Risultati di bilancio 2007 di Air One


paosang81

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27 Marzo 2007
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Roma, Lazio.
RISULTATI DEL BILANCIO DI ESERCIZIO 2007
Forte crescita del fatturato, del numero di passeggeri trasportati
e della quota di mercato domestico

 VALORE DELLA PRODUZIONE + 22,6%, pari a 749,5 milioni di euro

 EBITDAR (indicatore della redditività operativa delle compagnie aeree) + 34,9%, pari a 127,2 milioni di euro

 UTILE NETTO pari a oltre 6,8 milioni di euro e in linea con il 2006

 QUOTA DI MERCATO domestico pari a 37% (in crescita di 4 punti percentuali)

 PASSEGGERI TRASPORTATI + 20,8% pari a oltre 7,5 milioni

 RAFFORZAMENTO DEL NETWORK INTERNAZIONALE. A fine 2007 15 destinazioni raggiunte, comprese le 6 del periodo estivo. Nel 2008 destinazioni internazionali in crescita

 FLOTTA di 57 aerei a fine 2007 - Prosegue l’ingresso in flotta dei nuovi Airbus A320

L’Assemblea Ordinaria di Air One S.p.A, riunitasi sotto la Presidenza di Carlo Toto, ha approvato il progetto del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2007. Il bilancio evidenzia come Air One abbia saputo competere con successo nello scenario nazionale ed internazionale pur in un anno difficile per il trasporto aereo, contrassegnato da forti rincari del costo dei combustibili e da un marcato rallentamento della crescita economica globale.
I dati confermano il forte sviluppo della Compagnia: il 2007 è stato caratterizzato da importanti investimenti per l’ampliamento del network, il rinnovo della flotta nel rispetto dell’ambiente e la qualità dei servizi offerti. Questi tre fattori hanno consentito ad Air One non solo di accrescere la propria quota di mercato, ma soprattutto di conseguire significativi incrementi di fatturato. Si è registrata un’espansione del network grazie all’incremento dei collegamenti con le principali città europee.
Il Presidente Carlo Toto ha commentato i risultati dichiarando: “Il 2007 è stato per Air One un anno di grandi sfide, contrassegnato da un forte sviluppo della Compagnia. Air One ha trasportato milioni di viaggiatori offrendo un servizio efficiente e caratterizzandosi sempre più come vettore italiano di qualità. Sebbene operi in un settore altamente competitivo, pur in un contesto di mercato molto complesso, Air One ha raggiunto risultati molto soddisfacenti; questo anche grazie ad una squadra coesa di management e all’impegno quotidiano di tutti i suoi collaboratori”.


I Risultati del bilancio: grandi sfide per un anno di crescita
Il 2007 è stato un altro anno di forte sviluppo per Air One. Il valore della produzione, pari a 749,5 milioni di euro, è cresciuto del 22,6% rispetto all’esercizio precedente (nel 2006 era stato di 611,5 milioni). In particolare i ricavi del trasporto aereo di linea sono cresciuti del 20,9% attestandosi a 589 milioni di euro, di cui il 9% derivante dalle attività internazionali; i ricavi del trasporto charter hanno subito una lieve flessione (- 8,6 %) attestandosi a 49,7 milioni di euro, in coerenza con la scelta strategica dell’azienda di privilegiare l’attività di linea; il servizio di trasporto aereo della posta ha prodotto un fatturato di 21,6 milioni di euro in crescita rispetto all’anno precedente del 7,3%. A questi si aggiungono ricavi diversi per 72,3 milioni di euro di fatturato per ulteriori attività di trasporto merci, servizi vari resi ed altri ricavi.

L’EBITDAR (Earning Before Interest, Taxes, Depreciation, Amortization and Rentals), l’indicatore utilizzato per determinare la redditività operativa delle compagnie aeree, ha registrato un incremento del 34,9% raggiungendo i 127,2 milioni di Euro. L’EBIT – ovvero la redditività operativa – ha subito una leggera flessione rispetto al 2006 attestandosi a circa 19,7 milioni di euro (nel 2006 era di circa 26 milioni di euro), riconducibile alla maggiore incidenza degli ammortamenti in relazione al cambio flotta.
L’utile ante imposte e l’utile netto, rispettivamente di circa 18 milioni di Euro e di oltre 6,8 milioni di Euro, sono sostanzialmente in linea con quelli dell’anno precedente a conferma di un trend di equilibrio registrato nel settore aereo.
In considerazione degli ingenti investimenti effettuati per finanziare lo sviluppo, l’indebitamento finanziario a breve termine si è attestato a - 61,8 milioni di Euro.

