Eccomi con la seconda parte come promesso.
Aeroporto di Cracovia, sabato mattina, ore 08:30.
Appena scesi dall'aereo cerco un taxi, concordo in prezzo con il tassista e per 300 zloti (circa 70 €) e dopo 1 ora circa arriviamo ad Oświęcim, piccola cittadina a 60km da Cracovia dove nel 40' dopo l'occupazione tedesca della Polonia, alla città fu cambiato il nome in Auschwitz. Le caserme locali dell'esercito furono sequestrate e trasformate nel tristemente famoso campo di concentramento.
Sono le 10 di sabato mattina, fuori piove lentamente, il cielo è grigio e coperto, la giornata rispecchia il nostro stato d'animo.
Ci sono tanti visitatori, nel nostro gruppo con la guida in italiano saremmo stati una cinquantina.
In silenzio e con profondo rispetto solchiamo il cancello sovrastato dal famigerato motto: "Arbeit macht frei" testimone di tanta sofferenza e dolore.
Il 14 giugno 1940 il primo convoglio di 728 deportati fu accolto dal primo direttore del campo Karl Fritzsch con le seguenti parole:
«Voi non siete venuti in un sanatorio, ma in un lager tedesco. Qui esiste solo l'entrata e non c'è altra via d'uscita che il camino del forno crematorio. Se a qualcuno questo non piace, può andare subito a buttarsi sul filo spinato ad alta tensione.»
Ogni commento e superfluo, le prossime fotografie scorreranno in silenzio...
Per non dimenticare, affinché non succeda mai più.
La visita finisce verso le 15:00 dopo aver visitato entrambi i campi, Auschwitz e Birkenau distante 3 km.
Per ritornare a Cracovia prendiamo un pullman, al costo di 14 zloti e dopo più di 2 ore di viaggio, arriviamo a destinazione.
Campagna polacca.
Sono le 17:00 di Sabato pomeriggio, e non mangiamo dalle 6. Ci fiondiamo nel primo fast food, e dopo andiamo nel centro storico.
Il barbacane di Cracovia, avamposto fortificato datato 1498, uno dei più grandi d'Europa.
La Basilica di Santa Maria, costruita nel XIV secolo.
Bellissimo interno decorato in stile art nouveau.
Tram
Il castello di Wawel che custodisce il famosissimo quadro di Leonardo da Vinci, Dama con l'ermellino. Purtroppo a quel ora era chiuso.
Ceniamo e ritorniamo in albergo.
Domani trascorreremo la mattinata a Cracovia e il pomeriggio partiremmo per Varsavia.
Domenica ore 09:00
Decidiamo di visitare la famosa miniera di sale di Wieliczka, (patrimonio dell'umanità UNESCO dal 1978) che raggiunge i 327 metri di profondità, e ha più di 300 km di cunicoli. Si e estratto il sale dal XIII secolo fino al 1996.
La miniera presenta anche stanze decorate, cappelle e laghi sotterranei, e mostra la storia della miniera. Quella di Wieliczka è comunemente detta "la cattedrale di sale sotterranea della Polonia", ed è visitata ogni anno da circa 800.000 persone.
La discesa avviene attraverso 60 rampe di scale e si scende a circa 150 metri sottoterra.
Dopo un paio d'ore sottoterra, per risalire utilizziamo questi ascensori tipici da miniera a due piani, stretti e bui ed in un paio di minuti siamo già in superficie.
E già mezzogiorno, da qui si va direttamente in aeroporto.
Fine seconda parte.
In arrivo la terza parte: volo KRK-WAW + OT Varsavia + volo WAW-FCO.
Ciao a tutti.