico.
denigrazione: incidono negativamente sui mezzi di richiamo di un altra azienza (diffusione di notizie sui prodotti e sull'attività che siano idonei a discreditarla).
vanteria: incidono positivamente sui mezzi di richiamo della propri azienda (attribuzione di pregi in realtà non posseduti)

- per difformità dai principi della correttezza professionale
"Ogni altro mezzo non conforme ai principi della correttezza professionale idoneo a dennaggiare l'altrui azienda"
 
alla fine non credo che i passeggeri scelgano Ryanair per la pubblicità che fa sui suoi aeroplani....
Credo però che ci sia pubblicità lecita, illecita, simpatica, sleale e anche di cattivo gusto. Questa era un pò una provocazione non solo per Alitalia ma per l'Italia in generale....
 
Citazione:Messaggio inserito da gabibbo

Guarda, non è così.
esiste un tariffario minimo (quello che Bersani vuole abrogare), ma ti assicuro che c'è una differenza tra l'andare tra chi ha appena superato l'esame di Stato (che non è un neolaureato, deve fare almeno 2 anni di pratica e sostenere un esame che è una roulette) e andare non da Taormina ma da un qualunque professionista affermato nel proprio foro.
Se sono così dirimente è solo perché mi sono laureato in giurispridenza, e l'esame in questione l'ho fatto... insomma la materia non m'è ignota...
Poi potrei presentarti il mio barbiere: ha vinto una causa, il giudice gli ha liquidato 1500 euro di spese, e lui ha dovuto pagarne altrettanti in più al proprio avvocato, con parcella regolarmente convalidata dall'ordine degli avvocati e decreto ingiuntivo del tribunale...:(

...mah.. sei il secondo collega che in meno di una settimana sul forum mi parla di un mondo totalmente diverso da quello in cui vivo io.. eppure mi sembra di aver capito che facciamo la stessa professione...
..sarà, forse la Toscana é un'isola felice.. o forse mi dovrò ricredere sulle cose che vedo quotidianamente..
comunque, chiudo qua, non vorrei annoiare le persone con queste disquisizioni OT...;)