SEA ha dato i numeri

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malpensante

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Copio da mxpairport questa slide presentata ieri da SEA:

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Come potete vedere tutti, quello dei voli intercontinentali a Malpensa è un falso problema, perché il ritiro di Alitalia ha portato solo ad una modesta riduzione del loro numero da 73 a 62 e notate che i voli verso il Medio Oriente sono esclusi dal conteggio, perché contati negli "Internazionali".

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Copio da mxpairport questa slide presentata ieri da SEA:

Come potete vedere tutti, quello dei voli intercontinentali a Malpensa è un falso problema, perché il ritiro di Alitalia ha portato solo ad una modesta riduzione del loro numero da 73 a 62 e notate che i voli verso il Medio Oriente sono esclusi dal conteggio, perché contati negli "Internazionali".

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Se è per quello, in quella presentazione elencano solamente tutte le aperture/aumenti di frequenza, dimenticando di dire quali sono a fronte di riduzione di capacità (tipo Saudia) o quelle che, pur annunciate, sono già state cancellate (SKG Aegean). Non l'ho letto a fondo, ma direi che è una fatica evitabile, se la base è quella.

Il solito ppt pipparolo da presenterare durante le conferenze, che verrà fuori anche alla mobility conference, con tutti a dire oooooohhh, aaaaaahhh.

DaV
 
Il metodo è quello "bulgaro" di presentare i dati ad una platea di giornalisti incompetenti che ripeteranno a pappagallo sui loro giornali, evitando qualsiasi tipo di confronto con chi potrebbe fare domande sgradite.

La settimana scorsa ho visto le presentazioni dei capi di tutte le principali banche e assicurazioni italiane, nessuno oserebbe mai una slide del genere, verrebbe crocifisso, il titolo in Borsa crollerebbe e sarebbe sputtanato a vita .
 
Insomma va benissimo così.
Se magari mi fanno la gentilezza di elencare le 62 destinazioni intercontinentali, Medio Oriente escluso, colegate a Malpensa...

Inizio io con quelle servite da vettori di linea, anche a frequenze ridotte
tra parentesi il numero delle frequenze settimanali (in totale 95)
  1. New York JFK (13)
  2. Newark (5)
  3. Atlanta (4)
  4. San Paolo (10)
  5. Jeddah* (2)
  6. Riyadh* (2)
  7. Doha* (7)
  8. Abu Dhabi* (5)
  9. Dubai* (14)
  10. Tehran* (1)
  11. Tashkent (1)
  12. Islamabad (1)
  13. Lahore (1)
  14. Colombo (2)
  15. Tokyo (7)
  16. Seoul (3)
  17. Shanghai (5)
  18. Bangkok (3)
  19. Singapore (7)
  20. Mahe (1)
  21. Mauritius (2)
* facendo l' estremo sforzo di non considerarle Medio Oriente

Dakar è servita 1xw, pare, da eurofly, un animale charter con qualche avatar di linea.
 
Insomma va benissimo così...

Ma razza di risposta è?

Quello che la gente non riesce ad intendere su questo forum riguarda la differenza tra "va tutto benissimo" e "va migliorando", "meglio di prima", "ci sono segnali postivi".

Visto che non è tutto bianco o nero, non è che evitando di dover spandere merda dalla mattina alla sera su SEA significhi negare la realtà o non essere razionali o addirittura obiettivi.
Sembra sia uno sport ridurre a schifo tutto ciò che dice SEA.

SEA è una società che ha pur bisogno di dar fiducia ai suoi azionisti.
Dovrebbero dire che è tutto uno schifo?
Ma quale società lo fa? Ma qualcuno qui ha una vaga idea di come vengano fatti i bilanci, anche dellae più blasonate imprese del mondo? :D

Quindi, estraendo i concetti dalle analisi di SEA su de-hubbing, non si può dire che tutto stia andando "benissimo", ma qualcosa di buono è stato fatto (Cathay Pacific è arrivata per caso?) e si sta provando a creare qualcosa di alternativo ad AZ (LHI), la cui dipartita è stata pur sempre una mazzata per MXP.

Poi su questo forum, dove tutti sembrano CEO di Lufthansa, Air France e British Airways, ignorano che per ricreare le condizioni per sviluppare un hub ci vuole molto, molto tempo, specialmente se chi dovrebbe svilupparlo (LHI) è ancora ad una fase del tutto embrionale.

Perciò aprire un thread per schernire, buttando lì qualche slide decontestualizzata, da un altro forum (che viene altrettanto schernito dalla mattina alla sera, guarda che lezione di moralità ne dovremmo trarre), il lavoro di SEA è discutibile.
 
