Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"


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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Secondo me iniziano a prendere coscienza del reale potenziale di PeopleFly..

Meglio andarci con i piedi di piombo, anche se, tuttavia, ho da poco saputo che stanno ricercando naviganti. Poi da impiegare su quali aerei questo è un mistero.
 
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Mi permetto di correggerti: gli aerei vanno dove c'è il mercato, quelli di Ryanair dove ci sono soldi pubblici in ballo..

Comunque, so di essere praticamente l'unico a dirlo, ma io sono d'accordo con la Regione Sardegna, le leggi sono fatte per essere rispettate, francamente la Sicilia (non me ne vogliano gli amici della Trinacria) non mi pare un esempio di efficiente amministrazione e di buon governo.

L'unico rimprovero che faccio alla RAS è la troppa lentezza nell'andare a bussare da altri vettori (mi puzza che centri l'affaire Meridiana..)

Non sei l'unico, mi pare corretto che i soldi pubblici vengano concessi dietro una gara come stanno facendo a CAG. Più che Meridiana ho la vaga sensazione che vogliano far entrare nella spartizione della torta Volotea. Non per nulla quest'ultima sta aprendo nuove tratte in concorrenza diretta con Meridiana sulla ct2
 
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

La situazione è certamente grave, perché la pianificazione turistica dei TTOO europei è già bella che fatta e la Sardegna (ancora una volta) si spartirà le briciole di ciò che lasceranno Baleari, Canarie e Grecia..

Detto ciò, da tempo bisognava mettere un punto su questo modello di relazioni tra le regione europee e RYR, è avvenuto un pò in ritardo purtroppo, ma almeno ora si può riniziare con dei contratti che abbiano perlomeno una migliore parvenza di legalità. Speriamo solo che lo si faccia con "testa" e non con altre parti del corpo umano..
 
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Non sei l'unico, mi pare corretto che i soldi pubblici vengano concessi dietro una gara come stanno facendo a CAG. Più che Meridiana ho la vaga sensazione che vogliano far entrare nella spartizione della torta Volotea. Non per nulla quest'ultima sta aprendo nuove tratte in concorrenza diretta con Meridiana sulla ct2

Infatti ora c'è più scelta :)
 
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Mi permetto di correggerti: gli aerei vanno dove c'è il mercato, quelli di Ryanair dove ci sono soldi pubblici in ballo..

Comunque, so di essere praticamente l'unico a dirlo, ma io sono d'accordo con la Regione Sardegna, le leggi sono fatte per essere rispettate, francamente la Sicilia (non me ne vogliano gli amici della Trinacria) non mi pare un esempio di efficiente amministrazione e di buon governo.

L'unico rimprovero che faccio alla RAS è la troppa lentezza nell'andare a bussare da altri vettori (mi puzza che centri l'affaire Meridiana..)

Non sei certo l'unico. La RAS ha bloccato il rinnovo degli accordi con Ryanair, ma ha la gravissima colpa di non avere messo in campo una strategia alternativa.
 
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Via! Altra colletta!!

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Ryanair a Cagliari,maxi colletta tra le aziende per salvare i low cost

La proposta di Alberto Bertolotti, presidente di Confcommercio

Autore: Jacopo Norfo il 10/01/2016 13:00

Ryanair a Cagliari,maxi colletta tra le aziende per salvare i low cost
Una maxi colletta tra tutte le aziende sarde, per salvare i voli low cost di Ryanair a Cagliari. Questo il post su Facebook del presidente di Confcommercio Sud Sardegna in merito alla questione relativa alla paventata “fuga” di Ryanair dall'Isola.

“Osservo in questi giorni con estremo interesse l’iniziativa della raccolta fondi “salva-rotte” assunta dagli amici e colleghi della Confcommercio Nord Sardegna.

Approvo l’iniziativa ed intendo rilanciare proponendo un intervento strutturato anche nel lungo termine e non legato solo a questa fase di emergenza. Già per domani quindi ho inserito l’argomento all’approvazione della Giunta Confcommercio da me guidata nel forte e convinto intento di unire le forze di tutto il sistema economico, politico e sociale dell’intera nostra Regione. L’obbiettivo deve essere infatti quello di trasformare l’iniziativa da una sottoscrizione volontaria ad un vero e proprio progetto di governance di sviluppo regionale.

