Presunto colpevole in volo


AV CT

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http://www.easyviaggio.com/editoriale/presunto-colpevole-in-volo?clientId=5&xtor=ES-15-[ED120828_0009XI]-20120828-[Presunto_colpevole_in_volo_002AH2F]-[RJBSQ02R002H7MIE]-20120828083100

24 agosto 2012 - 12:30

Una compagnia aerea può giustificare il divieto che impone agli uomini di sedersi accanto a un bambino che viaggia da solo? L'assurda e irrazionale polemica è esplosa la settimana scorsa con un certo Johny McGuirr. Quest'australiano, pompiere di mestiere, ha raccontato sul suo blog la sua vicenda a bordo di un velivolo della compagnia Virgin Australia. Dopo essersi accomodato nell'aereo, accanto a due bambini che viaggiavano da soli, a McGuirr è stato richiesto di cambiare posto con una passeggera, con il pretesto di agire per la sicurezza dei piccoli. Da intendere: gli uomini non hanno il diritto di sedersi accanto a dei minori, per paura di un'agressione sessuale. Si tratta della politica della compagnia. Ammetto che scopro appena l'argomento. L'idea non mi era neanche mai balenata per la mente. Reazione, spero, del tutto sana.

Eppure, navigando fra i media on-line in inglese, si scopre che la polemica non è recente. Le compagnie aeree non hanno appena inaugurato la pratica. British Airways applicava questa politica fino a che quest'ultima sia giudicata illegale nel 2001. Altre, come Qantas, la principale compagnia australiana, sono state denunciate in numerose pubblicazioni anglo-sassoni. Nel 2006, un cittadino britannico ha dovuto finanche esibire una prova di paternità per essere autorizzato a sedirsi accanto al proprio figlio. Sui forum e blog ci si spolmona per sapere se si tratta o meno di discriminazione maschile. Ma la domanda sarebbe piuttosto: da quando un adulto non è, a priori, considerato come una fonte di sicurezza per un bambino ma piuttosto come un pericolo? Ancora di più se si tratta di un pompiere!

Per spiegare la sua politica, Virgin Australia si difende invocando i "customer feedback" (le osservazioni dei propri clienti). certo, ci sono state - rarissime - delle denuncie di agressioni sessuali sui minori sugli aerei. E l'agressore era un uomo in quasi tutti i casi. Ma i bambini erano per la maggioranza accompagnati dai loro genitori e gli agressori si erano spostati per sedersi accanto alle loro vittime.

Che fare se l'uomo che si trova seduto accanto a un bambino che viaggia da solo rifiuta di lasciare il suo posto? Lo si fa scendere dall'aereo? E se nessuna donna vuole sedersi al suo posto? Il più semplice sarebbe di lasciare un posto vuoto accanto al bambino. Ma le compagnie aeree non sono sicuramente pronte ad farsi carico del mancanto guadagno. E dato che i pervertiti abbiano - a quanto pare - l'abitudine di cambiare di posto per raggiungere il proprio scopo, ci si chiede quanti uomini abbiano allontanato, senza saperlo, un pedofilo, non lasciando un posto vacante tra loro e la potenziale vittima. Al contempo, gli incidenti aerei sono diventati rarissimi ma non sono tuttavia più frequenti che gli attachi di un malado a bordo? Non è meglio allora che un uomo sia seduto accanto a un bambino per aiutarlo ad allacciare la cintura o infilare la maschera a ossigeno in caso di problema?

Ma ancora: le donne potrebbero denunciare un'ingiustizia visto che dovranno sistematicamente farsi carico dei sedili accanto a quelli occupati da bambini turbolenti?! Soprattutto se alcune speravano passare le 12 ore di vole sedute affianco a un uomo solo...
 
Se ne era già parlato in passato.
In un ambiente piccolo come l'aereo è quasi impossibile che possano avvenire molestie senza che qualcuno se ne accorga.

La policy, secondo me, ha più lo scopo di proteggere gli adulti (e la compagnia stessa) da false denunce.
È spregevole ma spesso si "usano" i bambini per scopi o di lucro (risarcimento danni per presunte molestie) o vendetta (separazioni).

Non mi ricordo dove ma ho letto che nel mondo anglosassone (US/UK/AU) oltre metà delle denunce per abuso su minori si rivelano totalmente infondate nel corso delle indagini.
E, quindi, meglio prevenire che curare
 
Se ne era già parlato in passato.
In un ambiente piccolo come l'aereo è quasi impossibile che possano avvenire molestie senza che qualcuno se ne accorga.

La policy, secondo me, ha più lo scopo di proteggere gli adulti (e la compagnia stessa) da false denunce.
È spregevole ma spesso si "usano" i bambini per scopi o di lucro (risarcimento danni per presunte molestie) o vendetta (separazioni).

Non mi ricordo dove ma ho letto che nel mondo anglosassone (US/UK/AU) oltre metà delle denunce per abuso su minori si rivelano totalmente infondate nel corso delle indagini.
E, quindi, meglio prevenire che curare

I bambini tendono in media a terrorizzarsi, e quindi ad ammutolirsi, in caso di violenza.
Non ho idea delle statistiche, ma credo che il problema sia comunque grave e presente.
 