SEA è una società che ha pur bisogno di dar fiducia ai suoi azionisti.
Ma che razza di idea è?
Visto che lo faccio per mestiere, il primo dovere è raccontare agli azionisti, attuali e potenziali, nonché a tutti gli stakeholder, come stanno le cose. Altrimenti è meglio stare zitti.

La dipartita di Alitalia ha ridotto enormemente il numero delle frequenze settimanali di linea da MXP, i dati presentati da SEA servono solo a nascondere la verità con un -15.1% tendenzioso.

Dovrebbero dire che è tutto uno schifo?
E' quello che ha detto Marchionne quando si è presentato. Se non l' avesse fatto FIAT sarebbe strafallita.
L' elenco, anche solo in Italia, è lunghissimo, a cominciare da Passera nel 2002. Senza una diagnosi corretta non c' è cura.

Comunque non sarebbe il caso di dire che è tutto uno schifo, perché non è vero. Ma da lì a dare numeri fuorvianti ne passa.

Dovrebbero dire che è tutto uno schifo?
Ma quale società lo fa? Ma qualcuno qui ha una vaga idea di come vengano fatti i bilanci, anche dellae più blasonate imprese del mondo? :D.
Io lo so, perché è il mio mestiere. Non son sicuro che tu lo sappia altrettanto bene.
 
Positivo il rendimento di Malpensa?

Egregi Signori di Varesenews,
leggo sul Vostro sito che il presidente di Sea Bonomi considera il 2009 un anno positivo per Malpensa. Mi chiedo come possa il presidente di una società aeroportuale considerare positivo l'andamento di un aeroporto che ha perso il 25% del traffico passeggeri in due anni (da 33,4 milioni di passeggeri nel 2007 a 27,5 milioni nel 2009), e non chiedersi invece quali errori abbia commesso e se sia ancora opportuno restare al suo posto. E non si può dare semplicemente la colpa alle scelte di Alitalia di riposizionarsi su Fiumicino. A Linate, dove Alitalia è rimasta, il traffico è sceso del 16% in due anni (da circa 10 milioni nel 2007 a 8,3 milioni nel 2009), mentre l'aeroporto di Bergamo cresceva con percentuali a due cifre (+10% solo nel 2009)!
Sembra chiaro che esiste un grave problema di management e di guida strategica; ma anche una grave deficienza nella normale gestione dei due scali, come testimoniano i disservizi che noi passeggeri sperimentiamo; il colmo è stato nei giorni prima di Natale quando per mancanza di antigelo ed altre gravi carenze i passeggeri sono stati costrteti a bivaccare nel terminal di Linate infinite ore senza ricevere alcuna informazione sui voli.
Quello che ci lascia tutti sbalorditi è che colui che dovrebbe avere più a cuore il destino degli aeroporti milanesi, si autocompiaccia di questi disastrosi risultati e non si chieda se non sia il caso di farsi da parte una volta per tutte.
Cordiali saluti
 
SEA è una società che ha pur bisogno di dar fiducia ai suoi azionisti.

1) Gli azionisti di SEA sono istituzioni pubbliche, non private. Non devono ricevere "fiducia", visto che la società e i suoi princìpi guida sono politici. Questi azionisti sanno (almeno quello che dice loro il CDA) la situazione: si raccontano le storielline a vicenda? Non ha senso.

2) Non devono altrettanto richiamare nuovi azionisti, perché dopo la fallita vendita Albertini, la società non è stata più posta pubblicamente in vendita.

3) Queste presentazioni sono istituzionali, non si rivolgono a nessuna platea finanziaria né specializzata, ma ai giornalisti. Presentazione + giornalisti = pubblicazione articolo giornalistico = marchetta mediatica pro domo sua (di chi la propone). Non facciamo le finte verginelle, dai :)

NB: non esprimo guidizio etico sulla cosa, perché in Italia è prassi e viene fatto per tutto, dal ponte sullo Stretto alla società che gestisce la differenziata a Molfetta.

Dovrebbero dire che è tutto uno schifo?
Social responsability? Etica? Semplicemente dire la verità? Ovvero che non fa schifo, ma la situazione al momento è ancora parzialmente critica? Che ci sono dei problemi a cui si tenta di dare soluzione, la quale non è ancora definita/definitiva? Ripeto, non ci sono azionisti da rassicurare: solo spot politici, le regionali sono vicine.

