Per par condicio, pubblico qui comunicato degli assessori regionali che hanno incontrato la compagnia irlandese, e le critiche sollevate dall'opposizione.
VOLI INVERNALI RYANAIR: GLI ASSESSORI CIRIO E BONINO HANNO INCONTRATO LA COMPAGNIA RYANAIR
A febbraio resterebbero tre ski routes per la Gran Bretagna. E, intanto, ad aprile partirà una nuova destinazione internazionale. Sul tavolo Valencia o Parigi.
Confermato Dublino, tutti i sabati per i quattro mesi invernali, e attesa la conferma per recuperare le tre destinazioni UK (Bristol, Glasgow e East Midlands) nel mese di febbraio , in concomitanza con la chiusura scolastica per le settimane bianche britanniche.
Ad aprile, poi, partirà la nuova destinazione internazionale parte dell’accordo di comarketing tra Regione Piemonte, SAGAT Aeroporto di Torino e Ryanair: sul tavolo della trattativa Valencia o Parigi.
È stato positivo l’incontro tenutosi, ieri sera, tra gli assessori regionali, Alberto Cirio al Turismo e Barbara Bonino ai Trasporti, con Tom Shearer, rappresentante della compagnia irlandese. L’incontro era stato convocato, ad agosto, dalla Regione a seguito della decisione di Ryanair di cancellare 4 delle 5 ski routes verso il Piemonte.
Al tavolo con il rappresentante di Ryanair sono state anche esaminate le proposte elaborate dagli amministratori dell’alta valle di Susa, in particolare il mantenimento su Caselle delle rotte per Dublino e il potenziamento di quelle alla volta di Londra, che negli anni hanno avuto un buon successo, nonché le criticità segnalate dagli amministratori e dagli operatori delle montagne cuneesi, servite dall’aeroporto di Levaldigi e collegate a Londra-Stanstedd da Ryanair.
“Siamo soddisfatti, perché così come richiesto dagli amministratori dell’alta valle di Susa siamo riusciti a trovare l’accordo per il mantenimento delle rotte per Dublino e il potenziamento di quelle alla volta di Londra– dichiarano Alberto Cirio , assessore al Turismo, e Barbara Bonino, assessore ai Trasporti della Regione – Siamo in attesa della conferma da parte dei vertici della compagnia irlandese, ma dovrebbero essere mantenute le tre ski routes nel mese di febbraio, il più adatto in Gran Bretagna a muovere flussi invernali, oltre a quella per Dublino che sarà attiva tutta la stagione. Per quanto riguarda, invece, la cancellazione di Stoccolma, ci impegniamo a riproporla in futuro nell’ottica del più ampio incoming turistico regionale dalla Scandinavia, un target che dalle azioni promozionali che stiamo svolgendo mostra segnali interessanti. La scelta di Ryanair di ridurre le ski routes europee, comprese quelle piemontesi, avrebbe potuto danneggiare il turismo della nostra regione e, di conseguenza, anche il rapporto di reciproca collaborazione. Ma l’incidenza di questi voli è tra il 10% e il 15% dei nostri arrivi invernali e la riduzione delle rotte sarà compensata attraverso i charter della neve, che continuano a essere venduti bene e rappresentano, già oggi, il mezzo principale scelto dai turisti”.
Oltre alle ski routes si è affrontato il tema dell’andamento del comarketing, avviato quasi un anno fa. “Alla luce dei buoni risultati ottenuti, sia noi che Ryanair intendiamo proseguire questa sinergia nel segno, però, di un dialogo costante e costruttivo. Ad aprile partirà la quarta destinazione dell’accordo, la seconda internazionale dopo Madrid – concludono Cirio e Bonino – e stiamo spingendo affinché sia Parigi, meta che per noi avrebbe un appeal certamente maggiore rispetto a Valencia , la prima proposta di Ryanair, oltre a rappresentare una seria alternativa alle offerte già esistenti”.
RYANAIR, LO RUSSO (PD): “ABBASTANZA INSODDISFATTI DELLE PROMESSE STRAPPATE DALLA REGIONE”
L’incontro di ieri con la Ryanair, convocato da Turismo Torino ma al quale erano presenti anche gli Assessori regionali Bonino e Cirio, si è concluso con semplici promesse che non possono essere giudicate soddisfacenti. Il volo per Dublino una volta a settimana (già riconfermato dalla compagnia nelle scorse settimane), 10 frequenze settimanali su Londra (già confermate dalla compagnia e che comunque negli anni scorsi erano 15), e tre destinazioni una volta a settimana per quattro settimane sono un pacchetto ski routes poco utile: a parità di risorse spese si avrà un’offerta notevolmente peggiorata rispetto all’anno scorso, quindi altro che “salvi i voli della neve”! Anche l’ipotesi del volo su Parigi Beauvais (che sarebbe la quarta rotta già prevista per marzo 2011 nell’accordo siglato dalla Giunta Bresso nell’ottobre 2009) con tre frequenze settimanali non convince, perché occorrerebbe la cadenza giornaliera. Ancora una volta si è persa l’occasione per affrontare alcuni dei nodi relativi alle rotte low cost che interessano lo scalo torinese. Alla luce dei risultati assai deludenti dello scorso anno, in particolare per quanto concerne i voli inglesi (riempimento degli aerei inferiore al 50%, percentuale di sciatori a bordo quasi irrilevante), occorrerebbe pensare a un prodotto differente dalle ski routes, ovvero voli annuali, non limitati alla stagione sciistica (a supporto della quale andrebbero stretti accordi con tour operator e compagnie charter), verso quelle aree europee dove può crescere il flusso turistico verso il Piemonte nonché verso quei Paesi interessati dal traffico etnico, business e universitario (infatti, in tutti i 22 aeroporti italiani in cui opera, Ryanair offre voli internazionali con minimo 2–3 frequenze settimanali, su destinazioni mirate a incentivare i flussi sul territorio).
Se Torino vuole porre fine all’anomalia per la quale è l’unica grande metropoli europea sprovvista di una base low cost, occorre un cambio delle scelte di Sagat e un impegno forte e convinto da parte di Regione e Governo. Dal momento che quest’ultimo non ha ritenuto di fornire risposte alle interrogazioni presentate da Parlamentari piemontesi, c’è il fondato sospetto che al centrodestra poco importi dello sviluppo di Caselle.
Stefano LO RUSSO
Coordinatore Segreteria Regionale PD Piemonte e Consigliere comunale