Sabelli: "nel 2013 fusione con Air France"


no figurati c'e' poco di personale. non ti conosco e sarai sicuramente professionale nel tuo lavoro.
Per la vicenda della vendita AZ, la maggior parte di noi si rende conto che e' stata gestita in maniera indecente, che mister Bunga Bunga ha usato la storia sulla salvaguardia di mxp per meri fini elettorali.
Detto cio', al netto dei giochini politici, qualche dato sui conti, sui LF e sulle nuove rotte ci fa ben sperare.


e poi visto che siamo in democrazia anche io saro' libero di pensare che i tuoi post siano scritti pe partito preso. :bye:


sicuramente ;)
 
Per la vicenda della vendita AZ, la maggior parte di noi si rende conto che e' stata gestita in maniera indecente, che mister Bunga Bunga ha usato la storia sulla salvaguardia di mxp per meri fini elettorali.
Come prima i predecessori e poi lui stesso si sono preoccupati innanzitutto delle conseguenze elettorali nei dintorni di FCO.

Pensi che qualcuno si sia preoccupato di "politica del trasporto aereo" o di "interesse nazionale"? Si sono tutti fatti i ca**acci loro, seguendo il millenario motto:

Franza o Spagna, pur che se magna.
 
Come prima i predecessori e poi lui stesso si sono preoccupati innanzitutto delle conseguenze elettorali nei dintorni di FCO.

Pensi che qualcuno si sia preoccupato di "politica del trasporto aereo" o di "interesse nazionale"? Si sono tutti fatti i ca**acci loro.

questo è assolutamente un dato di fatto. Perché in Italia non c'è visione d'insieme, strategia e pianificazione.
 
ALITALIA: PD, FUSIONE CON AIR FRANCE SAREBBE FALLIMENTO GOVERNO

(ASCA) - Roma, 2 nov - ''Proporre oggi la fusione di Alitalia con Air France vuol dire alzare bandiera bianca e certificare il fallimento della privatizzazione voluta dal Presidente Berlusconi e costata 3 miliardi e mezzo di euro ai contribuenti, insieme ad un impoverimento gravissimo per il sistema del trasporto aereo nazionale''. Lo afferma il deputato del Pd e capogruppo in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta, commentando le parole dell'ad di Alitalia sul futuro della compagnia.

''Con quale coraggio si propone oggi di far confluire Alitalia in un aggregato piu' grande quando - aggiunge Meta -, per mesi il Premier si e' sbracciato a garantire che l'ex compagnia di bandiera sarebbe rimasta nelle mani italiane.

Per non parlare, poi, delle conseguenze devastanti per il trasporto aereo nazionale che si e' ritrovato due hub declassati da un giorno all'altro, con una compagnia aerea regionalizzata, migliaia di esuberi e problemi ancora oggi non risolti sul versante dei diritti dei lavoratori. Non crediamo a questo grottesco gioco delle parti del Premier che garantisce sul futuro italiano di Alitalia, perche' chiunque abbia un minimo di buonsenso non puo' credere che un manipolo di imprenditori, tutti estranei al business del trasporto aereo, decidano di svendere le proprie azioni ad Air France senza - conclude Meta -, il via libera del Governo, garante dell'accordo di un anno e mezzo fa''.

com-vlm/sam/rob
Con questa Opposizione potrebbe governare anche Pulcinella senza che nessuno possa rischiare di spodestarlo...(cosa che magri stà già accadendo).
 
Gli azionisti di Alitalia (Milano: AZA.MI - notizie) non cercano una fusione con Air France (Parigi: FR0000031122 - notizie) -Klm.


