Non mi metto a discutere di low cost, voli alcoolici, decadimento morale, ecc. -- cose tutte vere e che contribuiscono all'invasione barbarica aviotrasportata. Mi sembra però anche che l'esperienza di volo sia diventata negli ultimi venti anni sempre più ansiogena per via del concorrere delle misure di sicurezza dovute alla follia di alcuni e di quelle di marketing dovute alla furbizia di altri.
I miei viaggi sono spesso collezioni di esperienze poco piacevoli che sicuramente concorrono a farmi diventare meno francescano nei confronti di chi invade il mio spazio vitale.
Lasciamo perdere quando i problemi nascono proprio alla fonte, tipo cercare di non farsi fregare il portafoglio mentre si compra il biglietto del Leonardo Express a Termini (biglietto di suo esoso per l'accesso ad un treno ottimizzato per impedire il trasporto di bagagli e passeggeri diretti all'aeroporto); o, sullo stesso livello, tentare di non pagare la tangente per entrare airside a Ouagadougou o Antananarivo.
Al check in, avendo un bagaglio e viaggiando in classe turistica la scelta è tra code più o meno lunghe (dipende dall'esistenza di baggage drop) e macchinette più o meno infernali per stamparsi e soprattutto incollarsi le bag tags. Si può fare? Sì, certo. E' rilassante? Non proprio.
Tralascio la fase di security check, dove succede la qualunque, con l'aggiunta occasionale di security strafottente e/o sfaticata (ne leggo su questo forum nei vari aeroporti italiani) o proprio aggressiva (stile USA, quando capita). In ogni caso, continua a non essere un'esperienza rilassante.
Il premio è l'accesso ad una congerie di negozi di arte e qualità varia con ricarichi da far impallidire i night della Costa Azzurra. E sì, esistono aeroporti dove si trovano ancora sedie gratis, ma non molti, per non parlare di acqua da bere gratis, rara quanto un oasi nel Sahara. E poi andiamo verso il paradiso dell'intrattenimento, tipo serra delle farfalle di Changi o processione in costume di Incheon. O anche un ottimo purgatorio, come la nuova zona lavoro di Fiumicino (quella sopraelevata, credo al Molo D). E poi c'è il resto. E poi ancora ci sono cose come Malpensa che dovrebbero seriamente essere prese in considerazione dal Tribunale Penale Internazionale anche solo per la condizione dei gabinetti che sono veramente dei cessi.
In fase di imbarco, sugli stramaledetti trolley e zaini da alta montagna è già stato detto di tutto. Io mi limito ad augurare al loro inventore ciò che Albanese ha augurato al ladro del motorino (
https://www.youtube.com/watch?v=7UIL_9ygtkY).
Ora dopo tutto quello che precede, ovvero almeno un'oretta di torture psicologiche e fisiche di vario tipo, più la paura di volare che affligge almeno un terzo dei passeggeri, più tutti i fattori cafonaggine alcool ecc. di cui sopra, si prendono i malcapitati passeggeri e si legano in spazi che non sarebbero accettabili per qualunque altra funzione tranne forse le camicie di forza del manicomio (confesso di non aver ancora mai provato). E qui ovviamente parte la corsa alla sopravvivenza durante il volo. Tralascio le ultime raffinatezze sui bagni stile lilliput.
Io non voglio giustificare niente, ma non è che questo girone infernale un pochino aiuta la gente, già ben predisposta di suo, a dare di matto?