Il Network: consolidamento nel mercato domestico ed ampliamento in quello internazionale
Nel 2007 Air One, anche grazie anche ai nuovi collegamenti Regional ha raggiunto una quota di mercato domestico di oltre il 37% in crescita di 4 punti percentuali rispetto al 2006.
I passeggeri trasportati sono stati oltre 7,5 milioni, con una crescita del 20,8% rispetto all’anno precedente: di questi, 7,1 milioni con collegamenti di linea e altri 400.000 con voli charter.
Lo sviluppo del network internazionale ha beneficiato anche di nuovi accordi di code share, che consentono di commercializzare anche i voli del partner, con alcuni dei principali vettori internazionali come Austrian Airlines, Swiss, Air Baltic, Air Malta, Lot. Questi accordi commerciali hanno consentito ad Air One di ampliare il network internazionale e intercontinentale e hanno portato alla Compagnia ulteriori ricavi. E’ proseguita con soddisfazione anche la collaborazione di natura commerciale e tecnica con Lufthansa, capofila di Star Alliance.
Complessivamente, nel 2007, Air One ha raggiunto 15 destinazioni internazionali, comprese quelle estive, e 23 nazionali. L’aeroporto cuore del network della Compagnia è Roma-Fiumicino, dove hanno volato con Air One oltre 4 milioni di passeggeri (+ 15,7% rispetto all’anno precedente), Milano-Linate, con oltre 2 milioni di passeggeri, Napoli, che ha beneficiato del ruolo di Regional Hub di Air One CityLiner con quasi un milione di passeggeri (+ 64,9%) e Torino, con quasi 950 mila passeggeri (+ 28,4%). Crescente l’importanza dello scalo di Milano-Malpensa, dove Air One ha inaugurato le attività nazionali ed internazionali (e presto anche intercontinentali) a partire da marzo 2008.

La Flotta: prosegue il processo di rinnovo con aerei moderni e a basso impatto ambientale
Nel 2007 gli aerei in flotta erano 57. Nel corso dell’anno è continuato il processo rinnovamento e di ampliamento della flotta con l’ingresso di 10 nuovi Airbus A320 e di 4 nuovi Bombardier CRJ900 (questi ultimi per Air One CityLiner, la Compagnia Regional del Gruppo). I nuovi aerei entrati in flotta nel 2007 si aggiungono agli 8 entrati nel 2006 e sono stati anch’essi acquistati da società controllate direttamente o indirettamente da Air One. A fronte di un complessivo valore (book value) dei 22 aerei pari a 561 milioni di euro, le società hanno un indebitamento di 448 milioni di euro.
I nuovi aerei, che andranno a sostituire entro il 2012 i Boeing 737 utilizzati oggi, offrono maggiore comfort e servizi sempre più efficienti ai passeggeri e garantiscono minori consumi, processi più efficienti di manutenzione, una forte riduzione dell’inquinamento dell’aria e quindi un maggior rispetto ambientale. Air One è stata inoltre nel 2007 la prima Compagnia aerea al mondo ad aver installato sugli Airbus A320 della sua flotta motori che abbattono sensibilmente le emissioni dannose per l’ambiente e che consentono di ridurre sia i consumi di carburante (dell’1%), con conseguenti minori emissioni di CO2, sia le emissioni nocive di ossidi di azoto del 40%. Per questo motivo Air One è stata riconosciuta come Compagnia aerea più rispettosa dell’ambiente del 2007. Gli aerei “ecologici” di Air One sono riconoscibili dal logo verde applicato sulle carlinghe che riporta la dicitura di Compagnia “Environmentally Friendly”.
Nel 2012 Air One potrà disporre di una delle flotte più giovani e a basso impatto ambientale d’Europa.