Lo ha detto il presidente del vettore italiano Roberto Colaninno commentando l'ipotesi di merger rilanciata nel libro di Bruno Vespa, dall'amministratore delegato Rocco Sabelli, secondo le anticipazioni diffuse oggi alle agenze di stampa.
"Può essere un pensiero di Sabelli, ma non è condivisa dagli azionisti", ha detto a margine del 68esimo Salone internazionale ciclo e motociclo Colaninno che è anche presidente Piaggio (Milano: PIA.MI - notizie) della.
Air France-Klm ha attualmente il 25% circa di Alitalia. Sabelli avrebbe detto a Vespa che intende raccomandare agli azionisti una fusione con il gruppo francese.


http://it.finance.yahoo.com/notizie...ione-air-france-reuters_ids-bdc5dc5c91e7.html
 
Come prima i predecessori e poi lui stesso si sono preoccupati innanzitutto delle conseguenze elettorali nei dintorni di FCO.

Pensi che qualcuno si sia preoccupato di "politica del trasporto aereo" o di "interesse nazionale"? Si sono tutti fatti i ca**acci loro, seguendo il millenario motto:

Franza o Spagna, pur che se magna.

concordo con te malpensante. ma mentre gli altri hanno difeso i propri interessi elettorali a viso scoperto, Berlusconi lo ha fatto meschinamente.

In campagna elettorale disse: "Malpensa non puo' essere dimensionata".

Peccato che lui stesso quando era a capo del governo nel 2006 avesse firmato un accordo col primo ministro francese Jospin in cui si decideva di proseguire sul cammino della fusione con AF e con il conseguente addio di AZ da malpensa.
E' da anni che il progetto di fusione va avanti inesorabilmente. E lo hanno sostenuto governi di centro-dx e di centro-sx.

Berlusconi sapeva, quando preparava la fantomatica cordata, che Alitalia sarebbe comunque tornata a FCO. Ma ha fatto finta di pensare a mxp per scaldare gli animi dell'elettorato del nord. Che "ovinamente" gli ha creduto.

Prodi invece cadde al nord proprio perche' si espose con il piano Prato che ridimensionava l'hub della brughiera.

Chi dei due e' stato peggio? Chi lo sa, certo che oggi Alitalia e' comunque a Roma, (e ci sarebbe stata anche se a comprarla fossero stati i tedeschi) e AZ andra' in mano ai francesi.

Mi sembra che tutto cio' fosse scritto nero su bianco dentro il contestatissimo piano Prato.
 
Ultima modifica:
e chi ti dice di no... siccome nessuno ha la sfera di cristallo le supposizioni mie e le tue hanno pari probabilità. ;)
Tu veramente credi che AF arrivi e faccia andare tutti via CDG? Se ciò per caso accadesse mi stupirei veramente della poca lungimiranza della compagnia transalpina.E cmq tutta questa diminuzione di macchine MR non la vedo proprio...
A leggere questa pagine, ma spesso abbiamo letto cose similari più che i pax sono i dipendenti ad aver paura del merger con AF.

Più che da CDG invece che da FCO sembra che ci sia la paura che da FCO e MXP venga venga fatto volare altro personale di cui in AF si fidano maggiormente.

Mi sbaglierò ma potrebbe essere uno scenario possibile post merger AZ-AF vedere più frequenze e destinazioni dall'Italia ma forse nella nuova main company non ci sarà una gran voglia di avere a che fare con una parte del personale italiano...
 
Pensi che qualcuno si sia preoccupato di "politica del trasporto aereo" o di "interesse nazionale"? Si sono tutti fatti i ca**acci loro, seguendo il millenario motto:

Franza o Spagna, pur che se magna.

la fine triste di livingston,la situazionaccia di itali,e la sfilza infinita di fallimenti delle compagnie aeree italiane sono frutto di ciò
 
A leggere questa pagine, ma spesso abbiamo letto cose similari più che i pax sono i dipendenti ad aver paura del merger con AF.
Ovvio, i privilegi antichi di Alitalia, innanzitutto quello al ripianamento biennale del debito, derivavano dalla stretta connessione con il potere politico italiano e dalla possibilità di ricattarlo. Quando gli ordini arriveranno solo da CDG si potrà solo lavorare a testa bassa.
 
Ma non avevano organizzato una gara per cedere la compagnia aerea proprio ad AirFrance? Devono aver cambiato idea.
Si, ma questi gliela avrebbero ceduta con tutti i debiti ed annessi e connessi... ora ci finisce ripulita con alcuni amici del premier ricompensati per essersi prestati a traghettarla permettendo al premier di avere un interesse elettorale.

