BARI - Potrebbe essere Marco Franchini, attuale direttore generale di Aeroporti di Puglia, il nuovo segretario generale della Fiera del Levante. Dopo le (polemiche) dimissioni dall’ente di Riccardo Rolli, è questa l’ipotesi sul tappeto: ad affiancare il presidente Cosimo Lacirignola potrebbe dunque essere il manager veneto chiamato nel 2001 da Fitto alla Seap, i cui rapporti con l’amministratore unico Mimmo Di Paola non sarebbero più scintillanti come una volta.
La soluzione pare non dispiacere ai piani alti della Regione. Franchini è uomo di macchina, dalle spiccate capacità gestionali, e in un decennio agli aeroporti ha sviluppato il traffico tanto da finire nel mirino della Sagat, il gestore dell’aeroporto di Torino che lo avrebbe voluto portare in Piemonte a colpi di rilanci. Al di là della mancanza di competenza specifica nel settore fieristico, Franchini avrebbe le capacità per affrontare una situazione delicata come quella della Fiera. Dove, nel medio periodo, c’è da affrontare un bilancio in grave sofferenza ma anche il nodo-privatizzazione: la Regione, che non intende per il momento mettere in discussione il presidente Lacirignola, non può permettersi ulteriori passi falsi.
Prima di partire per il Canada, il governatore Vendola ne ha parlato con i suoi fedelissimi. Dovesse passare in Fiera, Franchini - che agli aeroporti ha un contratto a tempo indeterminato - non sarebbe sostituito, almeno inizialmente: le deleghe operative, insomma, passerebbero tutte a Di Paola. Il problema è però la retribuzione: tra lo stipendio attuale di Rolli in Fiera e quello di Franchini in Adp ballano circa 100.000 euro, e ovviamente il manager veneto chiederà garanzie anche in questo senso.
La decisione sulla nomina spetta ai soci fondatori (Comune, Provincia, Camera di Commercio), ma la Regione - che mette i soldi - avrà un forte ascendente. Franchini, però, non conferma e non smentisce: «Sono un manovale della scrivania - dice - e lavoro per la Regione».
[m.s.]
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=395487&IDCategoria=1
La soluzione pare non dispiacere ai piani alti della Regione. Franchini è uomo di macchina, dalle spiccate capacità gestionali, e in un decennio agli aeroporti ha sviluppato il traffico tanto da finire nel mirino della Sagat, il gestore dell’aeroporto di Torino che lo avrebbe voluto portare in Piemonte a colpi di rilanci. Al di là della mancanza di competenza specifica nel settore fieristico, Franchini avrebbe le capacità per affrontare una situazione delicata come quella della Fiera. Dove, nel medio periodo, c’è da affrontare un bilancio in grave sofferenza ma anche il nodo-privatizzazione: la Regione, che non intende per il momento mettere in discussione il presidente Lacirignola, non può permettersi ulteriori passi falsi.
Prima di partire per il Canada, il governatore Vendola ne ha parlato con i suoi fedelissimi. Dovesse passare in Fiera, Franchini - che agli aeroporti ha un contratto a tempo indeterminato - non sarebbe sostituito, almeno inizialmente: le deleghe operative, insomma, passerebbero tutte a Di Paola. Il problema è però la retribuzione: tra lo stipendio attuale di Rolli in Fiera e quello di Franchini in Adp ballano circa 100.000 euro, e ovviamente il manager veneto chiederà garanzie anche in questo senso.
La decisione sulla nomina spetta ai soci fondatori (Comune, Provincia, Camera di Commercio), ma la Regione - che mette i soldi - avrà un forte ascendente. Franchini, però, non conferma e non smentisce: «Sono un manovale della scrivania - dice - e lavoro per la Regione».
[m.s.]
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