IL CDA HA APPROVATO IL BILANCIO 2007 CON UN FATTURATO DI 55,8 MILIONI E UN UTILE DI MEZZO MILIONE
Il Consiglio d’Amministrazione della società “Aeroporto G. Marconi di Bologna” ha approvato il progetto di Bilancio relativo all’esercizio 2007. Nonostante le difficoltà derivanti dalle forti perdite delle partecipate e nonostante il peso crescente degli oneri imposti dalla Finanziaria e da altri vincoli normativi, la società ha chiuso il Bilancio in attivo, con un utile di mezzo milione di euro.
Il fatturato, arrivato a 55,8 milioni di euro, è cresciuto del 6% sul 2006, grazie soprattutto all’incremento del traffico (+9,0%, per un totale di 4.361.951 passeggeri). L’aumento dei ricavi è stato però controbilanciato dalla forte crescita (+18%) dei costi operativi, crescita dovuta in larga parte – per oltre 1,8 milioni di euro – ad oneri imposti da elementi esterni all’azienda (contributi legati alla Finanziaria, nuovi oneri derivanti dal servizio di Primo Soccorso e vincoli normativi relativi alla Security). Il margine operativo lordo è risultato pari a 18,3 milioni di euro per una redditività, espressa come rapporto MOL su ricavi, del 33%. Il risultato prima delle imposte è stato di 4,1 milioni di euro, mentre l’utile netto, anche in ragione dei risultati negativi delle partecipate (in particolare Marconi Handling e Seaf, che hanno comportato svalutazioni per circa 3,4 milioni di euro), si è fermato a 0,5 milioni di euro.
Il Bilancio verrà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea dei soci, fissata per il 25 giugno.
Il CdA ha inoltre analizzato i dati di traffico relativi al 2008, aggiornati al 19 maggio. Il volume del traffico passeggeri è sostanzialmente uguale a quello registrato nello stesso periodo del 2007: 1.478.741 passeggeri contro 1.478.207. Nel dettaglio, mentre i passeggeri internazionali hanno registrato un’ulteriore crescita (+7,0% da inizio anno), quelli nazionali hanno subito un decremento (-13,0%). Il numero di movimenti totali degli aeromobili, pari a 21.309 unità, è calato del 4,5%, il che implica un lieve aumento del tonnellaggio medio degli aeromobili e del tasso di riempimento. Molto positivi i dati del traffico merci per via aerea, che ha visto una crescita del 25,6% sullo stesso periodo del 2007 e che si ritiene possa far registrare ulteriori significativi incrementi nel prossimo futuro.
Le cause della stagnazione del traffico passeggeri sono:
- un contesto di “raffreddamento” complessivo del mercato, dovuto alla congiuntura economica negativa e all’aumento del prezzo del petrolio;
- l’impatto del de-hubbing di Malpensa ad opera di Alitalia, che si è tradotto non solo nella cancellazione del volo per Milano, ma anche nella scelta di alcuni vettori di spostare voli sull’aeroporto lombardo per occupare lo spazio di mercato lasciato libero;
- la concorrenza di aeroporti ad alta densità di offerta low cost posizionati dentro e intorno alla catchment area di Bologna.
“Si è dimostrata – ha sottolineato il direttore generale Armando Brunini – la correttezza dell’analisi contenuta nel nostro Piano Industriale, che individuava nella scarsità di voli low cost le cause della minor crescita strutturale di Bologna rispetto agli scali concorrenti. Tale fenomeno si è però accentuato ulteriormente negli ultimi mesi. Il Consiglio ha quindi confermato la decisione, già indicata nel Piano Industriale, di lavorare per tentare di attrarre su Bologna nuovi operatori solidi ed affidabili, in grado di stimolare la domanda e intercettare una quota maggiore di traffico”.
Nei prossimi mesi la società affronterà importanti scadenze strategiche relativamente al Piano Industriale, tra cui la chiusura dell’Accordo Territoriale per il Polo Funzionale dell’Aeroporto, che avverrà auspicabilmente entro giugno.
“E’ chiaro – ha dichiarato la presidente Giuseppina Gualtieri – che non esistono rendite di posizione, nemmeno per gli aeroporti, per cui la scelta che la società ha fatto con il Piano Industriale è fondamentale per perseguire lo sviluppo. Le criticità non sono solo locali, perché sugli aeroporti si scaricano oneri importanti sul piano economico senza, fino ad oggi, la possibilità di un loro recupero tramite un aumento delle tariffe, ferme dal 2000. Sul piano locale abbiamo bisogno di fare massima sinergia per rafforzare la capacità di servizio alle imprese già esistente, ma anche per sviluppare il segmento turismo che sembra oggi più debole, soprattutto sull’incoming. L’Aeroporto è pronto a fare la sua parte anche su questo fronte”.
Infine, il CdA, allo scopo di consolidare e promuovere la responsabilità etico-sociale dell’attività imprenditoriale di Sab, ha approvato il Codice Etico della società, al cui rispetto saranno tenuti i componenti degli organi sociali, i dirigenti, i dipendenti ed i collaboratori di Sab.