Ad onor del vero il personale aveva paura di AF anche allora e infatti furono determinanti nel mettersi di traverso cercando di arrivare ad una rottura.
 
la fine triste di livingston,la situazionaccia di itali,e la sfilza infinita di fallimenti delle compagnie aeree italiane sono frutto di ciò
Finché la gente è felice di (ri)votare provati ciarlatani, non ragiona, non pretende serietà, non chiede conto delle decisioni prese e sceglie motivata dall' invidia per il bilocale a Montecarlo o la festicciola con le troiette non ci si può aspettare altro risultato.

Vi ricordate Bossi che tuonava che avrebbe difeso Malpensa? Qualcuno gliene chiede conto?
Sono Porci Questi Romani? E poi fa votare la legge su "Roma capitale", cioè una scusa per altri soldi a Roma.

Gli altri fanno lo stesso e tutti nelle urne prendono i loro bravi voti.
 
PUNTO 3-Alitalia, Ad per merger con Air France, Berlusconi frena

Reuters - 02/11/2010 15:11:08


* Sabelli ha detto a Vespa che raccomanderà una fusione -
anticipazioni libro
* Italiani potrebbero essere secondo azionista dopo Stato
francese, secondo Sabelli
* Per Berlusconi Alitalia deve rimanere italiana

di Giselda Vagnoni
ROMA, 2 novembre (Reuters) - Nel 2013, quando la cordata italiana chiamata a raccolta da Silvio Berlusconi per tutelare l'italianità di Alitalia potrà vendere le proprie quote, le sarà raccomandato di fondersi con Air France-Klm (AF.PAR).

E' quanto ha rivelato a Bruno Vespa l'amministratore delegato Rocco Sabelli, secondo le anticipazioni del libro del giornalista Rai diffuse oggi alle agenzie insieme al giudizio negativo di Berlusconi sulla possibilità che la guida di Alitalia passi in mani straniere.

Sabelli ha detto a Vespa: "La mia opinione personale, che trasformerò in una raccomandazione agli azionisti, è di costruire un merger tra le due compagnie per confluire in un aggregato più grande".

Dopo aver spiegato che il governo francese ha il 14% di Air France-Klm e il personale il 12%, Sabelli avrebbe aggiunto: "Non è detto che i nostri soci non possano avere una partecipazione sull'aggregato, se non superiore a quella del primo azionista, almeno del secondo, in modo da mantenere a un livello rilevante il peso della proprietà italiana".

No comment da parte di un portavoce di Air France-Klm alla notizia.

Negativo, sottolinea il giornalista Rai, quello di Silvio Berlusconi che già una volta è intervenuto per evitare che Alitalia finisse sotto la guida del gruppo transalpino: "E' il passaggio sotto il controllo di un azionista straniero che non convince il presidente del Consiglio", scrive Vespa.


ALITALIA DEVE RIMANERE ITALIANA
"Alitalia dovrà rimanere italiana", avrebbe detto Berlusconi secondo le anticipazioni del libro "Il cuore e la spada. 1861-2011" in uscita il 5 novembre.

Nel 2008, Alitalia era sull'orlo della bancarotta e il governo di centrosinistra di Romano Prodi aveva individuato in Air France il candidato più adatto a rilevarla.

Ma Prodi fu sfiduciato dal Parlamento e Berlusconi, già in campagna elettorale, decise che non era nell'interesse del Paese che Alitalia passasse a un gruppo estero.

Dopo aver vinto le elezioni, Berlusconi sollecitò e favorì il passaggio del pacchetto di controllo di Alitalia dallo Stato a un gruppo di imprenditori privati. Ad Air France fu consentito di entrare con una quota di minoranza del 25% circa del capitale.

Presidente di Alitalia diventò Roberto Colaninno, patron della Piaggio (PIA.MI), l'azienda di scooter di cui è stato amministratore delegato lo stesso Sabelli.

