Qatar Airways interessata ad entrare in Meridiana


Stato
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L’Ad di Meridiana Maintenance: “Non lavorano? Possono pescare”

Nei 4 mesi di inattività? “Vanno a pescare”.


“Meridiana Maintenance non è competitiva né per i costi né per il servizio offerto. Le altre realtà presenti sul mercato sono in grado di garantire migliori prestazioni in minor tempo . Occorre dunque ridurre le ore di lavoro e il numero dei lavoratori”.
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1 - battuta un po' alla Mariantonietta, anche se questi il panelo avrebbero, ma vogliono solo brioches.
2 - tutto questo per provare a renderla competitiva, si spera, e non per vivacchiare.
Anche se per questo ci vorrebbero tanti ma tanti calcioni.
3 - capitani,anche poco coraggiosi,non ce ne sono più,è questo che non capiscono.
 
(ANSA) - OLBIA, 29 APR - Si è concluso con un nulla di fatto il confronto al Ministero per lo sviluppo economico tra Meridiana ed i sindacati sulla vertenza dei 291 dipendenti del settore Maintenance, dei quali 75 sono stati dichiarati in esubero. I sindacati domani incontreranno i lavoratori e non è escluso che le forme di protesta possano aumentare. "Meridiana Maintenance si è presentata al tavolo, con la procedura aperta da 20 giorni, senza un minimo cambio di programma - spiega Agostino Putzu (Cobas) - la mobilità viene usata come ricatto e come mezzo per destabilizzare l'umore dei lavoratori, accusati di voler far saltare, con le loro azioni, l'accordo con Qatar Airways. La sensazione è che sia l'azienda a non volere questo accordo e stia cercando, attraverso le sue prese di posizione, di scaricare la colpa sui lavoratori". Intanto Domani scade la cassa integrazione dei tecnici.
 
(ANSA) - OLBIA, 29 APR - Si è concluso con un nulla di fatto il confronto al Ministero per lo sviluppo economico tra Meridiana ed i sindacati sulla vertenza dei 291 dipendenti del settore Maintenance, dei quali 75 sono stati dichiarati in esubero. I sindacati domani incontreranno i lavoratori e non è escluso che le forme di protesta possano aumentare. "Meridiana Maintenance si è presentata al tavolo, con la procedura aperta da 20 giorni, senza un minimo cambio di programma - spiega Agostino Putzu (Cobas) - la mobilità viene usata come ricatto e come mezzo per destabilizzare l'umore dei lavoratori, accusati di voler far saltare, con le loro azioni, l'accordo con Qatar Airways. La sensazione è che sia l'azienda a non volere questo accordo e stia cercando, attraverso le sue prese di posizione, di scaricare la colpa sui lavoratori". Intanto Domani scade la cassa integrazione dei tecnici.

291 dipendenti, 75 in mobilita'; rimangono 216 posti di lavoro. Se la baracca chiude 291 a casa. Solo a me sembra un mezzo suicidio ?
 
291 dipendenti, 75 in mobilita'; rimangono 216 posti di lavoro. Se la baracca chiude 291 a casa. Solo a me sembra un mezzo suicidio ?
La storia insegna che purtroppo in Italia a forza di urlare si porta a casa il risultato. Non so se con QR cambierà qualcosa, ma finora è andata così. E per favorire un accordo, non si è mai esitato a dilapidare risorse pubbliche.
 
(ANSA) - OLBIA, 2 MAG - Uniti per il lavoro: oggi all'unanimità gli oltre 100 tecnici della base di Olbia di Meridiana Maintenance hanno deciso di proseguire la loro protesta, sino a quando non si avranno risposte positive da parte della compagnia aerea. Questa mattina tecnici e sindacalisti si sono riuniti in assemblea per discutere della vertenza contro gli esuberi annunciati dai vertici della società: 75 su un totale di 291 dipendenti.

