Ryanair raddoppia il numero degli aa/mm a terra per il prossimo inverno


probabilmente non lasceranno fermi 80 aeromobili ma li faranno girare tutti con meno cicli
 
Sono d'accordo. Non dimentichiamo che una volta esaurite le consegne dei vecchi ordini, non arriveranno in tempi brevi altri aerei visto che MOL e i costruttori non hanno trovato un accordo sul prezzo per dei nuovi acquisti.
Quindi probabilmente la nuova strategia prevede di tenere gli aerei un po' di più, usandoli un po' di meno.
 
Le basi più a rischio di decurtazioni invernali sono quelle di Girona, Reus/Salou, Valencia, Alicante, Bournemouth, Stansted, Luton, Dublino, Hahn, Weeze ed altri scali regionali britannici.

Sicuramente ci saranno tagli più o meno pesanti anche per talune basi italiane.
 
Ryanair preoccupata per il 2012: meno voli
su Irlanda, Grecia, Spagna e Portogallo


di GIULIANO BALESTRERI
Battere le stime degli analisti e crollare in Borsa. È successo oggi a Ryanair, la prima compagnia low cost d'Europa con oltre 1.500 voli al giorno, che ha annunciato profitti record (+26% a 401 milioni di euro) per l'anno chiuso al 31 marzo scorso, ma ha anche messo in guardia il mercato sul futuro: "Per il prossimo anno gli utili saranno in linea agli ultimi, nell'ordine dei 400 milioni" spiega l'amministratore delegato Micheal O'Leary. Impietoso il giudizio di Borsa: -5,30%. Come a dire che i successi di quest'anno erano già stati scontati dagli investitori, che, invece, per il 2012 si aspettavano profitti per circa 500 milioni.

A frenare la progressione del gruppo è soprattutto il rallentamento del mercato aereo che dopo la crescita dell'8% registrata l'anno passato, nei prossimi mesi dovrà accontentarsi di un +4%. "Siamo molto preoccupati per la crisi europea" dice il deputy Ceo del gruppo Howard Millar che aggiunge: "La situazione in Irlanda, Grecia, Spagna e Portogallo è difficile così come fare previsioni a medio termine".

Per difendere utili e ricavi la compagnia punterà su rotte più lucrative e sulla crescita in Francia e Germania.

Ryanair ha quindi chiuso l'anno fiscale con un giro d'affari aumentato del 21% a 3,63 miliardi, sulla scorta degli aumenti del traffico (+8%) e delle tariffe (+12%). Per l'anno prossimo la compagnia stima però una stagnazione dei risultati a causa del prezzo dei carburanti, visto ancora in aumento (+37% a 4,23 miliardi il costo che ha inciso sui conti dell'esercizio scorso), e della crisi economica.

Una stima che preoccupa anche gli analisti perché Ryanair, a differenze dei competitor, si è già coperta dal caro carburante per il 90% del proprio fabbisogno quindi un outlook così conservativo è arrivato come una sorpresa negativa.

La Repubblica

CIAO
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Secondo me vedremo un'aumento di rotte e frequenze sul domestico In Italia, proprio come è successo nell'inverno scorso.