La compagnia irlandese rinuncia al progetto di voli internazionali. E mette sotto accusa il sistema turistico
La città tarpa le ali al "Colombo"
Anche Ryanair boccia Genova: "Nessun collegamento con l´aeroporto"
Mancanza di collegamenti di superficie. L´isolamento del "Colombo" costa caro anche alla città. Il colosso irlandese dei voli low cost Ryanair rivede i suoi progetti su Genova e punta ai voli domestici.
Nessuno è più vicino al centro, nessuno riesce a raggiungerlo con tanta difficoltà. Il limite dell´aeroporto di Genova sta (quasi) tutto in questo parallelo e in un numero, "sei", inteso come i chilometri che separano lo scalo di Sestri Ponente da piazza De Ferrari. L´opportunità di radicare a Genova nuovi voli low cost firmati dal numero uno europeo del settore, la Ryanair, è naufragata per una serie di limiti oggettivi della città, a cominciare dalla mancanza di collegamenti "di superficie" dall´aeroporto al centro. Così, messi da parte i sogni del megaprogetto (sedici nuovi collegamenti con due "macchine" fisse al Colombo), i vertici della società aeroportuale si tengono stretto il rapporto con il vettore low cost che, nonostante tutto, continua a dare fiducia all´aeroporto. Nel mirino, infatti, non c´è l´infrastruttura aeroportuale, che invece ha incassato il gradimento del vettore (tre chilometri di pista, un piazzale per trentadue aeromobili, un piano di ampliamento già operativo), ma il suo isolamento dalla città, nonostante la manciata di chilometri dal centro: un bus ogni ora (quando va bene) e treno praticamente irraggiungibile (la stazione è a Cornigliano, quella per Sestri-aeroporto non è mai stata realizzata nonostante gli annunci). Non resta che il taxi, con un costo non propriamente omogeneo a un "passeggero low cost" che spende poche decine di euro per volare. Addio sviluppo, quindi? Non proprio o, meglio, non ancora. Dopo l´avvio a gennaio del nuovo collegamento con Bari, infatti, a maggio Ryanair lancerà il nuovo volo per Trapani, aeroporto protagonista nel 2009 di un vero e proprio exploit di traffico (un milione di passeggeri, crescita del cento per cento). Non verrà invece riproposto, invece, come nell´estate 2009, il collegamento con Alghero, visti i risultati non particolarmente soddisfacenti. Ma la smobilitazione da Genova di Ryanair, temuta da più parti, non ci sarà. E´ un fatto, però, che la compagnia abbia a più riprese manifestato una serie di perplessità sulla consistenza del bacino ligure, non sufficientemente attrezzato per la ricezione turistica. Un giudizio eccessivo? «Con Ryanair il dialogo è costante e negli ultimi incontri, di fronte ad alcune loro titubanze, noi abbiamo risposto con proposte economiche interessanti, tali da indurli a continuare a scommettere su Genova - spiega il direttore generale della società aeroportuale Paolo Sirigu - Ma abbiamo dovuto incassare le loro riserve, soprattutto per quanto riguarda la carenza di collegamenti di superficie, per continuare poi con la scarsità di hotel a tre stelle adeguati e chiudere con le aree per lo shopping che, a differenza delle altre regioni, prevedono poche aperture durante la pausa pranzo o di domenica». Elementi sufficienti per non radicare qui un pacchetto di nuovi voli che avrebbero trasformato l´aeroporto di Genova in uno degli hub sudeuropei di Ryanair. «Con loro abbiamo comunque individuato una sorta di gradualità nell´inserimento di nuovi collegamenti - continua il direttore generale - Intanto, l´operazione ha connotati solo domestici, cioè in Italia. Perché rinunciare all´estero? In questo momento di crisi non pare la scelta opportuna. La debolezza della sterlina o la flessione economica della Spagna possono essere elementi che inducono a non tentare collegamenti in quelle aree geografiche. Da qui l´esigenza di aprire forte al turismo italiano». Speriamo che i risultati possano essere migliori del turismo che si attendeva "in entrata" da Roma. La sfida di Blue Panorama, collegamento low cost con la capitale, ha avuto il grande pregio di creare la concorrenza con Cai e quindi di far scendere i prezzi, ma sta funzionando al cinquanta per cento. Dei due voli giornalieri, funziona bene quello della mattina per Roma, mentre ha coefficienti bassi quello che da Roma arriva, cioè l´incoming.
