[REPORT] Un meraviglioso anno in Florida


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5 Novembre 2005
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Abu Dhabi
Dopo un anno di quasi silenzio (ma ho spesso letto questo forum a me molto caro) decido di fare ritorno in questo spazio con un TR in pompa magna che spezzerò in tre parti altrimenti sarebbe troppo lungo.

“Ah bene Adriano, dove sei stato un anno?” forse è la domanda che vi state ponendo. Ok, no, forse ve ne sbattete altamente, ma io ve lo dico lo stesso: ho passato un meraviglioso anno ad Orlando in Florida a lavorare in un’enorme pizzeria nel padiglione italiano di Epcot, parco facente parte di Disneyworld.

“E beh? Tutto stu burdell’ perché sei andato a fare il cameriere?” Ebbene si, amici: fare il cameriere negli Stati Uniti non è come farlo qui. E farlo in Disney, se vogliamo, non è neanche come farlo negli Stati Uniti. È stato un anno intenso durante il quale ho lavorato sempre a ritmi serratissimi ma ho avuto l’opportunità di visitare tanti posti meravigliosi e di conoscere persone che sono certo mi accompagneranno per molti anni della mia vita.

Ma bando alle ciance e sotto col TR! Vi avviso che la prima parte è di un anno fa, di ottobre 2012... Si, sono un tipo celere nello scrivere i TR. Scherzo, è solo che con me avevo un PC portatile così scrauso che non lo vorrebbero nemmeno in Gambia.

Tutto ha inizio alle prime luci dell’alba del 16 ottobre 2012: in mano ho i biglietti per un comodissimo Roma-Londra-Miami-Orlando volando con British Airways ed American Airlines su B763, B744 e B752. Eccitazione alle stelle. Al check-in l'addetta British chiude un occhio sul mio kg in più e non mi fa pagare dicendo "Ao sta creatura deve annà un anno in America, daje etichettamo sta valigia"... La sto ancora cercando per ringraziarla :D



Passo i controlli in maniera indolore e mi dirigo al gate H1. Non ero mai stato in questa parte di FCO che è molto decorosa, I have to say, ma fa molto terminal low cost. E sì che da questi gates imbarcano Tel Aviv, Londra, Beirut...





Finalmente riesco a volare su questo bocconcino



Notare il sequenziale del FCO-LHR!



Scendiamo dal bus ed entro, al mio solito, nel ruolo del “coreano in viaggio di nozze”... Scatto foto in maniera isterica. Qui, ovviamente, un piccolissimo sunto









L’aereo, nemmeno a dirlo, è completamente pieno in tutte le classi. Personalmente trovo gli interni ripugnanti ma la poltrona è comoda. Il mio posto è proprio accanto alla postazione 3R. La safety demo viene svolta a mano da un equipaggio assolutamente affiatato e sorridente.











BITCH PLEASE



Decolliamo puntuali dalla pista 25 ma ovviamente essendo seduto lato corridoio non riesco a fare foto. Anche perché nei posti da due sono seduti due pensionati orientali che stanno sempre in mezzo. *nota a margine: l’aereo è pieno quasi per metà di orientali in transito*

Autoscatto di rito



Inizia il servizio e nel mio corridoio lavora la più giovane dell’equipaggio...



... Che lascia il carrello un paio di file prima della mia per servire i vassoi della colazione (pane e salame, ndr) ma dato l’assetto cabrato dell’aereo e forse i freni non funzionanti tale carrello si sfrena e fa per piombarle addosso quando lo blocco con la mano. Lei imbarazzatissima mi ringrazia seicento volte e mi chiede se c’è qualsiasi cosa che possa fare per me... Oh si honey “Do you have something sweet for breakfast?” “Here you are, from Business Class!”

. Scusate ma pane e salame alle otto e mezza de mattina non ce la posso fà!