Con i vettori low-cost (che a “basso costo” non sono mai stati, bensì low-fare, cioè ad una bassa tariffa consentita però solo grazie all’intervento della mano pubblica e quindi – comunque – con i soldi – mal spesi – di imprese e cittadini) in Sardegna siamo riusciti a rendere assistito anche il turismo! Dobbiamo invece finalmente sentire il dovere di abbattere per sempre questa logica che ha ampiamente dimostrato, ad ogni chiaro di luna, come in questo caso e proprio nel momento di nuovi ed evidenti segnali di rilancio del turismo in Sardegna, di essere fallimentare. Abbiamo invece altrettanto dovere di far si che sia tutta l’offerta del territorio e l’iniziativa delle imprese, in funzione di logiche di mercato molto più efficaci e con l’intervento privato, ad indirizzare e guidare un sostegno pubblico perfettamente mirato. Solo con questo spirito di autodeterminazione ci renderemmo artefici del nostro destino e getteremmo finalmente le basi per una prosperità stabile e strutturale, salvando aziende, posti di lavoro, indotto, economia, trasferendo benefici su tutto il territorio e garantendo un futuro sereno ai nostri figli. Pertanto occorre produrre un ulteriore sforzo!

Non solo quindi le aziende, TUTTE le aziende e non solo quelle del comparto turismo (perché, molto semplicemente, i denari portati dal turismo sono un volano macroeconomico per tutti ed alimentano direttamente indotto e consumi interni) devono essere chiamate a contribuire al nuovo progetto di “destinazione Sardegna”, non solo la Regione che certamente potrebbe lecitamente sostenere finanziariamente progetti di internazionalizzazione, scambio e promozione (come, per esempio, quello da noi recentemente proposto dei voucher vacanza), non solo gli aeroporti, con gli ammessi interventi di co-marketing, ma anche i semplici cittadini e tutti i sardi che hanno il diritto alla mobilità secondo le proprie esigenze: tutti abbiamo il dovere di essere partecipi nella difesa e rilancio del nostro sistema, inteso nella sua globalità.

Un approccio innovativo al quale chiaramente non potranno sottrarsi le Camere di Commercio nè, con il loro contributo in operatività, le associazioni di categoria e quelle dei consumatori.

A dispetto del parere dei corvi, critici di professione, pavidi ed esperti solo nel tirare il freno a mano, saremo noi, insieme a Regione e vertici degli aeroporti sardi, a sederci – col portafoglio pieno e le idee chiare – al tavolo delle compagnie aeree per trattare costi e condizioni con vettori che potremo finalmente scegliere, annullando la nostra ciclica dipendenza dai monopolisti di turno, al pari delle rotte dalle destinazioni ricche di denari e cultura, quelle soltanto dalle quali saremo in grado di portare in Sardegna tutto l’anno un turismo big-spending, l’unico che vogliamo. Destinazioni che, bene rimarcarlo, al contempo potranno aprire nuovi scenari ed opportunità internazionali per le nostre aziende ed i nostri giovani che vogliano investire ed impegnarsi all’estero.

Svizzera, Germania, Russia, Paesi Scandinavi, Regno Unito, i mercati ricchi sulle medie tratte saranno quindi certamente da privilegiare e mai più quelli che producono come unico effetto il riempimento degli affittacamere abusivi senza lasciare alcuna rilevante traccia economica del loro passaggio”.

http://www.castedduonline.it/caglia...ta-tra-le-aziende-per-salvare-i-low-cost.html
 
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Con i vettori low-cost (che a “basso costo” non sono mai stati, bensì low-fare, cioè ad una bassa tariffa consentita però solo grazie all’intervento della mano pubblica e quindi – comunque – con i soldi – mal spesi – di imprese e cittadini) in Sardegna siamo riusciti a rendere assistito anche il turismo!

