Qualche agenzia su Alitalia


Già che ci siamo, dopo un ex-agricoltore, un verde e il solito sindacato quaquaraqua sentiamo anche il parere di un ex-poliziotto...


Alitalia: Di Pietro, vada via il vertice e senza superliquidazione


Radiocor - Roma, 14 set - "Il crollo del titolo Alitalia
avvenuto ieri non puo' che portare alla conclusione che chi
sta al vertice non e' in grado di gestire l'azienda". Lo ha
dichiarato il ministro delle Infrastrutture Antonio Di
Pietro. "Il management non e' all'altezza - ha proseguito il
ministro - e sia il Governo che la coalizione devono essere
coerenti con la propria politica e con gli elettori e capire
se, a questo punto, e' l'amministrazione Cimoli che non
funziona. Se cosi' e', allora i vertici devono essere
rimossi per inadempienza, ma non possiamo permetterci di
usare altri soldi dei cittadini per cambiare la dirigenza
della compagnia. Non possiamo adottare il metodo Ferrovie,
semmai dovremmo usare il metodo Anas, per cui si e'
dimostrato che il management non era all'altezza e che aveva
commesso errori tali per cui, la mancata fiducia da parte
del Governo, ha costretto alle dimissioni e non ad un lauto
assegno di liquidazione. Alitalia e' in difficolta', e non
da oggi, e chi ci rimette di piu' - ha detto Di Pietro -
sono i dipendenti, i risparmiatori e i contribuenti. Per
questo la situazione deve essere al piu' presto presa in
mano e risolta, e se ci sono delle colpe e degli errori, che
vengano a galla".

(RADIOCOR) 14-09-06 14:58:03 (0376) 5 NNNN
 
L'unica soluzione era (dico era perche' ormai e' troppo tardi) slegarla completamente dalla politica e de-sindacalizzarla.
Ora e' tardi. Lasciamo il mercato fare il suo corso. Il mercato ha sempre ragione.
 
Citazione:Messaggio inserito da pilota75

Citazione:Messaggio inserito da Free

Purtroppo ci vorrebbe solo il coraggio che hanno avuto belgi e svizzeri.
Ma fatela fallire vi prego...

Il vero coraggio sarebbe che lo stato scendesse allo 0% in Alitalia.
Neanche lo 0,05%. Lo ZERO totale.

Poi voglio vedere sti buffoni di sindacalisti se hanno ancora il coraggio di lamentarsi e i politici di parlare.

Da privata al 100% va da sola? Allora bene. Non va? Allora tutti a spasso, sindacalisti compresi. Neanche un secondo di cassa integrazione.
 
Comunicato stampa

FIT CISL – ALITALIA: CRONACA DI UN DISASTRO ANNUNCIATO


“Il pauroso deficit di bilancio con cui Alitalia ha chiuso il primo semestre
2006 ed il conseguente crollo del titolo in borsa, certificano in modo
inequivocabile il definitivo fallimento del piano industriale e dei metodi
gestionali di questa dirigenza”, dichiara in una nota il Com.te Alessandro
Cenci, Coordinatore Nazionale della FIT CISL Piloti.

“Mentre tutti i grandi vettori europei continuano a conseguire ogni anno
utili per centinaia di milioni, sfruttando proficuamente la ripresa del
traffico aereo, - prosegue il sindacalista - la Compagnia di bandiera
persevera nella sua politica rinunciataria, perdendo costantemente quote di
mercato. Invece di investire nello sviluppo della flotta e del network,
ricercando proficue alleanze sia in ambito domestico che internazionale, il
management continua a svendere attività e si concentra unicamente
sull’abbattimento del costo del lavoro. Tale azione indiscriminata incide
però negativamente sui gangli vitali dell’azienda, generando un progressivo
dissesto tecnico-organizzativo che produce ogni mese la cancellazione di
centinaia di voli.”

“Appare del tutto pretestuoso - continua il Com.te A. Cenci - ricercare
nell’aumento del prezzo del carburante o nella conflittualità sindacale le
giustificazioni di un tale disastro. Le quotazioni del greggio
costituiscono, infatti, una crescente voce di costo anche per gli altri
vettori i quali continuano a produrre utili pur addebitando sui biglietti
una “fuel surcharge” nettamente inferiore a quella applicata da Alitalia.
L’impatto sui conti economici delle azioni di protesta appare, inoltre,
assolutamente marginale se paragonato allo sperpero di risorse per decine di
milioni in consulenze inutili o alla perdita della continuità territoriale
con la Sardegna causata da evidenti inefficienze interne.”

“I piloti Alitalia hanno ormai raggiunto un livello di produttività senza
eguali nel panorama europeo, ed hanno accettato sacrifici economici che li
pongono ben al di sotto delle medie retributive dei competitors - prosegue
il dirigente sindacale - e la situazione è sostanzialmente analoga anche per
le altre categorie. Ricade esclusivamente sul management la responsabilità
di non saper tradurre in utili questa produttività. Risultano quindi
inaccettabili le richieste di ulteriori sacrifici per i piloti.”

