REG corteggia Ryanair : in arrivo voli per PSA, BLQ e Berlino?


kenyaprince

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20 Giugno 2008
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VCE-TSF
Convocata per domani l'assemblea dei soci della Sogas con all'ordine del giorno la privatizzazione della società. Ieri Porcino e Scopelliti sono volati a Londra.
La Sogas ha notificato alla Provincia di Messina un decreto ingiuntivo per ottenere i 400.000 euro dovuti «La Sogas service ci ha aiutato a tenere in ordine il bilancio e a internalizzare i servizi» «Nel prossimo Cda l'Enac delibererà la concessione ventennale alla Sogas» Piero Gaeta
Domani alle 11 si svolgerà l'assemblea dei soci della Sogas. E sarà un'assemblea particolarmente importante in cui si dovrà discutere e deliberare un odg che riguarda il futuro dell'Aeroporto dello Stretto. I soci (cioè Provincia e Comune di Reggio, Regione Calabria, Camera di commercio di Reggio e Provincia di Messina) saranno chiamati a discutere, dunque, della privatizzazione delle quote societarie con l'esame della documentazione in atti e conseguenti deliberazioni; poi la situazione finanziaria della società e, ultimo punto all'odg, i compensi dei componenti il Consiglio di amministrazione. «La privatizzazione è un atto fondamentale per il futuro del nostro scalo - afferma il presidente della Sogas, Carlo Porcino - dal momento che ormai siamo tra i 31 aeroporti di interesse nazionale. Tuttavia la manifestazone di interesse della società TI&P non si è concretizzata, dunque dovremo predisporre un nuovo bando». E che non si sia concretizzato l'interesse della TI&P (Tecnology Investment & Property) spa non deve essere considerato proprio un danno per il futuro del "Tito Minniti" dal momento che questa società è stata costituita a Bergamo da soggetti catanzaresi che hanno fatto un giro d'Italia molto lungo prima di atterrare a Reggio e poi perché la Sogas per essere davvero appetibile sul mercato, oltre ad avere i conti in regola, ha la necessità di ottenere dall'Enac la famosa concessione ventennale. «La otterremo alla prossima riunione del Cda dell'Enac», garantisce intanto Porcino. «E una volta che l'avremo ottenuta - prosegue - potremo mettere sul mercato almeno il 51% delle azioni di Sogas. Con i conti in ordine e la concessione ventennale, la So-gas non avrà difficoltà a trovare un partner privato solido e affidabile per fare un bel salto nel futuro». E proprio per tenere i conti in regola, il presidente Porcino ha costituito da una "costola" della Sogas un'altra società: la "Sogas service". Una nuova società che è servita per assumere il personale necessario per effettuare i servizi aeroportuali che prima erano esternalizzati e alla Sogas costavano tanto. Attraverso la "Sogas service" la società di gestione dell'Aeroporto dello Stretto è riuscita a non appesantire il suo bilancio e, in più, ha assorbito anche il personale che prima svolgeva quei servizi che la Sogas doveva pagare profumatamente. «Un'operazione logica e trasparente - conferma Porcino -, soprattutto in linea con quanto fanno tutte le altre società di gestione aeroportuali in Italia». Sempre per quanto riguarda il fronte dei conti in regola, c'è da sottolineare che la Sogas ha notificato un decreto ingiuntivo alla Provincia di Messina per circa 400.000 euro. L'importo, cioè, che la Provincia peloritana doveva alla Sogas come proprietaria del numero di azioni di cui è titolare e che non ha mai versato passando di rinvio in rinvio. «Il decreto ingiuntivo l'abbiamo notificato all'Ente messinese lo scorso gennaio - aggiunge il presidente della So-gas -, loro non hanno fatto opposizione e adesso siamo pronti a riscuotere. Loro, tuttavia, continuano a dire e ripetere che vogliono uscire dalla So-gas. Non mi sembra proprio che stiano facendo una bella figura». Infine, i nuovi voli. Da giugno la compagnia spagnola low cost Volotea collegherà il "Tito Minniti" oltre che con Venezia anche con Genova, ma ieri Porcino era in partenza per Londra con il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti per incontrare i vertici di Ryanair e cercare di portare anche in riva allo Stretto il vettore numero uno dei low cost europei. Sul tavolo delle trattative ci sono almeno tre tratte italiane (Bologna e Pisa dovrebbero essere destinazioni sicure, la terza potrebbe essere Torino) e una internazionale (la scelta dovrebbe cadere su Berlino). Siamo ai dettagli per definire l'operazione, ma se Scopelliti e Porcino sono partiti per Londra sicuramente si sono recati nella capitale inglese per chiudere la trattativa e offrire all'utenza dello Stretto nuovi voli a prezzi straordinariamente concorrenziali.