Se ne sono accorti, meglio tardi che mai. Questa frase va ricordata, visto che è virgolettata e visto il pulpito da cui viene la predica.

A dispetto del parere dei corvi, critici di professione, pavidi ed esperti solo nel tirare il freno a mano, saremo noi, insieme a Regione e vertici degli aeroporti sardi, a sederci – col portafoglio pieno e le idee chiare – al tavolo delle compagnie aeree per trattare costi e condizioni con vettori che potremo finalmente scegliere, annullando la nostra ciclica dipendenza dai monopolisti di turno, al pari delle rotte dalle destinazioni ricche di denari e cultura, quelle soltanto dalle quali saremo in grado di portare in Sardegna tutto l’anno un turismo big-spending, l’unico che vogliamo. Destinazioni che, bene rimarcarlo, al contempo potranno aprire nuovi scenari ed opportunità internazionali per le nostre aziende ed i nostri giovani che vogliano investire ed impegnarsi all’estero.

Facile a dirsi, vedremo come finirà. Nel Nord Sardegna non sembra esserci fino ad oggi la ressa alle poste da parte delle categorie interessate per elargire l'obolo mediante un vaglia al fine di contribuire alla causa.
 
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Un punto di vista differente..

Ryanair fa bene ad andarsene

Byebye Ryanair. La low cost irlandese taglia le tratte in Sardegna, e ora tutti pensano di chiudere la stalla quando i buoi sono fuggiti. La domanda alla quale bisognerebbe dare una risposta è: perché questa decisione, da parte di Ryanair. La risposta più semplice è: perché l'Unione Europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti della Sardegna, vietandole di sovvenzionare la linea aerea. Per aggirare questo divieto è nata l'iniziativa di un gruppo di imprenditori, prevalentemente del nord Sardegna, con l'obiettivo di raggiungere quota un milione di euro e convincere Ryanair a restare. Ecco, io trovo questa iniziativa umiliante e inutile.

Umiliante, perché si cerca di mendicare la presenza sull'Isola di una compagnia aerea che dovrebbe essere la prima a battersi in tutti i modi per garantirla. Inutile perché le sue decisioni non saranno certo influenzate da una colletta che agli occhi di un gigante come Ryanair appare come un'elemosina. Perché dovrebbe accettare una soluzione tampone, offerta come premio di consolazione per mantenere in vita un investimento evidentemente antieconomico? Banalmente, se i voli da e per la Sardegna fossero sempre pieni, Ryanair resterebbe, con o senza colletta.

Se ha deciso di andarsene, è perché i ricavi non sono soddisfacenti, è soprattutto perché ci sono tante altre mete molto più appetibili. Decine di città con un'ampia offerta di strutture ricettive, con tanti musei interessanti e ben organizzati, con i negozi sempre aperti, con una vivace vita notturna, con dei trasporti interni efficienti. Tutte cose che la Sardegna non ha. È grave e imbarazzante che i professori alla guida della Regione non abbiano capito un ragionamento così banale: l'unico modo per far decollare il turismo è rendere la Sardegna appetibile, ed è un percorso che non si compie in pochi mesi, e soprattutto non con queste iniziative di corto respiro. La politica, a Cagliari come alla Regione, naviga a vista, senza una visione d'insieme, senza un progetto per il futuro. E Ryanair fa bene ad andarsene.


http://notizie.cagliarioggi.it/n?id=101190#.VpFpV4zvx8A.twitter
 
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Un punto di vista differente..

Ryanair fa bene ad andarsene


L'avevo letto su Castedduonline, avevo pensato anche di scrivere una risposta (almeno in Sicilia Occidentale, l'investimento privato nel turismo è seguito all'arrivo dei turisti).

