Sciopero Air Italy a Olbia il 10 settembre

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AZ209

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24 Ottobre 2006
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Londra.
Air Italy, sindacati verso sciopero

Uil e Cgil attaccano vettore, Per Cisl "incontro interlocutorio"

"L'azienda ritiri i 51 trasferimenti e promuova un vero piano industriale di sviluppo". E' la posizione dei sindacati confederali espressa in occasione del vertice al Mise sulla vertenza Air Italy che riguarda il trasferimento a Malpensa del personale di terra della compagnia di stanza a Olbia. Al tavolo hanno partecipato il vice capo di gabinetto del Mise, Girgis Sorial, un funzionario del ministero dei Trasporti, il governatore della Sardegna Francesco Pigliaru e l'assessore regionale ai Trasporti, Carlo Careddu.

"E' stato un incontro interlocutorio", hanno dichiarato al termine del confronto il segretario Confederale della Cisl, Andrea Cuccello, responsabile del settore trasporti, ed il segretario della Cisl Sarda, Gavino Carta. "Non vorremmo che la riduzione della forza lavoro sarda del 16% fosse propedeutica nel corso del tempo ad ampliare la platea dei trasferimenti". Il segretario generale di Uiltrasporti Sardegna, William Zonca, parla di "strafottenza inaccettabile. "Air Italy sta portando avanti le sue scelte in maniera unilaterale senza guardare in faccia nessuno", e annuncia che "la rottura del sistema consolidato delle relazioni sindacali porterà a nuove azioni di sciopero". Intenzione confermata da Arnaldo Boeddu, segretario regionale di Cisl Trasporti: "La Filt insieme alla Uil alla Cisl andranno avanti con la proclamazione di un primo sciopero. Rientrati in Sardegna organizzeranno con i lavoratori una Assemblea del personale".

Boeddu fa un'ultima considerazione: "Sindacati, la politica regionale e l'azienda sono presenti alla riunione ai massimi livelli. Il Governo invece partecipa con il solo vice capo di gabinetto del ministro Di Maio: questa è l'attenzione della governo nazionale rispetto ad una vertenza importante per i sardi quanti lo è l'Ilva per i Pugliesi.

RIGOTTI, SE AZIONI OSTILI STOP A PROGETTO. "Se l'Azienda sarà costretta ad operare in un ambiente ostile, il progetto Air Italy, già di per sé molto sfidante e caratterizzato da un enorme impegno finanziario, verrà abbandonato". Lo ha dichiarato il vicepresidente di Air Italy, Marco Rigotti, in occasione del vertice al ministero dello Sviluppo economico con sindacati e Regione Sardegna sulla vertenza che riguarda il trasferimento di 51 dipendenti da Olbia a Malpensa

VETTORE ANNUNCIA 10 ASSUNZIONI A OLBIA."Il piano delle attività di Maintenance, azienda oggi autonoma ma destinata a essere incorporata in Air Italy dopo l'estate, permetterà non solo di mantenere ad Olbia l'attuale organico, ma anche di crescere da subito". Così Marco Rigotti, vicepresidente di Air Italy intervenuto al vertice del Mise sulla vertenza dei 51 trasferimenti da Olbia a Malpensa. "Si è infatti deciso di procedere all'assunzione ad Olbia di circa dieci figure specializzate per il Mocc (Maintenance Operations Control Center) Technical Support, che sarà uno dei cardini della nuova strategia".

PIGLIARU, BASE SARDA DEVE CRESCERE. "Abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere la cosa più ovvia: in un'azienda che ha un ambizioso piano di crescita, si garantisca la crescita della base sarda". Lo dice il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru al termin del vertice al Mise sul trasferimento di 51 lavoratori del vettore da Olbia a Melpensa. Secondo Pigliaru, la centralità della base sarda, "riconosciuta da tutti ma finora solo a parole, oggi è resa sempre più possibile dalla tecnologia. Chiediamo che la Sardegna sia protagonista di quella crescita - incalza - Le condizioni ci sono tutte, ogni altra prospettiva non positiva sarebbe non solo inaccettabile ma anche del tutto ingiustificata".