Io vado controcorrente, magari si potesse non viaggiare vicino a bambini, accompagnati o meno che siano. A parte i propri figli e nipoti che sai come sono educati il resto è sempre un rischio di rottura di scatole mega.
 
Io vado controcorrente, magari si potesse non viaggiare vicino a bambini, accompagnati o meno che siano. A parte i propri figli e nipoti che sai come sono educati il resto è sempre un rischio di rottura di scatole mega.

E' la stessa cosa che pensa mio figlio quando viaggia... Papà perchè il signore davanti è maleducato e parla ad alta voce, reclina il sedile, puzza, etc..etc...etc...
 
Casi di aggressione a sfondo sessuale ai danni dei cosiddetti UM (unaccompanied minors) sono purtroppo successi, uno è capitato anche su BA - uno dei pochi casi in cui il crew ha dovuto metter mano all'intero restraint kit, cioè corde e manette.
 
Trovo questa politica discriminatoria e inutile. Già che ci siamo, perché non proibiamo agli uomini di fare gli insegnanti, i medici, i paramedici, i poliziotti, i vigili del fuoco, e alle mamme di andare a lavorare fino alla raggiunta maggiore età dei propri infanti affinché possano vigilare sulla sicurezza della prole? Se il problema, come credo, è concreto, serve ricercare una soluzione migliore.
 
Trovo questa politica discriminatoria e inutile. Già che ci siamo, perché non proibiamo agli uomini di fare gli insegnanti, i medici, i paramedici, i poliziotti, i vigili del fuoco, e alle mamme di andare a lavorare fino alla raggiunta maggiore età dei propri infanti affinché possano vigilare sulla sicurezza della prole? Se il problema, come credo, è concreto, serve ricercare una soluzione migliore.

Per quanto riguarda il trasporto aereo, credo che l'unica misura seria e concreta possibile sia quella del posto vuoto accanto.
 
E' la stessa cosa che pensa mio figlio quando viaggia... Papà perchè il signore davanti è maleducato e parla ad alta voce, reclina il sedile, puzza, etc..etc...etc...
Purtroppo ci sono anche quelli, ma purtroppo anche tanti bimbi ai quali i genitori non insegnano l'educazione. Potendo scegliere il rischio... specialmente se non sono in ferie...
 
Chiariamoci : sono d'accordo con te che esistano bambini maleducati e che non vengono doverosamente tenuti a bada dai genitori. Ma quale colpa può avere un bimbo di qualche mese che magari piange? Al confronto con i maleducati, i buzzurri che puntualmente mi ritrovo in ogni volo (di questi ce ne sono sempre!) sono portato per indole a sopportare meglio un bambino che un adulto perchè almeno so che il bimbo (specie se piccolo) almeno può avere delle scusanti che l'adulto non dovrebbe avere.
Andando avanti di questo passo allora propongo anche classi separate per sesso, oppure per età , estrazione sociale , oppure una classe per quelli che fanno baccano, una per quelli che si tolgono le scarpe e gli puzzano i piedi, una per quelli che gridano a bordo, una per quelli che reclinano il sedile senza nemmeno avere la decenza di chiedere se per caso ti danno fastidio (e magari dietro hai i bagni, o magari una classe per i soli cafoni; insomma penso che il concetto sia chiaro.
La mia non è una difesa a tutto campo dei bambini : ci mancherebbe altro! Alcuni sono davvero insopportabili e maleducati, ma purtroppo non è una prerogativa di chi ha un'età anagrafica bassa.
 
Chiariamoci : sono d'accordo con te che esistano bambini maleducati e che non vengono doverosamente tenuti a bada dai genitori. Ma quale colpa può avere un bimbo di qualche mese che magari piange? Al confronto con i maleducati, i buzzurri che puntualmente mi ritrovo in ogni volo (di questi ce ne sono sempre!) sono portato per indole a sopportare meglio un bambino che un adulto perchè almeno so che il bimbo (specie se piccolo) almeno può avere delle scusanti che l'adulto non dovrebbe avere.
Andando avanti di questo passo allora propongo anche classi separate per sesso, oppure per età , estrazione sociale , oppure una classe per quelli che fanno baccano, una per quelli che si tolgono le scarpe e gli puzzano i piedi, una per quelli che gridano a bordo, una per quelli che reclinano il sedile senza nemmeno avere la decenza di chiedere se per caso ti danno fastidio (e magari dietro hai i bagni, o magari una classe per i soli cafoni; insomma penso che il concetto sia chiaro.
La mia non è una difesa a tutto campo dei bambini : ci mancherebbe altro! Alcuni sono davvero insopportabili e maleducati, ma purtroppo non è una prerogativa di chi ha un'età anagrafica bassa.
Ti capisco e purtroppo siamo tutti consapevoli che non c'è un metodo per stare tranquilli ed evitare cafoni, puzzoni e seccatori.

Di contro si cerca di comportarsi sempre bene e quando volo con le mie nipoti sono degli esempi di educazione grazie ai principi e all'educazione che in famiglia gli è stata data, così come penso che sia per i tuoi figli. Purtroppo c'è tanta gentaggia in giro, è sempre peggio...