Ryanair: "Genova potrebbe essere l'undicesima base italiana"


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"Due aerei a Genova? ci lavoriamo"
Ryanair pensa al Colombo come undicesima base italiana. Ma prima devono crescere i traffici


Samuele Cafasso
"Abbiamo ancora cinque aeromobili da posizionare quest'anno. Non è detto che Genova non possa essere una base". Torna in campo l'ipotesi Ryanair per il Colombo di Genova. La compagnia irlandese è già un cliente di tutto rispetto dello scalo, ma qui si parla di una scommessa che potrebbe valere 800.000 passeggeri all'anno attraverso il posizionamento stabile di due aerei della compagnia. Non un raddoppio dei volumi di traffico, ma quasi. A confermare l'interessamento è stata ieri Melissa Corrigan, responsabile della compagnia per i mercati di Italia, Grecia, Croazia e Romania. "Abbiamo già fatto un'offerta commerciale che è stata accettata, ora tutto dipende dal successo delle attuali linee" ha aggiunto Paolo Sirigu, direttore dello scalo.
Dichiarazioni che chiudono una lunga stagione di rumors che davano prima vicinissima e poi lontanissima la compagnia dallo scommettere su Genova. In realtà è tutta una questione di numeri: oggi dal Colombo i mezzi di Ryanair partono e arrivano con un load factor di circa il 75%. Troppo poco. Se si riesce ad alzare l'asticella dei posti pieni ad almeno il 90%, Genova potrebbe diventare l'undicesima base italiana della compagnia irlandese. Intanto si celebra l'undicesimo anno di attività a Genova, un milione e trecentomila passeggeri movimentati complessivamente, con un nuovo collegamento per Trapani che si aggiunge a quelli per Londra, Bari e Cagliari.
"La nostra intenzione -ha spiegato Corrigan- è quella di aumentare le rotte su questo aeroporto. A Genova e in Liguria ci sono tutti i presupposti. E' necessario, però, lavorare di più sulla riconoscibilità del luogo". Il problema, insomma, non sarebbero tanto i collegamenti con la città, ma la capacità di promuovere la Liguria nei confronti dei mercati stranieri, Gran Bretagna in primis, "dove questo territorio è poco conosciuto. Tutti conoscono la Toscana, La Liguria no". Trattative con la Regione per azioni di co-marketing sono già allo studio. "Ci stiamo lavorando" ha spiegato Corrigan, mentre Sirigu sottolinea che "bisogna promuovere la città e la Regione partendo dal web, perchè è li che questa compagnia trova clienti". "Il lavoro comune per portare una base della compagnia prosegue da un anno -chiude Sirigu-, anche perchè rappresenterebbe un traffico di 56 voli a settimana, 17 destinazioni servite, 800 mila passeggeri aggiuntivi".

