Principali destinazioni turistiche in Italia (‘03 )
I turisti coreani, tuttavia, si concentrano quasi esclusivamente nei grandi centri turistici (Roma, Venezia, Firenze e Milano: vedasi tab. 5) che attirano i maggiori flussi. Ciò è dovuto anche ad alcune caratteristiche peculiari della Corea che si trova in una fase di sviluppo simile a quella del Giappone negli anni ottanta: il turista medio, con a disposizione pochi giorni di vacanza l’anno, scarsa o nessuna conoscenza delle lingue straniere compreso l’inglese, tende a viaggiare in gruppi organizzati che attraversano le principali capitali europee in un periodo di una-due settimane, dedicando quindi all’Italia pochi giorni.
Lazio, Veneto e Lombardia nell’ordine contano il maggior numero di visitatori coreani. Rispetto all’anno scorso infatti il Lazio, da 59.176 turisti coreani e` passato a 81.865 con un aumento del 38%. Veneto e Lombardia invece mostrano un aumento della presenza turistica coreana rispettivamente dell’8 e 14%.
Il flusso turistico nelle quattro regioni italiane piu’ visitate (2003)
Tab. 5
Lazio
81,865 arrivi
204,447 presenze
35% % del totale
Veneto
57,460 arrivi
75,055 presenze
24.60% %del totale
Lombardia
55,533 arrivi
101,163 presenze
23.80% % del totale
Emilia Romagna
6,336 arrivi
13,867 presenze
2.70% % del totale
Sono relativamente ancora pochi, ma destinati sicuramente a crescere nel prossimo biennio, i turisti individuali. Questi ultimi incontrano, peraltro, molte difficoltà nel reperire informazioni precise sugli alberghi, trasporti, musei, eccetera, in lingua inglese. Si tratta soprattutto di giovani, che hanno più tempo a disposizione e in genere maggiore denaro da spendere dei loro coetanei europei, con forti interessi culturali, quali la storia e l’arte romana, il Rinascimento, l’opera e la moda italiana. Il loro livello culturale e di conoscenza dell’Italia e’ in genere buono, anche in ragione del fatto che, come gia’ accennato sopra, sono spesso motivazioni culturali, artistiche, ecc. che li spingono a recarsi nel nostro Paese.
I turisti coreani, tuttavia, si concentrano quasi esclusivamente nei grandi centri turistici (Roma, Venezia, Firenze e Milano: vedasi tab. 5) che attirano i maggiori flussi. Ciò è dovuto anche ad alcune caratteristiche peculiari della Corea che si trova in una fase di sviluppo simile a quella del Giappone negli anni ottanta: il turista medio, con a disposizione pochi giorni di vacanza l’anno, scarsa o nessuna conoscenza delle lingue straniere compreso l’inglese, tende a viaggiare in gruppi organizzati che attraversano le principali capitali europee in un periodo di una-due settimane, dedicando quindi all’Italia pochi giorni.
Lazio, Veneto e Lombardia nell’ordine contano il maggior numero di visitatori coreani. Rispetto all’anno scorso infatti il Lazio, da 59.176 turisti coreani e` passato a 81.865 con un aumento del 38%. Veneto e Lombardia invece mostrano un aumento della presenza turistica coreana rispettivamente dell’8 e 14%.
Il flusso turistico nelle quattro regioni italiane piu’ visitate (2003)
Tab. 5
Lazio
81,865 arrivi
204,447 presenze
35% % del totale
Veneto
57,460 arrivi
75,055 presenze
24.60% %del totale
Lombardia
55,533 arrivi
101,163 presenze
23.80% % del totale
Emilia Romagna
6,336 arrivi
13,867 presenze
2.70% % del totale
Sono relativamente ancora pochi, ma destinati sicuramente a crescere nel prossimo biennio, i turisti individuali. Questi ultimi incontrano, peraltro, molte difficoltà nel reperire informazioni precise sugli alberghi, trasporti, musei, eccetera, in lingua inglese. Si tratta soprattutto di giovani, che hanno più tempo a disposizione e in genere maggiore denaro da spendere dei loro coetanei europei, con forti interessi culturali, quali la storia e l’arte romana, il Rinascimento, l’opera e la moda italiana. Il loro livello culturale e di conoscenza dell’Italia e’ in genere buono, anche in ragione del fatto che, come gia’ accennato sopra, sono spesso motivazioni culturali, artistiche, ecc. che li spingono a recarsi nel nostro Paese.