PARTITA LA PRIVATIZZAZIONE PARZIALE DEL 35%
PUBBLICATO IERI IL BANDO PUBBLICO - ENTRO IL 14 SETTEMBRE LE MANIFESTAZIONI DI INTERESSI
Privatizzazione ufficialmente al via: è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri, lunedì 30 luglio 2007, nr 88, il bando per la privatizzazione parziale del 35% del capitale sociale della società di gestione dell'Aeroporto dello Stretto, che si realizzerà con aumento di capitale ed emissione di nuove azioni con sovrapprezzo, riservato alla sottoscrizione di un socio privato che sarà scelto con procedura negoziata ad evidenza pubblica.
Come specificato nel bando, pubblicato integralmente sul sito
www.aeroportodellostretto.it, entro il prossimo 14 settembre potranno presentare manifestazione di interesse le imprese private e le cordate con un patrimonio netto non inferiore a 25 milioni di euro, il cui legale rappresentante ed i soggetti con funzioni direttive abbiano maturato un'esperienza professionale di almeno un triennio nell'ambito delle attività di gestione aeroportuale, di servizi di assistenza a terra o di trasporto aereo comportanti la gestione di risorse economico-finanziarie. Si passerà poi alla verifica dei requisiti e della documentazione, per invitare i partecipanti alla fase successiva, consistente nella presentazione di un'offerta non vincolante per la sottoscrizione delle azioni della SoGAS. La procedura sarà seguita dai due advisor: Fineurop Soditic SpA per la parte finanziaria e lo Studio Legale Cannata Pierallini e Associati per la parte legale. La graduatoria finale, formata con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, sarà sottoposta all'assemblea straordinaria dei soci SoGAS per le conseguenti delibere.
«Di tutti gli ottimi risultati conseguiti dalla SoGas in questi due anni» ha dichiarato l'Amministratore Unico, sen. ing. Pietro Fuda, «la privatizzazione rappresenta senz'altro il più importante. Essere riusciti a mettere sul mercato un'infrastruttura a rischio di chiusura fino a due anni fa significa aver dimostrato che si possano perseguire obiettivi di sviluppo reale e consolidato anche in un territorio come il nostro. Ancora prima della pubblicazione del bando molti investitori privati si sono dimostrati interessati ad entrare nella nostra compagine societaria: si tratta di un'ulteriore motivo di orgoglio, che dà ancora più peso alla decisione dei soci di aprire una parte delle quote (che comunque non potrà essere superiore al 35% dell'intero capitale) ad investitori privati. Forte della sua naturale posizione strategica, al centro del traffico verso un bacino turistico dalle enormi potenzialità, come è l'area dello Stretto, il nostro aeroporto oggi è diventato molto appetibile. Di più: è, e deve diventare a pieno titolo, il fulcro di un nuovo sistema di trasporto integrato, che metta in comunicazione le due sponde, reggina e messinese, e le tante realtà di pregio che ne fanno parte, a partire dalle isole Eolie e da Taormina.
Con il nuovo capitale privato sarà possibile il più veloce raggiungimento del traguardo di portare il traffico passeggeri prima al di sopra delle 800.000 unità, necessarie per il pareggio del bilancio della società di gestione, poi sopra il milione, imposto dall'Ue nella stagione 2008/2009 per evitare il declassamento dello scalo. Con l'avvio della procedura di privatizzazione abbiamo superato uno dei limiti più diffusi nel nostro Mezzogiorno: i risultati raggiunti dimostrano che anche nel Sud del Sud Italia si possono creare microeconomie nella gestione dei servizi. Si tratta di fatti reali, che hanno portato e continueranno a portare una crescita continua e risposte concrete al territorio ed ai cittadini».
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