SEA e SACBO: incarico a università di BG per studiare fusione


http://www.bergamosera.com/cms/2015/10/09/aeroporto-dhl-spostera-il-30-per-cento-a-malpensa/
L’ipotesi di un accordo tra Sea-Sacbo, ha detto Bresciani, “è il frutto della mancata intesa su Montichiari e di una valutazione da parte di Sacbo che, da sola, non sarebbe stato possibile proseguire. Sea e Sacbo pensano ad un’integrazione attraverso un percorso che non è una fusione delle due società, procedura che avrebbe visto Bergamo sotto il 20%, quindi sostanzialmente irrilevante. La strada illustrata dal professor Paleari, incaricato di studiare un percorso di integrazione, prevede la creazione di una newco dove far confluire parte delle quote dei soci: nella fattispecie quelle del patto di sindacato bergamasco (69% di Sacbo) e del Comune di Milano (54,8% di Sea) e cioè i pacchetti di controllo delle due società. Questo disegno porterebbe alla creazione di un sistema aeroportuale di rilevanza europea, con uno strumento come la newco fatto apposta per integrare altri aeroporti, in primis Montichiari. Se si giunge ad una gara europea, la nuova società ha le risorse per poter acquisire il sito, obiettivo che non avrebbe potuto raggiungere Sacbo da sola. Questa operazione consente di giocare alla pari con i vettori presenti, attive a Linate, Orio e Malpensa, nessuna compagnia aerea ha più del 20% del mercato. Se pensiamo che oggi Rynair da sola ‘vale’ l’83% di Orio, possiamo capire il nervosismo della società irlandese”.

In merito al trasporto merci, Bresciani ha poi aggiunto: “Sappiamo bene che DHL vuole spostare sullo scalo di Malpensa un 30% del trasporto che oggi fa operare a Bergamo. Sappiamo altrettanto bene che il Comune di Bergamo spinge perché tutto il volume venga trasferito a Malpensa per eliminare i voli notturni e riequilibrare quelli diurni, alleggerendo così i quartieri che oggi subiscono forti disagi. In generale CGIL, CISL e UIL di Bergamo, insieme ai sindacati di categoria, hanno manifestato un giudizio positivo sull’operazione che vede la nascita di un grande polo aeroportuale lombardo, con delle considerazioni riguardanti innanzitutto la garanzia dei livelli occupazionali e dell’autonomia gestionale dell’aeroporto di Orio”.
 
Sea/Sacbo: scelti advisor per processo fusione (fonti)

MILANO (MF-DJ)--Sea (gestore degli aeroporti di Linate e Malpensa) e Sacbo (Orio Al Serio) hanno scelto i rispettivi advisor che accompagneranno le due societa' nel processo di fusione. quanto ha appreso Mf-Dowjones da alcune fonti vicine al dossier. In particolare per quanto riguarda Sea la scelta e' ricaduta su Bnp Paribas, mentre Sacbo ha scelto Mediobanca. Il progetto di fusione tra Sea e Sacbo e' stato affrontato dai rispettivi consigli di amministrazione riunitisi a settembre. In quell'occasione i Cda hanno analizzato lo studio di fattibilita' redatto da Stefano Paleari, direttore scientifico dell'Iccsai (l'istituto che studia la competitivita' nel settore dell'aviazione), su una possibile fusione tra le due societa' e hanno deciso di procedere. L'obiettivo e' quello di creare un soggetto unico in cui far confluire la gestione dei tre aeroporti. Dal lavoro di Paleari e' emerso che la futura integrazione tra le due societa' consentirebbe una riduzione del rischio di impresa in particolar modo per quanto riguarda la diversificazione. Sempre secondo lo studio, il deal potrebbe creare un piano di investimenti aggregato e un bacino unico e strategico che ricerchi il piu' possibile delle sinergie nella qualita' del servizio, alimenti connessioni intercontinentali e renda tutti gli aeroporti accessibili attraverso un collegamento ferroviario. Infine, integrare Sea e Sacbo comporterebbe migliori servizi per i passeggeri. Sotto il profilo finanziario, dalle nozze potrebbe nascere un colosso aeroportuale da circa 800 mln di fatturato. Sulla base dei bilanci dell'esercizio 2014, infatti, Sea ha registrato ricavi per 685,1 mln mentre il fatturato di Sacbo si e' attestato a 101,2 mln. Quindi, su base pro-forma, i ricavi aggregati del nuovo soggetto si attesterebbero a 786,3 mln euro. L'Ebitda sarebbe di 223,4 mln, l'Ebit di 137,4 mln e l'utile netto di 60,1 mln. Sul fronte del traffico, il "nuovo sistema aeroportuale lombardo" potrebbe raggiungere i 36,4 mln di passeggeri, un numero non lontano dai 38,3 milioni raggiunti dall'hub nazionale di Roma Fiumicino nel 2014. Mentre in ambito cargo, non ci puo' essere alcun paragone vista la centralita' degli scali lombardi in una delle aree economiche piu' dinamiche e ricche d'Europa. Le tonnellate di merci in transito potrebbero infatti raggiungere i 595,6 mln. Notevole anche la potenza di fuoco che la nuova realta' esprimera' sotto il profilo delle compagnie aeree. Attualmente su Malpensa operano 80 compagnie, su Linate 20 e su Bergamo Orio Al Serio 16. La fusione tra Sacbo e Sea potrebbe modificare lo scenario del sistema aeroportuale italiano, soprattutto se si considera la cosiddetta 'catchment area' (il bacino geografico e socio-economico di riferimento di un aeroporto) di Linate e Malpensa. Il sistema aeroportuale milanese e' situato lungo una direttrice, tra Varese e Bergamo, che unisce alcuni dei territori a maggior sviluppo industriale della Lombardia e quindi dell'intera Italia e rappresenta un ponte tra il bacino del Mediterraneo e l'Europa continentale. Senza considerare i passeggeri potenziali, basti pensare che il bacino di riferimento di Malpensa conta 1,3 milioni di imprese attive, contro le 509.500 di Roma, le 601.200 di Parigi e le 269.343 di Madrid. Dopo l'integrazione, la nuova realta' potrebbe quotarsi a Piazza Affari. Lo stesso Modiano ha ipotizzato che, a valle dell'integrazione, l'Ipo poteva essere una strada percorribile. lab (fine)