Ad ogni modo in Sardegna è in corso un interessante dibattito, qui un candidato a sindaco di Cagliari:
“È ormai certo che Ryanair lascerà Cagliari e la Sardegna per aumentare la propria presenza in Sicilia e Puglia. Chi ha responsabilità politiche intanto si nasconde e non cerca soluzioni” così Piergiorgio Massidda, candidato sindaco a Cagliari, commenta la fuga della compagnia low cost irlandese. “La giunta regionale si prenda la responsabilità di spiegare ai sardi il perché di questo disastro. Della perdita di posti di lavoro. Dell’inevitabile riduzione di turisti. Della difficoltà dei nostri emigrati di tornare in Sardegna a prezzi ragionevoli, delle squadre che avranno difficoltà nelle trasferte, dei lavoratori che pagheranno prezzi altissimi per spostarsi. Questa situazione” continua Massidda “è figlia di un mix di incapacità e sottomissione. Incapacità nel trovare nuove soluzioni e ripensare una vera continuità territoriale. Sottomissione ai partiti con la testa a Roma che hanno tutto l’interesse ad avere la Sardegna isolata. Sembrava fantapolitica pensare che il PD sostenesse Alitalia a discapito delle low cost, continuo a scartare questa possibilità, ma questa situazione rimane inspiegabile.

Ricordiamoci di ringraziare Massimo Zedda per il suo silenzio connivente col la Giunta del Pd che dà ragione a chi lo accusava di sottomettersi a vecchie logiche di partito pur di salvare la propria candidatura. In questa maniera si danneggiano gravemente i cagliaritani. Per salvare Cagliari bisogna liberarsi dai condizionamenti di partiti che seguono logiche romane e dimenticano i Sardi. Per cambiare le cose bisogna ripartire dalla gente, da un nuovo modo di fare politica, dalle liste civiche e la partecipazione popolare”.
da http://www.castedduonline.it/caglia...connivente-di-zedda.html#sthash.AX2Y44xm.dpuf
 
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Piergiorgio Massidda ha detto:
“È ormai certo che Ryanair lascerà Cagliari e la Sardegna per aumentare la propria presenza in Sicilia e Puglia.

In realtà non è certo cosi semplice. Ryanair ha un numero di aeromobili finito, specialmente durante la summer quando l'economia cresce, e li può usare, almeno teoricamente, in buona parte del bacino euromediterraneo, non è particolarmente probabile che se non li usi per rotte dagli aeroporti sardi, li debba necessariamente usare in Sicilia, Puglia o qualsiasi altro aeroporto italiano.
 
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

I politici sardi (e nello specifico i qui citati cagliaritani) sono tutti bravi a parlare ed accusare i propri avversari a frittata fatta. Tacessero e pensassero a fare meno propaganda.
 
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

una piccola riflessione...esiste realmente un mercato su Cagliari ed Alghero?
se la risposta è sì, Ryanair avrebbe interesse a prendersi questa fetta di mercato aumentando i prezzi per raggiungere un livello ottimale di ricavi.

la mia senzazione è che il mercato sia composto dal 90% di persone che vorrebbero viaggiare con pochissimi euro...se il prezzo sale smettono tranquillamente di viaggiare.

sbaglio? Io in Sardegna ci vado per lavoro, anche se costa 200 o 250 euro comunque ci devo andare e pago il bilgietto...a me interessano orari interessanti e voli in orario... se ci fosse un reale mercato qualche altra compagnia si sarebbe già fatta avanti....


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Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

una piccola riflessione...esiste realmente un mercato su Cagliari ed Alghero?
se la risposta è sì, Ryanair avrebbe interesse a prendersi questa fetta di mercato aumentando i prezzi per raggiungere un livello ottimale di ricavi.

la mia senzazione è che il mercato sia composto dal 90% di persone che vorrebbero viaggiare con pochissimi euro...se il prezzo sale smettono tranquillamente di viaggiare.

sbaglio? Io in Sardegna ci vado per lavoro, anche se costa 200 o 250 euro comunque ci devo andare e pago il bilgietto...a me interessano orari interessanti e voli in orario... se ci fosse un reale mercato qualche altra compagnia si sarebbe già fatta avanti....