ANSA


 
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Re: La nuova AirItaly

Dimostrazione palese di quanto sia difficile fare impresa in Italia per via di questo cancro chiamato 'Sindacato'.
Se non ci fossero i sindacati, AZ e IG sarebbero già fallite da un pezzo, e tanti saluti a tutti.
 
Re: La nuova AirItaly

Nessuno mai che pensi alle prospettive aziendali di qualche anno fa prima di invocare diritti e piani aziendali a destra e a manca...
 
Re: La nuova AirItaly

Air Italy: sciopero a Olbia il 10/9

Oggi nuova assemblea dipendenti nella sede Gallurese

Si va subito allo scontro nella vertenza Air Italy. Nonostante le dichiarazioni dell'azienda che ha ipotizzato uno stop al progetto di rilancio della compagnia in presenza di azioni ostili contro il trasferimento di 51 lavoratori da Olbia a Malpensa, i sindacati hanno proclamato lo sciopero di tutto il personale di stanza ad Olbia per il 10 settembre, dalle 8 alle 12. L'astensione dal lavoro, proclamata da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltraporti e Ugl Trasporto aereo, arriva dopo la mancata conciliazione davanti al prefetto di Sassari.

Nel frattempo oggi dalle 15 si svolgerà un'ulteriore assemblea di tutto il personale di terra Air Italy. "Questo pomeriggio, così come avvenuto anche la scorsa volta, sarà l'occasione per parlare non solo dei 51 trasferimenti ma - spiega all'ANSA Arnaldo Boeddu della Cgil - per fare un'analisi approfondita dell'incontro di due giorni fa presso il Ministero delle Infrastrutture e delle dichiarazioni da parte dell'azienda.

All'assemblea parteciperà anche il personale tecnico di Meridiana Maintenance e proprio questa mattina si svolgerà il primo incontro tra i sindacati e il neo numero uno di Maintenance che ha sostituito Ivano Pippobello.

ANSA
 
Già finita la luna di miele Gallura\Qatar.

Sentivo chiacchierare in aeroporto ad Olbia un mesetto fa due AAVV Meridiana\Air Italy che dicevano "Qui pensano che questi abbiano l'anello al naso, ma di solito chi ha tutti sti soldi sa farsi i conti suoi...".
Non è difficile capire di cosa stessero parlando.
 
Senza fare autocertificazione di conoscenze della realtà sarda, ma qualcosina ne capisco. Ma ampliamento della base sarda per fare cosa? Ma si rendono conto che al netto della fascia aprile/ottobre e festività si atterra nel deserto? In un deserto economico e sociale? Il capitale umano sardo da tempo è andato via e si è ben guardato dal restarci. Il riempimento dei voli in un periodo di bassa stagione è insostenibile. A Cagliari si è ben insediata Ryanair e stanno lavorando bene, ma hanno un bacino di utenza concentrato che oltre alla zona metropolitana cagliaritana (praticamente 1/3 della Sardegna) attrae tutta la provincia cagliaritana, iglesiente, Medio Campidano, Oristanese e anche Nuorese. Ma sanno che muoversi da Olbia con mezzi pubblici è praticamente impossibile? Cosa vorrebbero? Voli da Olbia per ogni città italiana a perdere? Olbia caput mundi? Air Italy il suo lavoro lo svolge d’estate e porta una marea di gente, la flotta sta migliorando, continua a gestire la CT da OLB verso LIN e FCO, farà MXP per riempire in parte i voli LR. Ma per il resto cosa deve fare? In Sardegna la capacità economica individuale è misera, spazio per altro non ce ne è; al netto dell’estate a parte familiari e pochi turisti estemporanei nel resto dell’anno a cosa dovrebbe servire la base di Olbia? Perché mai un cagliaritano (centro economico e sociale che ormai si sta sempre più distaccando dal resto dell’isola) dovrebbe farsi tre ore in una strada per metà in condizioni pessime? Misteri misteri.
 