http://www.corriere.it/notizie-ulti...-fusione-fonti/27-10-2015/1-A_020624798.shtml
 
Sea/Sacbo: scelti advisor per processo fusione (fonti)

MILANO (MF-DJ)--Sea (gestore degli aeroporti di Linate e Malpensa) e Sacbo (Orio Al Serio) Senza considerare i passeggeri potenziali, basti pensare che il bacino di riferimento di Malpensa conta 1,3 milioni di imprese attive, contro le 509.500 di Roma, le 601.200 di Parigi e le 269.343 di Madrid. Dopo l'integrazione, la nuova realta' potrebbe quotarsi a Piazza Affari. Lo stesso Modiano ha ipotizzato che, a valle dell'integrazione, l'Ipo poteva essere una strada percorribile. lab (fine)

http://www.corriere.it/notizie-ulti...-fusione-fonti/27-10-2015/1-A_020624798.shtml

Bello il confronto con le 601.200 aziende di Parigi...
 
Sea-Sacbo, ecco la tabella di marcia
Matrimonio entro il 30 giugno 2016


Lettera d’intenti tra le società che gestiscono gli aeroporti di Linate, Malpensa e Orio. Con esclusiva.

Termine ultimo: entro e non oltre il 30 giugno 2016. Questa la data limite per l’approvazione del matrimonio tra Sea e Sacbo, con assemblee straordinarie e adozione delle relative delibere. Il termine è contenuto nella lettera d’intenti inoltrata da Milano alla società che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio. Un altro passo avanti verso una articolata (dal punto din vista della soluzione societaria scelta) operazione tesa alla nascita del secondo polo aeroportuale del Paese, capace di gestire Linate, Orio al Serio e Malpensa.

Un passaggio obbligato, considerando la prossima fine del mandato come sindaco di Milano di Giuliano Pisapia, che, indipendentemente dall’esito delle elezioni amministrative che si terranno in primavera nel capoluogo lombardo, non sarà più alla guida di Palazzo Marino. Il Comune di Milano detiene infatti la maggioranza delle azioni Sea e un cambio di amministrazione inevitabilmente potrebbe incidere, in un senso o nell’altro, in un’operazione delicata come quella relativa alla fusione tra le due società aeroportuali. Da qui la necessità di quest’ultime di «cautelarsi» di fronte a possibili cambi di rotta di tipo politico. Nei prossimi mesi saranno discussi tutti i vari passaggi tecnici, la struttura della newco, la governance e via dicendo, ma l’orizzonte è definito. E i compagni di viaggio pure, perché Il documento prevede anche un’esclusiva: per tutta la durata della lettera d’intenti le parti «si asterranno dall’avviare, proseguire, mantenere, concorrere o anche solo favorire qualsiasi negoziato o trattativa che coinvolga comunque soggetti terzi avente ad oggetto il trasferimento, l’integrazione o la concentrazione con altre delle attività ricomprese nell’operazione o di parte sostanziale di esse».

