Questione ambientale e settore aviazione


Questa mi era sfuggita:

Ma se anche nel documento che hai indicato nel post precedente ne parlano al condizionale.

Non mi pare proprio... cito: "Estimated anthropogenic global warming matches the level of observed warming to within ±20%"; e: "Human activities are estimated to have caused approximately 1.0°C of global warming above pre-industrial levels".
 
Questa mi era sfuggita:
Non mi pare proprio... cito: "Estimated anthropogenic global warming matches the level of observed warming to within ±20%"; e: "Human activities are estimated to have caused approximately 1.0°C of global warming above pre-industrial levels".

Colpa mia. Bisogna parlarlo bene l'inglese per sapere che "Human activities are estimated to have caused ..." si traduce in italiano con "Si è certi che le attiva umane abbiano causato ..."

Con questo post ti classifichi al secondo stadio del negazionismo climatico
Che è sempre di gran lunga al di sopra dello stadio unico di "Ecologista improvvisato".
 
No nicolap, è proprio qui che sbagli. Sappiamo che la temperatura si alza, e sappiamo con una certezza >95% che la maggior parte di questo cambiamento è dovuta a fattori antropogenici, perlomeno a sentire l'IPCC, che si occupa di raccogliere la ricerca prodotta dalla comunità scientifica globale e compilarla in un dettagliato rapporto.
Con questo post ti classifichi al secondo stadio del negazionismo climatico (primo stadio: non sta succedendo niente; secondo stadio: sta succedendo qualcosa ma non sappiamo perchè).

Poi siamo d'accordo sulla necessità di limitare le emissioni, quindi forse è inutile discutere troppo sul perchè dobbiamo farlo.

Personalmente considero 'flight shaming', ovvero prendersela con chi va alle Canarie due volte ogni inverno (per esempio) una soluzione emotiva e 'comoda',ma di poca utilita'. Ci sono cause piu' complicate da affrontare che pero' intaccano il nostro modello ecomomico, per esempio pare ci siano tre voli cargo al giorno che partono dal Kenya per portare fragole, insalata e rose a Londra. Abbiamo veramente bisogno di mangiare fragole d'inverno? Chi contribuisce di piu' all'aumento del CO2, la coppia che va alle Canarie insieme ad altre 150 persone o quelli che comprano un mazzo di Rose da £5 in Febbraio a Londra? Il problema e' che comprando un mazzo di Rose contribuisci all'economia di un paese in via di sviluppo.

A scanso di equivoci, io non tento di negare il cambiamento di clima o l'aumento del CO2 nell'atmosfera. Ho problemi con obiettivi 'facili' che mettono la coscienza a posto ai piu' ed evitano di affrontare discorsi ben piu' seri e piu' complicati.
 
A scanso di equivoci, io non tento di negare il cambiamento di clima o l'aumento del CO2 nell'atmosfera. Ho problemi con obiettivi 'facili' che mettono la coscienza a posto ai piu' ed evitano di affrontare discorsi ben piu' seri e piu' complicati.

Con questo post ti collochi al terzo stadio del negazionismo ambientale: sta succedendo qualcosa, sappiamo il perché, ne sono anche convinto ma me me può fregare di meno e mi mangio le fragole a gennaio.
 
Colpa mia. Bisogna parlarlo bene l'inglese per sapere che "Human activities are estimated to have caused ..." si traduce in italiano con "Si è certi che le attiva umane abbiano causato ..."

Capiamoci: quello stimato è il valore esatto, che essendo soggetto ad incertezza è una stima. Il fatto che questo cambiamento sia dovuto ad attività umane è, secondo l'IPCC, certo ad un livello di significatitività dell'5% (intervallo di confidenza del 95%). Quindi reitero: abbiamo certezza della causa, si discute ancora sul "quanto". Quindi parli benissimo l'Inglese ma evidentemente non hai tempo o voglia di capire quello che leggi.
 
Che è sempre di gran lunga al di sopra dello stadio unico di "Ecologista improvvisato".

E poi vorrei capire: ma chi sono questi ecologisti terribili e onnipresenti che ti angosciano così tanto? I matti che salgono sopra gli aerei? Le persone che, conducendo una vita del tutto normale, fanno delle scelte personali volte a ridurre il proprio impatto sull'ambiente? O chiunque dica che la tecnologia da sola non ci salverà se non prendiamo anche qualche altro provvedimento?
 