L'azienda ha proposto come soluzione il part-time verticale per 108 tecnici, che prevede otto mesi di lavoro su 12. Proposta rifiutata dalle sigle sindacali: "Noi siamo pronti a lavorare, anche perché in hangar il lavoro c'è, ma l'azienda deve modificare il metodo di lavoro rendendolo ottimale e produttivo", spiega il leader Cobas, Agostino Putzu, al termine del faccia a faccia con i lavoratori i quali, oltre all'assemblea permanete che di fatto blocca in parte l'attività di manutenzione all'interno degli hangar, ha stabilito di proseguire anche con i sit-in sotto la palazzina della dirigenza Meridiana a Olbia. Da due settimane i dipendenti sono in stato di agitazione e garantiscono solo i controlli degli aerei di linea. "Noi rimaniamo in attesa di avere un confronto serio con la compagnia, a cui speriamo possa prender parte anche il Ministero", conclude Putzu.
 
Scusate, ho difficolta' di comprendonio matetematico:

a) 291 sono i lavoratori dell'area tecnica
b) 75 gli esuberi ---> immagino con incentive all'uscita
c) 108 hanno la possibilita' di LAVORARE 8/12 mensilita' (immagino ci saranno degli incentive per le altre 4/12, magari in attrezzatura da pesca)
d) 2/3 della forza lavoro manterrebbe l'impiego
e) 1/3 della forza lavoro vuole che salti la baracca a prescindere

solo un italia la minoranza riesce ad imporsi sulla maggioranza. quindi, facciamo saltare la baracca, no?
vik
 
Scusate, ho difficolta' di comprendonio matetematico:

a) 291 sono i lavoratori dell'area tecnica
b) 75 gli esuberi ---> immagino con incentive all'uscita
c) 108 hanno la possibilita' di LAVORARE 8/12 mensilita' (immagino ci saranno degli incentive per le altre 4/12, magari in attrezzatura da pesca)
d) 2/3 della forza lavoro manterrebbe l'impiego
e) 1/3 della forza lavoro vuole che salti la baracca a prescindere

solo un italia la minoranza riesce ad imporsi sulla maggioranza. quindi, facciamo saltare la baracca, no?
vik

Secondo me infatti il problema sono proprio i 2/3 ...dovrebbero cominciare a lavorare come gli omologhi di Manchester, Madrid, o Telaviv ..e questo non piace.
 
Meridiana: vertenza hangar, nuovo confronto al Mise

(ANSA) - OLBIA, 3 MAG - Nuovo faccia a faccia domani pomeriggio a Roma, ospiti nella sede del Mise, con inizio alle 16, fra i vertici di Meridiana Maintenance e le organizzazioni sindacali. All'ordine del giorno "l'esame congiunto della procedura di licenziamento collettivo e di collocazione in mobilità" dei tecnici che lavorano negli hangar per le manutenzioni.
L'azienda ha dichiarato 75 esuberi su un totale di 291 dipendenti. Gli operai specializzati sono da venti giorni in assemblea permanente, una protesta che blocca in parte l'attività di manutenzione degli aerei. Ieri al termine di una affollata assemblea, i lavoratori di base a Olbia, circa 120, hanno deciso di proseguire la protesta anche con sit-in sotto la sede della compagnia aerea, sino a quando non si avranno risposte positive alla vertenza.
L'azienda, nell'ultimo incontro romano, aveva proposto come soluzione il part-time verticale per 108 tecnici, che prevede otto mesi di lavoro su 12. Proposta rifiutata dalle sigle sindacali che confidano nella presenza all'incontro di domani dei rappresentanti del Ministero e nella volontà della compagnia di "avere un confronto serio" con i sindacati, convinti, ribadisce il leader dei Cobas Agostino Purtzu, "che gli esuberi si possano azzerare con una diversa organizzazione del lavoro".

 
Meridiana: verso ripresa attività hangar

(ANSA) - OLBIA, 5 MAG - Si profila la ripresa dell'attività di manutenzione sugli aerei Meridiana. L'assemblea dei tecnici del settore Maintenance ha infatti deciso di sospendere da lunedì prossimo, 9 maggio, lo stato di agitazione proclamato una ventina di giorni fa dopo l'annuncio dei 75 esuberi dichiarati dall'azienda. Da allora alcuni aerei sono fermi negli hangar in attesa dei check.

