SEA chiede 1,25 mld € di danni ad AZ


Il problema sta tutto qua:
- Qiuando AZ si mosse su MXP da FCO non abbondonò del tutto FCO ma continuò ad operare i voli che caratterizzano maggiormente l'O/D di Roma, ovvero i voli nazionali.
- Non solo, i ministeri di allora (esteri e trasporti) si misero d'accodo con altre compagnie affinchè FCO non venisse totalmente abbandonato, e così fu, tanto che il passaggio di AZ a MXP fu quasi indolore.

TPS ed i suoi tirapiedi hanno sbagliato la strategia, prima di lasciare che la proprietà che loro controllano decidesse di abbandonare quello che è l'aeroporto più importante per il sistema economico nazionale (che non si basa sul turismo!!!!!!!), avrebbero dovuto cercare e trovare un alternativa, ma dato che cercare un alternativa su MXP significa cancellare ad AZ ogni qualsiasi ppossibililtà di ripresa non lo hanno fatto.
Se, infatti, un'altra compagnia si basasse a MXP ed offrisse un network continenatle ed intercontinentale pari o migliore di quello attualmente offerto da AZ, Az stessa sarebbe immediatamene fuori mercato e priva di ogni qualsiasi appeal per un compratore.
Molto probabilmente chi è interessato ad AZ oggi avrà sicuramente messo le mani avanti ed avrà detto "giù le mani da LIN e guai a chi fa risorgere MXP"
 
Citazione:Messaggio inserito da Pelush
prima di lasciare che la proprietà che loro controllano decidesse di abbandonare quello che è l'aeroporto più importante per il sistema economico nazionale (che non si basa sul turismo!!!!!!!)
questo è tutto da dimostrare

in questo momento infatti con Linate bello grosso, le milionate di pax charter e u2 che impazza, il turismo (magari outbound) mi sa che nella Brughiera trionfa

io abbandonerei decisamente a questo punto la distinzione turismo / business
 
C'e'una bella differenza quando il volo te lo paga l'azienda e lo scarichi con una partita iva e quando te lo devi pagare da solo per tutta la famiglia incluso il pupo.

La differenza c'e'.
 
Citazione:Messaggio inserito da almetano

Citazione:Messaggio inserito da Pelush
prima di lasciare che la proprietà che loro controllano decidesse di abbandonare quello che è l'aeroporto più importante per il sistema economico nazionale (che non si basa sul turismo!!!!!!!)
questo è tutto da dimostrare

in questo momento infatti con Linate bello grosso, le milionate di pax charter e u2 che impazza, il turismo (magari outbound) mi sa che nella Brughiera trionfa


teniamo ancora presente che LIN fa 9 minioni di I/O e che MXP ne ha fatti 17 nel 2007, e che più di quelli LIN non farà mai mentre MXp poò farne 20 senza colpo ferire


quando parlo di business ci tengo a fare notare che questa scelta di AZ mal gestita dal Governo che non ha saputo trovare le giuste alternative prima che avvenisse il patatrac causerà dei danni all'economia della Lombardia, danni che la Lombardia metabolizzerà come il suo solito, ma che saranno devastanti per il resto dell'economia nazionale.
Perchè che piaccia o no tutto il lavoro che viene svolto in Italia passa sempre e comunque da Milano sia per essere venduto che consumato.
 
Bah! Non esagererei. L' Italia non ha da un sacco di tempo un vettore nazionale all' altezza di quello degli altri Paesi e prima del '98 a Milano che cosa c' era di intercontinentale? Ben poco.
Il numero delle destinazioni europee che non saranno più collegate direttamente a Milano è abbastanza ridotto, le frequenze resteranno abbastanza alte, città abbastanza importanti come Siviglia o Edimburgo già adesso vedono solo voli low cost.
Il guaio viene dalla forte riduzione degli intercontinentali e non dipende paradossalmente da Alitalia, ma dagli altri vettori che a Malpensa non si sono mai visti, vuoi per i bilaterali, vuoi per la scarsità di prosecuzioni in paragone a FCO. Con la dipartita di AZ nel '98 a Roma c' erano almeno gli altri. Dato per scontato che AZ ha dei problemi di suo, meglio chiedersi perché gli altri fin qui a Milano si son visti ben poco.
 
Citazione:Messaggio inserito da marcogiov

Bah! Non esagererei. L' Italia non ha da un sacco di tempo un vettore nazionale all' altezza di quello degli altri Paesi e prima del '98 a Milano che cosa c' era di intercontinentale? Ben poco.
Il numero delle destinazioni europee che non saranno più collegate direttamente a Milano è abbastanza ridotto, le frequenze resteranno abbastanza alte, città abbastanza importanti come Siviglia o Edimburgo già adesso vedono solo voli low cost.
Il guaio viene dalla forte riduzione degli intercontinentali e non dipende paradossalmente da Alitalia, ma dagli altri vettori che a Malpensa non si sono mai visti, vuoi per i bilaterali, vuoi per la scarsità di prosecuzioni in paragone a FCO. Con la dipartita di AZ nel '98 a Roma c' erano almeno gli altri. Dato per scontato che AZ ha dei problemi di suo, meglio chiedersi perché gli altri fin qui a Milano si son visti ben poco.

A MXP non mi sembra che non vi sia proprio nessuno!!!
Ormai i vettori di rilievo assenti dallo scalo lombardo li conti sulle dita di una mano.
La scarsità di prosecuzioni a livello nazionale è un dato di fatto ma a livello internazionale non direi proprio(il discorso si intende valido fino al 30 marzo)che sia così malvagia la situazione.
Se però la pietra di paragone è FRA,CDG,LHR e MAD allora tutto appare inadeguato
 
La Sea, società che gestisce gli scali milanesi, ha presentato al tribunale civile di Busto Arsizio la richiesta ad Alitalia di risarcimento dei danni subiti per la progressiva rinuncia all'utilizzo dell'aeroporto di Malpensa: la cifra è quantificata in 1.250 miliardi di euro. L'annuncio dell'azione legale era stato dato il 1° febbraio scorso dal presidente Giuseppe Bonomi. A giorni avverrà la notifica dell'atto depositato alla controparte.

Tgfin
05/02/2008

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2008-02-05 20:59
Alitalia: la Sea chiede risarcimento
Si rivolge a Tribunale, danni stimati in 1, 25 mld di euro

(ANSA) - BUSTO ARSIZIO, 5 FEB - La Sea ha presentato in Tribunale la richiesta ad Alitalia di risarcimento danni per la progressiva rinuncia all'uso di Malpensa. La richiesta, come aveva annunciato il 1 febbraio scorso il presidente della societa' che gestisce gli aeroporti milanesi, Giuseppe Bonomi, e' quantificata in 1,250 miliardi di euro. Oggi l'amministratore delegato della compagnia italiana Maurizio Prato aveva ribadito che, in caso di richiesta danni, 'Alitalia non stara' a guardare'.