Sabelli a capo della nuova Authority dei Trasporti?


DusCgn

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Authority dei trasporti, Rocco Sabelli in pole per il ruolo di presidente

Per una volta, i tempi saranno quasi certamente più brevi, anziché più lunghi del previsto. Il decreto sulle liberalizzazioni di gennaio ha stabilito la costituzione della nuova Authority dei Trasporti entro il prossimo giugno. Eppure è già partita, con più di quattro mesi di anticipo, la corsa a quella che sarà la super poltrona dei trasporti italiani.

Già nelle prossime settimane, a quanto risulta a Panorama.it, potrebbe esserci il nome del presidente e a seguire la costituzione del nuovo organismo. Il primo a scendere in pista, naturalmente in modo informale, è stato l’ex amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli. Nel momento in cui ha annunciato le sue dimissioni dalla cabina di pilotaggio dell’ex compagnia di bandiera è partito il tam tam: ha lasciato per andare a guidare la nuova Authority?

La sua eventuale nomina non farebbe certo piacere alle Ferrovie di Mauro Moretti, visto che il compito più importante dell’Autorità sarà proprio decidere se e in che modo realizzare la separazione della rete ferroviaria da Trenitalia, a cui Moretti si è opposto strenuamente nei giorni del decreto. E Sabelli non solo è ancora legato ad Alitalia (dove il nuovo amministratore delegato Andrea Ragnetti, è stato a lungo un suo collaboratore in Telecom Italia) ma è anche considerato vicino alla Ntv di Luca Cordero di Montezemolo e Giuseppe Sciarrone che si appresta a far concorrenza a Fs sull’alta velocità.

Non per niente alla candidatura di Sabelli si è subito affiancata quella di Ennio Cascetta, uno dei massimi esperti italiani di trasporti (insegna alla Federico II di Napoli), che avrebbe sicuramente le carte in regola per un incarico del genere. Ma è considerato vicino a Fs e questo potrebbe rivelarsi un handicap.

Possibile che un’Authority incaricata di vigilare sulla concorrenza nel settore ferroviario (oltre che su un sacco di altre cose, come gli aeroporti da conservare o da chiudere e le tariffe autostradali, solo per fare due esempi) abbia un presidente considerato affine proprio al monopolista pubblico di treni e ferrovie?

Anche per questo non è escluso che le due candidature principali possano elidersi a vicenda per fare spazio a un terzo incomodo di estrazione più neutrale. In campo, sempre in modo informale, ci sarebbero in questo momento il presidente delle Ferrovie Nord, Norberto Achille, lo storico dirigente del ministero dei Trasporti Ercole Incalza, il manager (nonché docente alla Emba Luiss) Beppe Carrella e il presidente della Commissione Trasporti della Camera (Pdl), Mario Valducci.

Ma c’è chi giura che alla fine spunterà il nome di un professore dotato di un curriculum perfetto, benché ignoto ai più, che sarà scelto personalmente dal presidente del Consiglio Mario Monti.

stefano.caviglia
Martedì 21 Febbraio 2012

http://blog.panorama.it/economia/20...o-sabelli-in-pole-per-il-ruolo-di-presidente/
 
Il nome del professore ignoto ai più probabilmente è quello di David Jarach, professore dell'università Bocconi...
 
Il nome del professore ignoto ai più probabilmente è quello di David Jarach, professore dell'università Bocconi...

Ne sarei entusiasta, sto leggendo il suo ultimo libro ed è molto interessante e ricco di spunti. In ogni caso preferisco uno tirato fuori dal cilindro di Monti, che uno dei precedenti elencati, vicino ad un "potere forte" piuttosto che all'altro o, ancora peggio, ad un partito piuttosto che all'altro! Anche perché credo che in Italia di questi figuri in passato abbiamo fatto il pieno e, se adesso, si, quanto meno percepisce, finalmente, un'inversione di tendenza, non toccherei "il giocattolo" col rischio di romperlo, rischiando peraltro, permettetemi la caduta di stile, di rompere anche qualcos'altro, già messo a dura prova in passato!!!
 
E ricordiamoci che anche i tecnici hanno forti sponsor politici e nei poteri forti, non facciamoci raccontare barzellette.
 
Avete ragione, purtroppo tutti e due, finché i manager di Telecom, andranno a dirigere gli aeroporti (faccio un esempio), non andremo da nessuna parte! Se poi li mettiamo a capo di una authority, figuriamoci!
 
C'è già passera col suo colossale conflitto di interessi a far danno al ministero dei trasporti non abbiamo bisogno di altri conflitti di interesse.
 
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