Ryanair chiede più garanzie e intanto cancella due rotte
Nubi minacciose si addensano sull’Aeroporto d’Abruzzo, proprio mentre la direzione della Saga ha appena sfornato i dati di traffico del mese di luglio, tutto sommato positivi benché non esaltanti. Andando al sodo, con una lettera Ryanair ha annunciato l’interruzione dei collegamenti con Eindhoven e Cagliari per la stagione invernale (il primo assai richiesto anche d’inverno, a differenza del secondo). Non è finita: la compagnia irlandese sollecita la Saga a definire ovvero a confermare con chiarezza il piano di finanziamenti e di strategie concordato in un recente meeting a Dublino, affinché nel rapporto con Pescara e l’Abruzzo non si ripetano le difficoltà affrontate in quest’ultimo anno, legate alla ritardata disponibilità finanziaria assicurata in extremis dalla Regione.
«Sono toni da “prendere o lasciare” che proprio non mi sembra il caso di assumere da parte di chi con l’Aeroporto d’Abruzzo ha instaurato una collaborazione proficua - commenta il consigliere comunale Armando Foschi, esperto di problematiche aeroportuali, rivelando il contenuto della missiva -. In definitiva, spetta alla Saga definire programmi, finanziamenti e rotte con l’obiettivo primario di incrementare l’incoming e solo dopo l’outgoing». Tradotto, prima portiamo turisti in Abruzzo e poi si pensa a portare gli abruzzesi in giro per il mondo.
Il documento porta la data del 13 agosto. Ryanair alterna toni diplomatici ma Mairead Dolley Byrne, manager per lo sviluppo commerciale, è tuttavia chiaro e deciso nei contenuti: da un lato ribadisce l’interesse della compagnia low cost irlandese a perseguire gli obiettivi di incremento del movimento passeggeri, dall’altro rivolge alla Saga un avvertimento: alcuni obiettivi non potranno essere raggiunti in mancanza di una piattaforma logistica di base, e questo sembra voler significare che servirà stanziare altre e più corpose risorse.
In attesa di riscontri oggettivi, Ryanair conta di poter ripristinare per la prossima estate i collegamenti appena cancellati, a patto che i programmati pagamenti da parte della Saga, leggi dalla Regione, siano accettati. Che l’alleanza Saga-Ryanair abbia dato buonissimi frutti è confermato dal progressivo aumento di passeggeri registrato dal 2008 ad oggi. Nei primi sette mesi dell’anno - confrontandoi dati dello stesso periodo del 2009 - l’aeroporto d’Abruzzo segna un più 75,9% per i voli nazionali e un più 9,3% sugli internazionali per un saldo positivo totale del 30%. L’entusiasmo si ridimensiona però mettendo a confronto le cifre di luglio 2009 con luglio 2010, che la Saga ha messo per ultima nella griglia di Assaeroporti: ebbene, il saldo denota una lieve flessione: un meno 0,8 sulle rotte nazionali e un meno 0,6 su quelle internazionali. Diciamo pure che è una sostanziale conferma ma vuol dire anche che non c’è stata, almeno fino a luglio, l’impennata di cui qualcuno parla in fin troppo entusiastici comunicati stampa.
Questa e altre situazioni impongono alla Saga una svolta, diciamo pure un cambio di rotta, tanto per stare in tema. Il cda che si riunisce domani si ritroverà ad affrontare la questione posta da Ryanair e quella ancor più spinosa del famigerato piano Enac che minaccia di lasciare sulle spalle della Regione i costi dello scalo aeroportuale. Così fosse, non c’è alternativa all’ingresso di privati nella Saga. In alternativa su quegli ettari d’oro si potrà progettare Pescara 2.
www.ilmessaggero.it
Nubi minacciose si addensano sull’Aeroporto d’Abruzzo, proprio mentre la direzione della Saga ha appena sfornato i dati di traffico del mese di luglio, tutto sommato positivi benché non esaltanti. Andando al sodo, con una lettera Ryanair ha annunciato l’interruzione dei collegamenti con Eindhoven e Cagliari per la stagione invernale (il primo assai richiesto anche d’inverno, a differenza del secondo). Non è finita: la compagnia irlandese sollecita la Saga a definire ovvero a confermare con chiarezza il piano di finanziamenti e di strategie concordato in un recente meeting a Dublino, affinché nel rapporto con Pescara e l’Abruzzo non si ripetano le difficoltà affrontate in quest’ultimo anno, legate alla ritardata disponibilità finanziaria assicurata in extremis dalla Regione.
«Sono toni da “prendere o lasciare” che proprio non mi sembra il caso di assumere da parte di chi con l’Aeroporto d’Abruzzo ha instaurato una collaborazione proficua - commenta il consigliere comunale Armando Foschi, esperto di problematiche aeroportuali, rivelando il contenuto della missiva -. In definitiva, spetta alla Saga definire programmi, finanziamenti e rotte con l’obiettivo primario di incrementare l’incoming e solo dopo l’outgoing». Tradotto, prima portiamo turisti in Abruzzo e poi si pensa a portare gli abruzzesi in giro per il mondo.
Il documento porta la data del 13 agosto. Ryanair alterna toni diplomatici ma Mairead Dolley Byrne, manager per lo sviluppo commerciale, è tuttavia chiaro e deciso nei contenuti: da un lato ribadisce l’interesse della compagnia low cost irlandese a perseguire gli obiettivi di incremento del movimento passeggeri, dall’altro rivolge alla Saga un avvertimento: alcuni obiettivi non potranno essere raggiunti in mancanza di una piattaforma logistica di base, e questo sembra voler significare che servirà stanziare altre e più corpose risorse.
In attesa di riscontri oggettivi, Ryanair conta di poter ripristinare per la prossima estate i collegamenti appena cancellati, a patto che i programmati pagamenti da parte della Saga, leggi dalla Regione, siano accettati. Che l’alleanza Saga-Ryanair abbia dato buonissimi frutti è confermato dal progressivo aumento di passeggeri registrato dal 2008 ad oggi. Nei primi sette mesi dell’anno - confrontandoi dati dello stesso periodo del 2009 - l’aeroporto d’Abruzzo segna un più 75,9% per i voli nazionali e un più 9,3% sugli internazionali per un saldo positivo totale del 30%. L’entusiasmo si ridimensiona però mettendo a confronto le cifre di luglio 2009 con luglio 2010, che la Saga ha messo per ultima nella griglia di Assaeroporti: ebbene, il saldo denota una lieve flessione: un meno 0,8 sulle rotte nazionali e un meno 0,6 su quelle internazionali. Diciamo pure che è una sostanziale conferma ma vuol dire anche che non c’è stata, almeno fino a luglio, l’impennata di cui qualcuno parla in fin troppo entusiastici comunicati stampa.
Questa e altre situazioni impongono alla Saga una svolta, diciamo pure un cambio di rotta, tanto per stare in tema. Il cda che si riunisce domani si ritroverà ad affrontare la questione posta da Ryanair e quella ancor più spinosa del famigerato piano Enac che minaccia di lasciare sulle spalle della Regione i costi dello scalo aeroportuale. Così fosse, non c’è alternativa all’ingresso di privati nella Saga. In alternativa su quegli ettari d’oro si potrà progettare Pescara 2.
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