Immediatamente dopo l’aver scattato questa foto un’altra assistente di volo (con grooming e modi di fare pari pari a quelli di una bidella - ma di quelle stronze) si mette ad urlarmi dietro dicendo che non posso fare foto bla bla bla. Okay ma’m, I am sorry. L’IFE resterà spento per tutto il volo



Mi metto a sfogliare la rivista di bordo ed incappo in questa pagina. Leggere questo trafiletto mi ha fatto venire la pelle d’oca. Avessimo un decimo della loro passione e del loro orgoglio ed avremmo una compagnia aerea e forse un Paese sicuramente migliori.



Dopo un holding ed avvicinamento abbastanza ballerino (siamo a LHR d’altra parte!) atterriamo sulla 27L ed in men che non si dica mi si para davanti un tripudio di aerei spettacolari. Ecco l’unico scatto che si salva



Un saluto veloce all’equipaggio e a questo bocconcino prima di tuffarmi negli interminabili controlli di sicurezza del Terminal 5. Per fortuna che io ed il resto dei miei compagni di viaggio abbiamo un transito abbastanza lungo (ora non ricordo ma sicuramente più di un’ora e mezzo) altrimenti sayonara al volo successivo.



Infatti arriviamo al gate del LHR-MIA letteralmente correndo e sbracciandoci a mo’ di “Mamma ho perso l’aereo” e salendo tra gli ultimissimi. Riesco, però, a rubare uno scatto al mio primo Boeing 747. Sono così sudato e di corsa che non riesco nemmeno ad essere eccitato



Ora, per molti di voi leggere che il mio posto è il 53G sarà uno shock... Ma si, amici, esistono file oltre la 15



Anche qui, come per il 767, interni repellenti ma molto comodi
Storco il naso quando noto che davanti ai miei piedi è presente il box per l’IFE ma poi durante il volo avrò modo di apprezzarne la sua presenza. In pratica m’ha salvato la vita



Non si notano le marche nello sticker in alto a destra vicino la porta ma siamo dentro G-BNLR. A destra dello strapuntino c’è la porta per salire nel crew rest ma qui non si vede









Faccio subito conoscenza coi due panzoni scozzesi seduti lato finestrino e con le due simpatiche AA/VV sedute alle porte 5 quando ad un tratto un poco rassicurante annuncio del CPT ci informa che partiremo con un imprecisato ritardo causa problema nella chiusura del portellone cargo. Molti sbuffano, si slacciano cinture di sicurezza, si cercano effetti personali lasciati nelle borse messe nelle cappelliere per la troppa fretta di sedersi (il mio trolley è nella prima zona di economy, prima delle porte 4!).

Passa quasi un’ora ed un altro annuncio dal flight deck ci avvisa della risoluzione del problema: si parte! In fretta e furia ci spingono fuori dalla piazzola, mettiamo in moto ed iniziamo il rullaggio insieme ad altri 747 British. Decolleremo con un’ora di ritardo, che NON recupereremo in volo, da non mi ricordo quale pista: ricordo però come l’A/V mi urlasse contro mentre cercavo di fare foto. Eccheppalle! Perché volete impedirmi di comportarmi da italiano medio che se ne fotte delle regole? Volevo cogliere l’effetto di sfiorare il terreno durante la fase di rotazione. Comunque non appena raggiungiamo qualche migliaio di piedi iniziano le turbolenze, a tratti anche decisamente forti, che ci terranno compagnia per... Diciamo 6 ore su 9 totali di durata del volo.





Il pasto non male con menzione d’onore a quella sorta di mouse alla pera, deliziosa



L’IFE non offre tanto. Rivedo il film con Johnny Depp e Michelle Pfeiffer che parla di vampiri mentre la mia amica guarda Magic Mike piantando le unghie nel bracciolo



Curiosità: alle porte 5 dei 747 British Airways non c’è il galley per l’economy ma ci sono i bagni dove tra l’altro la gente entra scalza (e con scalza intendo anche senza calzini) come se fosse la cosa più naturale del mondo. EEEEWWWWWW.



Un attimo di tregua dalle turbolenze! Ah comunque si gela ma fermando la coperta con i piedi poggiati sulla scatola dell’IFE si crea un microclima spettacolare all’interno della coperta stessa che, abbinata al recline discreto e senza disturbi causa ultima fila, regala un’esperienza di volo da non sottovalutare. Per di più ci sono anche un po’ di turbolenze che cullano che è una meraviglia. Ci piace.






