Ho appena letto che nel 2012 la pressione fiscale in Italia raggiungerà il massimo storico pari al 43.8% del pil. Credo sia ora di usare le tasse per le cose realmente necessarie lasciando qualcosa in più in tasca ai cittadini che sarebbero sicuramente più bravi dei politici a "sovvenzionare" le loro esigenze, non di rado ben più importanti di un volo scontato per remote località semisconosciute.Scusa, avevo letto male.
sono d'accordo, potrebbe essere un'opzione ma se ci pensi, nel momento in cui tali settori hanno maggiori profitti grazie al turismo, automaticamente pagano (o dovrebbero in linea teorica pagare) piu tasse che compensano l'esborso per le sovvenzioni. Inoltre bisogna considerare anche il fatto che non solo i turismo beneficia delle sovvenzioni e, infine, le regioni non sovvenzionano solo le compagnie aeree e gli aeroporti! Il principio della provvigione non é sbagliato pero se lo estendi a tutti allora le regioni e lo stato non avrebbero piu senso di esistere! Ha senso invece redistribuire la ricchezza in alcuni settori che hanno dei ritorni piu elevati in modo che anche altri ne possano beneficiare.
Faccio un esempio: la regione paga 8, l'albergatore fattura 300 in piu, fa profitto per 100 e ne restituisce 15 alla Regione. Non solo gli 8 sono stati ripagati ma ce ne sono altri 7 da investire in altri settori. ed é cosi che l'econmia cresce attraverso la politica economica. L'esempio é stilizzato ma non é cosi lontano dalla realtà.
Seguendo il tuo esempio, l'albergatore può tranquillamente investire di tasca sua gli 8€ del contributo al biglietto aereo e guadagnare comunque fior di quattrini, nonchè pagare tasse, assumere dipendenti e compagnia bella. Oppure, a scelta, se quegli 8€ devono comunque essere tasse, credo che ci siano modi molto migliori per spenderli a partire dagli ospedali, che specie nel sud Italia, sono a livelli da terzo mondo.
Mi fermo qui e mi scuso per l'OT.