Le Persone di Air One
Il personale è il principale patrimonio di Air One. Alla fine del 2007 in Azienda lavoravano 1.831 persone (circa 3400 se si considerano tutte le società di aviation del Gruppo), in crescita dell’11,2% (+ 19,6 se si prendono in considerazione tutte le società di aviation del Gruppo) e con un’età media di circa 34 anni. Di questi, circa il 61% sono uomini e il 39% donne, mentre il 52% è impegnato in volo (Comandanti, Piloti e Assistenti di Volo) e il restante 48% è impiegato a terra. Oltre il 65% dei dipendenti parla inglese ed un ulteriore 20% parla un’altra seconda lingua.
Nel corso del 2007, in Air One sono state svolte oltre 18.500 ore di formazione tra training, addestramento e corsi di aggiornamento, con un’efficacia formativa media di circa il 93%.

Ulteriori avvenimenti del 2007 e principali del 2008
Nel corso del 2007, Air One è stata impegnata nel processo per la privatizzazione – tecnicamente a partecipare è stata la controllante AP Holding, la holding da cui dipendono le società di aviation del Gruppo Toto. La partecipazione alla gara per Alitalia ha comportato un grande impegno per Air One, in termini di risorse, tempo e personale, per la realizzazione del Piano industriale e di tutte le attività connesse alla procedura di privatizzazione.
Coerentemente con il piano industriale di sviluppo 2007-2011, nei primi mesi del 2008 Air One ha inaugurato le proprie attività da Milano-Malpensa e avvierà entro luglio una prima serie di voli (con 140 frequenze settimanali) da Malpensa verso cinque destinazioni nazionali, quattro internazionali e due intercontinentali. Il progetto prevede che, entro il 2011, Air One diventi il principale vettore operativo a Malpensa, grazie a un programma di crescita costante del numero delle destinazioni e delle frequenze.
A maggio 2008, la Compagnia raggiunge con propri voli 21 destinazioni nazionali e 18 internazionali, comprese quelle estive, e da giugno 2008 saranno attivati voli per Boston e Chicago, le prime due destinazioni di lungo raggio della Compagnia. I nuovi voli intercontinentali saranno effettuati con due aeromobili Airbus A330-200, da poco entrati in flotta.



Roma, 31 maggio 2008


Air One ha superato nel 2007 il 37% della quota di mercato nazionale. Con i suoi 3400 dipendenti (compresi i lavoratori delle società controllate) Air One effettua voli verso 21 destinazioni nazionali, 18 internazionali e 2 intercontinentali a partire da giugno, a cui si aggiungono molte altre destinazioni internazionali in code-share. Nel 2007 Air One ha trasportato oltre 7,5 milioni di passeggeri e ha registrato un fatturato di circa 750 milioni di Euro.
 
Questi sono numeri, se sono veri.

Fanno il 37% del mercato domestico con 1800 persone (o 3400?) di cui ben il 52% volano.... e sono in attivo.

Hanno solo bisogno di un bel restyling e di qualche markettaro bravo per avere un'immagine meno dimessa.

Speriamo che Ermolli e SB non costringano ad andare in vacca anche loro.
 
Air One: quota mercato al 37%

(ANSA) - ROMA, 31 MAG - Air One ha superato nel 2007 il 37% della quota di mercato nazionale ed ha chiuso il bilancio 2007 con un utile netto di circa 6,8 mln. Il risultato e' in linea col 2006. Il fatturato segna +22,6%, a 749,5 mln. La compagnia ha trasportato oltre 7,5 milioni di passeggeri (+20,8%), in un anno 'caratterizzato da importanti investimenti per l'ampliamento del network ed il rinnovo della flotta'. 'Il 2007 e' stato per Air One - commenta il presidente Carlo Toto - un anno di grandi sfide'.
 
Questi sono numeri, se sono veri.

Fanno il 37% del mercato domestico con 1800 persone (o 3400?) di cui ben il 52% volano.... e sono in attivo.

Hanno solo bisogno di un bel restyling e di qualche markettaro bravo per avere un'immagine meno dimessa.