http://www.ecodibergamo.it/stories/...atrimonio-entro-il-30-giugno-2016_1153689_11/
 
Sea/Sacbo: Maroni, con Modiano definiti dettagli per ingresso R.Lombardia

MILANO (MF-DJ)--"Venerdi' scorso ho incontrato i vertici di Sea e di Sacbo e ho ribadito l'interesse della regione Lombardia" ad entrare nella partita. "Con Pietro Modiano (presidente di Sea, ndr) abbiamo gia' definito i dettagli sul piano tecnico" per un eventuale ingresso. E' quanto ha spiegato a Mf-Dowjones, Roberto Maroni, governatore della Lombardia, in merito alla futura integrazione tra le due societa' aeroportuali che puntano a creare un soggetto unico in cui conferire le gestioni degli aeroporti di Linate, Malpensa e Bergamo "Per procedere" all'ingresso della Regione, ha aggiunto Maroni, "attendiamo solo il via libera del Comune di Milano (1* socio di Sea, ndr). Al nostro interno abbiamo gia' fatto le nostre valutazioni e le nostre stime sulla cifra da mettere sul piatto ma aspettiamo la valutazione degli advisor. Noi siamo pronti". "Mi auguro", ha concluso il presidente, "che le elezioni" comunali che si terranno a Milano la prossima primavera "non rallentino o blocchino l'operazione".

 
SEA: MODIANO, SU FUSIONE CON SACBO NON E' SUCCESSO NULLA, ATTENDIAMO MOSSE SOCI

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 11 gen - "Per il progetto di fusione Sea-Sacbo le societa' stanno lavorando in armonia, ma ad oggi non e' successo nulla: siamo in attesa delle decisioni dei soci e che si componga il loro tavolo di confronto". Cosi' Pietro Modiano, presidente di Sea, interpellato durante una Commissione del Comune di Milano sull'iter per l'aggregazione con l'aeroporto di Bergamo, messa in cantiere dalla fine della scorsa estate. "Il lavoro delle societa' e' preliminare al tavolo degli azionisti, che una volta scelti gli advisor dovranno definire le questioni cruciali, a partire dai concambi - ha aggiunto - ad oggi attendiamo le mosse dei soci, poi saranno piu' chiari i tempi dell'operazione". Domani scade il bando del Comune di Milano per la scelta dell'advisor sull'operazione ma il fatto che l'attuale giunta di Palazzo Marino sia in scadenza a maggio aumenta la perplessita' degli operatori sulla fattibilita' dell'operazione prima della nomina del nuovo sindaco meneghino.
 
Il rilancio a sorpresa di mister Enac: «La fusione Milano-Orio non si farà»

Il futuro secondo il presidente Riggio: «Più voli ma meno rumore». E sulla trattativa: «Non ha senso che Sacbo si allei a Sea, è più naturale che guardi verso Brescia»

«Ma lei crede davvero che Bergamo si fonderà con Milano?». Non è esattamente la domanda che ci si aspetta dal massimo dirigente aeroportuale italiano. Ormai tra advisor, studi, nomine, sembra che la fusione tra gli scali di Orio, Linate e Malpensa sia sulla pista di decollo. Ma Vito Riggio, 68 anni, ex docente universitario e deputato democristiano, oggi presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, vede la pratica come se fosse ancora in fila al check in. Quindi la domanda obbligata è: in che senso? «La fusione con Milano è un’ipotesi divertente e anche interessante, il mio amico Stefano Paleari ha realizzato un bello studio, ma non credo che si farà mai, non ha senso».

Ma perché?

«Ce li vede lei i bergamaschi che vanno a Malpensa? E Linate ormai è pieno. Orio è un aeroporto che ha ancora margini di sviluppo ma è al suo massimo, mentre lì vicino, a Montichiari, c’è un aeroporto vuoto. Quindi il naturale sviluppo di Orio è a est, verso Brescia. Verona non crescerà mai tanto da averne bisogno. Io, con il ministro Delrio, ho fatto finire la guerra tra i bergamaschi e i veneti che rischiava di finire in Europa. E ora si può andare avanti in questa direzione. Posso capire le difficoltà ma sono convinto che lo sviluppo di Orio debba essere su Brescia. Anzi, se non si troverà il modo di far volare su Bergamo aerei meno inquinanti, quelli in più previsti dallo sviluppo fino al 2030 potrebbero finire proprio a Brescia».

