Riflessione sulla manutenzione degli aeromobili


Io, invece, sposterei il focus da un'altra parte

Ci stiamo dimenticando di quanto il settore manutenzioni sia oneroso e complesso per le aziende di traspoto in genere, tra queste anche quelle aeronautiche, in particolare gli elementi di maggiore sofferenza sono:
- posizionamento delle officine che ha forti impatti sulla disponibilità del servizio e sul costo delle operazioni leggere
- variabilità dei pezzi e della flotta che costringe ad avere a disposizione pezzi di ricambio e attrezzature non sfruttate a dovere, e che, quindi costano care.
- difficoltà ad effettuare la manutezione ai velivoli che "non passano" o che sono lontani dalla base operativa.
- costo elevato del lavoro nei Paesi occidentali
- scarsità di risorse disposte ad effettuare lavorazioni complesse su tre turni da 8 ore 365 giorni all'anno.
- Difficoltà ulteriori dovute al contratto di lavoro ed all'alto potre contrattuale dei sindacati.

Credo che il futuro, non troppo lontano, ci riserverà officine indipendenti dalle compagnie aeree, ciascuna posizionata presso ogni aeroporto di una certa importanza, e che gestirà la manutenzione in loco di qualsiasi cosa che si spacchi.
Per le grandi manutenzioni, invece, avremo due o tre officine, posizionate presso aeroporti minori (quelli maggiori necessitano di spazio) in giro per l'europa (ES:le aeronavali di VCE) ciascuna specializzata in una determinata filiera di prodotti (Airbus, MD80, Boeing etc...).
Il discorso secondo il quali il lavoro fatto in casa è sicuramente fatto meglio di quello fatto fuori è una pura e semplice mistificazione, se l'efficienza del lavoro svolto in casa è bassa si passa subito alla voce risparmi, e la qualità scende.
Oggi garantire alta qualità ed alta complessità assieme non è economicamente sostenibile, quindi, o si va in fallimento tipo AZ o si risparmia.