Foto random







L’equipaggio, sempre abbastanza presente, serve uno snack prima dell’arrivo













Atterriamo con un’ora di ritardo che va ad erodere le due ore e mezzo di transito che abbiamo. Inutile dire che per passare l’immigration ci vuole una vita. Ritorno in possesso della mia valigia mentre inizia l’imbarco per il volo per Orlando e mi rendo conto di non avere la carta d’imbarco per l’ultima tratta! Corbezzoli. Riesco ad ottenerla in pochissimo tempo al desk American Airlines ed ancora correndo a perdifiato riesco a saltare dentro al Boeing 757 tra gli ultimissimi







Inaspettatamente mi danno un finestrino sugli alari



Welcome back to the 80’s







PLIN PLON: annuncio del comandante. Per problemi tecnici partiremo in ritardo. No, non sono un tipo fortunato quando si tratta di volare. C’è un via vai di tecnici nella zona anteriore dell’aereo quindi mi alzo e vado nel galley posteriore a chiedere un bicchiere d’acqua. Le due AA/VV mi guardano come se avessi chiesto i loro reggiseni come trofeo. Take it easy ladies. Un tecnico attacca lo sticker INOP su una toilette, un cog*ione francese gioca con un accendino ed una pax piazza una scenata che metà basta e finalmente sblocchiamo. Decolliamo al tramonto con una vista spettacolare!

Comunque la stanchezza inizia a farsi sentire tant’è che non ricordo neanche a che ora siamo partiti e scatto solo un paio di foto prima di crollare in coma. Del servizio a bordo ricordo molto poco, sapete ero stan... Wait a minute: non c’è stato servizio di bordo



Atterriamo ad Orlando alle 20 passate, sono in piedi da 24 ore ed ho 13 ore di volo sul groppone... Goodnight everyone!

A presto col seguito!
 
Ciccio ... ottimo inizio.

Dai approfitta della gola arrossata e della febbre, chiuditi in casa e terminalo asap !!

:D :D :D
 
Grande Adriano!
Mi sembra ieri che raccontavi come da lì a poco saresti partito: è scontato dirlo, ma come passa veloce il tempo!
 
Bella Adriano, molto simpatico l'inizio.

Una curiosità: in giro per il mondo con Sokol di pantegane ne abbiamo fatte fuori parecchie, ma la versione alle pere non l'ho mai sentita. Ne terrò conto :)
 
Ciccio, OT d'obbligo per questo TR, compresa tua foto sul patio, preferibilmente a scattata a 10 min dalla fine del turno!
 
Stavo pensando ad una parte OT soprattutto riguardo alla seconda parte del TR... Vediamo cosa posso fare :D

Nel mentre grazie HA tutti!
 
Proseguo con la seconda parte, che include anche un succoso OT. Questo è il padiglione italiano visto nel suo complesso, il mio luogo di lavoro (pizzeria Via Napoli) era in fondo al padiglione stesso



Classica foto che rappresenta Epcot



Padiglione giapponese





Durante la mia permanenza ho potuto visitare alcuni posti ma, ahimé, non ne ho potuti visitare tanti altri... Qui abbiamo l’affascinante New Orleans dove mi sono recato in macchina (un viaggio eterno.. :morto: )















Questo era appeso in un bar :cool:



Festeggiamenti per il Mardi Gras



Mississippi





Gita sulla motonave



Safety demo della fine del 1800







Qui invece abbiamo Tampa











A maggio è tempo di una vacanza vera anche se di soli 4 giorni. Destinazione Bahamas! Prenotiamo il biglietto sul sito cheapoair.com che trovo molto comodo e mi ritroverò poi ad utilizzare in futuro. Arriviamo in aeroporto verso le 17.45, sbrighiamo le formalità senza problemi e ci accomodiamo al gate. Ovviamente del nostro aereo manco l’ombra







Eccheloooo







Scusate, io non ci riesco a tenermi questa cosa dentro... STA LIVREA NON SE PO’ GUARDA’