È previsto dalle linee guida del nuovo Piano di sviluppo?

«Intanto sottolineo il fatto che per la prima volta in Italia un documento come questo sia stato presentato prima ai sindaci. Sarà un esempio per tutti gli altri piani».

Ma quali sono i criteri dietro il progetto?

«Prima di tutto il fatto che Orio in questi anni è cresciuto molto, e quindi c’è bisogno di fare ordine. Per questo si interverrà sulla viabilità, cercando di diversificare i punti di accesso, e anche sui parcheggi. In questa stessa ottica va visto anche il fatto che venga realizzata una stazione ferroviaria all’interno dell’aeroporto, con la creazione di una bretella di collegamento con la linea già esistente per consentire ai passeggeri di arrivare a Bergamo in treno».

I sindaci si lamentano: i voli, dicono, sono già troppi adesso.

«Cercheremo di aumentarli senza far crescere i disagi. Studieremo una modifica delle rotte in modo da evitare che i problemi ricadano sempre sulla stessa zona. Ma le stesse compagnie aeree, Ryanair in testa, dovranno gradualmente inserire nella loro flotta degli aerei che abbiano un livello di inquinamento sonoro inferiore del 40%. E lo stesso deve valere anche per l’inquinamento atmosferico. Se non lo faranno, non potranno aumentare i loro voli a Orio, e dovranno andare a Montichiari».

http://bergamo.corriere.it/notizie/...ia-069f5c10-c0e1-11e5-a43f-521a1c10f2a7.shtml
 
Il rilancio a sorpresa di mister Enac: «La fusione Milano-Orio non si farà»

Il futuro secondo il presidente Riggio: «Più voli ma meno rumore». E sulla trattativa: «Non ha senso che Sacbo si allei a Sea, è più naturale che guardi verso Brescia»

«Ma lei crede davvero che Bergamo si fonderà con Milano?». Non è esattamente la domanda che ci si aspetta dal massimo dirigente aeroportuale italiano. Ormai tra advisor, studi, nomine, sembra che la fusione tra gli scali di Orio, Linate e Malpensa sia sulla pista di decollo. Ma Vito Riggio, 68 anni, ex docente universitario e deputato democristiano, oggi presidente dell’Ente nazionale per l’aviazione civile, vede la pratica come se fosse ancora in fila al check in. Quindi la domanda obbligata è: in che senso? «La fusione con Milano è un’ipotesi divertente e anche interessante, il mio amico Stefano Paleari ha realizzato un bello studio, ma non credo che si farà mai, non ha senso».

Ma perché?

«Ce li vede lei i bergamaschi che vanno a Malpensa? E Linate ormai è pieno. Orio è un aeroporto che ha ancora margini di sviluppo ma è al suo massimo, mentre lì vicino, a Montichiari, c’è un aeroporto vuoto. Quindi il naturale sviluppo di Orio è a est, verso Brescia. Verona non crescerà mai tanto da averne bisogno. Io, con il ministro Delrio, ho fatto finire la guerra tra i bergamaschi e i veneti che rischiava di finire in Europa. E ora si può andare avanti in questa direzione. Posso capire le difficoltà ma sono convinto che lo sviluppo di Orio debba essere su Brescia. Anzi, se non si troverà il modo di far volare su Bergamo aerei meno inquinanti, quelli in più previsti dallo sviluppo fino al 2030 potrebbero finire proprio a Brescia».

È previsto dalle linee guida del nuovo Piano di sviluppo?

«Intanto sottolineo il fatto che per la prima volta in Italia un documento come questo sia stato presentato prima ai sindaci. Sarà un esempio per tutti gli altri piani».

Ma quali sono i criteri dietro il progetto?

«Prima di tutto il fatto che Orio in questi anni è cresciuto molto, e quindi c’è bisogno di fare ordine. Per questo si interverrà sulla viabilità, cercando di diversificare i punti di accesso, e anche sui parcheggi. In questa stessa ottica va visto anche il fatto che venga realizzata una stazione ferroviaria all’interno dell’aeroporto, con la creazione di una bretella di collegamento con la linea già esistente per consentire ai passeggeri di arrivare a Bergamo in treno».