Personalmente considero 'flight shaming', ovvero prendersela con chi va alle Canarie due volte ogni inverno (per esempio) una soluzione emotiva e 'comoda',ma di poca utilita'. Ci sono cause piu' complicate da affrontare che pero' intaccano il nostro modello ecomomico, per esempio pare ci siano tre voli cargo al giorno che partono dal Kenya per portare fragole, insalata e rose a Londra. Abbiamo veramente bisogno di mangiare fragole d'inverno? Chi contribuisce di piu' all'aumento del CO2, la coppia che va alle Canarie insieme ad altre 150 persone o quelli che comprano un mazzo di Rose da £5 in Febbraio a Londra? Il problema e' che comprando un mazzo di Rose contribuisci all'economia di un paese in via di sviluppo.

A scanso di equivoci, io non tento di negare il cambiamento di clima o l'aumento del CO2 nell'atmosfera. Ho problemi con obiettivi 'facili' che mettono la coscienza a posto ai piu' ed evitano di affrontare discorsi ben piu' seri e piu' complicati.

Un post con cui mi trovo parzialmente d'accordo. Hai ragione a dire che l'esempio delle Canarie, che ho portato io stesso, forse non è il più adatto. Specificherei però che scelte personali, che tu puoi considerare "di comodo" sono aggiuntive, e non sostitutive, a discorsi più seri e complicati - con cui immagino tu ti riferisca a misure strutturali di qualche genere.
 
Qui un illustre climatologo illustra con dati alla mano che il riscaldamento globale sia una farsa e che anzi la temperatura media si stia abbassando, purtroppo solo in portoghese:

https://www.youtube.com/watch?v=zjXoX9kmwmk

Non parlo portoghese e non avrei comunque la competenza di interpretare quei dati. Manda il link all' ONU e magari lo prenderanno in considerazione. Per ora stanno ritenendo più attendibile l'altra versione.

Ma poi cosa vuol dire "dati alla mano"? Pensi che tutti i suoi colleghi partoriscano studi fatti tramite la stazione meteo dell' Oregon Scientific?

Se poi il signore in questione diventerà il nuovo Galileo Galilei solo il tempo potrà dirlo, ma per ora fa parte di una ristretta minoranza.

L'aspetto veramente nefasto di queste discussioni è che anche chi è convinto della necessità di tutelare l'ambiente e di salvaguardarlo con azioni concrete e sostanziali, ogni volta che sente parlare un ecologista prova l'irrefrenabile desiderio di accedere un diesel.

Secondo me mischi le due questioni. Sembra che quì si sia urlato allo stop immediato di tutti i voli aerei!

Con questo post ti collochi al terzo stadio del negazionismo ambientale: sta succedendo qualcosa, sappiamo il perché, ne sono anche convinto ma me me può fregare di meno e mi mangio le fragole a gennaio.

Te ci scherzi, ma secondo me questa è esattamente la ragione per cui delegare al singolo non potrà mai essere una grossa parte di soluzione ad un problema. Ed anche del perchè la lotta all'inquinamento in ogni sua forma sarà la più grande sfida mai affrontata dall'umanità o semplicemnte un'utopia alla stregua della pace nel mondo.
 
E poi vorrei capire: ma chi sono questi ecologisti terribili e onnipresenti che ti angosciano così tanto? I matti che salgono sopra gli aerei? Le persone che, conducendo una vita del tutto normale, fanno delle scelte personali volte a ridurre il proprio impatto sull'ambiente? O chiunque dica che la tecnologia da sola non ci salverà se non prendiamo anche qualche altro provvedimento?

A questo ti rispondo io con un esempio molto calzante.
La plastica è (IMHO ma non solo a mio parere) la vera minaccia all'equilibrio ecologico della Terra. Per ridurre l'utilizzo della plastica senza abbassare lo standard di vita (che vuol dire nel terzo mondo aspettativa di vita, non lusso) bisogna ricorrere ad alternative altrettando prive di rischio sanitario - ovvero alluminio e vetro. Peccato che entrambi questi materiali siano estremamente energivori, l'alluminio nella produzione primaria, il vetro nel riutilizzo (sterilizzazione). Ci troviamo quindi davanti a una alternativa in cui migliorare un aspetto vuol dire peggiorare inevitabilmente l'altro - sempre ammesso che si condivida il fatto che aver abbattuto il tasso di mortalità nei primi 5 anni di vita a livello mondiale sia positivo.
DIscrosi analoghi, con implicazioni diverse, possono essere fatte per i sistemi fognari e di depurazione delle acque (un processo ancora una volta estremamente energivoro) e per le strutture ospedaliere.
 
Non parlo portoghese e non avrei comunque la competenza di interpretare quei dati. Manda il link all' ONU e magari lo prenderanno in considerazione. Per ora stanno ritenendo più attendibile l'altra versione.
Ma poi cosa vuol dire "dati alla mano"? Pensi che tutti i suoi colleghi partoriscano studi fatti tramite la stazione meteo dell' Oregon Scientific?
Se poi il signore in questione diventerà il nuovo Galileo Galilei solo il tempo potrà dirlo, ma per ora fa parte di una ristretta minoranza.