Il presidente del Cda di Sogas Carlo Alberto Porcino Ryanairè pronto a sbarcare al Minniti In sintesi La privatizzazione. «La privatizzazione è un atto fondamentale per il futuro del nostro scalo - afferma il presidente della Sogas, Carlo Porcino - dal momento che ormai siamo tra i 31 aeroporti di interesse nazionale. Tuttavia la manifestazone di interesse della società TI&P non si è concretizzata, dunque dovremo predisporre un nuovo bando». Il nuovo bando. «Una volta che avremo ottenuto dall' Enac la concessione ventennale - prosegue Porcino - potremo mettere sul mercato almeno il 51% delle azioni di Sogas. Con i conti in ordine e la concessione ventennale, la So-gas non avrà difficoltà a trovare un partner privato solido e affidabile per fare un bel salto nel futuro». Ryanair. Ieri Porcino è partito per Londra con il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti per incontrare i vertici di Ryanair e cercare di portare anche in riva allo Stretto il vettore numero uno dei low cost europei. Sul tavolo delle trattative ci sono tre tratte italiane (Bologna e Pisa dovrebbero essere destinazioni sicure) e una internazionale (Berlino?).
 
I 20milioni stanziati in calabria saranno divisi in 9 a Lamezia, 4 a Crotone e 7 a Reggio.
Dopo anni un investimento a REG mirato ci potrebbe anche stare....
 
Ryanair su Reggio Calabria
al posto del volo di Alitalia?

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Possibile un avvicendamento ad ottobre



Il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti nei giorni scontri è stato a Dublino per incontrare i vertici di Ryanair e per cercare di portare anche in riva allo Stretto il vettore numero uno dei low cost europei: si parla di tre rotte nazionali ed una internazionale. Le tre nazionali dovrebbero essere Pisa, Bologna e Torino, l'internazionale Berlino.
Torino e Reggio Calabria sono attualmente collegate due volte la settimana (tre da giugno) con un volo Alitalia, anch'esso "sponsorizzato" dalla Regione Calabria. Questo volo è però annunciato in scadenza ad ottobre. Al suo posto potrebbe quindi subentrare Ryanair.
 
Nella riunione che si sta svolgendo a Dublino sono in discussione le eventuali problematiche e le relative soluzioni in merito alle limitazioni della Pista di Reggio Calabria. Ci sono sul piatto circa 7 milioni di Euro che la Regione Calabria ha stanziato per incentivare i voli low cost sull’Aeroporto dello Stretto (9 milioni a Lamezia e 4 per Crotone). Sono in fase di studio le rotte nazionali verso Pisa, Bologna e Bergamo ed eventualmente un collegamento con la Germania.
Qualora Ryanair dovesse declinare l’invito per qualsiasi motivo, l’attenzione si sposterà verso altri vettori low cost.
 
Chi mi aiuta a capire?
7 mln a Ryanair, immaginando un costo medio a biglietto/tratta di circa 70 euro, sarebbero malcontati 100'000 seats che la regione pagherebbe per far arrivare i voli da qui a Pisa, Bergamo e Bologna?
Ci sta come ragionamento?
 
Non credo che RYR riceva 70€ a passeggero.
Più plausibile che siano 7€ a pax , quindi 1.000.000 di passeggeri da trasportare...
 
Immagino, ma io facevo un ragionamento dando ad un biglietto/tratta un valore congruo. Cioè quei 7 mln pagherebbero a qualsiasi vettore 100'000 posti? Se è così si tratta di un investimento da brivido.
Se, invece, come probabile, i conti dovessero tornare trasportando 1 mln di passeggeri allora annamo peggio...
Roba da matti.
 