La parola ora passa ai vertici della compagnia: se accoglieranno il verbale dell'assemblea di oggi, i tecnici da lunedì torneranno al lavoro, altrimenti la protesta andrà avanti. La svolta per una possibile soluzione negoziale della vertenza è arrivata ieri con le prime aperture dell'azienda alle richieste dei sindacati per ridurre il numero degli esuberi. Già fissati i prossimi incontri: 9, 11 e 13 maggio prossimi.

Nell'incontro di ieri Meridiana Maintenance si è dichiarata disponibile a valutare le strategie per ridurre il numero degli esuberi, a patto che i tecnici rientrassero negli hangar. L'azienda si è impegnata a consolidare e acquisire nuove commesse e ad internalizzare tutte le attività di manutenzione. "Un passaggio possibile solo con una radicale riorganizzazione del lavoro", spiega il leader dei Cobas, Agostino Putzu. Su questo punto i sindacati insistono sin dall'inizio della vertenza.

Oggi i tecnici di Meridiana Maintenance completano le operazioni di check sugli aerei in circa 26 giorni contro i 7-10 di altre società esterne. "Si tratta di mettere mano ad una riorganizzazione complessa - sottolinea il sindacalista - che passa per turni di 24 ore, e di pensare ad una gestione diversa del magazzino e del personale. Secondo noi con un nuovo metodo si potrebbe far acquisire alla società nuove commesse". Un'attività più snella e più veloce consentirebbe, secondo i sindacati, di rendere Maintenance concorrenziale.

Tra le ipotesi sul tavolo delle trattative, c'è anche l'apertura di una mobilità volontaria per coprire basi attualmente garantite da personale esterno. Interventi che ridurrebbero notevolmente il numero degli esuberi.

AZIENDA INSISTE, RIPRESA IN HANGAR DA SUBITO - Meridiana scrive ai sindacati e chiede ai tecnici di rientrare negli hangar sin da domani. "Facendo seguito alla riunione tenutasi ieri e al verbale odierno dell'assemblea dei dipendenti di Meridiana Maintenance - si legge in una nota della compagnia aerea - desideriamo segnalare l'importanza di una ripresa dell'attività lavorativa già nella giornata di domani e per quanti saranno disponibili la sua prosecuzione anche durante il fine settimana.

Tre giorni di attività sulle macchine attualmente ferme nei nostri hangar permetterebbe di incidere positivamente sul ritardo già accumulato. L'avvio della stagione estiva rende necessaria un'immediata ripresa delle lavorazioni sospese, al fine di non pregiudicare ulteriormente le attività operative già pianificate dal Gruppo". Ora la parola passa nuovamente ai lavoratori, che dovranno decidere se anticipare la fine dello stato di agitazione.

SPIRAGLI PER ESUBERI PILOTI - "Nella giornata odierna abbiamo, per la prima volta, registrato alcuni primi apprezzabili passi avanti, anche se il cammino rimane ancora lungo". Lo afferma il responsabile nazionale piloti della Uiltrasporti Ivan Viglietti al termine dell'incontro tra le organizzazioni sindacali ed il management del Gruppo Meridiana sulla procedura di mobilità piloti avviata per un totale iniziale di 142 unità.

"Verranno avviati da subito gli addestramenti dei primi piloti Meridiana a nuove tipologie di aeromobile in servizio, o in previsione di ingresso in servizio, nel Gruppo come i Boeing 777, 767, 737, che consentiranno di ridurre fattivamente, sin dai prossimi giorni, il numero di esuberi dichiarati dalla società", spiega Viglietti sottolineando che "l'obiettivo dichiarato della Uiltrasporti, nell'ambito del confronto, rimane quello di ridurre a zero le eccedenze dichiarate" per i piloti.

"Molti rimangono, tuttavia, i temi da affrontare ed i nodi da sciogliere, primo fra tutti le modalità di implementazione del Contratto collettivo nazionale di lavoro - prosegue - che rimane per la nostra organizzazione sindacale l'unica normativa di riferimento sostenibile per conseguire l'obiettivo primario di favorire la partnership con Qatar e garantire, quindi, un futuro ai dipendenti del Gruppo. E' infine imprescindibile ed ormai impellente l'emanazione del Decreto di conversione del Fondo Speciale del Trasporto Aereo, più volte e da più parti annunciata ma, ad oggi, irrealizzata. Sollecitiamo, quindi, le istituzioni competenti - conclude - affinché facciano la loro parte in questa difficile vertenza".