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Giacopinelli (Cooptaxi): "Con tre persone a bordo, si spendono sette euro a testa"
DONATELLA ALFONSO
«SE DA Ryanair dicono che mancano i collegamenti tra l´aeroporto, la città e le riviere, sfondano una porta aperta. Ma sugli alberghi proprio no! Ho il computer davanti, aperto sul loro sito: vi rimanda direttamente ad un altro sito di prenotazioni alberghiere, e per il prossimo weekend, ci sono almeno 33 hotel disponibili, e a prezzi davvero concorrenziali... Se mai , visto che le scelte di viaggio si fanno essenzialmente sul web, bisogna chiedersi se Genova si sa presentare in Rete: prima si sceglie la destinazione, poi si cerca l´albergo. Non certo il contrario». Gianluca Faziola, vicepresidente degli albergatori genovesi, risponde con un doppio clic alle critiche della compagnia aerea. Non solo i tre stelle esistono eccome (risultano essere una quarantina, molti ristrutturati e rinnovati da poco), ma anche nei quattro stelle la politica degli sconti è quella ormai più praticata. «Nel 2009, pur con la crisi, le presenze alberghiere sono calate del 2 per cento, ma gli introiti anche del 17-18% - riprende Faziola - La politica tariffaria pesa molto sui nostri bilanci, ma ci permette di "tenere"; però se negli hotel si abbattono le tariffe del 20-30%, non accade lo stesso negli altri comparti del turismo, dalla ristorazione alle tariffe dell´Acquario e via di seguito».
E´ il sistema turistico Genova, insomma, che mostra i suoi limiti, sei anni dopo l´incoronazione a città europea della cultura; meno eventi culturali, anche se di prestigio, si accompagnano ai limiti di spesa imposti dalla crisi e anche all´attrattività limitata di una città che, raccontati vicoli, palazzi storici e Acquario, per invitare a tornare chi c´è già stato, deve saper proporre altro; e farlo trovare facilmente sul web, inoltre. E lo shopping difficile? «Francamente, sono convinto che ogni impresa, e quindi anche Ryanair , possa legittimamente fare le sue scelte, ma non dia a colpa agli altri . Quindi la compagnia aerea limiti i propri voli, se vuole, ma chiarisca che sono i suoi costi a suggerirglielo, non se i negozi sono aperti all´ora di pranzo» ribatte Gianni Vassallo, assessore comunale al commercio. Che sottolinea peraltro come, vista la totale liberalizzazione degli orari, sia il mercato a suggerire a che ora tenere aperto e quando chiudere; «anche perché non mi risulta che nelle ore centrali della giornata ci siano solo saracinesche abbassate. I negozi aperti sono molti, anche se non tutti: ma, ripeto, non penso che questo sia l´elemento cardine per decidere se trascorrere una vacanza a Genova».
Che nel fare sistema ci sia bisogno che tutte le tessere si completino, è ovvio: ma irrisolto. Così come mancano ancora collegamenti adeguati tra aeroporto e città. Il Volabus, al costo di 4 euro va una volta ogni ora solo alla Stazione Principe; è vero che il biglietto è valido 24 ore per i turisti, ma serve poco ai genovesi; che però viaggiano gratis con l´abbonamento annuale Amt. Da aprile il Volabus dovrebbe finalmente tornare a Brignole e portare la frequenza a 40-50 minuti, su pullman Gt. In taxi, invece, dal centro mediamente si spendono 25 euro: molto, considerati i 40 euro della tariffa fissa tra Fiumicino e Roma centro, distante oltre 35 chilometri. Possibile fare altrettanto a Genova? «Se ci sono tre persone a bordo, 7 euro a testa dalle due stazioni all´aeroporto; oppure 24 euro in convenzione con la Cotone Congressi - risponde Valerio Giacopinelli, presidente Coop taxi - Altre convenzioni per ora non sono previste».
La Repubblica - Genova
CIAO
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