Il passante ferroviario dovrebbe servire a velocizzare i collegamenti fra l'aeroporto e la citta' di Palermo, con alcune corse che arrivano fino a Cefalu'; in contemporanea ci sono lavori di ampliamento sulla linea Palermo - Messina, sfruttando parte del passante, con l'obiettivo finale di raddoppiare la suddetta linea (Palermo - Messina), e contemporaneamente collegare in modo veloce Punta Raisi con la provincia, fino al confine con il messinese.
da Piraineto a Trapani e Mazara via Milo e Castelvetrano la linea è a binario unico e abbastanza obsoleta, per cui il treno impiega molto tempo a percorrere una distanza modesta... allo stato credo non siano previsti lavori di ampliamento di questa parte della linea... per cui per qualche inguaribile nostalgico (non vedo reali motivi che portino un trapanese a Punta Raisi, a meno di non dovere arrivare a Fiumicino per una coincidenza internazionale) che voglia venire a Punta Raisi dal trapanese rimangono i bus e i comitati di saluto.
lasciando perdere le tue differenziazioni "geografiche" con la quali provi a rimarcare differenze, appartenenze, legittimita´, opportunita´di utilizzo di uno scalo.
andiamo invece alla sostanza.
i motivi per i quali chi dista 100km 150km da PMO potrebbe avere necessita´di utilizzare quello scalo sono molteplici, e qualunque persona si approcci a queste tematiche nel contesto di questo forum, non ha alcuna difficolta´ad intuire.
i comitati di accoglienza come li chiami tu, non possono essere la soluzione al problema, in quanto tra fruitori dello scalo, tu evidentemente consideri esclusivamente l´utenza locale.
l´utenza non locale, il turista, non ha alcun comitato di accoglienza (parenti&amici che trasfromano l´arrivo di ogni viaggiatore in un spettacoli di RaffaelaCarraiana memoria e che in pratica rendono inaccessibile il varco uscita, trasformandolo in un poliedrico teatro della vita) e collegare in maniera moderna ed efficente PMO alle provincie che pertengono al suo bacino (AG e TP) sarebbe una sviluppo logico e naturale.
in ogni caso, anche per quanto riguarda l´utenza locale, il comitato di accoglienza, funzionera´sempre e solo fin a quando l´utenza sicula che vola e´composta esclusivamente, come lo e´adesso, da utenza prevalentemente sociale.
e se la sicilia esprimera´solo utenza sociale, come e´attualmente il caso, vorra´dire che non e´avvenuto alcuno sviluppo economico.
il giorno in cui in sicilia occidentale ci dovesse essere un risveglio economico serio, sostenibile, slegato dalle logiche viste finora, l´esigenza di volare per altri motivi che non sia esclusivamente sociali o turistici, si aggiungera´alle esigenze attuali.
e in quel caso un sistema integrato di trasporti di terra, sarebbe imprescindibile. (fermo restando che lo sarebbe anche oggi visto che si parla di puntare, non si bene su quali basi concrete, sul turismo)
questo se si vogliono perseguire obiettivi che vanno oltre (il)logiche micro-localistiche.