I modelli utilizzati dall'ICAO (me ne sono andati a vedere due su tre, e sono sostanzialmente equiparabili) non hanno - essendo cose serie - funzionalità previsionali. Calcolano i consumi per tipologia di aereo/motore e le corrispondenti emissioni. Il loro abbinamento ad una serie di assunti (soprattutto il GHG, che però non è dato sapere dalle slide come calcolato) fornisce un quadro previsionale dal delta molto ampio. Sarà corretta la stima sulle emissioni che ne deriva? Boh, lo stabiliremo in futuro.
Naturalmente il delta è ampio, come mi pare di aver scritto dal mio primo messaggio (se ricordo bene ho dato un delta di circa un fattore di due). La cosa interessante è che anche prendendo il limite inferiore di questo delta si evince comunque una crescita rapida delle emissioni del settore aviazione. In ogni caso mi sembra che questa parte della discussione si sia esaurita. L'ICAO ha fornito delle stime, tu non pensi siano affidabili, e chiudiamola qui.
Fammi capire, il medico saresti tu in questa discussione?
No, sarebbe chi ha sviluppato le proiezioni per conto dell'ICAO, che probabilmente ha avuto modo di approfondire la questione più di quanto io o te abbiamo tempo di fare non essendo la nostra (indovino sia vero anche per te) attività principale.
Continui ad aggirare l'oggetto della discussione, manipolandola a tuo uso e consumo, che è quello di dimostrare un impatto dei consumi del settore sui fattori climatici. Argomento che, chiaramente, non hai capacità di sostenere scientificamente. Tutto questo, ad ogni modo, non fornisce una risposta alle domande che ci dovremmo porre e che sembri schivare abilmente: gli attuali valori di ppm di CO2 sono sostenibili? Entro quale misura, attese le stime di cui discutiamo? Hanno capacità di influire sul clima?
È dalla risposta a queste domande che ne dovrebbe derivare una policy ambientale, possibilmente non costruita sul "vado al mare in risciò".
Scusami se ho fatto "spezzatino" del tuo messaggio, ma ci tenevo a sottolineare questo passaggio. Vi è una ampia letteratura scientifica sull'impatto dell'aviazione sui fattori climatici, quindi quando affermi che sia un argomento che non si può sostenere scientificamente, molto semplicemente ti sbagli. Ti copio qui i link a 2-3 articoli sul tema. Se vuoi te ne posso fornire altri, ma i concetti sono sempre simili:
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1352231009004956 Rivista "Atmospheric Environment". Incipit: Aviation alters the composition of the atmosphere globally and can thus drive climate change and ozone depletion.
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S1352231009003574?via=ihub Rivista "Atmospheric Environment". Incipit: Aviation emissions contribute to the radiative forcing (RF) of climate. Of importance are emissions of carbon dioxide (CO2), nitrogen oxides (NOx), aerosols and their precursors (soot and sulphate)
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1361920916000158 Rivista "Transportation Research" Titolo: Are technology myths stalling aviation climate policy? (Questo è leggermente diverso e spiega perchè non sia una buona idea affidarsi al motto "tanto i motori diventeranno più efficienti"
https://www.earth-syst-dynam.net/8/547/2017/esd-8-547-2017.pdf Rivista "Earth System Dynamics" Incipit: This study examines the impacts of emissions from aviation in six source regions on global andregional temperatures.
Mancando una risposta a quanto sopra, la discussione rischia di essere tanto inutile quanto potenzialmente dannosa.
Ad ogni modo, nel mondo vero, quello dove gli ecologisti fortunatamente non ci sono (soprattutto per mancanza di competenze), è l'industria a porsi queste domande e a trovare delle soluzioni. Lo sviluppo tecnologico è la principale soluzione al problema (come dimostrato dall'età della pietra ad oggi), attraverso la realizzazione di combustibili e sistemi di propulsione capaci di ridurre progressivamente queste emissioni. Il settore energetico ad esempio, per te misteriosamente OT, la R&D ha fatto ciclopici passi in avanti nel corso degli ultimi trent'anni.
Ho provato a darti una risposta a quanto sopra, portando a supporto articoli scientifici peer-reviewed in riviste curate da case editoriali/organizzazioni di massima serietà (Elsevier in tre casi, l'Unione Europea di Geoscienze in uno). Riguardo all'affidarsi allo sviluppo tecnologico, ti ripropongo questo articolo:
https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S1361920916000158 Rivista "Transportation Research" Titolo: Are technology myths stalling aviation climate policy?
Concludo sottolineando che nuovamente mi ascrivi cose che non ho mai detto ("Il settore energetico ad esempio, per te misteriosamente OT"). Mi pare di aver detto che le stime delle riserve di petrolio negli Stati Uniti d'America siano un po' off-topic. Se poi tu le eguagli all'intero settore energetico non so che dire.