Ryanair taglia i voli a Venezia contro la tassa comunale


Axel91

Principiante
Utente Registrato
11 Dicembre 2017
248
85
0
Ryanair cancella 6 rotte e rimuove un aereo sui quattro basati all’aeroporto Marco Polo di Venezia per protesta contro l’aumento dell’addizionale comunale introdotta dal Comune lagunare. Una minaccia già paventata in passato, ma che non ha trovato una sponda nell’amministrazione cittadina che ha confermato l’aumento di circa 2,5 euro (+38%) che si aggiungono ai 6,5 euro attualmente in vigore, a partire da questa estate. L’aumento potrebbe avere un impatto diretto sul prezzo del biglietto aereo che il vettore sta cercando di contenere per continuare a stimolare la domanda.

Oltre al Comune di Venezia, ad aumentare la tassa di imbarco sono state Napoli (2 euro) e Lecce. Come contro mossa, Ryanair che vola anche a Treviso e Verona nella regione veneta, ha annunciato che a partire dalla prossima stagione invernale rimuoverà un aereo sui quattro attualmente basati in laguna, cancellando sei rotte e ulteriori voli in partenza dall’aeroporto Marco Polo di Venezia tra cui Alghero, Colonia, Bournemouth, Helsinki, Norimberga e Fuerteventura.

«La decisione del Comune di Venezia di aumentare i costi di accesso a Venezia soffoca la connettività e la crescita ed ha un impatto negativo sui veneziani e sull’industria turistica in ripresa», si legge in un comunicato della compagnia aerea. Ryanair ha quindi deciso di riallocare la capacità sugli aeroporti spagnoli e portoghesi i quali «non hanno una tassa così penalizzante ed offrono invece costi di accesso più bassi per stimolare la ripresa e la crescita del turismo».

«Ci rammarichiamo per l'illogica decisione del Comune di Venezia di aumentare l'addizionale comunale del 38%, passando da 6,50 a 9 euro per passeggero a partire dal 30 maggio, costringendo Ryanair a rimuovere un aeromobile basato, pari ad un investimento di 100 milioni di dollari e a cancellare 6 rotte dall’aeroporto Marco Polo di Venezia», ha commentato Jason McGuinness, chief commercial officer di Ryanair in un comunicato.

Da tempo le compagnie aeree chiedono l’abolizione dell’addizionale municipale utilizzata per finanziare anche il fondo per la cassa integrazione del settore aeronautico. Un appello rivolto negli anni ai vari governi, ma finora rimasto inascoltato. Ryanair ha calcolato che con l’abolizione della tassa, potrebbe aggiungere almeno 40 aerei basati in Italia per un investimento di 4 miliardi di dollari e 1.500 posti di lavoro.

 
Ryanair cancella 6 rotte e rimuove un aereo sui quattro basati all’aeroporto Marco Polo di Venezia per protesta contro l’aumento dell’addizionale comunale introdotta dal Comune lagunare. Una minaccia già paventata in passato, ma che non ha trovato una sponda nell’amministrazione cittadina che ha confermato l’aumento di circa 2,5 euro (+38%) che si aggiungono ai 6,5 euro attualmente in vigore, a partire da questa estate. L’aumento potrebbe avere un impatto diretto sul prezzo del biglietto aereo che il vettore sta cercando di contenere per continuare a stimolare la domanda.

Oltre al Comune di Venezia, ad aumentare la tassa di imbarco sono state Napoli (2 euro) e Lecce. Come contro mossa, Ryanair che vola anche a Treviso e Verona nella regione veneta, ha annunciato che a partire dalla prossima stagione invernale rimuoverà un aereo sui quattro attualmente basati in laguna, cancellando sei rotte e ulteriori voli in partenza dall’aeroporto Marco Polo di Venezia tra cui Alghero, Colonia, Bournemouth, Helsinki, Norimberga e Fuerteventura.

«La decisione del Comune di Venezia di aumentare i costi di accesso a Venezia soffoca la connettività e la crescita ed ha un impatto negativo sui veneziani e sull’industria turistica in ripresa», si legge in un comunicato della compagnia aerea. Ryanair ha quindi deciso di riallocare la capacità sugli aeroporti spagnoli e portoghesi i quali «non hanno una tassa così penalizzante ed offrono invece costi di accesso più bassi per stimolare la ripresa e la crescita del turismo».