Speriamo che Ermolli e SB non costringano ad andare in vacca anche loro.


Restyling?, Markettaro?,...prova a dire in giro che lavori per AP e vedi se si è creata una immagine vincente. La prima cosa che ti chiedono tutti, e dico tutti, è: "ve la comprate Alitalia?".
Una compagnia con 3700 persone (comprese EAS che qualcuno dimentica) con + di 30 aerei nuovi entrati in flotta, (in 2 anni ai 737, si sono aggiunti i crj, i 320 per finire nell'ultimo 330,) bisogna solamente togliersi il cappello e fare chapeau. Immagina i training per piloti e maintenance più il mantenimento dei 737 (aggiungo anche i 200 per un periodo)..
 
Il problema di AP è che avrebbe potuto fare ancora meglio se avesse avuto in questi ultimi 3 anni un management più preparato alle sfide di mercato e con una visione strategica più internazionale.
 
Ti posso immaginare che far entrare in flotta 3 macchine completamente diverse l'una dall'altra e nel contempo mantenere i 737 è uno sforzo immane per tutti, dal management in giu
 
Ti posso immaginare che far entrare in flotta 3 macchine completamente diverse l'una dall'altra e nel contempo mantenere i 737 è uno sforzo immane per tutti, dal management in giu

infatti forse era da pianificare diversamente come tempistiche.

La crescita tumultuosa fatta "al risparmio" (nel senso di non investire in modo proporzionale sulle risorse necessarie) rischia di non permettere di cogliere al meglio tutte le occasioni del mercato.
 
Ultima modifica:
Considerevole la crescita dei pax. Non pochi 400mila pax sul charter.

A Napoli, in un anno, ha più che raddoppiato i pax trasportati (+65%), raggiungendo il milione.

Linate, con oltre 2 milioni di pax, rappresenta il 30% dell'attività.....
 
Questi sono numeri, se sono veri.

Fanno il 37% del mercato domestico con 1800 persone (o 3400?) di cui ben il 52% volano.... e sono in attivo.
Hanno solo bisogno di un bel restyling e di qualche markettaro bravo per avere un'immagine meno dimessa.
Speriamo che Ermolli e SB non costringano ad andare in vacca anche loro.
Era giusto quanto +- stavo pensando anche io...tentando un confronto con qualcunAZaltro, ma essendo privo dei numeri di riferimento, mi risultava impossibile
Potremmo anche fare un po' di tara per certe situazioni diverse (pur restando in un ambito di normalità), ma chissà quali sono le percentuali altrui in termine di quota di mercato, rapportate al nr di persone e quante di queste volano..
 
Il progetto prevede che, entro il 2011, Air One diventi il principale vettore operativo a Malpensa, grazie a un programma di crescita costante del numero delle destinazioni e delle frequenze.

Interessante, quindi si prospettano diverse nuove rotte da MXP...
 
infatti forse era da pianificare diversamente come tempistiche.

La crescita tumultuosa fatta "al risparmio" (nel senso di non investire in modo proporzionale sulle risorse necessarie) rischia di non permettere di cogliere al meglio tutte le occasioni del mercato.

Proprio facendo cosi AP ha sfondato, riuscendo in un mese dove gli altri ci mettono anni...si è creata l'opportunità di prendere i crj in maniera vantaggiosa e ci si è ficcato, se ne va AZ da MXP...eccoci qui, pronti!
 
Proprio facendo cosi AP ha sfondato, riuscendo in un mese dove gli altri ci mettono anni...si è creata l'opportunità di prendere i crj in maniera vantaggiosa e ci si è ficcato, se ne va AZ da MXP...eccoci qui, pronti!

bisogna essere sinceri, AP ha sfondato più per le mancanze di AZ che per meriti suoi...

Poi alla fine bisogna tirare le somme e il risultato è stato buono, ma con un pò di bravura in più sarebbe stato ottimo.
 
bisogna essere sinceri, AP ha sfondato più per le mancanze di AZ che per meriti suoi...

Poi alla fine bisogna tirare le somme e il risultato è stato buono, ma con un pò di bravura in più sarebbe stato ottimo.

