Rapporto ENAC traffico 2008


Nonno Salt

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4 Febbraio 2007
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Da Dedalonews:

Il Rapporto ENAC 2008

Traffico, sicurezza, sistema aeroportuale e diritti del passeggero. Questi i principali punti del rapporto ENAC 2008 presentato ieri a Roma. L’ente che sovrintende all’ aviazione civile italiana ha fatto la sua annuale fotografia dell’ aviazione nel nostro paese, a partire dall’ andamento del traffico commerciale. Una panoramica sui dati di traffico che non ha potuto prescindere da un gato globale, la crisi finanziaria ed economica, ed uno nazionale: le vicende Alitalia.
Il tasso di crescita tendenziale del settore a livello globale, scrive l’ ENAC, «ha subito una brusca inversione di tendenza, a partire dal secondo semestre del, dunque con effetti anticipati rispetto alla crisi finanziaria ed economica che ha pervaso tutti i settori dell’economia mondiale e che "convenzionalmente" viene fatta risalire al fallimento della Lehman Brothers avvenuta nel mese di settembre 2008».
Secondo lo studio ENAC la caduta del traffico in Italia «appare più accentuata di quella registrata mediamente dall’Europa» questo, come detto, a causa dell’ interazione di due elementi: «la vicenda Alitalia, con de-hubing di Malpensa, contrazione dell’operativo della nuova compagnia e conflittualità scaturita; le conseguenze della crisi economico-finanziaria globale». Cecondo dati dell’ ACI Europe dal mese di dicembre 2008 oltre l’80% degli aeroporti europei ha iniziato a registrare un andamento del traffico passeggeri pari mediamente al -7,7%, rispetto a dicembre della precedente annualità mentre, con riferimento all’Italia, già dal mese di novembre il calo dei passeggeri si assestava intorno a -12%.
Da marzo del 2008 circa 170 voli giornalieri operati dalla compagnia Alitalia dall’aeroporto di Malpensa sono passati a quello di Fiumicino. Nell’ analizzare il fenomeno ENAC evidenzia che i «dati relativi al primo semestre del 2008 (vs. 1° semestre 2007) indicano che la contrazione dell’operativo di Alitalia sullo scalo di Malpensa, è stat del -48,5% in termini di passeggeri trasportati che, considerando, si attesta ad un (- 38% per il sistema aeroportuale milanese) nel periodo gennaio-giugno 2008.
La decisione di de-hubing ha provocato, quindi, una immediata contrazione delle attività svolte dal vettore sull’aeroporto della Malpensa, senza peraltro apportare, nell’immediato, un equivalente (ma di segno opposto) andamento del traffico sul sistema romano. Ciò non solo per la soppressione di alcuni collegamenti, ma, evidentemente, anche per il calo dei passeggeri trasportati a causa della perdita di fiducia nei confronti del vettore in difficoltà, aggravata dalla conflittualità che ha accompagnato la fase di transizione». Inoltre l’ ente per l’ aviazione civile ha messo in risalto che «la capacità in esubero venutasi così a determinare non è stata, sempre nell’immediato, riassorbita da altri vettori, per le rigidità strutturali del settore e per via dell’incertezza del contesto competitivo italiano». Per l’ ENAC una riposta alla crisi è proprio nella revisione del quadro normativo in cui operano le compagnie. «Occorre - si legge nel raporto - un quadro di regole certe che possa assicurare un ordinato sviluppo del sistema e costituire stimolo alle attività imprenditoriali, prevenendo nel complesso possibili situazioni di default con conseguenti riflessi sui possessori di titoli di viaggio.
La liberalizzazione del mercato nei collegamenti extra comunitari, con le possibilità che offre, può determinare un fattore di crescita laddove siano contemperate le esigenze degli aeroporti di veder aumentare il traffico passeggeri e merci con le esigenze dell’industria nazionale vettoriale di avere garantite aspettative di sviluppo. In tal senso occorre perseguire una politica di graduale accesso al mercato che tuteli il programma di investimenti delle compagnie aeree.
Questo risultato non può essere raggiunto solo per il tramite dello strumento delle autorizzazioni provvisorie all’esercizio dei diritti di traffico aereo, tenuto conto che i vettori richiedono di poter usufruire di facoltà operative stabili che consentano una programmazione degli investimenti nel medio periodo garantita dalla certezza giuridica di regole e dalla stabilità del sistema stesso.
Tali autorizzazioni di natura provvisoria ed extra bilaterali, pur costituendo un valido ed immediato intervento per affrontare un periodo di crisi, devono necessariamente vedere il prima possibile una trasformazione in diritti stabili a favore dei vettori, sia nazionali che stranieri, tramite una revisione delle intese bilaterali».
In conclusione dell’ analisi dei dati di traffico ENAC propone delle stime per il futuro che «indicano valori negativi nel 2009 sia per l’Europa sia, ancora di più, per l’Italia l’andamento negativo si dovrebbe invertire nel 2010 sia per l’Europa (+1,14%) sia, in misura minore, per l’Italia (+0,67%).
Tenuto conto, peraltro, delle più recenti stime del FMI (gennaio 2009) circa l’andamento delle componenti della domanda, riviste al ribasso, appare probabile che il decremento del traffico passeggeri, sia in Italia che in Europa, finisca per attestarsi sui valori più sfavorevoli fra quelli prima indicati». Secondo queste stime il traffico in Europa segnerà un -2,54% nel 2009 ed un +0,25% nel 2010, mentre in Italia si prevede un -2,67% nel 2009 ed un -0,13% nel 2010.