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Il mercato turistico sardo sarebbe più sviluppato se ci fosse una reale intenzione politica. Ma considerato che la politica per mettere le mani nel turismo non vuole cacciare un cent allora la risposta nel "licenziamento" di Ryanair è presto data.
L'unico scalo non a vocazione turistica è CAG, quindi se c'è la possibilità di sviluppare altro traffico oltre al turismo, qui lo si potrebbe fare. È da anni che i politici di qualsiasi colore propinavano voli da/per il Nord Europa prima coinvolgendo Meridiana poi abbandonando il progetto. Puntualmente a ogni tornata elettorale viene tolta fuori dal cilindro con il solo scopo di raccimolare qualche migliaio di voti.
 
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

la mia senzazione è che il mercato sia composto dal 90% di persone che vorrebbero viaggiare con pochissimi euro...se il prezzo sale smettono tranquillamente di viaggiare.

Non tutto il mercato, ma certo esiste quel segmento. Vettori LCC come FR permettono a quel tipo di attori, che altrimenti rimarrebbe latente, di esprimersi. In Sardegna come ovunque.

Sinceramente anche a me interessano spesso più gli orari interessanti ed i voli in orario (per andare nel Trapanese ad un insensato LTN-TPS del sabato sera preferirei spesso un LGW-PMO alle 6 del sabato mattino, anche al doppio del prezzo e dovendo pagare lo shuttle), ma ad entrambi ci fa comodo che quell'altro tipo di attori partecipi al mercato perché portano i vettori ad aumentare l'offerta, e.g. più rotte e frequenze, più orari.

Se uno ha il privilegio di vivere nel bacino di un hub, magari non se ne rende conto, ma la crescita delle LCC e dell'offerta P2P del bacino euromediterraneo, anche grazie al fatto che hanno fatto esprimere un traffico latente, ha infine migliorato tantissimo la qualità del servizio offerto a chi non aveva quella fortuna, fino ad una quindicina di anni fa vivevo a Palermo e per andare da qualsiasi parte dovevo necessariamente passare da FCO o MXP, perdevo 1 giornata a viaggio per andare a Londra, Parigi o Istanbul, dal momento in cui hanno iniziato ad aprire rotte P2P le LCC, il tempo speso per i viaggi si è considerevolmente ridotto :cool:
 
Re: Ryanair taglia i voli in Sardegna, Cicu: "subito un tavolo di crisi a Bruxelles"

Non tutto il mercato, ma certo esiste quel segmento. Vettori LCC come FR permettono a quel tipo di attori, che altrimenti rimarrebbe latente, di esprimersi. In Sardegna come ovunque.

[...]

Se uno ha il privilegio di vivere nel bacino di un hub, magari non se ne rende conto, ma la crescita delle LCC e dell'offerta P2P del bacino euromediterraneo, anche grazie al fatto che hanno fatto esprimere un traffico latente, ha infine migliorato tantissimo la qualità del servizio offerto a chi non aveva quella fortuna, fino ad una quindicina di anni fa vivevo a Palermo e per andare da qualsiasi parte dovevo necessariamente passare da FCO o MXP, perdevo 1 giornata a viaggio per andare a Londra, Parigi o Istanbul, dal momento in cui hanno iniziato ad aprire rotte P2P le LCC, il tempo speso per i viaggi si è considerevolmente ridotto :cool:

Ci sono tanti studi che analizzano l'effetto positivo del fenomeno low cost sull'economia.

una piccola riflessione...esiste realmente un mercato su Cagliari ed Alghero?
se la risposta è sì, Ryanair avrebbe interesse a prendersi questa fetta di mercato aumentando i prezzi per raggiungere un livello ottimale di ricavi.

la mia senzazione è che il mercato sia composto dal 90% di persone che vorrebbero viaggiare con pochissimi euro...se il prezzo sale smettono tranquillamente di viaggiare.

sbaglio? Io in Sardegna ci vado per lavoro, anche se costa 200 o 250 euro comunque ci devo andare e pago il bilgietto...a me interessano orari interessanti e voli in orario... se ci fosse un reale mercato qualche altra compagnia si sarebbe già fatta avanti....

Secondo me non sbagli.
Il problema è che, come in tutte le cose, il mercato lo fa il prezzo. E quando per sviluppare certi numeri c'è bisogno di prezzi troppo bassi ..............
 
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