Quoto al 100%. Peccato proprio che manchi quel "quid"; dai, confidiamo che l'esperienza (propria e degli altri) insegni.
 
bisogna essere sinceri, AP ha sfondato più per le mancanze di AZ che per meriti suoi...

Poi alla fine bisogna tirare le somme e il risultato è stato buono, ma con un pò di bravura in più sarebbe stato ottimo.
A volte le fortune imprenditoriali derivano da sfortune imprenditoriali di altri.
Così come un po' d'azzardo non guasta.
Non so che dicano wikipedia o Harvard alla voce "imprenditorialità"...:)
 
A volte le fortune imprenditoriali derivano da sfortune imprenditoriali di altri.
Così come un po' d'azzardo non guasta.
Non so che dicano wikipedia o Harvard alla voce "imprenditorialità"...:)

Credo che in AP abbiano fatto le cose con calma e con la politica dei piccoli passi. Nessuno ricorda di come da Aliadriatica si passò ad AP, inserendosi nella LIN/FCO come primo competitors? Se ricordate, ci provò anche la NOMAN (ma su CIA), durò lo spazio di un anno, poi i DC9 vennero ceduti proprio ad AP, che li operò per breve tempo.
Credo che se AP adesso può pensare "in grande" ad espandersi, per la crisi di AZ, lo possa fare proprio perchè negli anni passati ha fatto piccoli passi senza strafare, capitalizzando le risorse che adesso può mettere in campo.
 
Credo che in AP abbiano fatto le cose con calma e con la politica dei piccoli passi. Nessuno ricorda di come da Aliadriatica si passò ad AP, inserendosi nella LIN/FCO come primo competitors? Se ricordate, ci provò anche la NOMAN (ma su CIA), durò lo spazio di un anno, poi i DC9 vennero ceduti proprio ad AP, che li operò per breve tempo.
Credo che se AP adesso può pensare "in grande" ad espandersi, per la crisi di AZ, lo possa fare proprio perchè negli anni passati ha fatto piccoli passi senza strafare, capitalizzando le risorse che adesso può mettere in campo.


sono in completo disaccordo.

AP ha praticamente buttato via 5 anni dal 2002 al 2007 utilizzando (anzi sotto utilizzando) il business plan Zeni che era ben fatto e che per il quinquennio 2002-2007 prevedeva una crescita più "spinta" che invece nel 2005 si è bloccata per riprendere timidamente nel 2006 e accellerare nel 2007, ma non avendo sfruttato appieno il 2005, anno che con la scomparsa di Volareweb, le difficoltà di altri player e l'immobilismo AZ, avrebbe permesso una più forte espansione soprattutto sul domestico.
Emblematico è il fallimento dei voli cross-country soprattutto da Pisa su Sicilia e Sardegna, da GOA su PMO e da TRN su CTA.
 
Mi sembra la supercapitalizzata Alpieagles che aveva chiuso in utile gli ultimi 3 bilanci prima di scoppiare....che barzelletta...
 
Mi sembra la supercapitalizzata Alpieagles che aveva chiuso in utile gli ultimi 3 bilanci prima di scoppiare....che barzelletta...

quando si fatturano 745m è facile avere piccoli utili o piccole perdite. Rimanere cmq vicini allo zero è sempre la scelta migliore, soprattutto se la società è inserita in un contesto di holding più grande a gestione famigliare.
 

Nello specifico gli errori principali sono stati:

anno 2005:

- non aprire base a VCE dove AP è stata sempre "debole" con un network di voli diretti verso il sud Italia/isole

- non potenziare il progetto di network con voli cross country da scali tipo GOA/PSA/BLQ/VRN verso Sud Italia/Isole

- puntare troppo sul modello hub nazione via FCO copiando in pieno il modello AZ.

- non sfruttare il così detto boom marketing low cost, per apparire maggiormente come vettore low fare

- puntare troppo poco sul canale web

anno 2006:

- iniziare l'espansione internazionale senza un focus hub, ma con voli da vari scali, senza una logica razionale di network

anno 2007:

- persistere errori sull'internazionale

- persistere politica marketing soft

- scarsa valorizzazione canale web