Sulla qestione sicurezza il Rapporto ENAC 2008 riferisce che « il rateo degli incidenti con decessi che hanno coinvolto vettori italiani è nullo nell’ultimo decennio 1998-2007, tendenza confermata anche nel 2008. Tale dato assicura all’Italia un posto di eccellenza per quanto riguarda la sicurezza del volo in Europa e nel mondo».
Nell’ambito del programma SAFA (Safety Assessment of Foreign Aircraft) l’ENAC ha svolto lo scorso anno un’ attività ispettiva, che ha riguardato complessivamente 741 aeromobili di cui 408 appartenenti ad operatori UE e 333 ad operatori extra UE.
Nell’ambito della pianificazione aeroportuale l’ENAC è stato impegnato nell’espletamento della gara per la redazione di uno studio sullo "Sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale quale componente strategica dell’organizzazione infrastrutturale del territorio". Lo studio, come riferisce il rapporto, «è tarato sulle esigenze e sulle ipotesi di sviluppo competitivo del sistema aeroportuale nazionale che, una volta concluso, verrà proposto dall’ENAC al Ministero di riferimento e che potrà costituire la base per la redazione del piano nazionale degli aeroporti». Tra le principali attività svolte in materia aeroportuale dall’ ente nel 2008 «la revisione e l’aggiornamento della proposta del Piano di sviluppo, a medio termine, dell’aeroporto di Fiumicino, nonché all’istruttoria dei Piani di sviluppo degli aeroporti di Reggio Calabria, Torino Caselle (aggiornamento), Pisa (aggiornamento), Cagliari, Brindisi (approvato) e Venezia.
L’Enac ha fornito l’attività di supporto alla cabina di regia istituita dal Ministro delle Infrastrutture per facilitare l’iter procedurale finalizzato alla realizzazione del nuovo aeroporto di Viterbo su cui attuare la delocalizzazione del traffico dell’aeroporto di Ciampino, con il coordinamento dei soggetti con competenza aeroportuale ed aeronautica (AdR ed ENAV), la correlazione con gli Enti territoriali sull’adozione di varianti agli strumenti urbanistici, la proposizione di adeguate soluzioni per lo sviluppo dei collegamenti intermodali».
Alla fine del 2008 è iniziata la realizzazione della VI edizione della Carta dei diritti del passeggero, per la quale è avvenuto un aggiornamento dei contenuti e una rivisitazione della veste grafica. Il documento stato distribuito a all’inizio del 2009 in 165.000 copie nei 36 principali aeroporti nazionali, in concomitanza con l’adozione da parte del Governo del sistema sanzionatorio per le violazioni relative al Regolamento CE 1107/06 in materia di diritti nel trasporto aereo delle persone diversamente abili o a mobilità ridotta.
La Direzione Regolazione Economica dell’Enac ha seguito nel 2008 i lavori del Gruppo Aviazione presso il Consiglio europeo di Bruxelles finalizzati all’adozione della Direttiva comunitaria in materia di diritti aeroportuali. Obiettivo della Direttiva sarà quello di definire un quadro di regole comuni che disciplini gli aspetti fondamentali della regolazione tariffaria e indichi principi comuni per la definizione e riscossione dei diritti aeroportuali negli aeroporti della Comunità.
«L’applicazione della nuova direttiva - evidenzia il Rapporto ENC - riguarderà tutti gli aeroporti situati nella Comunità aperti al traffico commerciale aventi un volume di traffico annuale superiore alla soglia di 5 milioni di movimenti passeggeri; in ogni caso, si applicherà all’aeroporto con il maggior traffico passeggeri in ciascuno Stato membro, ove non vi siano scali che raggiungano tale soglia di traffico.
La Direttiva afferma principi di trasparenza e non discriminazione tra gli utenti degli aeroporti e prevede l’istituzione di una procedura obbligatoria di consultazione periodica tra il gestore aeroportuale e gli utenti dell’aeroporto in relazione al funzionamento del sistema dei diritti aeroportuali, all’ammontare dei diritti stessi ed alla qualità del servizio fornito».