M
malpensante
Guest
In un certo senso è come se stessimo discutendo se è nato prima l' uovo o la gallina.Non hai torto. Ma: se l'economia italiana è rilevante pur non avendo mai avuto una linea aerea seria, allora non è vero che una linea aerea di bandiera è una componente importante per lo sviluppo del paese. Quindi i vari protezionismi sono inutili in tal senso: si può avere un'economia forte anche senza una compagnia di bandiera blasonata.
Una linea aerea non è indispensabile e non è certo sufficiente, ma non si può dire che non sia importante.
L' Italia ha avuto negli scorsi decenni un' economia forte al nord, basata sulla produzione industriale e su mercati di sbocco relativamente vicini. Inoltre il peso degli investimenti esteri nel Paese è stato estremamente limitato, c' erano giusto le filiali delle aziende, quasi sempre USA, che sono proprio dappertutto: Esso, Coca-Cola, IBM. Aggiungi lo spaventoso protezionismo finanziario, che ha reso esclusivamente domestica l' industria finanziaria fino a che la UE lo ha consentito.
Per questo tipo di economia non c' era bisogno di offrire la best practice dei collegamenti intercontinentali da Roma, che non ne ha bisogno nemmeno adesso. Milano si arrangiava con lo shuttle Linate-Kloten.
Astraendo un momento dagli intercontinentali, una cosa non viene mai notata di Malpensa, cioè che ha risolto il collo di bottiglia rappresentato dalla saturazione di Linate. Da Milano ci sono tantissimi voli per l' Europa, a tutti i prezzi e a tutti gli orari. Basato a Firenze capisci facilmente che cosa intendo. Con poche eccezioni i collegamenti europei lasciati da Alitalia sono stati subito rimpiazzati da altri vettori. Questa è una dimostrazione che sì, è l' economia a fare il volo, ma fa anche la linea aerea? Se easyJet e Lufthansa Italia fossero realtà indipendenti la risposta sarebbe sì, ma è altrettanto valido il nesso di causalità opposto, easyJet offre al business milanese la possibilità di spostarsi a prezzi minimi, Lufthansa serve una fascia di mercato più alta, Emirates, TAM e le decine di voli feed per gli hub d' Oltralpe fanno il resto. (9 FRA, 8 MUC, 6 ZRH, 12 CDG, 8 AMS, 8 LHR, 6 MAD).
I voli AZ sono funzionali all' economia ministeriale e turistica romana, ma l' hub a FCO non farà mai di Roma una capitale economica.
Milano non ha avuto grandi effetti dall' hub Alitalia, perché i milanesi hanno sempre schifato i servizi substandard offerti da AZ, perché l' occupazione era restata a Roma, perché il processo di creazione di multinazionali basate a Milano è ancora nello stadio d' infanzia, perché i collegamenti intercontinentali offerti da Alitalia erano comunque pochi.
Ma che cosa arebbe successo se Malpensa fosse diventata il polo sud di un vettore AZ-KLM? Secondo me Milano non sarebbe in questo momento altrettanto la madrepatria di un pensiero anti-globalista (Tremonti, Bossi, ma all' atto pratico anche il Berlusconi monopolista locale delle TV, a caccia di diversificazione in Oil&Gas).
Credo che una linea aerea che sa fare i conti con il mondo aiuterebbe il Paese a fare i conti con il mondo, invece che a teorizzare le minchiate del "mercatismo", a creare multinazionali di successo diverse dal Vaticano e dalla mafia, ad agevolare la mobilità anziché a sognare il posto fisso che è fuori moda pure a Mosca.
Le relazioni causali non sono nette e semplici, ci sono effetti indiretti e collaterali. L' Italia mi sembra un Paese sclerotico e inward looking, basta vedere la schisi fra immagine interna ed esterna sul sistema politico. Il ragazzo inglese fa il gap year in giro per il mondo con la Lonely Planet nello zaino, l' Italiano fa l' ape in centro e va in vacanza a Formentera a discutere del Milan e se va bene di Berlusconi, al massimo tu gust is mei che uan, con esperancia d' escobar.
Per fare la Singapore girl bisogna essere in un Paese che funziona, che ragiona, che programma, che ha studiato, che guarda fuori, che non sbraca. La Singapore girl italiana sarebbe una velina, ma le veline non hanno certo voglia di farsi un mazzo così a bordo, mostrano la coscia e tanti saluti, anzi "er pollo o er pesce?", alla faccia di gastronomia e moda.
L' assenza di una linea aerea aiuta l' Italia a restare nella penosa condizione di provincalismo in cui si trova, anche se l' economia avrebbe permesso di meglio. Non è un caso che Malpensa sia stata affossata da cattiva regolamentazione, corruzione almeno mentale nell' applicarla, incapacità di fare investimenti infrastrutturali, pigrizia miope dell' elettorato, incapacità di ragionare da parte dei media. L' ingrediente principale dello sviluppo è nella testa. A Milano non c' è, a Roma non mi pare, avremo, con un po' di fortuna, un paio di mediocri filiali di AF e LH.