Quindi, estraendo i concetti dalle analisi di SEA su de-hubbing, non si può dire che tutto stia andando "benissimo", ma qualcosa di buono è stato fatto (Cathay Pacific è arrivata per caso?) e si sta provando a creare qualcosa di alternativo ad AZ (LHI), la cui dipartita è stata pur sempre una mazzata per MXP.
La slide dice invece che va tutto benissimo. Il problema è quello ;)

Poi su questo forum, dove tutti sembrano CEO di Lufthansa, Air France e British Airways, ignorano che per ricreare le condizioni per sviluppare un hub ci vuole molto, molto tempo, specialmente se chi dovrebbe svilupparlo (LHI) è ancora ad una fase del tutto embrionale.
Alt alt alt. Chi dice a tutti che ricreare un hub è cosa di un attimo sono proprio quelli che spacciano queste slide ai giornalisti. Qui proprio non si è mai detto che ricreare le condizioni per l'hub siano cose veloci o semplici. A volte viene pure detto cosa occorre fare...

Perciò aprire un thread per schernire, buttando lì qualche slide decontestualizzata
I dati che propongono non hanno bisogno di contestualizzazione, sono dati grezzi; erronei, e vecchi. Tutte cose ricavabili da una lettura anche sommaria. Hai mai letto i report di aeroporti stranieri (lasciamo perdere gli italiani, che sono tutti più o meno approssimativi, compresi i quotati in Borsa)? La dovizia di dati (aggiornati), scritti molto più chiaramente, è maggiore. C'è più serietà nell'affrontare il pubblico, specializzato e non.

un altro forum (che viene altrettanto schernito dalla mattina alla sera
Mi sa che stai sbagliando proprio forum, il sottoprodotto web che stai citando è un altro (che qui non viene proprio calcolato, e al massimo sono loro che hanno thread aperti per denigrare tutti gli altri avio-forum internet). Piano col tavernello!

DaV
 
Come potete vedere tutti, quello dei voli intercontinentali a Malpensa è un falso problema, perché il ritiro di Alitalia ha portato solo ad una modesta riduzione del loro numero da 73 a 62 e notate che i voli verso il Medio Oriente sono esclusi dal conteggio, perché contati negli "Internazionali".

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siamo al livello del gioco delle 3 campanelle
spostano l'unica carta sotto la campanella che viene scoperta
se uno fa questo gioco in autogrill o su una pubblica piazza rischia l'arresto
questi di SEA cosa rischiano ?

senza la minima vergogna
 
L' impatto dell' ultima ritirata di Alitalia da Malpensa è stato, in termini di frequenze settimanali:

Toronto (-7)
Boston (-7)
Chicago (-6)
Newark (-6)
Atlanta (-3) *
Miami (-7)
Caracas (-5)
San Paolo (-4)
Buenos Aires (-4)
Dakar (-7)
Accra/Lagos (-6)
Tehran (-5)
Dubai (-7)
Delhi (-7)
Mumbai (-7)
Tokyo (-4)
Osaka (-5)
Shanghai (-5)


Rispetto all' orario pubblicato per l' ultima stagione hub, AZ da sola ha eliminato 99 frequenze settimanali intercontinentali, che sono state solo in parte recuperate da altri vettori e a cui sarebbe corretto sommare quelle tagliate precedentemente, basti pensare a IAD, SFO, LAX, NBO, JNB, PEK, HKG, SYD che non esistono più a MXP, insieme a YYZ, BOS, ORD, MIA, EZE, DEL, BOM, KIX, i tagli dell' ultim' ora.

Una corretta valutazione impone di riconoscere che il de-hubbing è costato a Malpensa più o meno la metà delle frequenze intercontinentali e non un sesto, il confronto con l' era pre 11 settembre è molto peggiore e non ha riscontro in alcun aeroporto intercontinentale del pianeta.

Ma Tout va très bien...


* La riduzione di Delta è consguenza del de-hubbing
 
Ma nel conteggio da 73 a 62 hanno equiparato un charter 1x stagionale a un linea 7x annuale?
 
A che pro? Il proverbio recita:

Il medico pietoso fa la piaga gangrenosa

e il presentare la situzione di Malpensa con molto Luan ® permette di evitare l' intervento drastico che è indispensabile per riportare a Malpensa almeno un po' delle destinazioni intercontinentali scomparse, cioè eliminare il troiaio che si fa a Linate del si fa per dire vigente Decreto Bersani bis.

