Vorrei chiarire alcuni punti che non probabilmente non avevo spiegato nel post precedente:
Anzitutto sono Italiano e non provo nessuna gioia nel parlare male del mio paese natale, ma credo che bisogna essere obbiettivi e riconoscere ciò che di buono e ciò che di non buono abbiamo. La Spagna ha molti problemi in questo momento nessuno lo vuole nascondere, disoccupazione al 25%, volontà di secessione da parte di alcune comunità autonome però, siamo sicuri che vi stiano raccontando tutto di quello che succede realmente in Italia?
Qui credo che ci sia più trasparenza in questo senso, e lo dico non da partitario dell'attuale governo spagnolo.
E sopratutto, la gente di qui ha una coscienza collettiva che noi Italiani ci sogniamo. Parlo del movimento degli indignatos, ad esempio: non tutti all'interno saranno dei santi, pero è un esempio di un popolo che quando le cose non gli stanno bene scende in piazza duramente a contestare perché qui lo Stato è di tutti, non di nessuno come spesso sembra di vedere in Italia.
L'altro ieri vicino Bilbao si è suicidata una donna di 53 anni buttandosi dal balcone perché stava per essere sfrattata dalla casa in quanto non poteva più pagare il mutuo. Essendo il secondo episodio analogo in pochi giorni, l'immediata reazione popolare ha fatto in modo che già domani il governo approverà un reale decreto legge urgente per cambiare la normativa in merito di sfratto.
E vogliamo parlare del diritto al cittadino? Numero di km alta velocità ferroviaria, numero di linee di metro, autobus, trasporti da/per aeroporti, energie rinnovabili, assistenza sanitaria gratuita nonostante i tagli.
E le conquiste sociali? Io sono un ragazzo gay sposato felicemente da un anno. In Italia questo lo avrei ottenuto? Quante coppie italiane vengono qui per fare inseminazione artificiale?
In definitiva la Spagna non è sicuramente ora il paese del "Bengodi", però forse noi Italiani dovremmo imparare a guardare oltre il nostro orticello...