«Ci rammarichiamo per l'illogica decisione del Comune di Venezia di aumentare l'addizionale comunale del 38%, passando da 6,50 a 9 euro per passeggero a partire dal 30 maggio, costringendo Ryanair a rimuovere un aeromobile basato, pari ad un investimento di 100 milioni di dollari e a cancellare 6 rotte dall’aeroporto Marco Polo di Venezia», ha commentato Jason McGuinness, chief commercial officer di Ryanair in un comunicato.

Da tempo le compagnie aeree chiedono l’abolizione dell’addizionale municipale utilizzata per finanziare anche il fondo per la cassa integrazione del settore aeronautico. Un appello rivolto negli anni ai vari governi, ma finora rimasto inascoltato. Ryanair ha calcolato che con l’abolizione della tassa, potrebbe aggiungere almeno 40 aerei basati in Italia per un investimento di 4 miliardi di dollari e 1.500 posti di lavoro.

Dai che adesso RITORNA qualche volo a Treviso … 😁😁😁😁
 
  • Like
Reactions: TSF07 and ANDRE88
Il Sole24Ore ha confuso Lecce con Brindisi, c’è una proposta del Sindaco di Brindisi di aumentare l’addizionale comunale di 1€ per l’Aeroporto di Brindisi.

Questi politici incompetenti non capiscono che l’addizionale comunale penalizza l’economia italiana ed il turismo italiano in favore dei competitors del Mediterraneo, siccome sono incapaci di amministrare e trovare risorse vanno a prendere soldi dai monopoli naturali.
 
Per Venezia ridurre i turisti low cost è come fare bingo.
Esattamente. Per Venezia come per altre città. Francamente credo che si possa fare anche a meno dei grossi numeri, se questi sono per l'appunto SOLO numeri. Che alla città non portano ricchezza, ma solamente immondizia da smaltire, traffico, casino, monumenti intasati da selfie/story/reel addicted e pochi spiccioli al McDonald's di turno. Anche no.
 
Non sempre i turisti FR sono low cost, ci sono molte rotte dirette che sono servite solo da FR o che possono avere gli orari piu' adatti.

Poi magari c'e' qualcuno che e' cosi' snob da fare un transito e butta via ore di vita pur di non mescolarsi con il popolino sul diretto FR.

Peraltro non sono contrario a far pagare l'ingresso, quando c'e' una risorsa scarsa e dei costi esternalizzati. L'addizionale comunale per i pax va in questo senso, in fondo. Pero' penalizza anche i pax non diretti a Venezia citta'.

Ovviamente FR se c'e' domanda e la differenza di costo e' piccola si guardera' bene dal togliere i voli. Ci sono destinazioni che hanno bisogno di essere incentivate e altre dove al contrario il traffico va da se. Non e' mica Faro o Lappeenranta, e' Venezia. (Poi magari non conosco il terreno e Lappeenranta e' piena di Russi in fuga).
 
  • Like
Reactions: Enrg99
Non sempre i turisti FR sono low cost, ci sono molte rotte dirette che sono servite solo da FR o che possono avere gli orari piu' adatti.

Eccomi: la mia rotta "preferita" è da/per OPO: FR (e da qualche mese W6) hanno un volo diretto, TP costringe a uno scalo a LIS, cosa che quasi raddoppia il tempo del volo e costringe a un trasbordo.

Fra l'altro, post-COVID, TP non offre più neanche un pacchetto di quegli orribili cracker e il secondo bagaglio a mano è pure lui a pagamento, quindi i vantaggi sono inesistenti (BTW: la tariffa "Discount" di TP non permette nemmeno l'accumulo di miglia).

L'unico residuo vantaggio rispetto a una Y sembra essere quello (almeno per TP, e solamente partendo da LIS) di usare il T1 invece del sempre affolatissimo T2.
 
  • Like
Reactions: losch
Vorrei vedere Venezia quanto desiderava i turisti nel 2020. Gli schei sono tutti buoni. Pass per entrare, limitare gli accessi....blablabla..schei...
 
  • Like
Reactions: micheleforchini