Ryanair preoccupata per il 2012: meno voli
su Irlanda, Grecia, Spagna e Portogallo
di GIULIANO BALESTRERI
Battere le stime degli analisti e crollare in Borsa. È successo oggi a Ryanair, la prima compagnia low cost d'Europa con oltre 1.500 voli al giorno, che ha annunciato profitti record (+26% a 401 milioni di euro) per l'anno chiuso al 31 marzo scorso, ma ha anche messo in guardia il mercato sul futuro: "Per il prossimo anno gli utili saranno in linea agli ultimi, nell'ordine dei 400 milioni" spiega l'amministratore delegato Micheal O'Leary. Impietoso il giudizio di Borsa: -5,30%. Come a dire che i successi di quest'anno erano già stati scontati dagli investitori, che, invece, per il 2012 si aspettavano profitti per circa 500 milioni.
A frenare la progressione del gruppo è soprattutto il rallentamento del mercato aereo che dopo la crescita dell'8% registrata l'anno passato, nei prossimi mesi dovrà accontentarsi di un +4%. "Siamo molto preoccupati per la crisi europea" dice il deputy Ceo del gruppo Howard Millar che aggiunge: "La situazione in Irlanda, Grecia, Spagna e Portogallo è difficile così come fare previsioni a medio termine".
Per difendere utili e ricavi la compagnia punterà su rotte più lucrative e sulla crescita in Francia e Germania.
Ryanair ha quindi chiuso l'anno fiscale con un giro d'affari aumentato del 21% a 3,63 miliardi, sulla scorta degli aumenti del traffico (+8%) e delle tariffe (+12%). Per l'anno prossimo la compagnia stima però una stagnazione dei risultati a causa del prezzo dei carburanti, visto ancora in aumento (+37% a 4,23 miliardi il costo che ha inciso sui conti dell'esercizio scorso), e della crisi economica.
Una stima che preoccupa anche gli analisti perché Ryanair, a differenze dei competitor, si è già coperta dal caro carburante per il 90% del proprio fabbisogno quindi un outlook così conservativo è arrivato come una sorpresa negativa.
La Repubblica
CIAO
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