IL SECOLO XIX


L’aeroporto di Sestri decolla con i nuovi voli della Ryanair

«Qualche mese fa si diceva che Ryanair intendeva bocciare lo scalo genovese: bene, oggi rispondiamo con i fatti». Le parole sono quelle di Paolo Sirigu, direttore generale dell'Aeroporto Cristoforo Colombo che, con una punta d'orgoglio e il tono di voce da grandi occasioni, è il primo a prendere la parola all'interno della sala conferenze del terminal aeroportuale per annunciare, a margine dell'inaugurazione della nuova tratta Ryanair Genova-Trapani, le novità principali, prima fra tutte l'intenzione di trasformare l'aeroscalo di Sestri in una base per la compagnia irlandese. «Non abbiamo mai avuto una partnership così limpida con un vettore», continua Sirigu che, maniche della camicia rimboccate e dati alla mano, si gode ora la sua rivincita, tradendo un certo entusiasmo per i progetti futuri. «Vogliamo fare di Genova una base per Ryanair - spiega - abbiamo già fatto un'offerta e la compagnia sta valutando le potenzialità del nostro territorio». Ma, attenzione: servono risposte anche da parte di chi gestisce i trasporti e l'accoglienza a terra, senza contare il problema sempre verde della promozione all'estero delle risorse turistiche regionali. «Chi viaggia ormai prenota i voli su internet e, sempre su internet, cerca informazioni turistiche», dice Sirigu riferendosi con rammarico alla mancanza di informazioni accessibili per i turisti stranieri sui siti istituzionali di promozione turistica. «Gli inglesi - spiegano i manager di Ryanair - conoscono pochissimo la Liguria, servirebbe più promozione», basti pensare che, come ribadisce lo stesso Sirigu: «Molti stranieri per raggiungere mete come le Cinque Terre preferiscono fare scalo a Pisa che, nei trasporti a terra, è meglio servita».
Insomma, l'occasione per una svolta che porterebbe a 56 i voli in partenza settimanalmente da Genova e ad un aumento del traffico viaggiatori di circa 800mila presenze. Un percorso accidentato, questo, anche per il colosso dei cieli che mira a diventare il primo gruppo in Europa per il trasporto low cost dei passeggeri. «Nonostante nel 2009 su Genova - spiega Melisa Corrigan, marketing manager di Ryanair - il gruppo sia cresciuto del 38 per cento, garantendo un costo medio a biglietto di 32 euro, stentiamo comunque a riempire i nostri aeromobili. L'obiettivo principale - annuncia sempre la dirigente di Ryanair - è far viaggiare a regime gli aerei, arrivando a coprire anche qui come in altri scali il 90 per cento dei posti su ogni volo». «Serve una risposta da parte dei clienti - fa eco Sirigu - e un coefficiente di riempimento dei posti a bordo che superi il 75 per cento attuale. Se riusciremo a raggiungere i 140mila passeggeri potremo discutere della base e di aprire a nuove rotte».
Al capitolo nuove destinazioni, salgono a quattro le mete raggiungibili da Genova, una internazionale, cioè Londra, e due nazionali, Bari, Cagliari, senza contare la nuova entrata, cioè Trapani, al via dal 5 maggio prossimo con un collegamento a doppia frequenza settimanale previsto il mercoledì e la domenica con partenza alle 17.15 e arrivo a Trapani alle 18.55. La nuova rotta sarà celebrata anche con la promozione di 1 milione di biglietti a partire da 8 euro, disponibili per viaggiare, tra maggio e giugno, da Genova verso una delle 4 destinazioni coperte. I biglietti sono acquistabili sul sito internet di Ryanair, fino alla mezzanotte del 3 maggio. «In 11 anni di presenza abbiamo trasportato 1,3 milioni di passeggeri dallo scalo genovese, di questi 100mila solo lo scorso anno, tutto sommato niente male per un aeroporto di piccole dimensioni», conclude Corrigan lasciando intendere come, sulla strada per l'eccellenza, il traguardo dei 140mila passeggeri non sia poi così distante.

IL GIORNALE

CIAO
_goa
 
Ultima modifica:
piccolo OT come mai olbia non ha la presenza massiccia di Fr?eppure d'estate farebbe pax a palate
 
I mezzi di Ryanair partono e arrivano con un load factor di circa il 75%. Troppo poco. Se si riesce ad alzare l'asticella dei posti pieni ad almeno il 90%,
Non mi pare proprio che con le cifre che girano un LF del 75% sia male.
"Almeno il 90 %", e dici poco...!:)
E' necessario, però, lavorare di più sulla riconoscibilità del luogo". Il problema, insomma, non sarebbero tanto i collegamenti con la città, ma la capacità di promuovere la Liguria nei confronti dei mercati stranieri, Gran Bretagna in primis, "dove questo territorio è poco conosciuto. Tutti conoscono la Toscana, La Liguria no".
D'acccordissimo su questo punto, anche astraendo dal "caso Ryan" e pensando più in generale alla nostra splendida regione.
Trattative con la Regione per azioni di co-marketing sono già allo studio. "Ci stiamo lavorando"
Se la Regione decide di spendere soldi in questo senso, sempre meglio un co-marketing con Ryan che dare denaro all'AirVallee di turno o per sovvenzionare l'inutile ALL-FCO
 
Un po' OT, pur sempre legato, ma non c'è un "accordo" tra FR e TRN in merito ad un impegno a non aprire una base FR nel raggio di 200km (non chiaro se in linea d'aria o che) da TRN?
Impegno per due anni (e mi sembra la clessidra sia mezza vuota o mezza piena, oramai).
Qui di sicuro c'è chi ne sa più di me.
 