Imbarchiamo in ritardo sul nostro Dash 8 Bahamasair, anche qui non ho annotato orari precisi... I’m sorry. L’aereo sarà pieno ad un 80% e l’assistente di volo sarà una solamente





Pitch umano











Decolliamo ormai senza sole



Dopo un volo di un’ora e dieci, uneventful senza servizio di bordo, arriviamo a Nassau dove la temperatura è decisamente alta... Al contrario dell’interno dell’aereo, dove non ho mai patito così tanto freddo. Infatti il mio amico si ammalerà e passerà due dei quattro giorni a letto





Causa tempo inclemente e parte della ciurma malaticcia decidiamo di non lasciare l’isola di New Providence dove sorge Nassau quindi non faremo escursioni o gite varie. Ecco downtown Nassau (che non offre proprio una favaccia di nulla)



Italianità









BITCH PLEASE





Il pacchianissimo ma fighissimo Atlantis









I quattro giorni passano veloci ed è ora di tornare a casa a faticà. L’aeroporto di NAS è davvero bello e moderno













Per beccare sto 777 mi sono fatto tutto il terminal correndo... Splendido!





Terrazzo per spotter





Su Miami imperversa il maltempo quindi fioccano ritardi clamorosi e con loro fioccano le riprotezioni dei pax. In ritardo arriva il nostro potente mezzo e sinceramente l’idea di sfiorare una tempesta a bordo di questa zanzara... Non è che mi faccia stare tranquillo al 100% :D



Imbarchiamo a piedi





Rullaggio con family traffic



Decolliamo lasciando questo paradiso e puntando dritti verso Orlando dove ci attende, as always, bel tempo :sconfortato:



La nostra meta





Fine dell’avventura!



Continuo con l’OT... Aoh me l’avete chiesto voi! Qui la bellissima Sarasota





Dove ci si sposa così :)





Atlanta, che raggiungo in bus



World of CocaCola





Atlanta World Trade Center



L’affascinantissima zona Decatour





Omaggio doveroso a Martin Luther King: questa casa sua





Ovviamente sono stato spesso a Miami













Little Havana





Chiudo qui la parte OT e mi scuso se mi sono dilungato ma immaginate raccontare un anno di viaggi in un TR... E poi ripeto: la parte OT l’avete voluta voi quindi non rompete :D
 
Si fa tempo di tornare in Italia anche se ovviamente non mi va... Per tornare a casa riesco ad approfittare di un viaggia con gli amici Alitalia da Boston che raggiungerò volando Orlando-Fort Lauderdale-Boston con Spirit Airlines. Itinerario scomodo, lo so, ma anche abbastanza economico.

La sveglia il 3 ottobre suona alle 5, chiudo le valigie e mi avvio all’aeroporto di Orlando. Panico ai controlli di sicurezza. Riesco a trovare un addetto TSA di CENTOCELLE (popolare quartiere di Roma :D) che alla mia affermazione “Ma io ho l’imbarco tra un quarto d’ora!!” mi risponde “Eeeeehh caro mio te tocca la fila”... Passo i minuziosissimi controlli durante l’inizio dell’imbarco, salto sul trenino che mi porta al satellite e mi lancio tipo maratoneta al traguardo dentro al finger. Non faccio in tempo ad annotare le marche dell’aereo e ricordo solo che era un A319 nella vecchia splendida colorazione grigia e nera. Pitch disumano















Decolliamo quando il sole è ancora basso e la luce è semplicemente perfetta... Mi mancherai Orlando!







Il volo per FLL è breve ed in men che non si dica siamo già quasi a terra



Come sempre il cielo è limpido





Il mio biglietto prevede l’imbarco del FLL-BOS proprio durante l’atterraggio del MCO-FLL ma non sono troppo preoccupato perché dovrei farcela pelo pelo non dovendo rifare i controlli. Quindi con tranquillità esco dal gate a FLL e vado a cercare quello per BOS. Non c’è scritto da nessuna parte, nemmeno sui tabelloni delle partenze. Impanicato torno al gate dal dove sono appena uscito e chiedo lumi: “Oh si che c’è il volo per BOS, dall’altro terminal” “W-WHAT???”... Corsa infinita, entro nell’altro terminal e trovo una fiumana pazzesca ai controlli di sicurezza. Parlo con un’addetta TSA che mi tranquillizza dicendo che sul mio volo ci saranno molti pax che sono al momento con me ai controlli. Si ho capito ma come diavolo si fa a vendere una connection di 45 minuti tra due terminal diversi senza nemmeno specificarlo? Altra corsa, altro ingresso nel finger con le bracci alzate effetto maratoneta. Sprofondo sul sedile e chiedo un po’ d’acqua...



