Me lo avevano segnalato già da un paio di mesi, ma non avevo ancora avuto modo di controllare di persona, ma adesso l’ho fatto: il CAP-4 Paulistinha I-LOMA esposto da tanti anni lungo l’autostrada A11, tra Prato e Pistoia, nel giardino della ditta Tappeti Tempesti, ad Agliana (Pistoia), sotto una tensostruttura, è scomparso. Qualcuno sa che fine ha fatto?
Per chi non conoscesse la storia, l’Aero Club di Firenze dal 1949 alla metà degli anni ’70 ha avuto due esemplari di questo aereo (copia sudamericana non autorizzata del Taylor Cub, predecessore del Piper J-3) siglati I-ANGA (Anita Garibaldi) e I-LOMA (Lorenzo il Magnifico) che si dice siano stati donati dalla comunità italiana in Brasile per consentire all’aero club di riprendere le attività dopo la guerra.
Costruito in Brasile a partire dal 1935 dalla Empresa Aeronáutica Ypiranga (EAY) come EAY-201, il progetto fu rilevato dalla Companhia Aeronáutica Paulista (CAP) nel 1942 e divenne CAP-4. Nel 1956 i diritti di produzione sono stati acquistati dalla Sociedade Aeronáutica Neiva che lo ribattezzò Neiva P-56 Paulistinha.
Per chi non conoscesse la storia, l’Aero Club di Firenze dal 1949 alla metà degli anni ’70 ha avuto due esemplari di questo aereo (copia sudamericana non autorizzata del Taylor Cub, predecessore del Piper J-3) siglati I-ANGA (Anita Garibaldi) e I-LOMA (Lorenzo il Magnifico) che si dice siano stati donati dalla comunità italiana in Brasile per consentire all’aero club di riprendere le attività dopo la guerra.
Costruito in Brasile a partire dal 1935 dalla Empresa Aeronáutica Ypiranga (EAY) come EAY-201, il progetto fu rilevato dalla Companhia Aeronáutica Paulista (CAP) nel 1942 e divenne CAP-4. Nel 1956 i diritti di produzione sono stati acquistati dalla Sociedade Aeronáutica Neiva che lo ribattezzò Neiva P-56 Paulistinha.