Un po' OT, pur sempre legato, ma non c'è un "accordo" tra FR e TRN in merito ad un impegno a non aprire una base FR nel raggio di 200km (non chiaro se in linea d'aria o che) da TRN?
Impegno per due anni (e mi sembra la clessidra sia mezza vuota o mezza piena, oramai).
Qui di sicuro c'è chi ne sa più di me.

Sì, è così. Prima del 2011 (autunno) niente basi a meno di 200km da TRN, GOA compresa (anzi, l'accordo è stato siglato proprio per bloccare le trattative col Colombo).
 
Pagare per pagare, da utente del Colombo e cittadino ligure, preferirei avere collegamenti verso hubs internazionali (AMS e ZRH su tutti) invece che voli per Hanh, Weeze o Bydgoscz!

(OT) Da liberista poi sono contrario ai finanziamenti pubblici. Ogni servizio dovrebbe essere finanziato solo da chi ne usufruisce e non dalla collettività! (fine OT)
 
Un po' OT, pur sempre legato, ma non c'è un "accordo" tra FR e TRN in merito ad un impegno a non aprire una base FR nel raggio di 200km (non chiaro se in linea d'aria o che) da TRN?
Impegno per due anni (e mi sembra la clessidra sia mezza vuota o mezza piena, oramai).
Un accordo che non ha nessun valore. Se non aprono non è certo per quell'accordo, peraltro non legale.

CIAO
_goa
 
Un accordo che non ha nessun valore. Se non aprono non è certo per quell'accordo, peraltro non legale.

CIAO
_goa
Lungi da ma aprire una diatriba GOA/TRN (sarebbe insensata) ma solo per affrontare l'argomento, non vedo perchè sarebbe illegale.
Semplificando: io, privato (FR) ti dò tempo 2 anni per acquistare il mio prodotto (base FR) , intanto non lo vendo ad altri (nel raggio di 200km).
Siamo sì in un libero mercato e non si possono concedere esclusive territoriali, ma questo non significa che non si realizzino.
Ti concedo la licenza del fast food per il tuo quartiere. Se altri vengono pratico loro condizioni più difficili tali da dissuaderli o penalizzarli.
Genova (o chiunque) può invocare la base, ma se io, compagnia, non trovo la cosa interessante (per ora) ignoro le tue richieste.
L'accordo ha valore se lo si attua e lo siegue, chiaro.
Se FR domani fa la base a GOA, saranno poi problemi di TRN reclamare danni o che, in base a cosa hanno pattuito (FR e TRN). Questo è altro discorso. Questo è altrettanto chiaro.
 
Un accordo che non ha nessun valore. Se non aprono non è certo per quell'accordo, peraltro non legale.
Non capisco perché un accordo di esclusiva in questo caso dovrebbe essere illegale. Devo ammettere che la maggioranza dei libri che ho letto in questo ambito avevano sempre preso il discorso in modo piuttosto teorico e che non ho mai studiato niente che abbia a che vedere con diritto della navigazione e trasporti, ma non capisco perché qui l'esclusiva non possa avere valenza legale.
 
Un accordo che non ha nessun valore. Se non aprono non è certo per quell'accordo, peraltro non legale.

CIAO
_goa

L' accordo secondo me è validissimo: anni fa ho aperto una azienda in franchising e nel contratto era allegata addirittura la mappa con i limiti territoriali di mia competenza. Non vedo cosa ci sia di illegale. Sempre che non sia cambiato qualcosa in tempi recenti.