SEA è una società di proprietà quasi interamente pubblica, la cui attività ha inoltre pesanti ricadute sull' economia di una vasta zona del Paese. Esporre dati fuorvianti alla stampa e ai cittadini non è certo corretto, anche perché da una parte si chiedono soldi ai contribuenti, dall' altra parte si vanificano questi investimenti, basta vedere l' uso che si fa del terzo terzo. Al fondo c' è l' indisciplina italica, sia nel prendere in giro il Bersani, sia nel non volersi mai adegare agli standard europei. Sarà una buona idea la S10 prolungata a MXP, ma non può essere in alcun modo sostitutiva di un treno ogni 15 minuti dalla medesima stazione, che è il minimo previsto in Europa e per aeroporti ben meno lontani dalla città rispetto a Malpensa. Siamo creativi, che purtroppo somiglia tanto ad un' altra parola.
 
Un altro commento, che in realtà mi viene dal colloquio con un altro forumista.

Crescono le rotte verso il Golfo, i cui vettori hanno innegabili vantaggi di costo, SIN e in futuro HKG sono offerte da vettori ai vertici mondiali, la Cina è un mercato immenso, Bangkok gode della lunghezza della tratta che tiene lontani i vettori charter. Insomma in questi casi non è impossibile riempire i voli, pur notando che l' unico quotidiano è sostenuto da Barcellona.

Qualche volo di linea è essenzialmente un charter di gran lusso (MRU, SEZ), qualche altro è uno sparuto 1-2xw verso destinazioni di nicchia e fuori mano (THR, TAS, LHE, CMB).

San Paolo è una città enorme, capitale economica di uno Stato che ha accordi restrittivi con molti Paesi europei, i cui vettori non hanno interesse a dragare passeggeri dall' Italia, perché i loro pochi voli sono già pieni.

Guardiamo invece agli USA... regge bene NYC per il grande traffico O/D, ma si tratta di una meta collegata da sempre. ATL conserva qualche frequenza, vedremo se il MIA AZ reggerà, il resto è buio totale. Nessun' altra destinazione regge con il p-t-p, gli aerei non si riempirebbero e MXP non è in grado di attrarre passeggeri furi da una ristretta catchment area, vuoi per la mancanza di prosecuzioni, vuoi per l' offerta soverchiante di feed verso oltralpe anche dagli aeroporti più vicini. In poche parole l' Open Sky va a svantaggio degli scali più deboli e Malpensa ne risente, non è una bella constatazione.

L' assenza di feed può non pesare per vettori che operano a maglia larga e/o offrono tariffe super-convenienti, ma dove si combatte più o meno alla pari, come nel mercato USA, i vettori europei fanno strage di Malpensa, naturalmente anche attraverso LIN.

Un aeroporto che perde con punteggio tennistico nel mercato intercontinentale più importante, gli USA, non dovrebbe tranquillizzare manager, soci e popolazione circostante.
 
Nell' orario stagionale dei voli SEA ho contato forse troppo velocemente 29 destinazioni charter intercontinentali, escludendo Medio Oriente, Canarie, Azzorre e Madera. Alcune non hanno una programmazione regolare, ma hanno visto solo qualche volo occasionale, come Ras al Khaimah. Molti scali sono coterminalizzati e quindi "contano meno" in termini di voli.
  1. Antigua (Antigua)
  2. Boavista (Capo Verde)
  3. Bridgetown (Barbados)
  4. Cancun (Messico)
  5. Cartagena (Colombia)
  6. Cayo Largo (Cuba)
  7. Dakar (Senegal)
  8. Havana (Cuba)
  9. Holguin (Cuba)
  10. Ilha do Sal (Capo Verde)
  11. La Romana (R. Dominicana)
  12. Maceio (Brasile)
  13. Male (Maldive)
  14. Mombasa (Kenya)
  15. Montego Bay (Giamaica)
  16. Natal (Brasile)
  17. Nosy Be (Madagascar)
  18. Phuket (Thailandia)
  19. Pointe à Pitre (Guadalupa FR)
  20. Porto Seguro (Brasile)
  21. Punta Cana (R. Dominicana)
  22. Ras al Khaimah (UAE)
  23. Recife (Brasile)
  24. Roatan (Honduras)
  25. Salvador (Brasile)
  26. Samanà (R. Dominicana)
  27. Santa Clara (Cuba)
  28. Varadero (Cuba)
  29. Zanzibar (Tanzania)
Il conto comprende 5 "destinazioni intercontinentali" a Cuba, 5 in Brasile, 3 nella Repubblica Dominicana, 2 a Capo Verde e già fanno 15

JFK e EWR, che poi sono solo una città, New York insieme ad Atlanta valgono 3 e rappresentano l' intero Nordamerica. Questo per far capire l' utilità dei dati forniti da SEA.

Il totale di linea e charter fa comunque 50 e non 62, salvo errori miei o del sito web SEA. Magari hanno aggiunto nel conto pure le destinazioni dei cargo.