FIT, PRIMI PASSI IMPORTANTI - "Un primo passo fondamentale che potrebbe portare al superamento degli esuberi dei piloti". Lo afferma il segretario nazionale della Filt Cgil Nino Cortorillo sottolineando che oggi (nell'incontro al Mise sulla vertenza Meridiana) "si è realizzato tra Meridiana e organizzazioni sindacali di categoria un accordo attinente il personale navigante tecnico, a seguito della procedura di mobilità aperta ad aprile".

"Si prevede - riferisce il dirigente sindacale della Filt - una prima ricerca di personale per la copertura di esigenze relative al piano industriale definito in conseguenza del memorandum con Qatar Airways". "Con questo primo accordo - precisa infine Cortorillo - si dovrà fare fronte alle esigenze indifferibili dell'operativo estivo e all'ingresso in autunno delle nuove macchine per l'attività cargo".

CALL CENTER, VERSO AZZERAMENTO ESUBERI - Si avvia verso una soluzione la vertenza degli esuberi del call center di Meridiana. L'azienda oggi ha prospettato ai sindacati una soluzione che va ad azzerare tutti gli esuberi, e che domani dovrà essere valutata, e nel caso accolta, dai lavoratori.

Questo pomeriggio, al Ministero dello Sviluppo economico, si è tenuto il confronto tra la compagnia aerea e le sigle sindacali per discutere dei 27 esuberi dichiarati dall'azienda, su un totale di 90 operatori. "Apprezziamo l'atteggiamento dell'azienda nell'affrontare anche il confronto sugli esuberi del call center - ha detto al termine dell'incontro Elisabetta Manca, della Uil Gallura - fermo restando che è nostro intendimento arrivare all'azzeramento degli esuberi, la riunione di oggi va verso questa direzione".

Di ritorno da Roma, domani i sindacati incontreranno i lavoratori ad Olbia per illustrare la proposta fatta dalla compagnia aerea. L'appuntamento è fissato per le ore 14.
 
Meridiana: tecnici tornano negli hangar

Oggi confronto romano Azienda-Sindacati ospitato al Mise

(ANSA) - OLBIA, 9 MAG - I tecnici di Meridiana Maintenance questa mattina sono rientrati negli hangar alle 6:30. Dopo venti giorni di protesta hanno ripreso il regolare lavoro di manutenzione dei velivoli. Il secondo turno entra in servizio alle 14:30, qualche ora prima del confronto fra le sigle sindacali e Meridiana.

"Speriamo che l'attività riprenda normalmente - spiega Agostino Putzu, leader dei Cosab - significherebbe che da entrambe le parti, sia dall'azienda che dai lavoratori, vi è la volontà di trovare una soluzione a questa vertenza". Il rientro dei tecnici negli hangar, con la contestuale ripresa delle manutenzioni per la compagnia aerea, è scattata oggi alla ripresa del tavolo delle trattative per la vertenza che interessa 75 esuberi su un totale di 291 tecnici. Il confronto fra Azienda e Sindacati è convocato nel pomeriggio a Roma, alle 16, ospitato nella sede del Mise.


 
Meridiana: tecnici, posizioni distanti

Confronto Sindacati-Azienda prosegue domani al Mise

(ANSA)-OLBIA, 10 MAG - Stanno lavorando regolarmente i tecnici di Meridiana Maintenance, rientrati da 24 ore negli hangar dopo venti giorni di assemblea permanente. La tregua durerà sino a giovedì mattina quando è stata convocata un'assemblea nella base di Olbia. I sindacati dovranno riferire il contenuto dell'incontro con l'azienda, iniziato ieri, che ha visto ancora posizioni distanti fra Compagnia e rappresentanti sindacali, ma che proseguirà domani, alle 10, sempre a Roma, ospiti del Mise, per cercare di arrivare ad una intesa.