Faccio conoscenza con i simpatici ragazzi dell’equipaggio e con una ragazza che volava per US anni addietro. Sarà un volo molto piacevole



Il bello di dire che sei certificato a bordo delle low cost? Cibo gratis :D



2 ore e 47 minuti passano in maniera abbastanza smooth e siamo già in discesa per BOS. Purtroppo realizzerò solo alla fine di essere seduto al lato sbagliato: fossi stato a sinistra avrei visto downtown Boston durante l’atterraggio... Infatti dai finestrini vedevo sfrecciare i grattacieli... Rosicata 134%







Saluto i miei “improvvisati” compagni di viaggio e vado ai check-in Alitalia ovviamente ancora chiusi... Bellissima questa parte dell’aeroporto di Boston, veramente!



Come ultimo pasto sul suolo statunitense scelgo l’eccellente clam chowder ed un altrettanto eccellente cheeseburger con bacon e sweet potatoes :D





Curiosità: il ristorante dove ho mangiato, sulla destra rispetto ai controlli di sicurezza, rilascia un pass per utilizzare il fast track. Comodo!



Arriva l’equipaggio al quale mi presento e con loro passo i controlli di sicurezza. È la terza volta che mi capita oggi e la seconda che devo fare un body scanner: sapete quando posso ritirare i referti?



Fauna presente





Il mio A330 non si vede così come non si vede il 744 Lufthansa che inizia ad imbarcare



Salgo tra i primi perché viene chiamata la mia fila tra le prime (la 33...)



Pitch spettacolo. Davvero comodo questo A330 Alitalia



Decolliamo puntuali in uno splendido e caldo pomeriggio autunnale



Il volo sarà breve, come potete vedere, ma il da fare a bordo non manca... L’aereo è completamente pieno sia in Magnifica che in Classica mentre la Classica Plus, al solito, è piena per metà. La maggior parte dei pax sono pensionati che si recano in tour in Italia e Dio solo sa le energie che hanno. Non si fermano, siedono, zittiscono un attimo. Svaligiano il galley posteriore di bevande e snack, sono in continuazione in fila per il bagno... Ao ma non dormite mai? :D

L’IFE non è niente male ma ho trovato il touch screen abbastanza lento e spesso non funzionante. Utilizzare il telecomando aiuta relativamente





Pappa più che discreta. Menzione d’onore al pezzetto di cheesecake







Qui sto per perdere i sensi



Mi risveglio quasi sopra Nizza quando stanno servendo la colazione. OH MIO DIO I MILANOS!!!!





Una volta arrivati sulla Corsica siamo praticamente arrivati



Ecco la 16R, eccoci di nuovo in Italia. Che amarezza.



Saluto questo bell’equipaggio durante lo sbarco (spettacolare l’AVR, Alitalia riferisci ;)). Il mio sedile era il primo da destra senza il PVT





In un attimo passo il controllo passaporti col solito poliziotto incazzoso e mi ritrovo al nastro bagagli dove, con mia estrema sorpresa, la mia valigia è la terza ad uscire. Atterrato ore 6.40, uscito area landside alle 7.05!

Si chiude qui questo lungo TR. Spero abbiate apprezzato e spero di potervene postare presto un altro perché di stare in questa fogna di paese non ho proprio voglia!

Ciao a tutti

Adriano

PS: sotto coi commenti che fare un TR è uno sbattimento assurdo :mad:
 
Bellissimo report e bellissima esperienza, complimenti. Una curiosità: che trafila burocatica hai dovuto fare per poter lavorare negli USA?