Secondo i critici, Berlusconi, per guadagnare voti, avrebbe pubblicizzato i costi del risanamento di Alitalia pur sapendo che in un prossimo futuro Alitalia dovrà comunque finire sotto l'ombrello di un gruppo più grande per sopravvivere.

Interpellato a margine di un convegno a Milano, Colaninno oggi ha negato che i soci di Alitalia, che dal 2013 saranno liberi di cedere sul mercato le loro quote, stiano cercando una fusione con i francesi: "Può essere un pensiero di Sabelli ma non è condiviso dagli azionisti", ha detto Colaninno.

Sabelli ha confermato a Vespa che nel 2011 la compagnia dovrebbe raggiungere il break even, tornando ad assicurare i collegamenti aerei diretti con Rio de Janeiro e con la Cina, e realizzando una progressiva integrazione funzionale con Air France e, per le rotte transatlantiche, con l'americana Delta.

Secondo i dati forniti da Sabelli a Vespa al 30 settembre 2010 i dipendenti della compagnia erano saliti a 14.701 rispetto ai 14.146 del 2009.

L'incremento riguarda soprattutto gli assistenti di volo (3.719 contro i 3.293 dell'anno precedente), mentre i piloti (1.627) hanno perso una quarantina di unità e il personale di terra (9.355) ne ha guadagnate circa 180.

- hanno contribuito Giancarlo Navach da Milano, Wilfrid Exbrayat da Parigi


Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
 
Che poi questa frammentazione era prevedibile che finisse. Meglio poche grandi compagnie che tante piccole compagnie a rischio fallimento in un certo senso. Il tutto ruoterà attorno ai grandi hub europei con qualche point-to-point dagli altri aeroporti.
 
Si parla di aviazione o di politica?

Tutti sono ciarlatani....e vuoi sapere perchè?
perchè nessuno farà mai una singola cosa che potrebbe fargli perdere un voto.
Tutti hanno paura dei giudizi degli elettori, ecco perchè non si faranno mai scelte drastiche che possano mettere a rischio una futura rielezione...tutti si barcamenano, puntando sul fatto che in Italia non esiste un'opposizione ma sono un anti-Berlusconismo!
 
Io, fossi in lui, eviterei per decenza dichiarazioni su CAI...:diavoletto::diavoletto::diavoletto:

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Alitalia: Matteoli, Bene Colaninno. Compagnia Resti Italiana

(ASCA) - Roma, 2 nov - ''Quando si negozio' la privatizzazione di Alitalia, l'intento del governo era e rimane ancora oggi quello che la compagnia mantenesse la sua italianita'. Mi fa piacere che Colaninno abbia chiarito la posizione dei soci della compagnia''. Lo dichiara il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, con riferimento alle dichiarazioni dell'amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, che aveva annunciato che proporra' ai soci la fusione con Air France e del presidente, Roberto Colaninno, che invece ha escluso l'eventualita'.
 
Io, fossi in lui, eviterei per decenza dichiarazioni su CAI...:diavoletto::diavoletto::diavoletto:

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Alitalia: Matteoli, Bene Colaninno. Compagnia Resti Italiana

(ASCA) - Roma, 2 nov - ''Quando si negozio' la privatizzazione di Alitalia, l'intento del governo era e rimane ancora oggi quello che la compagnia mantenesse la sua italianita'. Mi fa piacere che Colaninno abbia chiarito la posizione dei soci della compagnia''. Lo dichiara il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, con riferimento alle dichiarazioni dell'amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, che aveva annunciato che proporra' ai soci la fusione con Air France e del presidente, Roberto Colaninno, che invece ha escluso l'eventualita'.

una vera unità d'intenti tra A.D. e Presidente !
 
Ma qualcuno tolto ufficialmente Berlusconi e di facciata Colaninno (dopo telefonata di Berlusconi) pensa che non sia un buon affare entrare con un discreto pacchetto di azioni in AF (leggendo Sabelli valuta l'ingresso dei soci CAI con un valore attorno al 13-14% della new company AF-KLM-AZ) piuttosto che rimanere indipendenti con tutti i rischi che ci sono anche gestendo bene l'azienda in un mercato che va verso le aggregazioni?