"I lavoratori hanno dato un segnale riprendendo a lavorare, ora attendono delle risposte dall'Azienda". A parlare è Agostino Putzu, leader dei Cobas. "L'unica garanzia che sino ad ora ci è stata prospettata è che tutta l'attività manutentiva di Meridiana Fly e Air Italy verrà fatta a Olbia, il problema però si pone nei periodi estivi, quando l'attività negli hangar è minima. Al tavolo di domani porteremo una proposta concreta all'azienda". La vertenza interessa 75 esuberi su un totale di 291 tecnici.


http://www.ansa.it/sito/notizie/eco...nti_1a43a049-7b7b-497a-81ed-05a9f487302f.html
 
Ultimatum di Qatar Airways a Meridiana per chiudere entro il 30 giugno

Il contratto unico per tutti i dipendenti, il taglio degli stipendi tra il 15 e il 20 per cento e la risoluzione del nodo degli esuberi entro il prossimo 30 giugno. Sarebbero queste, secondo quanto riportato da l' unionesarda.it, le condizioni dettate da Qatar Airways a Meridiana per concludere l'accordo.

Ma se le negoziazioni che riguardano i piloti e il personale del call center sembrano al momento portare verso un accordo, gli scogli maggiori sorgono nella vertenza che coinvolge gli assistenti di volo e il personale di Meridiana Maintenance. Nella migliore delle ipotesi la mobilità coinvolgerebbe, in questo caso, almeno 500 persone. È intanto confermato per oggi a Piazza Monte Citorio il 'Meridiana Pride', la manifestazione romana organizzata dai lavoratori del vettore di Olbia nel primo pomeriggio. TTG
 
'Meridiana pride', 300 in corteo a Roma

Manifestazione Usb, in piazza per salvaguardare 600 posti

(ANSA) - OLBIA, 12 MAG - Trecento lavoratori di Meridiana hanno percorso questo pomeriggio in corteo le vie del centro di Roma, da Piazza Barberini sino a Palazzo Chigi, per la manifestazione "Meridiana Pride" promossa da Usb.
I dipendenti della compagnia aerea chiedono che il Governo intervenga nella vertenza per salvaguardare 600 posti di lavoro.
"Siamo scesi in piazza per gridare il dramma dei lavoratori che rischiano di perdere il lavoro - ha detto il sindacalista - Francesco Staccioli - chiediamo al Governo che si faccia parte attiva della negoziazione e che in questo percorso coinvolga il Qatar perché insieme siamo convinti che si possa trovare una soluzione in grado di soddisfare il Paese, i lavoratori e l'investitore".
Al loro fianco era presente anche una delegazione di Sinistra Italiana. "Per noi è una vertenza nazionale. Il governo regionale e quello nazionale non hanno il diritto di sottrarsi alle loro responsabilità", ha detto il deputato Michele Piras.


Arriva a Roma la protesta dei lavoratori Meridiana

Da Olbia la protesta si sposta a Roma. Dopo la lunga mobilitazione dei meccanici, ora in prima linea tornano gli assistenti di volo e i piloti. Sul caso Meridiana continua la battaglia. Centinaia di magliette rosse hanno invaso questo pomeriggio il centro di Roma: striscioni, bandiere, trombe e fischietti. La questione è sempre la stessa: il piano di licenziamenti avviato dalla compagnia aerea dell’Aga Khan in previsione della fusione con Qatar Airways. Meridiana ha già fatto partire la procedura di mobilità per oltre 900 dipendenti e il Governo tenta ancora di mediare tra l’azienda e i sindacati. La compagnia aerea del Qatar, proprio in questi giorni, ha ribadito il suo ultimatum: accordo entro il 30 giugno, ma con gli organici alleggeriti.