I sindaci si lamentano: i voli, dicono, sono già troppi adesso.

«Cercheremo di aumentarli senza far crescere i disagi. Studieremo una modifica delle rotte in modo da evitare che i problemi ricadano sempre sulla stessa zona. Ma le stesse compagnie aeree, Ryanair in testa, dovranno gradualmente inserire nella loro flotta degli aerei che abbiano un livello di inquinamento sonoro inferiore del 40%. E lo stesso deve valere anche per l’inquinamento atmosferico. Se non lo faranno, non potranno aumentare i loro voli a Orio, e dovranno andare a Montichiari».

http://bergamo.corriere.it/notizie/...ia-069f5c10-c0e1-11e5-a43f-521a1c10f2a7.shtml

Incredibile, un politico puro come Riggio che si espone così tanto.
Sta cercando una sistemazione per il dopo ENAC?
 
Leggendo l'intervista mi pare che le argomentazioni tecniche ci siano, il ragionamento su montichiari ha il suo perchè.
e cmq credo che rimarrà all'Enac ancora per un bel pò....
 
BGY viene indicato come Milano-Orio e la fusione tra SEA e SACBO mi pare positiva, creandosi un solo gestore degli scali 'milanesi'. Ma se anche invece SACBO rimanesse indipendente da SEA, che senso ha sviluppare VBS ? Non è che ogni città debba avere per forza il suo aeroporto dedicato e Brescia è tra Bergamo e Verona nonchè relativamente vicina a Milano, per cui credo che possa anche fare a meno di uno scalo dedicato. Se invece ogni città deve avere il suo aeroporto 'sotto casa' (compresa Milano con LIN), non stupiamoci se non si riesce mai a fare sistema e si favoriscono gli interessi delle compagnie estere.
 
Aeroporti: Enac, da Riggio personale opinione su scalo Bergamo

Roma, 22 gen. (AdnKronos) - Il presidente dell'Enac, Vito Riggio, evidenzia "di avere espresso, nel rispetto delle decisioni di competenza delle società di gestione degli aeroporti interessati e delle Regioni in cui tali scali insistono, una propria personale, e più volte dichiarata, opinione, secondo la quale il naturale sviluppo dello scalo bergamasco sarebbe verso est, ovvero verso l?Aeroporto di Brescia Montichiari". Lo rende noto l'Enac in merito a notizie di stampa che riprendono alcune dichiarazioni del Presidente dell?Enac rilasciate ieri nel corso e al termine dell?incontro di presentazione della proposta del nuovo Master Plan dell?Aeroporto di Bergamo Orio al Serio.
 
BGY viene indicato come Milano-Orio e la fusione tra SEA e SACBO mi pare positiva, creandosi un solo gestore degli scali 'milanesi'. Ma se anche invece SACBO rimanesse indipendente da SEA, che senso ha sviluppare VBS ? Non è che ogni città debba avere per forza il suo aeroporto dedicato e Brescia è tra Bergamo e Verona nonchè relativamente vicina a Milano, per cui credo che possa anche fare a meno di uno scalo dedicato. Se invece ogni città deve avere il suo aeroporto 'sotto casa' (compresa Milano con LIN), non stupiamoci se non si riesce mai a fare sistema e si favoriscono gli interessi delle compagnie estere.
Il concetto espresso, sul quale poi ognuno ne pensa quello che vuole, è che visto che Bergamo è quasi al limite invece di espandere quello lo unirebbero a Brescia che invece è vuoto e che non richiederebbe troppi lavori.
 
Si assolutamente, a 68 anni si dovrebbe andare in pensione. E' che Vitone ha sempre una gran fortuna...
e credo che difficilmente nell'immediato andrà via dall'Enac.

Il messaggio di riggio e' stato chiaro: se non mi garantite una poltrona vi metto i bastoni tra le ruote alla fusione.
 
Il concetto espresso, sul quale poi ognuno ne pensa quello che vuole, è che visto che Bergamo è quasi al limite invece di espandere quello lo unirebbero a Brescia che invece è vuoto e che non richiederebbe troppi lavori.

Mi permetto di non essere d'accordo Farfallina, il concetto di fondo espresso è che lui non condivide la fusione. Poi di argomenti che abbiano un qualche senso per giustificare la posizione ne puoi trovare mille. Montichiari è solo uno dei mille. Sta pur certa che nessuno dirà mai che non vuole la fusione solo perché salterebbe qualche poltrona.