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Re: La nuova AirItaly

Dimostrazione palese di quanto sia difficile fare impresa in Italia per via di questo cancro chiamato 'Sindacato'.
Se non ci fossero i sindacati, AZ e IG sarebbero già fallite da un pezzo, e tanti saluti a tutti.

Indirettamente e magari in maniera involontaria, ne stai certificando così l’utilità.

In verità, AZ ed IG non sono fallite non per merito del sindacato, ma per “merito” di Pantalone la prima e del Principe la seconda.....disposti ad accollarsi le ricorrenti perdite create dalla volontà di mantenere in piedi compagnie gestite in maniera assolutamente anacronistica e quindi fuori mercato.
 
Senza fare autocertificazione di conoscenze della realtà sarda, ma qualcosina ne capisco. Ma ampliamento della base sarda per fare cosa? Ma si rendono conto che al netto della fascia aprile/ottobre e festività si atterra nel deserto? In un deserto economico e sociale? Il capitale umano sardo da tempo è andato via e si è ben guardato dal restarci. Il riempimento dei voli in un periodo di bassa stagione è insostenibile. A Cagliari si è ben insediata Ryanair e stanno lavorando bene, ma hanno un bacino di utenza concentrato che oltre alla zona metropolitana cagliaritana (praticamente 1/3 della Sardegna) attrae tutta la provincia cagliaritana, iglesiente, Medio Campidano, Oristanese e anche Nuorese. Ma sanno che muoversi da Olbia con mezzi pubblici è praticamente impossibile? Cosa vorrebbero? Voli da Olbia per ogni città italiana a perdere? Olbia caput mundi? Air Italy il suo lavoro lo svolge d’estate e porta una marea di gente, la flotta sta migliorando, continua a gestire la CT da OLB verso LIN e FCO, farà MXP per riempire in parte i voli LR. Ma per il resto cosa deve fare? In Sardegna la capacità economica individuale è misera, spazio per altro non ce ne è; al netto dell’estate a parte familiari e pochi turisti estemporanei nel resto dell’anno a cosa dovrebbe servire la base di Olbia? Perché mai un cagliaritano (centro economico e sociale che ormai si sta sempre più distaccando dal resto dell’isola) dovrebbe farsi tre ore in una strada per metà in condizioni pessime? Misteri misteri.
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Air Italy, i sindacati: “Meridiana Maintenance rimane a Olbia”

“Meridiana Maintenance non abbandona Olbia“. Il segretario regionale della Filt Cgil, Arnaldo Boeddu, vede il bicchiere mezzo pieno dopo la doccia fredda di martedì con l’azienda che ha confermato i 51 trasferimenti a Malpensa per il personale Air Italy del settore operativo. Sull’ok alla permanenza a Olbia della società che gestisce le manutenzioni della compagnia aerea da cui è nata Air Italy è arrivata dal faccia a faccia con i vertici. Il primo incontro con il nuovo manager Mark Robin Boraman. “La società conferma di voler continuare a investire in questo settore a Olbia così come a Malpensa”, riferisce Boeddu.

La situazione complessiva dei dipendenti di Meridiana Maintenance sarà però analizzata nei prossimi giorni perché per ora è decisamente più delicata la condizione dei colleghi di Air Italy che si sono riuniti in assemblea questo pomeriggio a Olbia. “Purtroppo è confermato il trasferimento dei 25 tecnici che da ieri sono di stanza nell’aeroporto milanese – afferma il segretario della Filt Cgil – ma è stato detto che anche gli altri 15 tecnici pronti al reintegro sono destinati alla sede lombarda”. “Vigileremo perché un settore importantissimo come la manutenzione e il check degli aeromobili, da sempre un fiore all’occhiello della compagnia, non vada via da Olbia ma si sviluppi in sintonia e in simbiosi con Malpensa – precisa ancora Arnaldo Boeddu – non ci dovranno essere sperequazioni in questo settore tra la Lombardia e la Sardegna”.

http://www.sardiniapost.it/cronaca/air-italy-sindacati-meridiana-maintenance-rimane-olbia/
 