Al «Meridiana pride», organizzato già dal sindacato Usb, hanno partecipato anche i lavoratori di Alitalia. Il corteo è partito da piazza Barberini e ha fatto una lunga sosta di fronte a Palazzo Chigi. Poi è scattata l’occupazione della piazza di Montecitorio. Alla fine della protesta i dipendenti della compagnia aerea sarda hanno consegnato la sintesi delle loro richieste al sottosegretario Claudio De Vincenti. Due sono quelle principali: il blocco della procedura di mobilità e la lista unica dei dipendenti (tra Meridiana fly e la controllata AirItaly) per concordare un piano di riduzione degli organici.

link con video delle magliette rosse in protesta:

http://www.lastampa.it/2016/05/12/i...-meridiana-YOmL1uaOX278DKANqkehJN/pagina.html
 
Il Qatar porta la Sardegna alle Bahamas. Con una società offshore

La Sardegna vola alle Bahamas dopo uno scalo tecnico sull’Isola di Man. Il pilota si chiama Sheikh Sultan Bin Jassim Al Thani ed è uno dei membri più in vista della famiglia reale del Qatar. È lui l’unico azionista della Sardinia investment limited, entità offshore registrata tramite la società di intermediazione Freeport trust company dell’Isola di Man, ma assoggettata alla giurisdizione di un altro paradiso fiscale, le Bahamas.

Le triangolazioni societarie della famiglia reale qatariota sono emerse grazie ai Panama Papers, 11,5 milioni di documenti inviati nell’agosto dello scorso anno al quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung da fonte anonima e analizzati per quasi un anno dal Consorzio internazionale dei giornalisti investigativi, prima di pubblicare vari servizi sulle testate partner in tutto il mondo. Già dalle anticipazioni, erano emersi i nomi dell'emirato.

Ora la novità, con Sultan Bin Jassim Al Thani. Capire nello specifico che ruolo abbia la Sardinia investment limited nell’economia espansionista dell’emirato non è facile, ma il nome diventa alquanto evocativo se collegato agli affari che il Qatar sta chiudendo colpo su colpo negli ultimi anni in Sardegna: prima la Costa Smeralda, poi il San Raffaele-Mater Olbia (i rappresentanti del Qatar erano in Gallura col presidente Pigliaru appena pochi giorni fa), quindi Meridiana. E d’altronde, a scorrere gli elenchi delle società riconducibili ai padroni del Qatar non si può dire che il ricorso alle offshore sia stato improntato alla parsimonia: i Panama Papers riportano decine di sigle controllate dalla famiglia Al Thani, quasi fossero legate ognuna ad un singolo affare. Come la Yalis S. A. (Società anonima), detenuta al 25 per cento dall’ex primo ministro Hamad bin Jassim bin Jaber Al Thani.

Al momento, il Consorzio dei giornalisti investigativi ha rilasciato solo un nutrito database con oltre 400mila nomi. Tra questi c’è appunto anche Sheikh Sultan Bin Jassim Al Thani, prodigo di informazioni sul versante pubblico quanto riservato su quello privatissimo delle offshore: proprietario di una lussuosa magione della capitale qatariota nei documenti ufficiali, titolare di una semplice casella postale (P.O. Box 22077, Doha, Qatar) nei documenti della Freeport trust company.

Eppure dovrebbe essere abituato a stare sotto i riflettori. Dicono le cronache economiche che, attualmente, è vicepresidente dell’International Bank of Qatar, amministratore delegato della Delta Corporation (tecnologie petrolifere), della Qualco (Qatar lubrificant company), presidente della Techvista (Service providers), nonché consigliere della Westley Richards Holding di Birmingham e della Galler UK di Londra. A queste poi si aggiungono le varie società offshore riportate nei Panama Papers. Oltre alla Sardinia investment limited, ci sono anche la Tusker trading, la Ironforge, la Sandsend management e la Alpha investment.

Una curiosità: nei file appare una società gemella della Sardinia investment, fondata il 7 gennaio 2000 con sede a Nassau, capitale delle Bahamas e resa inattiva il 30 dicembre 2005. Di certo, la ‘sorella’ nata lo stesso giorno sull’Isola di Man, è ancora bella pimpante e forse attende con ansia gli introiti che arriveranno da un’altra bella isola. La nostra.

http://www.sardiniapost.it/wp-content/uploads/2016/05/al-thani-sardinia-investment-2.jpg
http://www.sardiniapost.it/wp-content/uploads/2016/05/Al-Thani-Hamaddoc5-watermark-001.jpg
http://www.sardiniapost.it/politica...rdegna-alle-bahamas-con-una-societa-offshore/
 
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