di FRANCO GIULIANO
BARI - Ryanair, la più importante compagnia low cost d’Europa per numero di passeggeri trasportati starebbe per chiudere una trattativa con Aeroporti di Puglia che prevede la realizzazione nella nostra regione di due basi operative negli aeroporti di Bari (due aeromobili) e Brindisi (un velivolo). I tre aerei potrebbero essere utilizzati - secondo le ipotesi al vaglio dei vertici - su alcune delle tratte fino ad un mese fa servite dalla compagnia MyAir (ad esempio Barcellona, Parigi e Bruxelles).
L’offerta dei collegamenti di Ryanair sulla Puglia aumenterebbe così da 12 (4 da Brindisi e 8 da Bari) ad un numero assai più consistente (tra le 24 e le 27, a seconda delle frequenze). Con un aumento stimato del traffico passeggeri che potrebbe sfiorare i due milioni di passeggeri e con una ricaduta occupazionale indiretta sul territorio regionale di mille unità per ogni milione di passeggeri trasportati.
La notizia, nonostante il riserbo, è stata confermata da fonti autorevoli di Aeroporti di Puglia che su proprio su questo importante argomento ha convocato per il prossimo 7 settembre una riunione straordinaria della assemblea dei soci. Riunione nel corso della quale dovrebbero essere decisi gli eventuali costi dell’operazione.
Cosa vuol dire una base operativa in Puglia?
Oltre alla ricaduta industriale (nuove infrastrutture dedicate, aumento del personale addetto ai servizi di handling) avere tre aerei che decollano dai due scali pugliese nelle prime ore della giornata vuol dire un servizio migliore per l’utenza in termini di orario e di puntualità.
L’ultima base inaugurata in Italia da Ryanair, lo scorso 5 maggio a Trapani (da dove la compagnia tiene basati due soli aerei) prevede una ricaduta occupazionale di 1.300 nuovi posti di lavoro.
Adp su questa trattativa al momento ancora riservata non intende rilasciare alcun commento. «Anche per non creare - dicono le nostre fonti - false illusioni sul numero delle eventuali assunzioni di nuovo personale in questo momento di crisi. O sul numero di personale disabile da assumere. «Sul questo argomento - dice l’amministratore unico Domenico Di Paola - contrariamente da quanto risulta dai documenti della Provincia noi siamo perfettamente in regola: non abbiamo alcun invalido in più da assumere».
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=261917&IDCategoria=1
BARI - Ryanair, la più importante compagnia low cost d’Europa per numero di passeggeri trasportati starebbe per chiudere una trattativa con Aeroporti di Puglia che prevede la realizzazione nella nostra regione di due basi operative negli aeroporti di Bari (due aeromobili) e Brindisi (un velivolo). I tre aerei potrebbero essere utilizzati - secondo le ipotesi al vaglio dei vertici - su alcune delle tratte fino ad un mese fa servite dalla compagnia MyAir (ad esempio Barcellona, Parigi e Bruxelles).
L’offerta dei collegamenti di Ryanair sulla Puglia aumenterebbe così da 12 (4 da Brindisi e 8 da Bari) ad un numero assai più consistente (tra le 24 e le 27, a seconda delle frequenze). Con un aumento stimato del traffico passeggeri che potrebbe sfiorare i due milioni di passeggeri e con una ricaduta occupazionale indiretta sul territorio regionale di mille unità per ogni milione di passeggeri trasportati.
La notizia, nonostante il riserbo, è stata confermata da fonti autorevoli di Aeroporti di Puglia che su proprio su questo importante argomento ha convocato per il prossimo 7 settembre una riunione straordinaria della assemblea dei soci. Riunione nel corso della quale dovrebbero essere decisi gli eventuali costi dell’operazione.
Cosa vuol dire una base operativa in Puglia?
Oltre alla ricaduta industriale (nuove infrastrutture dedicate, aumento del personale addetto ai servizi di handling) avere tre aerei che decollano dai due scali pugliese nelle prime ore della giornata vuol dire un servizio migliore per l’utenza in termini di orario e di puntualità.
L’ultima base inaugurata in Italia da Ryanair, lo scorso 5 maggio a Trapani (da dove la compagnia tiene basati due soli aerei) prevede una ricaduta occupazionale di 1.300 nuovi posti di lavoro.
Adp su questa trattativa al momento ancora riservata non intende rilasciare alcun commento. «Anche per non creare - dicono le nostre fonti - false illusioni sul numero delle eventuali assunzioni di nuovo personale in questo momento di crisi. O sul numero di personale disabile da assumere. «Sul questo argomento - dice l’amministratore unico Domenico Di Paola - contrariamente da quanto risulta dai documenti della Provincia noi siamo perfettamente in regola: non abbiamo alcun invalido in più da assumere».
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_dallapuglia_NOTIZIA_01.php?IDNotizia=261917&IDCategoria=1