Senza fare autocertificazione di conoscenze della realtà sarda, ma qualcosina ne capisco. Ma ampliamento della base sarda per fare cosa? Ma si rendono conto che al netto della fascia aprile/ottobre e festività si atterra nel deserto? In un deserto economico e sociale? Il capitale umano sardo da tempo è andato via e si è ben guardato dal restarci. Il riempimento dei voli in un periodo di bassa stagione è insostenibile. A Cagliari si è ben insediata Ryanair e stanno lavorando bene, ma hanno un bacino di utenza concentrato che oltre alla zona metropolitana cagliaritana (praticamente 1/3 della Sardegna) attrae tutta la provincia cagliaritana, iglesiente, Medio Campidano, Oristanese e anche Nuorese. Ma sanno che muoversi da Olbia con mezzi pubblici è praticamente impossibile? Cosa vorrebbero? Voli da Olbia per ogni città italiana a perdere? Olbia caput mundi? Air Italy il suo lavoro lo svolge d’estate e porta una marea di gente, la flotta sta migliorando, continua a gestire la CT da OLB verso LIN e FCO, farà MXP per riempire in parte i voli LR. Ma per il resto cosa deve fare? In Sardegna la capacità economica individuale è misera, spazio per altro non ce ne è; al netto dell’estate a parte familiari e pochi turisti estemporanei nel resto dell’anno a cosa dovrebbe servire la base di Olbia? Perché mai un cagliaritano (centro economico e sociale che ormai si sta sempre più distaccando dal resto dell’isola) dovrebbe farsi tre ore in una strada per metà in condizioni pessime? Misteri misteri.

applausi scoscianti
 
Air Italy: Rigotti a casa, poi si può trattare

6 agosto 2018 ore 22:19 di Costanzo Spineo

Ha ragione Giampiero Scanu, che nella Nuova Sardegna di domenica ha dichiarato: “Nella vicenda Air Italy c’è una anomalia, si chiama Marco Rigotti, vice presidente della società. Chiedo la sua espulsione da Air Italy perchè la sua presenza potrebbe compromettere i rapporti con il Qatar, in particolare in ambiti diversi da quelli di Air Italy. Il Qatar non ha mai parlato in modo così arrogante”

Il caso dei 51 trasferimenti da Olbia a Malpensa dei dipendenti di Air Italy secondo Giampiero Scanu potrebbe compromettere gli altri rapporti che il Qatar ha in Sardegna, cioè gli alberghi di lusso della Costa Smeralda, e il Mater Olbia.
Ma a questo punto giova ricordare le inaccettabili parole pronunciate da Marco Rigotti a Roma: “Se l’Azienda sarà costretta ad operare in un ambiente ostile, il progetto di Air Italy , già di per sé molto sfidante è caratterizzata da un enorme impegno finanziario, verrà abbandonato”: Amen.
Io credo di essere portavoce non solo dei 51 dipendenti con sulla testa la spada di Damocle del trasferimento o addirittura del licenziamento, ma di tutti i dipendenti di Air Italy olbiesi. Per quanto mi riguarda l’arroganza di Rigotti viene respinta al mittente, bene fanno i sindacati a confermare lo sciopero del 10 settembre, pronti a usare dimostrazioni più eclatanti e forti per salvare il proprio posto di lavoro e soprattutto la centralità di Olbia. Amen e tanti saluti a mister Rigotti. Anzi addio.


https://www.olbianova.it/pungiglione/air-italy-rigotti-a-casa-poi-si-puo-trattare/
 
Air Italy: Rigotti a casa, poi si può trattare

6 agosto 2018 ore 22:19 di Costanzo Spineo

Ha ragione Giampiero Scanu, che nella Nuova Sardegna di domenica ha dichiarato: “Nella vicenda Air Italy c’è una anomalia, si chiama Marco Rigotti, vice presidente della società. Chiedo la sua espulsione da Air Italy perchè la sua presenza potrebbe compromettere i rapporti con il Qatar, in particolare in ambiti diversi da quelli di Air Italy. Il Qatar non ha mai parlato in modo così arrogante”