“Il fattore lavoro ha fatto la sua parte - conclude il Com.te A. Cenci -
rispettando integralmente gli accordi di Palazzo Chigi. Spetta adesso al
Governo prendere rapidamente decisioni concrete per scongiurare
l’inevitabile tracollo a cui la Compagnia appare condannata dall’attuale
gestione. Non sono a rischio soltanto le decine di migliaia di posti di
lavoro di Alitalia e dell’indotto, ma l’economia del Paese ed il diritto
alla mobilità dei cittadini sarebbero duramente penalizzati se il comparto
del Trasporto Aereo italiano, settore strategico per la nazione, venisse
abbandonato ad una colonizzazione priva di regole.”


Roma, 14 settembre 2006
 
ALITALIA: CIMOLI; PUO' SALVARSI, MA OGNUNO FACCIA SUA PARTE
(ANSA) - ROMA - Alitalia puo' salvarsi, ma e' necessario che ognuno faccia la sua parte. Ad esserne convinto e' il presidente della compagnia, Giancarlo Cimoli, secondo il quale ''se enti regolatori, aeroporti e governo faranno la loro parte, e noi ovviamente la nostra, e se miglioreranno le condizioni congiunturali, Alitalia ce la potra' fare''. In un'intervista a Repubblica, Cimoli ribadisce tra l'altro che quest'anno Alitalia non avra' utili: ''non riusciremo a recuperare l'intera perdita quest'anno'', sottolinea, spiegando che a pesare sul risultato sono intervenuti sia il caro-petrolio, sia gli scioperi di gennaio, sia la forte concorrenza delle compagnie low cost. Parlando poi del piano industriale e dei contrasti con i sindacati, Cimoli ricorda che il management sta aggiornando il piano industriale avviato nel 2003 con il precedente governo e che prevedeva tra l'altro la separazione tra Alitalia Fly e Alitalia Service. ''Serve - aggiunge - un cambiamento di approccio da parte di tutti: l'aggiornamento che sottoporremo ai sindacati e' ragionevole e produrra' un paino praticabile e non impossibile''. Soffermandosi infine sul futuro della compagnia in termini di possibili alleanze, il presidente sostiene che ''a decidere sara' l'azionista, ma secondo me il modello di partnership simile a quello che c'e' tra Air France e Klm o Lufthansa e Swiss e' quello che funzionerebbe meglio, perche' rispetta le identita' nazionali e i diritti delle singole compagnie che mantengono le loro sedi e il personale nei rispettivi Paesi d'origine mentre la holding detiene le partecipazioni e pianifica le strategie complessive''. Cimoli ribadisce infine che ''un'eventuale alleanza con un partner esterno non deve essere vista negativamente se serve a creare valore, per l'azienda e per il Paese'', e ammette comunque che ''opzioni legate a imprese italiane al momento sembrano impraticabili''. FOL

© Copyright ANSA Tutti i diritti riservati 14/09/2006 11:29

Mi viene da ridere....
 
Citazione:Messaggio inserito da airbusfamilydriver
“I piloti Alitalia hanno ormai raggiunto un livello di produttività senza
eguali nel panorama europeo, ed hanno accettato sacrifici economici che li
pongono ben al di sotto delle medie retributive dei competitors -

Benissimo.
Perche' allora non vanno a lavorare per i competitors???? Perche'???
 
Citazione:Messaggio inserito da sarrebal

Citazione:Messaggio inserito da airbusfamilydriver
“I piloti Alitalia hanno ormai raggiunto un livello di produttività senza
eguali nel panorama europeo, ed hanno accettato sacrifici economici che li
pongono ben al di sotto delle medie retributive dei competitors -

Benissimo.
Perche' allora non vanno a lavorare per i competitors???? Perche'???

perchè sono attaccati alla maglia e alla bandiera,e vorrebbero vedere tanti sacrifici non dispersi nel nulla
 
Citazione:Messaggio inserito da airbusfamilydriver

perchè sono attaccati alla maglia e alla bandiera,e vorrebbero vedere tanti sacrifici non dispersi nel nulla


No, perche' sono attaccati al lauto stipendio, ai must-go, al lettino, e all'eternita' del posto di lavoro. Senza tralasciare le malattie (quant'e' il tasso di assenteismo?), gli scioperi irragionevoli etc etc
 
Cio' che secondo me e' pazzesco e' che il gran cog#### di Cimoli abbia ancora il coraggio di parlare... e con lui chi lo ha messo dove sta ora....
 
Citazione:Messaggio inserito da sarrebal

No, perche' sono attaccati al lauto stipendio, ai must-go, al lettino, e all'eternita' del posto di lavoro. Senza tralasciare le malattie (quant'e' il tasso di assenteismo?), gli scioperi irragionevoli etc etc

Verissimo. Triste ma purtroppo verissimo.
 
Citazione:Messaggio inserito da sarrebal

Citazione:Messaggio inserito da airbusfamilydriver

perchè sono attaccati alla maglia e alla bandiera,e vorrebbero vedere tanti sacrifici non dispersi nel nulla


No, perche' sono attaccati al lauto stipendio, ai must-go, al lettino, e all'eternita' del posto di lavoro. Senza tralasciare le malattie (quant'e' il tasso di assenteismo?), gli scioperi irragionevoli etc etc

quindi secondo te le mie 360 ore di volo in 4 mesi,90 al mese di media più di quello che il contratto mi chiede,è solo una questione di peculiarità da te elencate??
o è che forse vorremmo vedere l'azienda risanata?
cmq il must go ce l'hanno anche in ar france,così come gli accordi,che non saranno il lettino,ma sono sempre dei bei paletti per l'azienda
e hanno anche l'eternità del posto di lavoro