Aeroporto di Bologna
Il Consiglio d’Amministrazione della società “Aeroporto G. Marconi di Bologna” ha approvato il progetto di Bilancio relativo all’esercizio 2007. Nonostante le difficoltà derivanti dalle forti perdite delle partecipate e nonostante il peso crescente degli oneri imposti dalla Finanziaria e da altri vincoli normativi, la società ha chiuso il Bilancio in attivo, con un utile di mezzo milione di euro.
Il fatturato, arrivato a 55,8 milioni di euro, è cresciuto del 6% sul 2006, grazie soprattutto all’incremento del traffico (+9,0%, per un totale di 4.361.951 passeggeri). L’aumento dei ricavi è stato però controbilanciato dalla forte crescita (+18%) dei costi operativi, crescita dovuta in larga parte – per oltre 1,8 milioni di euro – ad oneri imposti da elementi esterni all’azienda (contributi legati alla Finanziaria, nuovi oneri derivanti dal servizio di Primo Soccorso e vincoli normativi relativi alla Security). Il margine operativo lordo è risultato pari a 18,3 milioni di euro per una redditività, espressa come rapporto MOL su ricavi, del 33%. Il risultato prima delle imposte è stato di 4,1 milioni di euro, mentre l’utile netto, anche in ragione dei risultati negativi delle partecipate (in particolare Marconi Handling e Seaf, che hanno comportato svalutazioni per circa 3,4 milioni di euro), si è fermato a 0,5 milioni di euro.
Il Bilancio verrà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea dei soci, fissata per il 25 giugno.
Il CdA ha inoltre analizzato i dati di traffico relativi al 2008, aggiornati al 19 maggio. Il volume del traffico passeggeri è sostanzialmente uguale a quello registrato nello stesso periodo del 2007: 1.478.741 passeggeri contro 1.478.207. Nel dettaglio, mentre i passeggeri internazionali hanno registrato un’ulteriore crescita (+7,0% da inizio anno), quelli nazionali hanno subito un decremento (-13,0%). Il numero di movimenti totali degli aeromobili, pari a 21.309 unità, è calato del 4,5%, il che implica un lieve aumento del tonnellaggio medio degli aeromobili e del tasso di riempimento. Molto positivi i dati del traffico merci per via aerea, che ha visto una crescita del 25,6% sullo stesso periodo del 2007 e che si ritiene possa far registrare ulteriori significativi incrementi nel prossimo futuro.
Le cause della stagnazione del traffico passeggeri sono:
- un contesto di “raffreddamento” complessivo del mercato, dovuto alla congiuntura economica negativa e all’aumento del prezzo del petrolio;
- l’impatto del de-hubbing di Malpensa ad opera di Alitalia, che si è tradotto non solo nella cancellazione del volo per Milano, ma anche nella scelta di alcuni vettori di spostare voli sull’aeroporto lombardo per occupare lo spazio di mercato lasciato libero;
- la concorrenza di aeroporti ad alta densità di offerta low cost posizionati dentro e intorno alla catchment area di Bologna.
“Si è dimostrata – ha sottolineato il direttore generale Armando Brunini – la correttezza dell’analisi contenuta nel nostro Piano Industriale, che individuava nella scarsità di voli low cost le cause della minor crescita strutturale di Bologna rispetto agli scali concorrenti. Tale fenomeno si è però accentuato ulteriormente negli ultimi mesi. Il Consiglio ha quindi confermato la decisione, già indicata nel Piano Industriale, di lavorare per tentare di attrarre su Bologna nuovi operatori solidi ed affidabili, in grado di stimolare la domanda e intercettare una quota maggiore di traffico”.
Nei prossimi mesi la società affronterà importanti scadenze strategiche relativamente al Piano Industriale, tra cui la chiusura dell’Accordo Territoriale per il Polo Funzionale dell’Aeroporto, che avverrà auspicabilmente entro giugno.
“E’ chiaro – ha dichiarato la presidente Giuseppina Gualtieri – che non esistono rendite di posizione, nemmeno per gli aeroporti, per cui la scelta che la società ha fatto con il Piano Industriale è fondamentale per perseguire lo sviluppo. Le criticità non sono solo locali, perché sugli aeroporti si scaricano oneri importanti sul piano economico senza, fino ad oggi, la possibilità di un loro recupero tramite un aumento delle tariffe, ferme dal 2000. Sul piano locale abbiamo bisogno di fare massima sinergia per rafforzare la capacità di servizio alle imprese già esistente, ma anche per sviluppare il segmento turismo che sembra oggi più debole, soprattutto sull’incoming. L’Aeroporto è pronto a fare la sua parte anche su questo fronte”.
Infine, il CdA, allo scopo di consolidare e promuovere la responsabilità etico-sociale dell’attività imprenditoriale di Sab, ha approvato il Codice Etico della società, al cui rispetto saranno tenuti i componenti degli organi sociali, i dirigenti, i dipendenti ed i collaboratori di Sab.
Aeroporto di Bologna