Il caso dei 51 trasferimenti da Olbia a Malpensa dei dipendenti di Air Italy secondo Giampiero Scanu potrebbe compromettere gli altri rapporti che il Qatar ha in Sardegna, cioè gli alberghi di lusso della Costa Smeralda, e il Mater Olbia.
Ma a questo punto giova ricordare le inaccettabili parole pronunciate da Marco Rigotti a Roma: “Se l’Azienda sarà costretta ad operare in un ambiente ostile, il progetto di Air Italy , già di per sé molto sfidante è caratterizzata da un enorme impegno finanziario, verrà abbandonato”: Amen.
Io credo di essere portavoce non solo dei 51 dipendenti con sulla testa la spada di Damocle del trasferimento o addirittura del licenziamento, ma di tutti i dipendenti di Air Italy olbiesi. Per quanto mi riguarda l’arroganza di Rigotti viene respinta al mittente, bene fanno i sindacati a confermare lo sciopero del 10 settembre, pronti a usare dimostrazioni più eclatanti e forti per salvare il proprio posto di lavoro e soprattutto la centralità di Olbia. Amen e tanti saluti a mister Rigotti. Anzi addio.


https://www.olbianova.it/pungiglione/air-italy-rigotti-a-casa-poi-si-puo-trattare/

Se e quando Qatar dovesse mollare IG, spero che questi signori non piangano accusando lo straniero cattivo di andarsene, ma si assumano tutte le relative responsabilità
 
Quindi questi pensano che Rigotti abbia deciso i trasferimenti di propria iniziativa, senza l'input dei soci?
Non sanno quanto stanno rischiando. Non credo che Al Baker molli la presa per così poco, ma potrebbe decidere di trasferire seduta stante in Brughiera tutto il personale che lavora ad Olbia.
Nel caso, sarebbe interessante osservare la reazione dei politici sardi. Probabilmente invocherebbero un attacco nucleare della NATO sul Qatar reo di tanto oltraggio.
 
Quindi questi pensano che Rigotti abbia deciso i trasferimenti di propria iniziativa, senza l'input dei soci?
Non sanno quanto stanno rischiando. Non credo che Al Baker molli la presa per così poco, ma potrebbe decidere di trasferire seduta stante in Brughiera tutto il personale che lavora ad Olbia.
Nel caso, sarebbe interessante osservare la reazione dei politici sardi. Probabilmente invocherebbero un attacco nucleare della NATO sul Qatar reo di tanto oltraggio.

Al di là di questo, prima i sindacati avvallano il piano per convolare a nozze con i qatarioti e poi si lamentano dello stesso?
 
Al di là di questo, prima i sindacati avvallano il piano per convolare a nozze con i qatarioti e poi si lamentano dello stesso?
Se ho ben capito, il piano prevedeva la crescita di MXP senza toccare i lavoratori di Olbia.
 
Io credo di essere portavoce non solo dei 51 dipendenti con sulla testa la spada di Damocle del trasferimento o addirittura del licenziamento, ma di tutti i dipendenti di Air Italy olbiesi. Per quanto mi riguarda l’arroganza di Rigotti viene respinta al mittente, bene fanno i sindacati a confermare lo sciopero del 10 settembre, pronti a usare dimostrazioni più eclatanti e forti per salvare il proprio posto di lavoro e soprattutto la centralità di Olbia. Amen e tanti saluti a mister Rigotti.


Ecco bravo, porta la voce dei 51--- ma quando hanno trasferito i dipendenti di AirItaly (quella storica) da Gallarate a Olbia pochi anni fa , nessuno ha fiatato: non certo i dipendenti trasferiti, ma manco i dipendenti olbiesi, e tantomeno i sindacati. In Lombardia non si è abituati ad impalarsi sul palo di un aeroporto, non si è abituati a piagnucolare per il posto di lavoro, non ci si mette una maglietta arancione per andare a Roma a pietire un posto di lavoro: il posto di lavoro lo si cerca, lo si trova, e poi si abbassa la testa e... giù a lavorare.
Chiunque è libero di portare la voce dei 51, ma se non vi ascoltano, ritentate con i pali.