(omissis)
Sul HadCRUT4 esiste più che qualche dubbio.
 
Ti traduco ..dati alla mano..:
Le misure di temperatura da che esiste il termometro
 
Secondo me mischi le due questioni. Sembra che quì si sia urlato allo stop immediato di tutti i voli aerei!
Lo so che non si è detto questo, soprattutto da te, ma la visione ecologista è spesso esageratamente manichea, proponendo soluzioni-fuffa che hanno il pregio di essere molto scenografiche ma al tempo stesso molto inutili, e potenzialmente dannose.
Quando poi leggo di finte citazioni dotte di documenti accademici, uno sconvolgente deja-vu mi riporta agli anni della ricerca universitaria, mettendo in moto tutti gli automatismi di autotutela del cervello.

Te ci scherzi, ma secondo me questa è esattamente la ragione per cui delegare al singolo non potrà mai essere una grossa parte di soluzione ad un problema. Ed anche del perchè la lotta all'inquinamento in ogni sua forma sarà la più grande sfida mai affrontata dall'umanità o semplicemnte un'utopia alla stregua della pace nel mondo.
Su questo sono d'accordo con te. Sperare che la tutela dell'ambiente possa essere assicurata dall'iniziativa dei singoli è pura utopia. È necessario un forte impulso normativo, accompagnato da una effettiva capacità coercitiva, ed è per questo che le cose vanno fatte seriamente, senza inutili coreografie autoreferenziali.
 
Con questo post ti collochi al terzo stadio del negazionismo ambientale: sta succedendo qualcosa, sappiamo il perché, ne sono anche convinto ma me me può fregare di meno e mi mangio le fragole a gennaio.

Io non mangio le fragole a Gennaio, le mangio fra la fine di Maggio e meta' Luglio quando ci sono quelle inglesi.
 
Quando poi leggo di finte citazioni dotte di documenti accademici, uno sconvolgente deja-vu mi riporta agli anni della ricerca universitaria, mettendo in moto tutti gli automatismi di autotutela del cervello.

L'università l'hai proprio vissuta male eh!

Sperare che la tutela dell'ambiente possa essere assicurata dall'iniziativa dei singoli è pura utopia. È necessario un forte impulso normativo, accompagnato da una effettiva capacità coercitiva, ed è per questo che le cose vanno fatte seriamente, senza inutili coreografie autoreferenziali.

Sull'impulso normativo anche io sono d'accordo - con la precisazione che penso che in parallelo anche le azioni dei singoli possano essere utili. Mi sembrava che nella discussione delle pagine precedenti propendessi per il "lasciamo fare alla tecnologia".

La domanda interessante da porsi è quali potrebbero essere queste azioni normative. Carbon Tax in varie salse? Incentivi a determinati settori/iniziative? O pensavi ad altro?
 
L'università l'hai proprio vissuta male eh!
L'università no, gli anni della ricerca sono stati invece funestati da gente che citava l'Elsevier con sospetta frequenza.

Sull'impulso normativo anche io sono d'accordo - con la precisazione che penso che in parallelo anche le azioni dei singoli possano essere utili. Mi sembrava che nella discussione delle pagine precedenti propendessi per il "lasciamo fare alla tecnologia".
Esattamente. Lasciamo che la tecnologia provveda a fornire le soluzioni adeguate, che la normativa poi imporrà. Senza iniziativa individuali tanto pirotecniche quanto inutili.

La domanda interessante da porsi è quali potrebbero essere queste azioni normative. Carbon Tax in varie salse? Incentivi a determinati settori/iniziative? O pensavi ad altro?
Come sempre nella storia: sostenere la trasformazione industriale.
 
L'università no, gli anni della ricerca sono stati invece funestati da gente che citava l'Elsevier con sospetta frequenza.

Esattamente. Lasciamo che la tecnologia provveda a fornire le soluzioni adeguate, che la normativa poi imporrà. Senza iniziative individuali tanto pirotecniche quanto inutili.

Come sempre nella storia: sostenere la trasformazione industriale.

Lasciando da parte i tuoi traumi giovanili con Elsevier, non capisco questa visione che hai della storia. In passato, non è che si sia sempre lasciato piede libero allo sviluppo tecnologico senza condizioni, né le normative si sono limitate ad imporre una tecnologia. Sembra quasi che il protocollo di Montreal non sia mai esistito, e che lo European Union Emissions Trading System (EU ETS) sia uno sconosciuto.