Con 7 Mln sul piatto della bilancia per REG secondo me Ryanair abiliterà alla velocità della luce un drappello di piloti basi PSA, BLQ e BGY per l'avvicinamento all'aeroporto dello stretto.
 
Immagino, ma io facevo un ragionamento dando ad un biglietto/tratta un valore congruo. Cioè quei 7 mln pagherebbero a qualsiasi vettore 100'000 posti? Se è così si tratta di un investimento da brivido.
Se, invece, come probabile, i conti dovessero tornare trasportando 1 mln di passeggeri allora annamo peggio...
Roba da matti.
Penso che Ryanair farà un milione di passeggeri nel giro di qualche anno ;)
 
Se tu fare vedere moneta a Ryanair, lei dare tu subito cammello....
7ML da spalmare in 3 rotte son davvero tanti... Sarà l'operazione che farà veramente decollare il Tito?
 
Ultimamente in Calabria sono scatenati...

Turino richiede più voli Alitalia nell'aeroporto di Lamezia terme
14/05/2013, 10:42

LAMEZIA TERME (CZ), 14 MAGGIO 2013 - Gianfranco Turino, segretario regionale del settore studi, programmazione e ricerche dell'Ugl, interviene in merito alla gestione della Sacal, societa' di gestione dell'aeroporto internazionale di Lamezia Terme: "L'attuale dirigenza dovrebbe mettere a profitto il nuovo rapporto stabilito con l'Alitalia, per chiedere alla Compagnia di Bandiera un maggior aumento di collegamenti per quelle destinazioni che vanno per la maggiore, nell' indicazione dell'utenza, ma anche il ripristino di quel volo diretto da e per Bologna, ad alta frequenza passeggeri.

Le possibilita' della struttura, in vista della stagione estiva, sono aumentate per questo bisogna proporre offerte nuove, pacchetti che andrebbero a coinvolgere non solo il volo ma l' intera formula del turismo di massa. Abbiamo davanti uno spazio diverso, che offre il massimo, ma che deve essere plasmato e diretto, senza aspettare la realizzazione di miracoli venuti dal nulla. Lo scalo di Lamezia Terme puo' dettare i tempi per divulgare un progetto e una formula enormemente realizzante e proficua".

Turino sostiene inoltre che il suo intento è quello di “rivalutare e rilanciare il rapporto sociale con l'attuale dirigenza Sacal, il cui impegno oggi e' realmente tangibile, pur essendo figure nuove e pur dovendo affrontare un campo variegato, alla maggior parte di loro sconosciuto, con un orizzonte in costante movimento, velocizzato dalle diverse situazioni del settore il cui contenuto cambia attimo dopo attimo, in quella corsa futuribile, gia' attuale sotto ogni profilo, sia tecnico che sociale".

Secondo il segretario dell’ Ugl "non era e non e' facile annullare una situazione pericolante come quella lasciata in eredita' da chi aveva gestito l'ente handling: oggi il discorso traffico e collegamenti aerei e' il principale indizio per mantenere e allargare l'occupazione in un'ottica di socialita', nel totale rispetto delle regole, delle norme e degli elenchi esistenti per la priorita' di chiamata. Piu' voli vengono effettuati, piu' possibilita' emergono per aumentare i livelli di numeri degli addetti e della professionalita', senza dimenticare la lunga serie di contratti stagionali che attendono il travaso, da precari a tempo indeterminato".

http://www.infooggi.it/articolo/tur...italia-nell-aeroporto-di-lamezia-terme/42266/
 
Aeroporto dello Stretto. Foti (Pdl): Alitalia ed Enac forniscano chiarimenti urgenti
Mercoledì, 28 Agosto 2013 20:15

Riceviamo e pubblichiamo:

Non si può tacere di fronte alla decisione di Alitalia di sopprimere il volo che collega l’Aeroporto dello Stretto con l’Aeroporto di Torino Caselle. A dichiararlo Nino Foti, membro della direzione nazionale Pdl e già componente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. Non può passare inosservata – prosegue Foti - la circostanza che si tratta di un volo affollatissimo in ogni periodo dell’anno, con un coefficiente di riempimento (load factor) che in media si attesta all’85,5% solo nell’ultimo triennio. Una media altissima che non che non giustifica in alcun modo la soppressione di tale volo, peraltro con l’aggravante che si tratta di un collegamento in funzione del quale Alitalia percepisce addirittura oneri da servizio pubblico quali incentivi da parte del Ministero per il tramite della Regione a far data dal 2011.
Gradiremmo davvero conoscere quali sono le intenzioni dell’AD Alitalia Del Torchio. Intanto registriamo la cancellazione di un cospicuo numero di voli nel solo mese di settembre per non bene precisate e alquanto inspiegabili motivazioni di ordine commerciali. Dietro la notizia della cancellazione del volo per Reggio Calabria – aggiunge Nino Foti - da quanto mi risulta, la deputazione nazionale Torinese già si è attivata con interrogazioni parlamentari forte delle notevoli pressioni subite dalle migliaia di passeggeri rimasti sorpresi e letteralmente rattristati dall'avvenuta e quanto mai insolita soppressione del volo diretto da e per Reggio Calabria. Non sarebbe male se la stessa sensibilità fosse avvertita anche dai nostri rappresentanti calabresi in Parlamento. Alitalia dall'inizio dell'anno ad oggi ha cancellato oltre centotrenta voli. Adesso dal 17 settembre la notizia della soppressione (unitamente ad altri collegamenti) anche del volo da e per Torino "guarda caso" in prossimità del termine del triennio di incentivi garantiti in termini di oneri per servizio pubblico su questa tratta. Un collegamento quello con l'aeroporto di Torino Caselle che qualunque altra compagnia al mondo non si sognerebbe mai di sopprimere considerato che, lo ripeto, viaggia con un load factor medio altissimo dell'85,5% solo nell'ultimo triennio.La città di Reggio Calabria e l’Aeroporto dello Stretto non possono e non devono continuare a subire le decisioni assunte sulla pelle del futuro di questo territorio, di questa importantissima infrastruttura ma, quel che è peggio, in danno al diritto alla mobilità dei reggini e dei messinesi. Una decisione – conclude Foti - che si inserisce nel più ampio dibattito intorno alla mancata definitiva rimozione delle anacronistiche limitazioni tecnico - operative da parte di Enac. La persistenza di tali vincoli ormai continua a penalizzare (oserei dire quasi "mortificare") fortemente l’aeroporto dello Stretto, rendendolo scarsamente competitivo e poco attraente per l'arrivo di nuove compagnie aeree. Personalmente e non da oggi – chiosa Nino Foti - da sempre sono impegnato in una "crociata" per salvare l’Aeroporto dello Stretto dall’inesorabile declino cui pareva destinato fino a qualche anno fa, ovvero fino all’intervento provvidenziale dell’Amministrazione Provinciale guidata dal Presidente Raffa, quale azionista di maggioranza che si sta spendendo molto affinché questi limiti vengano rimossi e superati. Da parlamentare ho prodotto diverse interpellanze e interrogazioni urgenti sul tema. Un aeroporto, come quello di Reggio Calabria, deve aprirsi alla concorrenza ed al libero mercato. E deve poterlo fare con tutte le carte in regola ma, quel che più conta alla pari con gli altri. Da solo il buon operato del management a guida del bravo Carlo Alberto Porcino non basta. Aver rimesso in ordine ai conti dell’azienda, aver frenato sprechi e ulteriori forme di indebitamento, aver contenuto la spesa per il personale ed internalizzato i servizi, tutte cose che sono state fatte come in effetti, tutto questo da solo non basta più. L’Aeroporto dello Stretto va privatizzato, e proprio per questo motivo si sta dialogando, da parecchi mesi, con potenziali partner di settore, europei e non, affinché gli stessi possano essere messi a conoscenza di qual è la realtà della nuova Sogas, quali sono i numeri e le vere potenzialità dell’Aeroporto dello Stretto.

http://www.zoomsud.it/index.php/fla...a-ed-enac-forniscano-chiarimenti-urgenti.html

Caro il mio onorevole "guarda caso" Foti.
Non sia mai che se "guarda caso" finiscono gli incentivi, "guarda caso" nessuno vuole operare il TRN-REG?
Dove sono tutte quelle compagnie mondiali che mai si sognerebbero di chiudere la rotta? "Guarda caso" non ce ne è nessuna, ma probabilmente è solo un caso.